Il pullman si fermò davanti alla fermata e la porta anteriore si aprì. Un ragazzo salì sul mezzo già affollato; sulle spalle portava uno zaino carico di libri e nelle orecchie gli risuonava una canzone, sempre la stessa, ogni mattina. Gli piaceva ascoltarla poichè essa lo faceva sognare e lo trasportava in un luogo lontano; oltre ogni dove.Arrivato davanti alla scuola scese dal pullman e si diresse in classe all'ultimo banco. Era il solito lunedì mattina e un'altra angosciosa settimana stava per iniziare. Quelle cinque ore passarono lente, ma lui non se ne accorse perchè rimase tutto il tempo in una sorta di trance fra il sogno e la realtà. Giunse così l'ora di ritornare a casa e la giornata passò veloce; senza che accadesse nulla di strano. Eppure in cuor suo il ragazzo sapeva che quella non sarebbe stata una giornata normale. Arrivò così la sera e poi la notte. Il ragazzo stava per addormentarsi quando sentì da fuori uno strano suono, come un urlo di un animale sconosciuto. Senza pensarci due volte si vestì ed uscì di casa inseguendo quel suono finchè giunse in una stradina dove vi erano dei lavori in corso. Lì scese per una galleria e, appena arrivato in fondo, vi trovo una grande luce e, quando provò a toccarla, ne venne risucchiato. Mentre era avvolto nella luce sentì una voce - e ora chiudi gli occhi e pensa a ciò che sei nei tuoi sogni più profondi - . Sentito ciò chiuse gli occhi e tutto si fece buio.
Questo era solo il primo capitolo; vi prometto che i prossimi saranno più lunghi e molto più belli