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Autore: Miss F    25/06/2012    1 recensioni
- Solo ripensare a quei giorni e a lui, mi fa male, mi sembra che si sia portato via una parte di me...- adesso la sua voce è quasi un sussuro e Kate si deve avvicinare per sentire, poi però la rabbia prende il sopravvento e un nuovo insulto viene catapultato fuori dalla bocca di Lucy:- Che stronzo!
Kate si massaggia l'orecchio, con quell'ultima esclamazione è convinta di aver perso buona parte dell'udito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                      Capitolo 2

 

Le lacrime hanno finalmente smesso di fluire sulle guance di Lucy, ma gli occhi sono ancora arrossati e umidi, segno evidente che il suo dolore non è facile da dimenticare.

 
- Nei giorni successivi a quell' improbabile incontro, mi sono comportata come una stupida.
Non so per quale motivo, però, per colpa di quella sua semplice frase, avevo iniziato a fantasticare in modo veramente esagerato su di noi. Sapevo perfettamente che non esisteva un "noi", che erano solo storie irreali che la mia stupida mente elaborava senza il mio consenso, ma non potevo evitarle.
Sai anche tu che mi illudo fin troppo facilmente...
In ogni caso, passai delle giornate veramente particolari. Qualcosa nella mia testa, ma forse più nel mio cuore, mi diceva che li avrei rivisti, ma il cervello non concordava per niente. Ero convinta che dopo averli salvati dalle loro fan, le Directioners, si sarebbero potuti ricordare di me, che lui si sarebbe ricordato di me, invece sembrava che fossero spariti nel nulla.
E pensare che per capire meglio chi fossero, avevo perfino ascoltato quella loro canzone, You Are Beautiful, Because You Are Beautiful, o come si chiama...( non hai idea di quanto tempo abbia impiegato per imparare i nomi dei loro pezzi! ), e loro invece niente. Volatilizzati.
Cercai di rimettere ordine nella mia testa e di convincermi che la cosa fosse più che normale, ma lo trovai più difficile del previsto.
Passavo tutto il giorno al bar e ci restavo anche oltre il mio turno, perchè tenere la mente e le mani impegnate mi sembrava l'unico modo per fare ordine nei miei pensieri che, fidati, erano il caos più assoluto.
E la cosa che mi dava più fastidio di tutte, era riconoscere che mi stavo comportando proprio come le persone che ho sempre criticato: stupide e irrazionali.
Qualche giorno dopo, uscita dal bar, mentre tornavo a casa, mi imbattei nella famosa "goccia che fa traboccare il vaso".
Io stavo camminando tranquillamente sul marciapiede, quando fui letteralmente investita da una mandria di ragazze urlanti che si diregevano verso l'arena. Indossavano magliette, cappelli e accessori vari con i nomi di Harry e company, e anche con il suo nome. La cosa mi incuriosì tanto che, dopo aver borbottato qualche insulto più che dovuto, mi decisi a seguirle.
Come avevo previsto erano dirette all'arena dove, secondo gli spropositati manifesti, doveva tenersi un loro concerto.
Io però ero senza biglietti e non avevo la minima intenzione di fare la figura della pazza, dichiarando che conoscevo i cinque cantanti, anche perchè non ero del tutto convinta che loro si sarebbero ricordati di me.
Non sapendo cosa fare, provai ad intrufolarmi senza essere vista.
Pensa quanto poteva essere ridicola la scena: una ragazza di diciasette anni che si aggira come una ladra tra migliaia di dodicenni. Penso di aver superato, in quell'occasione, il mio record personale di imprecazioni.
Dopo aver fatto una decina di volte il giro del posto, riuscii a scorgere una porta che doveva portare all'interno. Sulla soglia stava, con le braccia incrociate sull'enorme petto, un uomo con dei bicipidi decisamente preoccupanti. Mi gelai sul posto. Poi però nella mia mente si accese una lampadina. Dopotutto si vive una volta sola, no? E allora perchè non provare?
Perchè potresti essere arrestata! ma io non diedi ascolto a quella saggia vocina che stava nella mia testa.
Tornai velocemente al bar e indossai il grembiule. Preparai velocemente cinque caffè più qualche ciambella e ripartii alla volta dell'arena.
Ma cosa sto facendo?questa frase, campeggiava a caretteri cubitali nella mia mente. Eppure continuai con il mio assurdo piano.
Arrivata nuovamente davanti all'ingresso seminascosto, mi avvicinai con passo felpato alla porta. Dell'omone inquitante nessuna traccia.
Girai lentamente la maniglia e misi il piede destro all'interno. Stavo giusto per riprendere a respirare, quando due mani mi strinsero, in una morsa di ferro, le spalle. Gemetti e sperai di non essere stata sentita.
- Cosa stai facendo? - mi chiese sgarbatamente la guardia.
Respirai a fondo, non potevo tradirmi. Dovevo essere sicura di me.
Sì, come no, sicura un par di palle!
Comunque, dopo essermi schiarita la voce con un gesto un po' teatrale, finalmente fui in grado di emettere un suono:
- Secondo te cosa sto facendo? - dissi acida.
Lui alzò un sopracciglio.
Bene, non si aspettava che rispondessi così. Ottimo Lucy!
Sbuffai e ripresi a parlare:
- Devo portare queste cose dentro.
Lui mi strappò il vassoio dalle mani e mi fissò in cagnesco.
- Ci penso io, tu puoi andare.
Porca putt...
-Fai come vuoi, ho di meglio da fare che stare agli ordini di cinque poppanti.
Lui sghignazzò e io mi allontanai.
Mi fermai ad una decina di passi, ben nascosta dalla folla. Vidi l'energumero che parlava con un tizio a cui affidò il vassoio, dopo aver preso una ciambella e averla addentata con gusto.
Io non aspettavo altro, così mi misi all'inseguimento dell'altro uomo.
Altro che 007! Il caro, vecchio James non è nulla al confronto!
Ben presto lo vidi fermarsi a parlare con un terzo uomo, davanti ad una porta del tutto simile a quella di prima. Aveva appoggiato il vassoio su un tavolino sgangherato davanti alla soglia.
I due iniziarono a ridere e io, dopo aver afferrato caffè e cornetti, sgusciai dentro.
Avevo sperato che una volta all'interno, il mio cuore avrebbe ripreso a battere regolarmente, invece il battito era incredibilmente accelerato.
Respirai profondamente e comiciai ad addentrarmi nel backstage dell'arena.
C'erano veramente un sacco di persone, tutte impegnate in qualche cosa.
E adesso che faccio?
Effettivamente avevo pensato a come entrare, ma non a cosa fare una volta dentro.
I miei pensieri furono interroti da alcune voci alle mie spalle.
- Oggigiorno non ci si puo' più fidare di nessuno!
- E' vero, pensa che prima avevo appoggiato la colazione dei ragazzi sul tavolo, mi sono distratto trenta secondi e..puff! Sparita. Niall si dispererà.
Poi scoppiarono a ridere.
Io mi nascosi dietro l'angolo.
Okay, forse è il caso di darmi una svegliata...
Vidi una ragazza con delle enormi cuffie sulle orecchie che impartiva ordini a destra e a sinistra, così mi avvicinai e le chiesi dove stavano i ragazzi.
Quella, dopo avermi fissata per qualche secondo che a me sembrò un'eternità, con disappunto, si decise a darmi le informazioni che volevo. Evidentemente era troppo occupata per chiedersi chi fossi veramente.
Girai a destra e percorsi uno stretto corridoio, fino a quando non mi si parò davanti una porta bianca, con il nome Zayn Malik.
Bussai, ma non rispose nessuno, così provai ad entrare, ma all'interno era buio.
Provai ad andare avanti ed entrai nei camerini di ognuno dei ragazzi, ma era sempre la stessa cosa: non c'era nessuno e le luci erano spente.
E che cavolo però!
Stavo perdendo tutte le speranze, quando una voce femminile urlò qualcosa verso di me, facendomi sobbalzare:
- Finalmente!
Io la fissai con gli occhi sgranati.
- Sei un po' in ritardo, eh? I ragazzi stanno morendo di fame!
Io continuai a osservarla sempre più sorpresa.
- Dai, sbrigati, che tra poco si comincia! Sono di là.
E così dicendo mi spinse verso un salottino da dove provenivano schiamazzi e risate.
Entrai ancora leggermente frastornata a causa dell'incredibile botta di cu..fortuna, che avevo avuto, e me lì ritrovai davanti, tutti concentrati sulla playstation.

 

 

Ciao a tutti!!

Spero che il capitolozzo vi sia piaciuto...io mi sono divertita molto immaginando Lucy che sia aggira come un agente dell' FBI per i corridoi del backstage, sempre con il suo prezioso vassoio.

Chissà se avete capito chi è il misterioso lui che ha spezzato il cuore di Lucy...comunque presto la sua identità verrà svelata!

Grazie mille a chi legge e recensisce o si limita semplicemente a sopportare le cavolate che scrivo.

Lasciatemi qualche recensioneeee!!!

Miss F

 
  
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