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Autore: debs_eris    27/06/2012    0 recensioni
Dal 1°capitolo:
"Prima o poi anche il mio cuore Venere coronerà d'amore" dissi con fare teatrale.
" Speriamo più prima che poi, sono stanca di vedere la tua faccia da zitella in giro" le diedi uno schiaffetto sulla la nuca e mi sorrise con innocenza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heather Morris, Naya Rivera, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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In questa fan fic ho voluto mettere un pò di me, così mi ci sono inserita direttamente e visto che la fantasia ammette qualsiasi cosa seppure strana, mi sono definita la migliore amica di Naya. Sono descritta così come sono, apparte per il fatto che da brava amica ho appioppato il mio peggior difetto alla cara dolce Naya: l'essere sempre in ritardo.
Comunque questa ff non parla di me, ma è incentrata sulla coppia Heya e ho voluto far svolgere la loro storia a Spoleto, un paese umbro dove attualmente studio e dove si svolge un'importante festival che probabilmente non conoscete ma vi invito a farlo.
Bhè non voglio dilungarmi troppo, scoprirete tutto con il tempo.
Buona lettura spero vi piaccia, ma accetto ogni tipo di critica, perchè lo ammetto è una cretinata.
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                                                                                                               * Un'inizio con il botto *




Io chi sono? Potete chiamarmi Naya, meglio conosciuta come Miss RITARDO.
Vi sfido a prendere il vocabolario e a cercare la parola ritardo, la mia foto starà lì ,con sotto la didascalia: Naya Rivera l'archetipo femminile del ritardo.
Non sono un tipo a cui piace farsi attendere, anzi tutt'altro, il fatto che è più forte di me, ogni volta inesorabilmente riesco ad arrivare in ritardo. Così tanto per cambiare anche quel giorno.
Sfrecciavo lungo la strada autoinsultandomi per la mia incredibile dote del perdere tempo e pregando che i carabinieri alle 7:30 del mattino non siano svegli.
Era una bellissima giornata primaverile di metà aprile, e avanti a me si aprivano i tre mesi dell'anno più faticosi e intensi per il mio lavoro.
Sono sempre stata un'appassionata del teatro, ho cominciato a studiare recitazione a Valencia la mia città natale, poi l'azienda dove lavorava mio padre l'ha trasferito in Italia e lui si è portato dietro tutta la famiglia. Qui ho approfondito la mia conoscienza di quel magico mondo e circa 5 anni fa mi sono trasferita in umbria dove ho cominciato a lavorare per uno dei festival internazionali più conosciuti al mondo: Il festival dei 2 mondi.

Arrivai al cosìdetto "teatro nuovo" nella città di Spoleto, città che ospita il festival,che saranno state le 7:45,entrai e subito mi saltò all'occhio una figura conosciuta girata di spalle. Cercai di avvicinarmi senza farmi sentire, impresa alquanto facile visto che la donna sculettava ascoltando la musica con le cuffiette, intenta sul suo lavoro.
Deborah, la mia migliore amica, nonchè scenografa del festival, una nanetta rossa che ho conosciuto il primo anno di lavoro qui. Umbra doc, ha studiato all'istituto d'arte della città, dove ha imparato a conoscere il festival che la città propone ogni anno. Abbiamo legato subito forse perchè un pò ci somigliamo, anche lei non ha origini completamente italiane, diciamo che è un quarto francese e poi condividiamo le stesse passioni.     
Arrivata alle sue spalle le diedi una sculacciata sul sedere scherzosamente. La rossa alzò lo sguardo e sorrise.
" Cara mia ispanica, un giorno di questi ti denuncerò per molestie" disse con fare di sfida.
" Ma perfavore, sono convinta che ti fa piacere quando ti sculaccio, visto che sono l'unica a farlo." ribattei intenta a continuare lo scherzo.
" Hey hey, il mio essere single è una scelta di vita" rispose con tono serio.
" E' perchè sei un'indecisa e un'inguaribile testona" dissi ridendo.
" Forse hai ragione, ma così è meglio anche per te, dopo non avresti più il monopolio sul mio sedere" disse facendomi l'occhiolino.
" Cavolo non ci avevo pensato."  risposi seria facendola ridere.
" Te piuttosto, è possibile che nessuno si lasci ammaliare dal tuo fascino latino?" Mi domandò.
" Bha, i soliti noiosi. Prima o poi anche il mio cuore Venere coronerà d'amore" dissi con fare teatrale.
" Speriamo più prima che poi, sono stanca di vedere la tua faccia da zitella in giro" le diedi uno schiaffetto sulla la nuca e mi sorrise con innocenza.
" Comunque..." continuò lei cambiando discorso. "... oggi sei arrivata presto, per lo meno prima del solito" sorrise ancora sarcastica.
" ah ah moooolto divertente" risposi  " i ballerini sono arrivati?" le chiesi.
" Si, stanno provando. Pensa, vengono dall'altra parte del mondo e tanto sono arrivati prima di te." Le lanciai uno sguardaccio e lei mi rispose facendomi la linguaccia.
" Forza simpaticona andiamo a conoscerli " le dissi prima di avviarmi verso la sala prove.

Ci avvicinammo alla sala, la porta era semiaperta e una musica ne fuoriusciva accompagnata dalla voce dei ballerini intenti a contare i passi. Senza fare rumore per non disturbarli, io e Deborah ci accostammo alla porta per osservarli.
Una troupe di una decina di ballerini era intenta a seguire la coreografia dettata da una ragazza difronte a loro. Erano venuti da Los Angeles per inaugurare il festival di quest'anno con il loro balletto. Erano molto bravi, eseguivano i passi con un'eleganza paurosa. Rimasi incantata a osservarli volare sulle punte. Quando la musica cessò non potei che applaudire ,seguita da Deborah ,per il meraviglioso spettacolo.
La coreografa, non accortasi prima di noi perchè girata di spalle, si voltò sorpresa della nostra presenza e ci sorrise compiaciuta per gli applausi. Il mio cuore perse un battito ma non me ne curai, *sarà l'emozione* mi autoconvinsi.
Era una bellissima ragazza, i capelli biondi tirati su da una coda di cavallo, gli occhi chiari e un sorriso da far perdere la testa.
Dopo averci regalato un'inchino assieme a tutto il corpo di ballo, venne verso di noi per le presentazioni.
" Wooow complimenti siete fantastici. Io sono Deborah la scenografa del festival, benvenuti in Italia" si presentò la mia amica sfoggiando un enorme sorriso. "...e questa..."  mi risvegliai dalla trans momentanea che quegl'occhi azzurri mi avevano causato.
"Oh... mh... piacere... mi chiamo Naya Rivera e sono una delle organizzatrici del festival" le strinsi la mano arrossendo imbarazzata. " Benvenuti siamo onorati della vostra presenza" continuai subito cercando non ricadere in quel mare blu.
" Vi ringrazio, l'onore è tutto nostro. Siamo felici di partecipare a questo grande evento." disse girandosi verso i ballerini che continuavano ad esercitarsi. " Io sono Heather, e come avreste intuito sono la coreografa" Sorrise socchiudendo leggermente gli occhi.
Non potei che sorriderle di rimando.
" Bene, ora vi lasciamo continuare i vostri allenamenti. Per qualunque cosa ci troverete nella saletta dietro al palco." dissi cercando di essere più professionale possibile per non far notare il mio disagio creato dalla presenza di quella ragazza.
" Ok, grazie mille." rispose lei sorridendo nuovamente.
*Cavolo con qesti continui sorrisi mi stà uccidendo* pensai per poi darmi della stupida.
" Di nulla e buon lavoro" salutammo io e Deborah per poi congedarci mentre la bionda se ne ritornava dai suoi ragazzi per continuare gli allenamenti.

Arrivate alla platea del teatro ci sedemmo sulle poltrone in prima fila. Io praticamente mi ci spaparanzai sopra, ero turbata e cercai di far scivolare via tutta quella tensione accumulata.
*Ma che ca**o mi succede* pensai. * Sarà la stanchezza. Che giornata di me**a.*
" Hey tutto bene Nay?" mi destai dai miei pensieri.
" Mhmm... sisi, solo un pò di stanchezza." cercai di rassicurare la mia amica.
" Già sei stanca?!... ma se non abbiamo nemmeno iniziato. Non è che ti stai mutando in un bratipo?!" disse la rossa preoccupata avvicinandosi a me e cominciando a scrutare il mio viso alla ricerca di un'indizio che le confermasse la sua stupida ipotesi. Scoppiai a ridere.
" Che scema." le dissi scherzosamente.
" Lo prendo come un complimento" rispose fiera " comunque... sono veramente bravi non trovi? Penso che quest'anno inizieremo il festival con il botto." disse annuendo sicura.
Ripensai a quegl'occhi e a quel sorriso che tanto mi avevano confuso e stravolto la giornata e poi risposi:
" Già... un'inizio proprio con il botto."
  
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