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Autore: Tomi Dark angel    28/06/2012    2 recensioni
Hermione Granger è scomparsa da un anno ormai, morta insieme ai suoi genitori nel crollo della sua stessa casa. Ma è davvero così? Strano a dirsi, ma in questo caso la realtà è più raccapricciante della fantasia... ritroviamo allora un'Hermione diversa, strana... un'Hermione più bestia che umana.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Lupin POV:

Avery non c’era più. Sparito, risucchiato dall’albero che lo aveva sovrastato un istante di troppo. Non l’avevo sentito urlare, non ne aveva avuto il tempo.

Un leggero dibattersi, gli era stato concesso solo questo. Poi sangue, tanto da colare lungo il tronco per macchiarlo di peccato. Nemmeno un Mangiamorte avrebbe meritato quella fine. Soffocato nel suo stesso sangue o dalle spire di una coda massiccia, graffiante. Non sapere perché muori, perché qualcuno ti condanna a non respirare più. La condanna più grave era questa, per Avery. L’impotenza di una vittima sacrificale in pasto alla bestia che esige il sacrificio.

A volte l’inferno reclama i suoi carcerati.

Spesso li ottiene.

 Sirius al mio fianco incespicò all’indietro e dovette aggrapparsi allo stipite della porta per non cadere in ginocchio. Un’ombra scivolò dalle fronde dell’albero, lungo il tronco. Hermione atterrò con grazia, ma quando lo fece, la veste che indossava si sollevò un istante sul ginocchio. Allora li vidi.

Grossi, color dell’argento. Zoccoli biforcuti, possenti ma esili al tempo stesso. Eleganti, come la peluria nera e lucida che si arrampicava lungo le gambe da gazzella.

Sirius: mio Dio…

Non guardai Felpato, non ne ebbi la forza. Sapevo che aveva visto ciò che avevo visto io.

Le gambe di Hermione erano animali. Aveva gambe da gazzella. Aveva gli zoccoli.

Hermione ci raggiunse, pulita e senza un goccio di sangue addosso, nemmeno lungo la lunga coda ondeggiante. Si fermò davanti a noi per guardarci entrambi negli occhi, quasi sfidandoci a rimproverarla per quello che aveva appena fatto.

Herm: è la mia vita, che vi piaccia o no. Io vivo, loro muoiono. Silente mi ha voluta per questo, mi ha fatta addestrare per questo. Abituatevi.

Entrò in casa a testa alta, accompagnata dal tintinnio cristallino di zoccoli d’argento sul pavimento. Solo allora notai quel rumore che fino a pochi istanti prima ero certo di non aver semplicemente ignorato. Abbassai gli occhi, e solo allora capii: ai piedi della scalinata davanti alla porta c’erano delle garze abbandonate nell’erba. Solo guardandole seppi che avevano avvolto gli zoccoli di Hermione per impedire che facessero rumore fino a quel momento. Ora non li indossava più. Aveva capito che avevamo visto tutto.

 

Hermione POV:

Entrai in cucina e tornai al bollitore del the per farne dell’altro. Sentivo gli sguardi di Remus e Sirius su di me, sulle gambe che avevo accuratamente coperto con delle garze fino a quel momento.

Herm: the?

Remus si riscosse, ma Sirius non smise di fissarmi.

Lupin: ah… sì, grazie. Lascia, lo preparo io.

Herm: non preoccuparti. E sì, Sirius. Ho un bel paio di gambe da gazzella. Ora la pianti di fissarmi?

Accesi la fiamma sotto il bollitore e andai a sedermi, intrecciando le dita e guardando prima Remus, poi Sirius, ancora scioccato. Sorrisi debolmente.

Herm: tu più di tutti, Sirius, sai che bestia diventa colui che come bestia è trattato per lungo tempo. Ad Azkaban l’hai sperimentato sulla tua pelle, no? Puoi biasimarmi per quel che ho fatto?

Sirius sembrò riscuotersi.

Sir: era un essere umano come me e te. Non meritava quel trattamento.

Battei pesantemente uno zoccolo sul pavimento, poi un artiglio sul tavolo.

Herm: io non sono umana, non più, e se i maghi sono davvero umani, allora perché si alleano con i dissennatori? Azkaban non è una prigione di maghi, Sirius. È una gabbia per bestie.

Lo sguardo di Sirius s’indurì.

Sir: parli tu che hai appena smembrato o chissà cos’altro il corpo di un tuo simile? Sì, Hermione, quello era un mago come lo eri tu.

Herm: come ero, hai detto bene. Non ho più niente in comune con quelli come voi, eppure faccio parte dell’Ordine, che tu lo voglia o no. I miei metodi sono questi, Silente lo sapeva, quindi prenditela con lui.

Sirius aprì bocca per parlare, ma Remus s’intromise.

Lupin: Hermione ha ragione, Sirius. Non ha fatto niente di sbagliato, ha protetto il quartier generale come doveva.

Sirius si avvicinò a noi con grandi passi. Non potei impedire alla mia coda di scudisciare lentamente, allarmata. L’animagus sbatté le mani sul tavolo, davanti a me.

Sirius: cosa sei diventata? L’Hermione che conoscevo provava compassione, sapeva cos’era la pietà! Chi sei tu?

Mi alzai lentamente in piedi, le ali frementi, gli zoccoli che graffiavano il pavimento, incidendolo a fondo. Guardai Sirius con rabbia malcelata e una gran voglia di spiaccicargli la faccia sul tavolo dove ora appoggiava le mani.

Herm: chi sono? Un incrocio, Sirius, sono un incrocio. I monaci ci chiamano Chimere, anche se siamo molto diversi da quelle normalmente conosciute. Io sono metà drago, metà pipistrello e metà gazzella, e sai perché? Perché quando attaccarono casa mia, i Mangiamorte mi amputarono le gambe con un incantesimo, mi accecarono e mi ridussero in fin di vita. Senza le ali che grazie a tendini e muscoli tengono le mie scapole al posto giusto, probabilmente perderei anche l’uso delle braccia. Senza le gambe di gazzella, non potrei camminare. Senza gli occhi di un drago sarei cieca. Gli altri cambiamenti nel mio aspetto sono dovuti agli incantesimi usati per tenermi in vita, quando Silente mi raccolse moribonda dalle braccia di mia madre. Sono stati i monaci a salvarmi e i Mangiamorte a ridurmi così. Ora dimmi, Sirius: dove si trova l’umanità nel torturare una ragazzina dopo averle ammazzato la famiglia?

Sirius era sbiancato, non rispondeva. Anche Remus alle mie spalle aveva smesso di camminare su e giù per la cucina e ora entrambi mi fissavano con occhi indecifrabili.

Toc toc.

Qualcuno bussò alla porta, riscuotendoci.

Lupin: a… arrivo.

Lupin corse ad aprire e in quell’istante vidi un volto familiare fare capolino. Capelli rossi, facce note che credevo di aver dimenticato. Indietreggiai fino al mobiletto, schiacciandomi contro di esso mentre i signori Weasley mi guardavano, sbarrando gli occhi.

 

Angolo dell’autrice:

Ecco il nuovo capitolo, che ne pensate? Oddio, ho trasformato Hermione in una bestiaccia tremenda, e pure sadica! Eheh, premetto che in questa storia Hermione sarà in coppia con un personaggio in particolare, secondo voi chi può essere? A voi la parola, ma passiamo ai ringraziamenti:

 

Argentlam: oddio, anche il tuo personaggio sarà così schizofrenico? XD interessante, ma ti sconsiglio di piazzargli gli zoccoli da gazzella, sono tremendamente scomodi! Grazie per i commenti, sei sempre gentilissima ed è grazie a te che recensisci dal primo capitolo che questa storia continua ancora adesso. Grazie!

 

Manson: eheh, speriamo che ti piaccia anche questo capitolo! Chiedo venia per le inesattezze dei capitoli precedenti, sono una gran distratta, ma cercherò di fare più attenzione! Mi raccomando, se combino altri guai correggimi!! XD grazie per i commenti, sei gentilissima! Un bacione forte e grazie ancora!

 

Halfblood_princess: Hermione ha parecchi guai da combinare ancora e parecchie carte da svelare. Secondo te ha fatto bene a comportarsi così con Avery o ha ragione Sirius nel dire che non lo meritava? Sono lusingata che seguirai la mia storia, spero di non deluderti! A pesto!

 

Tomi Dark Angel

  
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