Dean disse a suo fratello che era una pessima idea, ne avevano fatte di cose stupide, ma quella le superava tutte.
«Ah! Aiuto!»
La voce di mia sorella Henrietta mi distoglie dal mio racconto. Mi tolgo le cuffie e apro la porta della mia camera. In casa non c’è nessuno, mia madre e mio padre sono fuori per lavoro. Con circospezione scendo le scale e, appena mi rendo conto di quello che vedo, tiro un urlo.
«Jessica scappa!»
Mia sorella è per terra, una creatura le sta succhiando il sangue. Con l’adrenalina in circolo prendo la prima cosa tagliente che trovo e, dopo essere stata sbattuta un po’ da tutte le parti, riesco a tagliargli la testa. Torno da mia sorella: sta perdendo molto sangue, quel bastardo le ha fatto un enorme taglio.
«Je… quello era un vampiro? Tu gli, gli hai tagliato la testa. Come, come sapevi cosa fare?»
Borbotta mia sorella, debole e pallida.
«Non lo so, l’ho scritto. È quello che fanno sempre Sam e Dean»
«Quelli della tua storia?»
Non riesco a risponderle, sviene lasciandomi nel più totale silenzio. Adesso che l’adrenalina è andata via, non ragiono più lucidamente. Prendo il telefono, voglio solo sentire la voce di mia madre. Non risponde, provo con mio padre. Nemmeno lui risponde. Tremo, piango e urlo. Mi costringo a fare una mossa furba e riesco a chiamare il 911.