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Autore: Soul of the Crow    29/06/2012    4 recensioni
Questa long-non-long è il sequel di "Ritorna colui che eri, Hiroto..." della mia raccolta "poche parole, un profondo significato".
è dedicata a Debby-chan, che mi ha chiesto un continuo, e a tutte le fan della HiroMido.
Ma credo che questa fic sarà di tre o quattro capitoli, cinque in casi estremi, non ho voglia di scrivere qualcosa di troppo lungo.
Midorikawa decide di tornare all'Alius per risolvere la situazione con Kira, ma....
Dovrete leggere se volete scoprirlo.
è la prima HiroMido che scrivo e che non fa parte di una raccolta, quindi siate clementi.
Buona lettura.
Baci e abbracci
Emy
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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È finita: l’Alius è stata sconfitta, la Genesis è stata battuta, e le cose stavano tornando pian piano alla normalità… o meglio sarebbero dovute tornare alla normalità: io sono ancora triste… il motivo? Non vedo Hiroto da parecchio tempo, giorni, settimane, forse anche dei mesi, senz’altro è passato molto tempo da quando mi salvò quella volta al laboratorio dell’Alius Academy.
Sta di fatto che non lo vedo da molto tempo, e ho come l’impressione che ormai si sia dimenticato di me… forse è la cosa più evidente: del resto quando gli ho detto quelle cose quella sera nella foresta che circondava il Monte Fuji e la sede dell’Alius, in un certo senso era come se lo avessi rifiutato, ma la verità è che non pensavo quello che ho detto: cioè sì, per me contava la sua libertà, ma anche se quella volta non era in sè, la verità è che… per me era e sarebbe rimasto sempre il mio Hiro-chan, con o senza quella pietra violacea.
Ma ormai è troppo tardi per rendermene conto: lui è sparito dalla mia vita e non lo rivedrò mai più…
 
 
Era una giornata come tutte le altre, o almeno così credevo
Ad un certo punto qualcuno suona alla porta di casa mia, vado ad aprire e… chi trovo? Capelli corti rossi, pelle nivea e due occhi color acquamarina… ma come è possibile??? Hiroto??? Credevo fosse sparito!
Ma quando parlò i miei dubbi sparirono:
- Ciao Mido-chan. Finalmente ci rivediamo. -
Non è un sogno… è davvero lui! Avrei voluto abbracciarlo, invece riuscì solo a dire:
- Non ti fai vedere per mesi e pensi che ti accolga a braccia aperte? Ma fammi il piacere! - quello che usai era un tono che non ammetteva repliche, ma non avevo ancora finito:
- Non sai quanto mi hai fatto soffrire Hiroto… non sai quante lacrime mi hai fatto versare… non sai come mi sono sentito durante il periodo in cui ero libero mentre tu eri ancora sotto l’influenza della Pietra di Alius e nemmeno come mi sono sentito in questi mesi senza sapere nulla sul tuo conto! -
Ecco avevo finito, e mi voltai perché non volevo vederlo o mi sarebbero tornati in mente i momenti in cui ho passato ad angosciarmi sapendolo lontano da me e perché… non volevo che mi vedesse piangere come quella sera nella foresta.
E lui cosa avrebbe fatto? Se ne sarebbe andato lasciandomi di nuovo solo; o sarebbe rimasto e avrebbe dato un senso alla mia vita, almeno oggi,  decidendo di rimanere?
Credevo che se ne fosse andato perché sentì la porta di casa che si chiudeva, ma anche due braccia salde e calde avvolgermi la vita da dietro; ma poco dopo solo un braccio rimase a cingermi la vita, perché con l’altra mano mi prese la spalla costringendomi a voltarmi: le lacrime non smettevano di scendere, ma lui continuava a sorridere… che cos’era quello? Un risolino di scherno forse? Di la verità Hiroto… ti piace vedermi soffrire.
Lo scoprì poco dopo: lui avvicinò ancora di più il suo volto al mio e posò  dei lievi baci sulle mie lacrime per asciugarle… quel gesto mi stupì, ma non sapevo che non aveva ancora finito:
- E questo è in risposta a ciò che mi hai detto mesi fa nella foresta del Monte Fuji. - mi disse, ma io non feci in tempo a dire o fare qualcosa che lui mi baciò e io risposi gemendo, del resto era passato molto tempo dal nostro ultimo bacio. Poco dopo avvolsi le braccia intorno al suo collo pallido mentre lui continuava a tenermi stretto a sé, mentre il bacio si faceva  sempre più passionale.
Dopo non so quanto tempo, che a me è parso un’eternità, ci separiamo rimanendo abbracciati:
- Te l’ho chiesto allora e te lo domando adesso: che significa? - gli chiesi io.
- Come sarebbe? Tu non provi per me quello che io provo per te? - quella sua risposta era più una domanda in effetti, ma lui riprese a parlare:
- Forse me ne sono accorto troppo tardi, ma le parole che mi hai detto quella sera al Monte Fuji mi hanno fatto capire di provare qualcosa per te: inizialmente credevo che fosse solo l’amicizia che ci univa prima e durante il periodo dell’Alius Academy, ma dopo che tornai in me capì che non era amicizia: mi sono innamorato di te Mido-chan e ne sono convinto. -
Io non risposi, e le lacrime rigarono di nuovo il mio viso, ma quelle erano lacrime di gioia. Ma lui mi chiese:
- E ora che ti succede? Perché quelle lacrime? -
Io lo abbracciai con foga, per poi rispondergli:
- Perché sono felice! - lui ricambiò la mia stretta e io mi sentì al sicuro tra le sue braccia: ora ne sono certo, è questo il mio posto e Hiro-chan è tornato da me. La vita non poteva più farmi un regalo più bello.
 
Ora sì che posso dire di essere felice.
 
 
Angolo di Emy
Eh sì, questa long non long è già finita, ma non mi è venuto in mente nient’altro…
Se non altro alla fine tra Hiroto e Midorikawa si è risolto tutto.
Grazie per aver seguito questa fic.
Baci e abbracci
Emy
 
  
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