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Autore: Poseidonia    26/06/2012    5 recensioni
Cosa diavolo ci farà Draco Malfoy alla farmacia dove sta facendo il turno Hermione Granger ? Chi sarà quel moro che la segue ovunque e la mette perennemente in imbarazzo? Riuscirà Hermione a non cacciarsi, per colpa di quel furetto, in qualche altro pasticcio?
Estratto dal primo capitolo:
"-Salve, come posso aiutarla?- chiese placidamente mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
L’uomo per tutta risposta tolse le Ray-Ban total black e con voce roca la sbalordì:
-Mezzosangue se non mi aiuti, ti giuro che mi ammazzo qui, seduta stante davanti ai tuoi occhi!"
Ambientata al giorno d'oggi e non si tiene conto di alcuni avvenimenti degli ultimi libri.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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8

Arrivò tutta trafelata in ospedale. George l’aveva chiamata al cercapersone più volte nel giro di pochi minuti. Se si fosse rivelato uno scherzo l’avrebbe affatturato senza porsi alcun problema. Per colpa sua aveva abbandonato Draco in camera da letto senza dargli nemmeno un bacio di rassicurazione.

 

“Bene anche il cellulare è a casa! Sarà furioso quando tornerò!” concluse sbattendo con poca grazia la borsa sulla sua scrivania. L’amico e collega bussò prima di entrare ma appena vide il viso della sua amica capì che qualcosa non andava.

-Cosa diavolo succede George? Perché mi hai fatto chiamare al cerca persone?- sbottò acida.

-Per sapere quante volte l'avete fatto!- sbottò di rimando - Ovvio che c'è un'emergenza Herm!- fece con voce eloquente – Lo so che ti ho disturbata però avevo bisogno di un tuo parere prima di operarla…-
-Ok scusami dimmi tutto...- si riprese immediatamente.

 

 

 

 





 

-George avevi ragione... C'è bisogno di operare. Prenota una sala operatoria e vediamo di fare più del possibile!- esclamò correndo a prepararsi per l’intervento.





 

 

 

-Ringraziando il cielo ce l'hanno fatta... Adesso vado a saldare la ricevuta che mi hai gentilmente portato e torno a casa...non puoi immaginare il putiferio che ci regna!- salutò l'amico con un tenero bacio e scappò a prendere le sue cose nell' ambulatorio. Poggiata sulla sua borsa nera una lettera. La carta era particolare.

Magica.

L'aprì immediatamente.

"Signorina Granger siamo lieti di invitarla ai festeggiamenti  in onore del compleanno della signora Narcissa Black Malfoy per le ore venti e trenta del giorno cinque Maggio a Malfoy Manor.

Si prega di dare un cenno di adesione.

È richiesto un abito da sera.

Cordialmente

Narcissa Black Malfoy"

 

Diavolo! Quanti anni avrebbe compiuto? Non lo ricordava più. Non ricordava un sacco di cose del suo altro mondo. Avendo Draco a casa non poteva ignorare l’invito. Doveva andarci.

 

 

 

 

 

-Hermione!? Ma cosa stai facendo? Devo parlarti.- l’unica risposta che ricevette fu lo scrosciare dell’acqua nel lavabo della cucina- dai Herm facciamo domani i piatti dei ragazzi, torna di là – ma trovò Mich all’opera.

-Draco è scappata in ospedale, le è suonato il cercapersone trecento volte in un minuto ed è dovuta scappare – all’espressione furiosa Mich subito tentò di placarlo, anche perché Adam era in bagno quindi avrebbe sentito tutto e si sarebbe subito incavolato – non preoccuparti, sarà qualcosa da poco. Di solito non la chiamano di notte però non si sa mai. Vuoi qualcosa da bere?- fece aprendo l’anta degli alcolici.

Stava per chiedere un bicchiere di rhum ma la voce glaciale di Adam li bloccò.

-Assolutamente non deve bere niente di alcolico. Potrebbe far contrasto con i medicinali che deve assumere mica ho pietà di te?- gli sbottò contro lanciandogli anche un’occhiata di sbieco- ho pietà di mia cugina: sono sicuro indosserebbe gli abiti da lutto se morissi. Io invece organizzerei una mega festa ma temo di dovermi trattenere.- concluse facendo spallucce mentre si versava un bicchiere di latte – ne vuoi?-

Draco lo aveva osservato attentamente poi aveva accettato ricordandosi di ringraziarlo.

-Mi ringrazi per il bicchiere di latte o per averti salvato il collo?- fece spavaldo.

-Per entrambe e anche e soprattutto per aver badato ad Hermione. Ha sempre avuto la testa sulle spalle ma non pensavo affatto di averle provocato tutto questo dolore. Credevo evitasse solo di ridarmi troppa confidenza ma probabilmente ho sbagliato tutto. Dovevo chiederle di sposarmi quella stessa sera ma ho un caratteraccio. Non avevo capito che si era chiusa a riccio e mi aveva ferito per non far notare la ferita che le avevo inferto io. Sono stato il solito egoista ma sono stato anche cieco. Dovevo riavvicinarmi prima. Avrei evitato dolore ad entrambi- sorseggiò il proprio latte e continuò- vorrei aver recuperato prima il nostro rapporto ma ero troppo cieco per rendermi conto di tante cose. Mi spiace avervi fatto impazzire con lei a causa mia- concluse mesto.

Adam lo afferrò per la collottola e lo mise in posizione da avere il suo sguardo fisso nei suoi occhi. Lo sbuffo di Michael si  risentì in tutto l’appartamento.

-Era andata fuori di testa. Voleva dimenticarti affogandosi nei libri. Si è laureata con il massimo punteggio nel minor tempo mai registrato in quell’università. Gli altri ragazzi che ha frequentato erano delle tue copie. Le abbiamo presentato anche altri ragazzi ma non riusciva ad andare oltre. Non erano te. Non poteva stare con un uomo che non era quello su cui misurava tutti gli altri. Le abbiamo presentato ragazzi belli, ricchi, dolci, intelligenti…-

 

-Vedendo che non funzionava abbiamo provato con tutto l’opposto: rockers, giocatori di baseball, motociclisti. Abbiamo provato anche con qualche galeotto! Pensavamo di riuscire nel nostro intento. Volevamo ti dimenticasse ma non ci siamo affatto riusciti. Però il suo peggiorare ci faceva stringere il cuore ogni giorno di più. Fino  a quando non ci siamo arresi. Non potevamo fare nient’altro. Forse non ci sarebbe stato un matrimonio per lei, non ci sarebbe stato del sesso fantastico come decantava ogni volta che parlavamo di te ma almeno avrebbe avuto l’affetto della sua famiglia.- finì poggiando la testa sul banco della cucina.

 

La testa di Draco vorticava pericolosamente. Troppe informazioni e lei gli mancava troppo. Quando sarebbe tornata? Doveva scusarsi e pregarla di sposarlo. Il vecchio Draco Malfoy era definitivamente morto. Di quel ragazzino borioso arrogante e volgare era rimasto poco e nulla. Lei l’aveva depurato come una sorgente miracolosa.

 

 

 

 

Sette e quarantotto.

I tre ragazzi non avevano smesso di parlare di lei per un solo secondo. La stavano attendendo per fare colazione tutti insieme e poi sarebbero tornati a letto tutti. Ma di Hermione ancora non c’era traccia.

 

 

 

 

 

Era troppo stanca per tornare a piedi, avrebbe preso un taxi o la metro. Non voleva chiamare i ragazzi, sicuramente erano andati a dormire e poi la fermata della metro era poco dopo l’ospedale. Non voleva smaterializzarsi, era troppo stanca e aveva paura di spaccarsi. Arrivò alla fermata della sua linea e iniziò ad attendere. Dopo venti minuti circa una voce elettronica cominciò a gracchiare:

“Ci scusiamo con i viaggiatori ma la corsa 09813 per problemi tecnici è stata soppressa per questa giornata. Ci scusiamo per il disagio!”

Morgana!

Aveva aspettato inutilmente tutto quel tempo!

Adesso doveva prendere solo un taxi.

Riuscì a prenderlo dopo pochi minuti.

Aveva dato l’indirizzo al signore ma non sembrava troppo lucido. Aveva detto di essere a fine turno. Anche lei lo era. Chiuse gli occhi e poggiò la testa riccioluta al poggiatesta dell’auto.

 

 

 

 

-991 del Beth Israel Medical Center dica…- la voce di un operatore squillò dall’altro capo del telefono.

-Siamo nella sedicesima strada c’è un incidente! Un taxi si è schiantato…

 

   
 
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