Le ore seguenti passarono velocemente, tra un pisolino e una chiaccherata con Grace. La febbre era un poco scesa ma poi era subito risalita. Suonò l'ultima campanella e Niall poco dopo mi venne a prendere in portineria. 

- Grazie di tutto Grace. - dissi io. 

- Di niente cara.. E riguardati! - mi rispose. Niall mi prese lo zaino e mi sorrise. Lo seguii mentre mi portava a casa sua. Era poco lontano dalla scuola, circa quattro isolati più in là. Era una casetta semplice, a due piani, colore panna, con le porte e gli infissi beige. Il giardino era recintato da un recinto bianco candido e c'erano alcuni alberi dentro. 

- E' molto carina.. - dissi io. 

- Oh, grazie. - Prese un mazzo di chiavi e aprì prima il cancelletto, poi la porta. Dentro faceva un bel caldo. L'ingresso era molto accogliente, con uno specchio e un tavolino con sopra qualche libro e un telefono fisso. Poggiò i zaini a terra e si tolse il cappotto. 

- Seguimi.. - disse andando verso il salotto. Il salotto era qualcosa di adorabile. C'era tutte foto di Niall da bambino, tutte foto della famiglia, delle gite e dei ricordi con i parenti. 

- Sono bellissime! - dissi indicando le fotografie. 

- Beh, non tutte. - disse lui ridendo. 

- Dai, ora siediti che ti procuro una coperta. Mi sedetti sul divano e Niall arrivò con una coperta di pail muccata, un termometro e delle aspirine. 

- Misurati la febbre.. - disse mentre mi metteva la coperta sulle spalle. Accese la TV e si sedette accanto a me. 

- Hai fame? - 

- No grazie, più che altro ho abbastanza sete. - 

- Bene, ti vado a prendere un pò di acqua.. - disse alzandosi. Il termometro suonò. Avevo 38.7. 

- Allora ha suonato?? - disse dandomi il bicchiere di acqua. 

- Sì ho 38 e 7. - dissi sorseggiando l'acqua. 

- Bene, allora prendi un'aspirina.. - disse dandomi una pastiglietta. Me la misi in bocca e la inghiottii con l'acqua. 

- Grazie Niall. - dissi io. 

- Di niente.. - disse sorridendo. 

- La tua famiglia è di origini irlandesi? - 

- Sì, io sono nato a Mullingar, poi a 5 anni mi sono trasferito a Doncaster, per il lavoro di mio papà. - 

- Ti manca l'Irlanda?? - 

- Sì un pò. Però mi basta sapere che ci vado un mese ogni estate.. Perciò questo mi rincuora un pò. - disse Niall. 

- Mio padre è di origini italiane.. - 

- Davvero?? - 

- Sì, mia nonna è italiana. Infatti mio papà ha il nome del mio bisnonno e il cognome inglese: Edoardo Collins. - 

- Ecco perchè sei così bella.. Le ragazze italiane sono davvero bellissime.. - fece lui. Io mi limitai a ridere. 

- Bene, ora ti accendo un pò di TV  che vado a parlare con Louis.. - Sobbalzai. 

- A parlare con chi?? - 

- Con Louis, Hel calmati. - disse mettendomi una mano sulla spalla. Stavo respirando affanosamente. 

- E dove pensi di trovarlo?? - 

- A casa credo.. -

 - Niall sta attento.. Conosco Louis, è abbastanza impulsivo. - 

- Oh tranquilla Hel. Voglio solo chiedergli perchè avete litigato e cercare di mettere tutto apposto tra voi. - 

- Me ne occuperò io. - 

- Oh no, tu sei ammalata, devi restare qui al caldo. - disse accendendo la TV  e dandomi il telecomando. 

- Ti prego stai attento. - dissi guardandolo. Niall mi sorrise e mi venne incontro. Si avvicinò al mio viso e mi baciò. 

- Stai tranquilla.. Ti amo. Ciao.. - 

- Ciao Niall.. - 

Andò in ingresso e si chiuse la porta alle spalle.