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Autore: Sammy_    27/06/2012    15 recensioni
Harry Styles al college: studio, amici, feste e ... ragazze a volontà!
Si, peccato che Susan, quella che gli piace più di tutte, non se lo fili neanche un po'!
Dal prologo:
"La porta di una stanza in fondo al corridoio si aprì e ne uscì una bella ragazza che non avevo mai visto prima.
Era alta e snella, aveva i capelli lunghi e castani leggermente scompigliati che la rendevano terribilmente sexy.
La sua pelle era molto chiara, ricoperta di lentiggini e i suoi occhi … oh, quelli erano davvero meravigliosi, celesti e limpidi come un cielo primaverile.
Wow, da quando ero così poetico?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO: ONE YEAR LATER
 
UN ANNO DOPO.
 
HARRY’S POV
 
Mannaggia a me e a quando mi ero proposto di montare quella maledetta mensola!
Se mi fossi reso conto prima che ero un totale disastro con i lavori manuali, non mi sarei mai trovato in bilico su una sedia sgangherata con un paio di chiodi tenuti stretti  tra le labbra, un martello stretto nella mano destra mentre con l’altra sorreggevo una mensola di legno che inutilmente stavo tentando di attaccare al muro.
 
-          Harry sei troppo buffo! – con la coda dell’occhio vidi che Louis mi stava facendo una foto – questa la metto su Facebook.
-          Non ci provare bastardo! – farfuglia senza riuscire a farmi capire. Se avessi aperto troppo la bocca mi sarei inchiodato la lingua!
-          Hai bisogno di una mano Styles? – Jane se ne stava seduta sul bordo della sedia dove tenevo poggiati i piedi e sicuramente non mi era d’aiuto.
-          Oh no McAllister – risposi io ironico – come vedi ce la faccio benissimo da solo!
-          Come vuoi … - andò a sedersi sul divano cominciando a sfogliare una rivista.
-          Louis almeno tu potresti darmi una mano? – lo supplicai esasperato.
-          Dai ci penso io! – intervenne Liam – cosa vuoi che faccia?
-          Tienimi un attimo i chiodi e il martello e poi … oh … aaaah!
 
Persi l’equilibrio e mi sfracellai a terra. Quando poi alzai la testa mi arrivò sulla nuca la mensola di legno che era balzata in aria.
Persi  i  sensi e riaprii gli occhi dopo circa trenta secondi ritrovandomi davanti il sorriso divertito di Zayn.
 
-          Hazza sei un disastro! La prossima volta che inviti degli amici a casa tua cerca di evitare certi drammi!
-          Io non vi ho invitato! – precisai – vi siete presentati qui all’improvviso, ricordi?
-          Come sei scortese – mi tese una mano per aiutarmi a rialzarmi – e comunque si può sapere dov’è la padrona di casa? Non l’abbiamo ancora salutata.
-          Vado a chiamarla, voi intanto provate a montare quella mensola ma state attenti, ho l’impressione che sia in possesso di qualche spirito maligno!
-          O di un folletto irlandese dispettoso! – propose Niall.
 
Mentre i miei amici sparavano cazzate a non finire, io salii al piano di sopra massaggiandomi la testa dolorante.
 
-          Susan? – aprii lentamente la porta della nostra stanza – posso entrare?
-          Vieni, vieni – era seduta su una sedia e mi dava le spalle ma non appena sentì la mia voce si girò verso di me rivolgendomi un dolce sorriso – ho quasi finito …
 
Mi avvicinai a lei e mi sporsi oltre la sua spalla per poter ammirare la meravigliosa creatura che teneva tra le braccia: nostra figlia Darcy.
Eh si, alla fine la nostra piccolina ce l’aveva fatta, e dire che ci aveva fatto stare tanto in pena!
Sorrisi quando Darcy aprì i suoi occhietti azzurri e li puntò su di me con la boccuccia rosea spalancata.
 
-          Ciao tesoro! – sussurrai dandole un leggero bacio sulla mano paffuta – hai mangiato?
-          Si, ha appena finito – dichiarò Susan alzandosi in piedi con la piccola in braccio – e adesso è il momento di fare la nanna!
 
Alzò Darcy in alto finchè i loro visi non si ritrovarono alla stessa altezza, poi prima di metterla nella sua culla di vimini le stampò un tenero bacio sul nasino minuscolo.
 
-          Dormi bene tesoro della mamma!
 
Anche io mi avvicinai alla culla per salutare un’ultima volta quello splendore.
Lei emise uno strano verso, “enghè”, poi allungò la manina verso di me, io le porsi un dito e lei lo strinse con tutta la forza che aveva.
Quando faceva così mi veniva quasi da piangere per la commozione!
 
-          Non è bellissima? – sussurrò Susan poggiata allo stipite della porta.
-          Ha preso da sua madre – le dissi io raggiungendola.
-          Oh Styles – esclamò buttandomi le braccia al collo – sei sempre il solito adulatore!
-          Sto solo dicendo la verità, sei e sarai sempre bellissima amore mio!
-          Davvero? Non preferiresti che fossi più simile a … non so, Beatrice Lee? – si staccò da me e tracciò la sagoma di una donna formosa agitando le mani in aria.
-          No – risposi io prendendola per i fianchi – a me tu vai benissimo così! E comunque Beatrice Lee non  era poi così bella …
-          E poi era stupida! Ti ricordi come ti chiamava? Tesoruccioooooo! – come sempre imitò il suo tono di voce squillante alla perfezione e io scoppiai a ridere.
-          Hai ragione, era davvero snervante!
 
Susan lanciò un’ultima occhiata verso la culla.
 
-          Comunque devo ammettere che ha preso molto anche da te. Ha i miei stessi occhi ma i lineamenti sono i tuoi e qualcosa mi dice che presto si ritroverà in testa un cascata di riccioli! – disse giocherellando con i miei capelli.
-          Comunque sia, sono sicuro che sarà un capolavoro, dopotutto è figlia nostra!
 
Susan scoppiò a ridere e io feci altrettanto.
 
-          Ti amo tanto Harry, non dimenticarlo mai!
-          Non lo farò, e per la cronaca … ti amo tanto anche io!
 
La strinsi a me e la baciai con la stessa passione di sempre, quella passione che sentivo che non si sarebbe mai spenta.
La presi per mano e insieme raggiungemmo gli altri in salotto.
Avevano provato a montare la mensola ma nemmeno loro ci erano riusciti e adesso i chiodi erano sparsi dappertutto  mentre il martello era rimasto incagliato su una sporgenza del muro.
 
-          Possibile che sia così difficile montare una stra-maledettissima mensola? – esclamò Susan alzando gli occhi al cielo – lasciate perdere, è pronta la cena …
 
A quelle parole tutti si ridestarono e corsero in massa verso la sala da pranzo con la stessa grazia di un branco di bisonti inferociti.
Non aspettavamo ospiti quella sera perciò dovemmo accontentarci di poca roba ma non importava, fu comunque una cena molto piacevole perché passata in compagnia di tutte le persone che amavo.
 
-          Ragazzi vorrei fare un discorso – annunciai alzandomi in piedi con il calice di vino in mano – negli ultimi tempi io e Susan ne abbiamo passate davvero tante ma alla fine tutti si è risolto per il meglio e questo solo grazie a voi. Siete i migliori amici che si possano desiderare!
-          Bravo Styles – disse Zayn – è giusto però dire un’altra cosa … che se oggi siamo tutti qui riuniti è solo grazie a me che ti ho fatto mettere con Susan!
-          Ma questo non è vero! – sbottò Louis – anzi, tu li hai fatti quasi lasciare con quella tua fissazione per le scommesse!
-          Infatti è solo grazie a me se si sono messi insieme – aggiunse Liam – di chi è stata l’idea di far salire Harry sul palco per la sua dichiarazione d’amore?
-          Si ma io … - Niall si alzò per dire qualcosa ma parve confuso – bè io … sono Niall Horan!
 
Scoppiamo a ridere e poi fu il turno di Susan che si alzò in piedi stringendomi la mano.
 
-          Diciamo che ognuno di noi a fatto la sua parte, va bene? L’importante è che adesso siamo una vera famiglia, una famiglia piuttosto numerosa direi! Voi siete tutti semplicemente fantastici e spero davvero che farete per sempre parte della nostra vita.
-          Puoi scommetterci! –  Louis alzò in alto il suo calice – dopotutto sono il padrino di Darcy!
-          Allora facciamo un brindisi a noi! Agli studenti della HCU! –esclamò Zayn – brindiamo a noi, alla nostra amicizia e alla nostra eterna giovinezza!
-          Si, magari …
-          Dico sul serio, finchè rimarrò accanto a voi mi sentirò sempre un eterno giovanotto!
-          Peter pan! – urlai.
-          Esatto!
 
Quella sera brindammo quasi fino alla nausea e ridemmo a più non posso senza mai stancarci.
Le cose non erano andate esattamente come le avevamo previste … erano andate molto meglio!
Riuscii a laurearmi e a trovare subito un lavoro in uno studio legale.
Susan invece non riuscì mai a tornare all’università ma grazie al suo talento riuscì comunque a pubblicare qualche libro di grande successo come aveva sempre sognato.
Darcy, la nostra prima figlia, crebbe bella e sana come un pesce e dopo qualche tempo ricevette in dono un fratellino di nome Edward.
La nostra vita non fu sempre perfetta, in fondo è risaputo che la perfezione non esiste ma noi ci andammo vicino.
Amavo Susan con tutto me stesso e sapevo che lei amava me.
Ma la cosa più importante era che la nostra vera famiglia, ossia i nostri amici, non ci avrebbero mai abbandonato!
 
FINE 


E COSI' E' FINITA ANCHE UN'ALTRA STORIA ...
TANTO PER SAPERE, QUAL'E' STATO IL VOSTRO CAPITOLO PREFERITO?
A PARTE QUESTO, COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE TUTTI QUELLI CHE HANNO SEGUITO E/O RECENSITO QUESTA STORIA.
SONO UN PO' TRISTE, HARRY E SUSAN MI MANCHERANNO MA PER FORTUNA TUTTO SI E' RISOLTO PER IL MEGLIO.
ANCORA GRAZIE, GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI!
CON AFFETTO, VOSTRA SAM 
p.s passate qui per la mia nuova FF: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1121703&i=1
p
assate qui per la mia prima FF conclusa da poco: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1068096&i=1
  
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