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Autore: Directioner_98    26/06/2012    3 recensioni
Valerie è una ragazzina di 16 anni bella e popolare in tutta la scuola. Ha una vita per lo più simile alla maggiorparte delle sue coetanee. Tutto ciò verrà sconvolto da un sogno, inizialmene ritenuto tale, che la accompagnerà a scoprire le sue origini.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finita la narrazione mia mamma mi fissava e mi sentivo un po' in colpa per averla trattata così, ma era stata lei a nascondermi per così tanto tempo una verità fondamentale. Quel silenzio mi metteva un po' a disagio così iniziai parlarle e dissi
-" Scusa se sono stata così dura con te... Solo che mi sono sentita tradita da te che sei una delle persone a cui tengo di più"-
Non ci potevo credere gliel'avevo detto! La cosa mi vergognava non poco; non avevo mai detto una cosa del genere a nessuno anche se ad essere sinceri mi sentivo bene. Era una bella sensazione sapere che c'era qualcuno insieme a te che avrebbe fatto carte false pur di vederti felice. Anche se mia mamma aveva un po' esagerato, era per il mio bene. Ero stremata e non avevo più voglia ne di parlare ne di ascoltare qualcuno parlare. Così salutai mia mamma con un bacio e andai nella sauna. Fare il bagno mi rilassava, ma non quella sera, non dopo quella notizia. Ero combattuta se dirlo a Veronika o tenerlo solo per me. Alla fine decisi di aspettare anche perché mi ricordai che con lei avevo litigato. Automaticamente mi venne in mente il motivo del nostro litigio: Leonardo. Non mio padre di certo ma quella visione celestiale, o meglio, quel pezzo di figo che mi faceva compagnia la notte. Avrei voluto tanto rivederlo e di certo non sarebbe accaduto mentre stavo in ammollo. Così uscii dalla sauna, mi asciugai e mi misi la mia camicia da notte. Mi coricai e appena appoggiai la testa sul cuscino caddi in un sonno profondo. Ero consapevole di ciò che avrei sognato pur dormendo. Era una sensazione strana: era come se tutto ciò che accadesse nel sogno non rimanesse tale ma continuasse nella realtà, solo che quando mi svegliavo tutto svaniva e la mia vita tornava ad essere quella di sempre. Passò circa mezz'ora quando d'un tratto vidi come sempre una luce soffusa che man mano si intensificava.
Poi fui folgorata da una luce questa volta tendente al bianco, dietro alla quale intravidi un'ombra. Ci misi un po' ad abituarmi a quella luminosità. Poco dopo notai che l'ombra si avvicinava sempre più; ad essere sincera provavo un po' di paura.
Speravo con tutto il mio cuore che fosse Leonardo, ma non potevo dire di esserne sicura. Lo riconobbi dai suoi riccioli dorati e dal suo fisico scolpito. Camminava deciso verso di me, era sereno e felice di vedermi. Ero troppo entusiasta di vederlo e ad un certo punto quasi senza accorgermene iniziai a correre verso di lui con le braccia aperte.
Mi buttai letteralmente tra i suoi muscoli; mi sentivo protetta con lui.
Ad un certo punto un brivido mi percorse: era un brivido freddo ma terribilmente piacevole. Era stato lui a provocarmelo, era lui ad essere così freddo.
-" Hey non si saluta?!"- la sua voce mi distolse dai miei pensieri. Aveva una voce calda e affettuosa.
-" Ciao"- dissi arrossendo. Mi vergognavo: gli ero saltata in braccio come una bambina.
-" Che razza di saluto è questo, piccola!"- voleva fare l'offeso, ma la parte del duro proprio non gli si addiceva. Infatti fu un sorriso a tradire la sua serietà.
All'improvviso azzerò le distanze tra di noi e mi baciò. Fu un bacio caldo, un bacio affettuoso, un bacio perfetto. Ci staccammo dopo un tempo interminabile e un capogiro mi pervase la testa. Lui se ne accorse e infatti mi strinse ancora di più a se e mi sussurrò ad un orecchio -" Qui noi salutiamo così le belle ragazze"-
Che faccia tosta, pensai. Sulla sua faccia si disegnò un sorrisetto malizioso.
Decisi di cambiare discorso; mi sedetti accanto a lui e guardandomi intorno gli chiesi -" Chi sei?"- si irrigidì. Capii che la domanda l'aveva infastidito, ma io ero troppo curiosa di saperlo. -" Beh io sono un angelo"-
Lo guardai e lui capì che non mi bastava, così si rassegnò e continuò.
-" Questo è il paradiso e io vivo qui con tutti gli altri angeli. Tutti qui siamo morti e... beh ecco tutto"-
Ero rimasta imbambolata. Io ero in paradiso e stavo parlando con un morto!!!?
Presi coraggio e chiesi -" Come sei morto?"-
Non fece a tempo a rispondere che un tuono ci fece sobbalzare. Il cielo si scurì e persi di vista Leonardo -" Scappa, va via, non dire a nessuno che mi hai incontrato"-
Poi svenni e non ricordai più cosa successe dopo.
*SPAZIO AUTRICE*
Volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto la mia ff e quelle che l'hanno recensita. continuate così o meglio recensite di più. <3 spero vi piaccia questo capitolo perchè a me non piace.
 
  
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