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Autore: _GiiuLs_    25/06/2012    2 recensioni
{Louis sembrava aver abboccato al fatto della cena tra amici o piú che altro al dopo cena. Era convinto davvero che i suoi amici gli avessero organizzato un party con delle spogliarelliste brasiliane in piena regola. [...] “Ma che cazzo hai fatto?? Ma sei coglione??”. Il moro preso alla sprovvista e svegliato di colpo nel sonno aprì gli occhi di scatto guardando Louis impaurito e balbettando “c..ch..che cos’è successo?” domandò poi. “a non lo so…spiegamelo tu adesso! Giuro che ti ammazzo!”....} STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA PER MOTIVI PERSONALI!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salveee a tutteeeee :D mi scuso per il tremendo ritardo..*sicopreilvolto* avrei dovuto postare Mercoledì ma non avevo finito il capitolo xk per questi due mesi lavorerò quindi scrivo quando ho degli spazi di tempo libero! questo capitolo è leggermente più lungo dell'altro e ci sono molte più foto... mi diverto 1 sacco a inserirle XD vi dirò c'è l'immagine di un qualcosa (non vi dico cosa muahahahha) dei One Direction, ora non so se è realmente quella l'immagine, ma cercando su internet mi è venuta fuori sempre quella lì quindi l'ho postata, anche xk è figa u.u bene!!! mi sa ke ho finito! a no... ringrazio tantissimo pizza girl , La Bionda Pazza e LoveBieber__ che hanno recensito l'altro capitolo  e ringrazio anche OnlySunshine e mystic_alina per aver recensito il prologo... 5 recensioni *O* io vi amooo....okay adesso ho rotto e ne sono consapevole....vi lascio al capitolo ;) un baciooo :*



CAPITOLO 2
Fuck you hens!
 
 

Camminava ormai da tre ore con le lacrime agli occhi. Che brutta giornata, non riusciva a tornare a casa, non aveva voglia di tornare a casa, perché di sicuro ci sarebbero stati i suoi coinquilini a tartassarla di domande su quello che avrebbe dovuto fare quella mattina e quando avrebbero saputo come in realtà erano andati i fatti avrebbero di sicuro provato dispiacere nei suoi confronti. O almeno Crystal, ne era certa, forse Kaleb avrebbe continuato a rinfacciarle la sua pollagine, se così si poteva definire, a vita. Conosceva Kaleb, sapeva che si sarebbe divertito tanto a stressarla per dirle che solo una babbea si sarebbe fatta portare via un pass senza neanche accorgersene. Ebbene si ne era consapevole, era una babbea, era una polla, ma dagli errori si impara no? C’è sempre la prima volta, lei che era sicura che mai nessuno le avrebbe impedito di incontrare quei cinque ragazzi era stata così fessacchiotta da farsi rubare il pass. Se lo sarebbe rinfacciato da sola non ci sarebbe stato bisogno di Kaleb ne era sicura.
Vagava così, senza una meta, per le stradine di Londra. Faceva vai e vieni su quella stessa strada per infliggersi ancora più dolore e vergognarsi di se stessa. Sapeva che poteva essere definita autolesionista ma che ci poteva fare? Se non provava dolore sulla sua pelle non avrebbe imparato mai e questo pian piano le sarebbe stato d’aiuto, l’ avrebbe fatta crescere, sarebbe diventata una persona matura, persona che avrebbe dovuto già essere, precisamente, da quella mattina.
Continuò così a sbuffare e ad andare avanti e indietro vicino al Barfly Club. Guardava costantemente la porta, come sa da un momento all’altro potessero sbucare fuori, magari Zayn col suo
vas happenin? o magari Louis con una delle sue buffe parrucche da pagliaccio per presentare una nuova puntata di spin the Harrycon la sua amata banana al posto del microfono e i suoi occhiali da presentatore in 3D. Oppure sarebbe potuto uscire Niall intento a gustarsi qualche merendina come suo solito. Sbuffò continuando a piangere e iniziò a calciare le pietre da terra. Si sentiva una stupida, perché continuava a piangere? Non era poi la fine del mondo, la volta successiva sarebbe stata più attenta e sperava vivamente che ci sarebbe stata un’altra volta, sperava davvero che la volta successiva sarebbe stata molto meglio di quella.
 
I ragazzi continuavano a firmare autografi e a fare foto con quelle pazze delle loro fan. Addirittura una di loro aveva chiesto di farsi autografare il reggiseno, o un’altra ancora sulla scollatura della maglietta, proprio vicino al cuore, o almeno così aveva detto lei.
Erano quasi alla fine ed Harry non vedeva l’ora di tornarsene a casa per farsi una bella doccia e rilassarsi un po’. Non che avesse fatto poi chissà cosa ma tutti quegli autografi gli facevano girare la testa, non era abituato a scrivere tanto, nemmeno a scuola aveva mai scritto così tanto in vita sua. E al ricordo dei vecchi tempi un sorriso apparve in faccia al riccio.
“come mai sorridi?” una rossa si avvicinò al tavolo per farsi fare l’autografo, “niente di che, pensavo” rispose Harry con un sorriso rivolgendosi alla ragazza, “com’è che ti chiami?” chiese per poter scrivere “Ivonne” rispose la ragazza continuando a guardarlo.
“sei così bello quando sorridi” gli occhi della ragazza brillarono automaticamente dopo aver pronunciato quelle parole, il moro alzò gli occhi, i quali si scontrarono con gli occhioni verdi della ragazza “proprio come i miei!” pensò infatti prima di rispondere “grazie” “oh, chissà quante volte te lo avranno detto, ma stavolta è diverso perché te l’ho detto io,ovviamente! E io dico quello che penso, non lo dico tanto per fare colpo su di te, se c’è qualcosa di te che non mi piace te lo dico senza peli sulla lingua. E si, non mi piace quando tagli troppo corti i tuoi capelli ne quando sono troppo lunghi, corti perché sembri un carcerato a dir la verità e non sembri te e lunghi perché ti nascondono il viso! Perché dovresti nascondere queste belle guanciotte?” e la ragazza afferrò le guance del riccio modellandole a mo di marshmallow. Louis che si era gustato tutta la scena non fece altro che ridere della faccia buffa assunta da Harry, il quale, al contrario delle sue aspettative peraltro, lo guardò ridendo di rimando. Era proprio pazza quella ragazza, decisamente.
“okay okay adesso basta però!” Harry allontanò le mani della ragazza dalle sue guancie prima di rivolgerle la parola nuovamente “sei molto felice a quanto pare”
“scherzi? Io non sono qua sono nel mondo dei sogni...cioè ma ci credi che ho di fronte a me Harry Styles che mi ha firmato un autografo e per di più sono riuscita a toccarlo in faccia? Non me le laverò più queste mani!” la rossa  guardò
sognante le sue mani. Harry la osservava con le braccia incrociate sotto al petto col sorriso sul volto, si era decisamente esaurita quella ragazza, ma si stava divertendo ed era da tanto che non si divertiva a causa di una ragazza, almeno non in quel modo.
“Ascoltami Ivonne mi lasceresti il tuo numero?” si avvicinò sussurrandole quelle parole all’orecchio, la ragazza sbiancò e sgranò gli occhi “Harry Edward Styles!” esclamò poi puntandogli il dito conto “si?” disse il riccio “non ti stai prendendo gioco di me vero? Perché se è così quelle guanciotte te le faccio gonfiare a suon di sberle!” assottigliò gli occhi per far trasparire ancora più serietà nelle sue parole, ma non durò molto infatti scoppiò subito a ridere “okay io il numero te lo lascio ma promettimi che mi chiamerai almeno una volta!” il suo fare autoritario stava colpendo sempre di più Harry “se te l’ho chiesto vuol dire che ho intenzione di farlo non credi?” “beh…forse hai ragione” e si aprì in un meraviglioso sorriso “allora aspetto la tua chiamata” prese il suo cd firmato e si incamminò verso l’uscita. Il ragazzo continuò a fissarla fin quando non vide sparire l’ombra della sua chioma. L’avrebbe chiamata presto.
Forse la strana sensazione avuta quella mattina era stata voluta dal fato, aveva voluto fargli incontrare quella ragazza e se davvero era stato quest’ultimo Harry gli sarebbe stato molto grato, quella ragazza lo aveva stregato.
“e così il nostro ricciolo ha fatto conquiste oggi!” Louis si avvicinò posando un braccio sulla spalla del ragazzo, stavano uscendo dal retro del locale per avviarsi verso la loro auto parcheggiata lì quella mattina.
“io faccio sempre conquiste ricordalo Lou” rispose il riccio con fare ovvio “ma come siamo modesti…guarda che io sono geloso…”  assunse un tono
affranto voltandosi di fronte al ragazzo e appoggiando le braccia sulle sue spalle “..non puoi permetterti di mandare a puttane il nostro amore!” Harry rise “ma certo che no, come potrei lasciarti amore mio?” detto ciò prese il viso di Louis tra le mani e gli stampò un bacio sulla guancia.
“siete un caso disperato voi due” disse Liam ridendo, “eh quando l’amore è un colpo di fulmine sai com’è!” Louis abbracciò Harry prima di salire in macchina.
“oddio aspettate…aspettate!” Niall urlò quasi strozzandosi, scendendo dall’auto e iniziando a correre all’interno del locale “cos’è successo?” chiesero gli altri quattro in coro “ho dimenticato il panino!” e sparì dietro la porta; i ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere scuotendo la testa “è sempre il solito!” commentò Harry.
 
Quando entrò nel locale Niall iniziò a cercare il suo stramaledetto panino, come aveva fatto a dimenticarlo? Cosa alquanto strana da parte sua. Mentre cercava di ricordare il posto in cui lo aveva posto passò vicino la porta principale e la sua attenzione fu attirata da una figura. Lì per lì non riuscì a capire di chi si trattasse ma si avvicinò lentamente e capì che quella era una ragazza. Guardava sconsolata verso la sua direzione, anche se non riusciva a vederlo in quanto le luci erano spente, stava piangendo “come mai stava piangendo?” si chiese il biondo, notando che adesso stava calciando furiosamente qualcosa a terra e si passava continuamente la mano tra i capelli camminando avanti e indietro e…“parla da sola?” Niall sgranò gli occhi e continuò a fissarla, doveva esserle successo qualcosa. Gli dispiaceva vederla in quello stato così sospirò e si avviò verso l’entrata, aprì la porta e la ragazza si fermò di scatto voltandosi poi verso il biondo. Niall non seppe definire l’espressione che quella assunse ma l’unica cosa che capì era che non se l’aspettava. La mora lo guardò con la mascella che le arrivava quasi fin sotto i piedi, le lacrime bloccate, il trucco tutto sbavato e le guance rosse.
“Ciao!” disse il biondo rivolgendole un sorriso “c-c-ciao Niall!” rispose di rimando la ragazza sorridendo timidamente e abbassando lo sguardo “ho visto che stavi piangendo e ho pensato “magari le è successo qualcosa”..posso aiutarti??” chiese il biondo continuando a sorriderle.
La ragazza alzò lo sguardo e fissò quegli occhi azzurri come il mare, poi sospirò e si decise a parlare “veramente…ecco…” sospirò nuovamente e continuò “ecco…io avevo vinto il pass per la giornata di oggi ma me l’hanno rubato e ci sono rimasta molto male… volevo farmi un bel regalo di compleanno e invece…” abbassò di nuovo lo sguardo “è il tuo compleanno?” gli occhi di Niall si accesero di
entusiasmo “si” sorrise la ragazza guardandolo in faccia “io adoro i compleanni…quanti anni?…se posso chiedere ovvio!” chiese il biondo con fare interessato “diciotto… scommetto che ti piacciono perché c’è tanta roba da mangiare” scoppiarono entrambi a ridere “beh non solo per quello, a me piacciono le feste in generale!” “oh si, si mangia bene a tutte!” risero di nuovo.
“E così fai diciotto anni!” ripeté il ragazzo “già” Giulia era ormai affranta, eppure era felice di aver incontrato Niall, forse le cose non sarebbero andate poi così male quel giorno “scusami posso chiederti una cosa?” domandò timidamente
“tutto quello che vuoi!” le rispose facendo l’occhiolino
“posso abbracciarti?” e lo guardò quasi implorante.
Niall restò sorpreso da quella richiesta “oh, ma certo…c’è bisogno di chiederlo? Sono un ragazzo come tutti gli altri!” si avvicinò e lei allacciò le braccia al collo del ragazzo “non è vero tu sei Niall Horan!” soffiò la ragazza nell’incavo del suo collo “e con questo?” chiese poi, “e con questo niente…oddio sto abbracciando Niall, proprio Niall dei One Direction porca puzzola!” il ragazzo rise per poi staccarsi dalla mora.
“ho avuto un’idea!” e si aprì in uno dei suoi meravigliosi sorrisi “che idea?” chiese confusa “innanzitutto, come ti chiami?”
“Giulia” e sorrise
“bene Giulia…” prese un fazzoletto e le ripulì il trucco sbavato dalle lacrime di prima
“niente più lacrimoni… adesso tu verrai con me!” prese la sua mano e la trascinò con se verso il parcheggio.
“ma c-c-cosa?” la ragazza restò esterrefatta dalla reazione del cantante “non ti preoccupare!” le disse voltandosi e sorridendole, non potè che sorridere anche lei.
Arrivarono sul retro del locale, nel parcheggio in cui era ferma la loro auto “oh mio dio, q-quella è la vostra macchina?” chiese appena arrivarono vicini a quella “certo”.
“Era ora Horan ma che fine avevi fa…” Zayn si affacciò dall’auto e si bloccò non appena vide la mora, la quale gli sorrise imbarazzata.
“che succede Malik?” chiese qualcuno dall’interno e appena si abbassò il finestrino la ragazza notò che si trattava di Harry “oh!” infatti esclamò
“ragazzi lei è Giulia, l’ho appena incontrata e questa sera ci sarà una festa” concluse
entusiasta Niall.
 
Dopo le varie presentazioni i ragazzi invitarono Giulia ad accomodarsi nella loro auto, con la quale sarebbero andati nella loro casa. Louis era alla guida, Harry era al suo fianco mentre Liam, Zayn, lei e Niall erano seduti sui sedili posteriori.
“allora Giulia, raccontaci un po’ di te… è ovvio che non sei di qua dato il nome..o sbaglio?” iniziò Louis “no infatti non sbagli, sono italiana ma ho sempre voluto venire a vivere a Londra e così
eccomi qua!”.
I ragazzi risero dell’espressione buffa assunta dalla ragazza poi riprese Harry “sei italiana? Wow e come mai ti sei trasferita a Londra? Oltre al fatto di voler vivere qui ci dev’essere un motivo che ti ha spinto a farlo no?” guardò dietro dallo specchietto retrovisore. La ragazza abbassò lo sguardo e divenne subito seria “certo, ovvio che c’è, dovevo….perfezionare il mio inglese” alzò lo sguardo facendo un sorriso forzato e sperando che non le facessero altre domande su quell’evento. Di colpo un telefono squillò, era quello della ragazza, che ringraziò mentalmente chiunque avesse effettuato quella chiamata “è la mia best…scusate!” aprì la chiamata “pronto Mic!”
“amore mio bello!” urlò quelle parole così tanto che Giulia dovette allontanare il cellulare dal suo orecchio, Zayn rise della sua espressione buffa “…finalmente anche tu maggiorenne!! Come ti senti? I tuoi compagni di casa si sono ricordati del tuo birthday? Ti hanno fatto qualche scherzo? Sei andata a vedere quei cantanti? Ti hanno fatto l’autografo? Come sono dal vivo? Sono più belli in foto? Sono davvero così alti come dicono? Allora? Allora?” i ragazzi restarono
scioccati non solo per la lingua ma più che altro per le domande pronunciate a raffica “Mic prendi fiato!” Giulia rise “oh….ho tante cose da chiederti!” disse la bionda dall’altro capo del telefono “ho visto… comunque adesso che ti dirò questa cosa non ci crederai…” disse la mora pronta a raccontarle la sua esperienza “cosa cosa cosa? Ti sei svegliata rasata?..” “c-cosa? Rasata? NO!” “…sei caduta dal letto questa mattina, hai sbattuto allo spigolo del comodino e ora hai un bernoccolo spaventoso in testa tanto da far invidia al K2..” continuò l’amica “ma c….” “anzi no, no, aspetta ci sono… hai ballato il bunga bunga con due ippopotami e adesso non sai come ma ti ritrovi nella loro palude..” “santo cielo no, no, no, smettila di parlare una buona volta!” Giulia alzò il tono di voce mentre i ragazzi non ci stavano capendo niente “però quanto parla questa ragazza…quasi quasi mi supera!” disse Louis ridendo subito dopo.
“Non quasi, ti supera Louis stanne certo!” rispose la mora staccandosi un po’ dalla cornetta del telefono “aspetta…che hai detto? Louis? Ma io mi ricordo questo nome!” “ecco appunto sono nell’auto dei One Direction, sono seduta su Niall e tutti stanno ascoltando la nostra conversazione scioccati nonostante non stiano capendo una ceppa minchiosa!” dopo di che seguì il silenzio “Mic? Ehi Mic ci sei?” dall’altro lato nessuno fiatava e la mora continuò “Mic? Ma che ti sei mozzata la lingua?” non finì di parlare che sentì un urlo che avrebbe spaccato i timpani anche ad un sordo e dovette per forza allontanare il telefono dall’orecchio se il suo povero timpano non voleva essere perforato “coosa?? Non ci posso credere…ma dici veramente?” Giulia rise “no sai mi diverto tanto a prenderti in giro che oggi ho voluto esagerare!” assunse un tono sarcastico che l’amica non comprese “e smettila un po’ di scherzare allora….ti diverti così tanto a prenderti gioco di me?” non aveva capito che in realtà non scherzava.
“ragazzi non ci crede” loro scoppiarono a ridere “okay allora metti il vivavoce” disse Louis e la ragazza fece ciò che gli era stato detto “bene…ragazzi al mio tre…uno…due…tre”
 
“Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful oh oh 
That's what makes you beautiful”

 
Cantarono un pezzo di What makes you beautiful e Giulia pensò che erano davvero meravigliosi, infatti li fissò affascinata ad uno ad uno e Niall sorrise della sua espressione.
“OH MIO DIO! Ma allora è veroo!” e riprese ad urlare
“si è vero ma calma non agitarti tanto… non ti sono mai piaciuti veramente!”
“beh a me no ma te mi hai stressato l’anima porca zozza adesso se permetti voglio esaurirti un po’ anch’io…e comunque manda un grosso bacio da parte mia a quel pezzo di gnocco di Malik…e ovviamente salutami anche gli altri” la ragazza rise “certo…. Zayn ha detto che ti manda un grosso bacio perché sei un gran gnocco..e saluta anche voi altri” Zayn rise
“non è divertente…da quando Zayn è più gnocco di me?” Harry si voltò a guardare dietro
“sono gusti Harry” disse Giulia
“scusa amore mio ma se non hai notato io sono ancora qui dall’altro capo del telefono che in teoria sarebbe l’altra parte del mondo… beh quasi… e comunque sto ascoltando i vostri discorsetti anche se non ci sto capendo niente perché sai che io e l’inglese non siamo mai andati d’accordo…per cui vorrei solamente sapere com’è che ti trovi in quella fottuta macchina e che state facendo…un’orgia per caso? E non mi hai invitato?” Giulia alzò gli occhi al cielo, non la smetteva mai di parlare la sua amica e decise che per farla tacere le avrebbe raccontato tutto senza fermarsi così l’avrebbe finalmente lasciata stare
“dunque per farla breve: sono andata a quel locale di cui ti avevo detto con il pass ma tre galline me l’hanno rubato, non so come peraltro e si sono una polla lo so, ma ormai quel che è fatto è fatto, dunque dicevo… sono stata lì fuori tutto il giorno quando verso le 13 e 30 è uscito Niall che mi aveva vista piangere, mi ha chiesto cosa era successo, gli ho raccontato tutto, ha scoperto che oggi è il mio compleanno e ha detto che lo festeggerò con loro ed ora eccomi qui…sto andando a casa di questi cinque..contenta?” parlò senza smettere ne senza farsi interrompere nonostante Mic avesse provato più volte a intrufolarsi nel discorso “mmmh si…soddisfacente..allora vi lascio alla vostra festa e mi raccomando carina e coccolosa ciccia!” e riattaccò senza darle il tempo di rispondere perché sapeva che altrimenti quella conversazione non sarebbe finita nemmeno il giorno successivo.
“finalmente!” sospirò la mora “ancora devi dirmi da quando Malik è diventato più sexy di me” riprese Harry incrociando le braccia al petto e sbuffando
“Harry non prenderla sul personale ma forse è così che ne sai te?” rispose Zayn al riccio, il quale si voltò e lo fulminò con gli occhi
“Harry ti ripeto sono gusti, magari per lei è più sexy Zayn mentre per altre ragazze sei più sexy tu” disse con fare ovvio
“mmmh….e per te chi è il più sexy?” si voltò guardandola alzando un sopracciglio “p-per me?” balbettò quasi in imbarazzo “certo…hai detto per altre ragazze e per te?” continuò a chiedere il riccio “beh….per me siete tutti sexy” Harry aprì la bocca per parlare ma continuò “cioè siete tutti diversi però siete sexy nella vostra diversità…non saprei scegliere a dire il vero e non prendertela se te lo dico Harry, ma secondo me non dovresti sentirti superiore a loro altri, alla fin fine sei sempre un comune ragazzo, certo con qualche migliaio di spasimanti in più di uno qualunque, ma stai pur certo che nel mondo potrebbe esserci anche qualcuno più sexy di te!”
Appena la ragazza finì partì un “ooooh” generale dagli altri “Harry hai trovato pane per i tuoi denti….” queste parole dette da Louis resero ancora più felice la ragazza e infatti sorrise “Sul serio….tu mi piaci!” e la indicò dallo specchietto retrovisore
“è vero…. Cioè la stimo anch’io…noi due andremo mooolto d’accordo” continuò Niall sorridendole.
Harry non rispose, si limitò a fissare davanti a se con un’espressione seria stampata in volto “spero non te la sia presa” sussurrò la ragazza vicino al suo orecchio, il riccio ruotò gli occhi nella sua direzione serio, ma poco dopo sorrise scuotendo la testa “tranquilla…credo proprio che hai ragione”.
Era strano pensò Harry, era sempre stato sicuro delle sue convinzioni ed ora le parole di quella ragazza avevano fatto crollare tutte quelle certezze, come quando un castello fatto con le carte cade a pezzi dopo aver ricevuto un soffio di vento. Era come se in qualche modo avesse iniziato a ragionare, o meglio, a riflettere su quelle parole.
 
Poco dopo arrivarono nell’
abitazione
; la ragazza restò affascinata dalla grandezza di quel palazzo(?) con tanto di bocca spalancata, non riusciva nemmeno a camminare in quanto intenta a fissare quella meraviglia.
“cioè fatemi capire….questa è la vostra casa?” parlò continuandola a fissare “certo….non ti piace?” chiese Niall ridendo dell’espressione ancora scioccata della ragazza
“non mi piace? Stai scherzando? È stupenda… anche se secondo me è troppo elegante per voi!” rise quando tutti e cinque si voltarono a guardarla in modo strano(?).
“che c’è? è quello che penso, dai video su internet si nota che non siete molto calmi date le vostre pazzie” Louis ridacchiò sotto i baffi “e proprio te sei l’artefice della maggior parte dei vostri squilibri comportamentali…oh cazzo l’ho detto davvero? Mi sento tanto una psicologa a parlare così!” stava iniziando a farsi complessi forse? Probabilmente si ma quello non era poi il momento più adatto.
“se lo dici te….” rise Louis
“allora che fai? Vuoi entrare o no?” chiese Liam
“oh si certo!” sorrise e corse verso i ragazzi che erano più avanti di lei. 



 


 

 

 

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