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Autore: Wendy_BluHand    27/06/2012    2 recensioni
Prima di iniziare ci tengo a dire che questo è un crossover fra Beyblade e Doremì. La storia sarà concentrata su un alone di mistero e un insieme di flashback sul passato. Non mancheranno i nostri flat 4.Salii sul terrazzo per riposarmi. Il sole batteva sull'edificio bianco con insistenza. Un caldo come quello era insolito a Marzo. Ero stanca, avevo cercato disperatamente quel ragazzo per tutta la scuola. Quegli occhi azzurri gli avrei riconosciuti fra mille...erano i suoi occhi.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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22. Sono Aiko Senoo e sono una strega!






- Allora, cos' hai da guardare? - chiese divertita la ragazza poggiando una mano sul fianco destro e rivolgendole uno sguardo di sfida.
Aiko non rispose, si limitava a fissarla con i suoi occhi blu. Era irritante notare come quella bellissima ragazza fosse così maledettamente sicura di sè. Certa che l'avrebbe fatta cadere, certa che non l'avrebbe lasciata uscire da quella stanza, se non morta. Piena di sicurezza, piena di certezze. Ne aveva tante di certezze.
E lei? E lei cos'aveva dalla sua parte?



Ci pensò ma nonostante la determinazione, non riusciva a trovare niente che la potesse aiutare per sbarazzarsi di lei. Perchè quell'affascinante ragazza era il suo avversario, il suo ostacolo da abbattere per distruggere lo smeraldo e raggiungere i suoi amici.
- L'indecisione frega.- sibilò ad un tratto la fanciulla, lasciando ondeggiare i capelli lisci.
- Di che cosa stai parlando? -
- Della tua indecisione che sta condizionando anche la tua battaglia.- rispose candidamente con voce melodiosa - Il tuo non sapere cosa fare che sta distruggendo la tua persona e tutto ciò che ti circonda. L'insicurezza rende deboli.- e sembrò assaporare quelle ultime parole.
- Che cosa stai dicendo?Sono tutte stupidaggini. Stai cercando di mettermi in difficoltà.- mormorò di rimando l'ex streghetta.
- Oh no, cara. Sei tu che stai cercando di convincerti di questo...perchè è la pura verità.-
-Stai zitta. - ringhiò Aiko digrignando i denti.
- Oh, ma la nostra eroina perde subito la pazienza.- la schernì l'altra avanzando di qualche passo.
La blu era sicura che se si fosse avvicinata un altro pò le sarebbe saltata al collo e le avrebbe strappato tutti i capelli. Cominciava a mal sopportarla, stava cercando in tutti i modi di provocarla e anche se sapeva di dover mantenere la calma, difficilmente ci sarebbe riuscita.
- Ascoltami, so di che cosa parlo...ci sono passata anche io.- sussurrò con voce dolce. Senza neanche accorgersene era ad un palmo dal suo volto. Gli occhi vuoti e penetranti a due centimetri dal suo naso.
- Non darti pena, cara...- sussurrò alzando una mano nel tentativo di accarezzarle i capelli.
- Non mi toccare.- gridò la blu schiaffeggiandogliela.
- Dovresti darle ascolto, sai?- disse una voce flebile alle loro spalle. Si voltò e vide una figura farsi sempre più vicina. Lo riconobbe come uno dei tanti ragazzi che erano presenti in quell'enorme sala. Era abbastanza singolare. Alto e pallido. Magro, molto magro. Il suo polso era sottile, forse più del suo. Capelli corti e lisci, di un colore chiaro e innaturale. Occhi gentili e strettamente a mandorla. Era vestito tutto di bianco e nella mano destra reggeva la maschera che indossava nel salone. Ora era praticamente accanto a loro e nonostante la situazione non potè non notare quanto fosse bello. Si ritrovò a pensare che se fosse stato una donna, sarebbe stata bellissima. Poi si diede dell'idiota e si concentrò sul nuovo venuto.
- Te lo dico senza problemi, dovresti darle ascolto...oppure finirai per perdere completamente te stessa.- continuò quello con la sua voce sottile quasi quanto il suo polso.
- Perchè dovrei fidarmi di te?Non ti conosco neanche.- rispose Aiko allontanandosi di poco.
- Vedi, non ci conosciamo davvero neanche noi stessi. Sai chi è il peggior nemico dell'uomo?- le sue labbra presero la piega di un sorriso dolce - Sé stesso. - sussurrò poi, intascando una mano.
- Anche tu vuoi imbambolarmi con i tuoi discorsi filosofici? Bè caro, non è giornata.- ribattè la blu acida.
- Tu non sai chi sei.- le disse il ragazzo dai lineamenti delicati - Proprio noi stessi siamo le creature più pericolose e infide. Spesse volte il nemico è proprio dentro di noi. Un cattivo consigliere...per questo devi fare affidamento sugli altri. Solo così puoi essere aiutata.-
- Aiutata a fare cosa?- gridò la ragazza con tutto il fiato che aveva in gola - Il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti. Quello che dici non ha senso. Perchè dovrei fidarmi di te? Oppure di lei?- ed indicò con un cenno del capo la fanciulla - Mi fido solo di me stessa.-
- Questo è l'errore, vedi.- replicò quello senza scomporsi - Ti sei autoconvinta che non hai bisogno degli altri e ti sei abbandonata a te stessa, chiunque voglia porti la mano o il cuore, viene respinto dalla tua continua indecisione dettata dalla tua forte convinzione.-
- Oppure dal numero notevole di mani.- commentò con una punta di malvagità la bella ragazza.


 

Max, Kai e anche Leon. Forse erano loro quelle mani che conosceva così bene.
Non aveva mai pensato di essere indecisa a volte, anzi lei era stata sempre una ragazza forte che se l'era sempre cavata da sola.
Forse era proprio questo il punto... era sempre stata brava a cavarsela da sola, senza l'aiuto di nessuno. Forse quel tipo aveva ragione.
Però lei e Max erano sempre stati uniti da un forte senso di amicizia fin da quando si erano conosciuti. Anche se forse era altrettanto vero che molto spesso, quando stava male, aveva respinto la presenza di alcune persone tra cui anche lui, che volevano solo starle vicino. Una parte di lei non aveva mai voluto il supporto di nessuno nelle questioni serie.
Porgerle il cuore...si sentì male. Davvero c'era qualcuno che le stava porgendo il cuore? Si. Quella parola le faceva paura.
Cuori che forse conosceva meno delle loro mani. In un attimo si sentì confusa. Lo sapeva, lo aveva sempre saputo. Si chiese perchè aveva stretto forte la mano di Kai quella notte a Tokyo, perchè adorava alla follia il sorriso di Max e si sentiva così bene fra le sue braccia, perchè il suo cuore aveva fatto quel salto mortale a Natale,quando aveva ricevuto la farfalla di Leon.
Non sapeva comunque rispondersi. Lo aveva fatto d'istinto...lo aveva fatto perchè si.
Si sentì ancora più stupida, aveva avuto fino a quel momento l'amore di quei ragazzi e per lei era sempre stato scontato. Perchè lei non si era mai soffermata a pensarci davvero. Ora capiva perchè era stata così male quando si era dovuta separare da loro, perchè aveva tremato ed era scoppiata in singhiozzi alla vista di Max quella sera, sulle scale antincendio della palestra, con la neve che danzava intorno a loro. Ora capiva perchè le mancava stuzzicare Kai, perchè ogni volta che vedeva le nuvole grigie coprire il cielo,pensava a lui. Capiva cos'era quel senso di vuoto quando Leon era andato via e pensava di non rivederlo mai più. Perchè tutto quell'amore diretto o indiretto che fosse le riempiva la giornata...ma Aiko sapeva bene che quell'amore non poteva tenerselo tutto lei, che era troppo per lei, che avrebbe dovuto cederne un pò. Sapeva che un giorno avrebbe dovuto scegliere o lo avrebbero fatto loro. Non sarebbero rimasti così per sempre.
Si morse il labbro e i suoi occhi si riempirono di nuovo di lacrime. Abbassò istintivamente lo sguardo.
Il bel ragazzo si mosse nella sua direzione e si posizionò alle sue spalle. L'abbracciò silenziosamente.
- So quanto è difficile...però se tu verrai con noi, ti aiuteremo a trovare te stessa.- le sussurrò all'orecchio.
La bella ragazza che l'aveva accompagnata nel viaggio le strinse le mani e con un grande sorriso mormorò: - Starai bene, vedrai -.
Mentre Aiko lottava contro le sue lacrime, si accorse di come quello spazio ristretto si stesse riempendo dei ragazzi che avevano popolato la festa in quella sala bianca. Improvvisamente si sentì soffocare e la stanza divenne fredda...cosa stava succedendo?
Si sentiva male, tanto. Afferrò istintivamente il braccio del ragazzo che le stringeva le spalle. Sgusciò lentamente da sotto e si voltò a guardarlo, quasi a chiedergli spiegazioni.
L'alta figura pallida ora sembrava...diversa. Era diventato inquietante, le sue labbra avevano assunto un'increspatura particolare, deformandosi in un sorriso malvagio. Le sue pupille mandavano bagliori sinistri. Aiko si diede per la decima volta dell'imbecille. Sapeva,maledizione, sapeva che quegli occhi gentili, davvero troppo gentili non avrebbero portato a nulla di buono.
Pensava che la fine era vicina quando ad un tratto accadde. Sentì un calore umano divampare sulla sua coscia. Si portò istintivamente la mano alla tasca dei jeans e tastò qualcosa di solido. Come aveva fatto a dimenticarsene...il jingle set.
Lo tirò fuori e proprio come aveva fatto Doremì, premette le pietre in senso orario e improvvisamente il suo vestito cambiò.Un corto vestito blu notte di seta le fasciava il corpo, mentre le maniche erano fatte di velo nero. Le scarpe anch'esse nere di pella lucida, sfoggiavano un tacco non molto alto. Il suo vestito era diverso da quello di Doremì. Il jingle set s'inserì comodamente sul polso della manica sinistra, trasformandosi in una decorazione del vestito. Si accorse di quella che sembrava una penna blu sottile che il jingle set le aveva lasciato sulla mano. Brillava di una luce intensa. Appena lo strinse nella mano, l'oggetto si allungò e divenne uno scettro. Alto e sottile, sulla cui cima stava una palla di cristallo che brillava. Era stupita.
In quel momento sentì una voce nelle sua testa e non seppe se esserne spaventata inizialmente ma quando udì la voce di Leon si rilassò.
- Aiko, ascoltami. Quando usi lo scettro devi dire solo una parola. Chou*.- disse velocemente il ragazzo.
Quando la blu vide il bel ragazzo delicato correre contro di lei, non ci pensò due volte a puntare lo scettro contro di lui e ad esclamare: - Chou!- .
In un attimo una marea di farfalle blu si liberarono e ricoprirono completamente il giovane che scomparve.
La ragazza che lo accompagnava sgranò gli occhi.
Aiko sorrise vittoriosa. - Sai, ho riflettuto su quello che mi avete proposto e la mia risposta è no. Mi dispiace ma pensandoci io so chi sono. Non ho bisogno di trovare un bel niente.- disse avvicinandosi - Sono Aiko Senoo e ho quasi diciotto anni. Sono nata e vivo tutt'ora ad Osaka. So perfettamente di non poter tenere tutto l'amore che mi danno quei tre ragazzi per me ma ciò non ti riguarda minimamente.Le mie scelte sono solo mie. Mi fido di me stessa e anche di chi amo. Perchè se sono quello che sono ora è solo grazie a loro.-  concluse il suo discorso in un silenzio spaventoso mentre tutti quei ragazzi scomparivano in nubi nere. In un attimo la bellissima fanciulla che aveva daventi si tramutò in una creatura orrenda. Il voltò si deformò in una smorfia orrenda, le labbra si sformarono e gli occhi si dilatarono. I capelli si allungarono a dismisura e arrivarono a colpirla in volto a sorpresa mentre lo scettro volava dall'altra parte della stanza. Quei sottili fili castani le stringevano la gola e subito quell'orrenda bestia le fu sopra.
- No, tu sei solo una stupida ragazzina che morirà per la troppa insolenza.- la sua voce era così terribile che avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene a chiunque. Però Aiko non si arrese, afferrò la ragazza per il collo con una mano e si avvicinò a un soffiio dalle sue labbra deformate.
- No, tu non sei nessuno. Qual'è il tuo nome? Non ce l'hai. Non hai un nome, non c'è nessuno che ti ama, nessuno che ti aspetta e morirari sola. Mentre io anche se oggi tu mi uccidessi, non verrò mai dimenticata perchè sono amata. Ho delle persone che mi amano.- ringhiò soddisfatta.
La ragazza non sembrò gradire quelle parole e strinse di più la presa intorno al suo collo, Aiko strinse la sua di rimando. Poi dal jingle set sul suo polso sinistro scivolò via un liquido dorato che appena toccò il volto della fanciulla, sembrò iniziare a frantumarlo come una bambola di porcellana.
- Che cosa mi hai fatto?- urlò quella ritirando via i capelli e iniziando a indietreggiare sconvolta - Che diavolo sei? Chi sei?-
- Aiko Senoo, te l'ho detto. Ah...sono anche una strega.- rispose di rimando.
Dopo un urlo anomalo la ragazza si accasciò sul pavimento e si frantumò in mille pezzi.
Aiko allora senza perdere altro tempo afferrò lo scettro, lo puntò sopra la sua testa dove risplendeva lo smeraldo, e dalla palla di cristallo uscì un getto di luce che con un fracasso terribile distrusse la pietra.
In quel momento si precipitarono dentro tutti i suoi amici, tra cui Doremì vestita anche lei da strega che non appena la vide, le corse incontro e l'abbracciò.
- Ha fatto un pò troppo casino ma lo smeraldo è andato distrutto. - disse ricambiando l'abbraccio - Tu che ci fai vestita così? -
- Akatsuki mi ha detto che era meglio se mi preparavo per l'evenienza e mi stava imparando ad usare i miei poteri. Anche se io sapevo che non ce ne sarebbe stato bisogno perchè tu sei grande!- rispose quella sbaciucchiandola.
La blu spostò il suo sguardo su tutti i suoi amici e non fu mai così felice di vederli. I suoi occhi si soffermarono più a lungo su Max e Kai e sorrise loro in modo dolce. Erano l'uno affianco all'altro e mentre Max le sorrideva raggiante, sul volto di Kai sembrava si fosse dipinto un accenno di sorriso.
- Stasera si va in pizzeria, offro io.- esclamò Takao poggiando un braccio sulla spalla di Momoko.
- Facciamo fifty-fifty!- ribattè Testuya.
In quel momneto entrarono anche i FLAT 4 che si affiancarono alla streghetta. - Ben fatto Aiko!- disse entusiasta Leon.
Guardò i tre ragazzi...a quello ci avrebbe pensato dopo, ora era il momento di riposare e festeggiare il bentornato nel mondo della magia.




* Angolo di Natsumi 213*
Buonaseraaaaaaaaa! :) Anzi buonanotte, dato l'orario! XD
Mi scuso per il leggero ritardo, ma in questi giorni ho avuto davvero da fare! E non sono stata con le mani in mano gente! Nossignore. u.u Ho scalettato e ho scalettato anche tanto. è_è
Quindi miei cari signori, ho il piacere (?) di annunciarvi...*rullo di tamburi*...che la storia avrà all'incirca 34 capitoli! Purtroppo per voi. è_è XD E anche per la mia sanità mentale che non è troppa già adesso! XD
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia e che il nuovo look di Ai-chan non vi dispiaccia! XD  E *Chou in giapponese vuol dire farfalle,l'ho trovato proprio adatto dato l'incantesimo! (: 
Quindi prima di tutto spero passiate una buona estate piccoli cornetti alla nutella (?)! ^_^
E soprattutto voglio ringraziare Aiko_Laury e Kry333 per aver recensito! <3 <3 E chi ha inserito la storia fra le preferite ossia: Aiko_Laury, Kiki Hiwatari, Kry333, Lady Dream e Silvia the best! <3 <3 Grazie anche a Sarahmanga per averla inserita fra le ricordate! <3
Grazie davvero ragazze, siete preziose! <3 mi date la forza per continuare la storia! <3 <3 Vi amo!! *__* <3
Ok, dopo queste sdolcinerie (?) degne della migliore nutelleria, vi saluto! :) XD
Quindi piccoli fiorellini di campo, a presto! :D e grazie ancora! :)
Kiss! :*



  
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