Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: itsinthescars    29/06/2012    1 recensioni
"Sempre così andava. Sempre.
Lei si affezionava e gli altri la abbandonavano. Lei si fidava e gli altri la deludevano. E lei non sapeva mai se fosse colpa sua o degli altri. Ma andiamo, chi voleva prendere in giro? Non era mai stata colpa degli altri. Era sempre stata sua, sempre e solo sua. Dopotutto, chi avrebbe mai voluto essere amico di un mostro?"  
Prima fan fiction. abbiate pietà di me.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«every demon wants his pound of flesh
But I like to keep some things to myself
I like to keep my issues strong
It's always darkest before the dawn»
Shake it out - Florence + The Machine

 
 
«a proposito Komui, perché mi hai chiamata?»
 
«Scarlett, c’è bisogno di te per una missione. Dovrai infiltrarti nel quartier generale del conte e raccogliere più informazioni possibili. Dovrai andare ad Edo». Il caposezione aveva la voce rotta. Era una pazzia, praticamente un suicidio. Come poteva Lvellie anche solo pensare di mandarla in una missione del genere? Iniziava a credere che la ragazza avesse ragione e che stessero davvero tentando di toglierla di mezzo. Come sarebbe mai riuscita a perdonarli se ogni volta le tiravano questi colpi bassi? 
Per la prima volta da quando aveva parlato, incrociò gli occhi della ragazza. Come immaginava la sua espressione era impassibile, ma capiva, dagli occhi spalancati, che la ragazza non era poi così tranquilla come voleva far credere. Perfino Kanda accanto a lei era rimasto senza parole. La giovane strinse i pugni, non si sarebbe mai fatta vedere debole. Soprattutto, non da loro. 
«quando?» chiese con una punta di… rassegnazione? nella voce.
«fra un mese, prima Lvellie vuole...» rispose il caposezione, certo che l'esorcista avrebbe capito anche senza che lui finisse la frase.
«provare ad uccidermi lui stesso?» concluse la ragazza.
«Scarlett… non devi farlo per forza, se te ne vai ora nessuno saprà che sei stata qui, magari riuscirai ad evitare Lvellie per un altro po' e il conte… sei furba, potresti riuscire a scappargli…» aveva detto quelle cose senza rifletterci, e se qualcuno lo avesse scoperto molto probabilmente avrebbe passato dei guai seri, lo sapeva. Ma ancora non riusciva a perdonarsi per quello che le era successo. E nonostante tutto sapeva che la ragazza soffriva, soffriva tanto. Quando quella sera tornò, dopo essere stata tradita da quella che lei definiva la sua famiglia, tra le braccia di Allen più morta che viva, i suoi capelli, che prima erano tra il castano e il biondo cenere, neri come la notte più buia e gli occhi, un tempo di un azzurro caldo, ora rossi come il sangue; sapeva che le cose non sarebbero mai state come una volta. E, quando si accorse che stava ridendo, iniziò seriamente a preoccuparsi per la salute mentale della giovane maledetta. 
«per favore, Komui, non farmi ridere» disse poi la ragazza, quasi piegata in due a tenersi lo stomaco, come se il giovane avesse appena fatto la battuta più divertente di sempre. «neanche tu credi nelle tue stesse parole. Non posso scappare e sinceramente non lo voglio neanche. Questa missione semplicemente velocizzerà le cose. un giorno uno dei due mi avrebbe comunque trovato. Lo sai. Questo è semplicemente un modo gentile per farmi fuori. Mettiamoci l’anima in pace».
«Scarlett, non dire queste cose…».                                      
«“Queste cose” cosa, ah, Komui? Che cosa è successo che adesso vi preoccupate tutti per me? I sensi di colpa? Beh, vuoi sapere una cosa? Me ne fotto dei tuoi sensi di colpa. Non mi sembra che ci abbiate pensato due volte prima di vendermi al demonio, e questa missione non è poi tanto diversa. Punto. Quindi vedete di smetterla di fare tutto questo teatrino che non ci crede nessuno». E, voltando le spalle ai due ragazzi, si diresse verso quella che fin da quando era una bambina era stata la sua camera e che, da cinque anni, era rimasta vuota.   
Arrivò alla camera come se percorresse quella strada ogni giorno, e in effetti era così. Ogni notte si svegliava urlando, sempre gli stessi incubi che la perseguitavano. Il massacro della sua famiglia; la prima volta che si sincronizzò con l’innocence ; il primo incontro con Allen e il maestro; il tradimento di quelli che lei considerava la sua nuova famiglia; i noah che la torturavano; l’arrivo del conte; e quel dannato incubo che ogni volta completava il cerchio. Ricordava ancora come se fosse ieri il giorno in cui fu venduta al conte come sacrificio. Quando fu riportata al Quartier Generale e accompagnata in camera sua, scortata da quelli che lei aveva definito la sua famiglia, che poi l'avrebbe abbandonata come se non lei non avesse nessuna importanza; percorrendo quello stesso corridoio. quello fu il giorno in cui vide per la prima volta, il vero volto dell’Ordine Oscuro.  
 
 Erano le cinque e mezza di mattina e Scarlett era già pronta, stesa sul letto dopo la notte insonne che aveva passato. Era stata tutta la notte a rigirarsi nel letto, e verso le tre aveva ormai perso ogni speranza di addormentarsi. Ma da una parte era meglio così. Non sapeva in quei cinque anni quanto le cose fossero cambiate. Non sapeva se i suoi “amici” fossero ancora vivi. Sapeva solo che lì dentro, c’era solo una persona di cui si potesse ancora fidare.
E quello era Allen. La sera precedente, appena entrata nella camera, aveva subito intuito che ci fosse qualcosa che non andava. 
Quella non sembrava affatto una camera abbandonata da cinque anni e, per un millesimo di secondo, la giovane esorcista aveva perfino temuto di aver sbagliato , ma riconosceva tutto di quella stanza; la disposizione dei mobili, lo spazio, la forma e tutto il resto. No, quella era decisamente la sua stanza. 
E, appena vide tutto il cibo sul letto capì. Evidentemente l’albino era andato nella camera della ragazza, forse perché voleva stare solo, forse perché la stava aspettando o forse perché gli mancava. Un piccolo sorriso dolce affiorò sul viso della giovane ma sparì subito appena si ricordò dove si trovava.
Quindi ora era lì, circondata da persone che l’avevano tradita, abbandonata e ferita, che magari, in quello stesso istante dormivano sonni tranquilli completamente all’oscuro della presenza della ragazza a cui avevano rovinato la vita.
 Stanca di quei pensieri, Scarlett si alzò e uscì dalla camera. Lei non era il tipo da piangersi troppo addosso.  A quell’ora il castello era deserto quindi poteva camminare in tranquillità, senza aver paura di fare incontri non graditi, ma a quanto pare lì, non era l’unica che soffriva d’insonnia. Dopo pochi minuti infatti, si trovò faccia a faccia con il ragazzo che, solo poche ore prima, le aveva puntato la lama della sua katana alla gola. Il giapponese si fermò e i due rimasero a squadrarsi. La ragazza con aria decisamente scocciata, lui imperturbabile.  I due  erano rimasti lì,fermi e fu infatti Scarlett la prima a perdere la pazienza e a prendere l’iniziativa. Volendo avrebbe potuto iniziare a fare le sue solite battutine e veder dare di matto l'amico, ma proprio quello non era il caso. Con i nervi a fior di pelle, avrebbe potuto attivare l'innocence senza accorgersene. Si voltò e andò nella direzione opposta. Neanche all’alba si può stare in santa pace. L’esorcista aveva camminato fino ad allora persa nei suoi pensieri, senza far molto caso a dove andasse. E quando arrivò davanti all’ufficio di Komui, decise di entrare ed aspettarlo lì, sicura del fatto che il caposezione avrebbe voluto parlarle.
 
 
 
 
 
darkangel's corner:
Sono qui *u* ok isbnxna questo capitolo è molto più lungo di quello di prima, amatemi. uu HAHAHAH 
l'ho letto e riletto più volte ma ho comunque la sensazione che qualche errore mi sia scappato cc scusate, ma come avrete ormai capito la maggior parte delle volte scrivo di notte (si, Scarlett non è davvero l'unica insonne qui HAHAHAH) e niente, fatemi sapere se vi piace, le recensioni sono sempre gradite, lo sapete LOL ah, per i capitoli, questa lunghezza va bene? cc fatemi sapere per favore. 
PS so che nella versione originale della canzone, non c'è "strong" infatti è nella versione del glee cast, e boh, secondo me ci stava meglio, pure riferito al capitolo :3 
PPS nel capitolo precedente ho combinato un casino con l'html che alla fine sono riuscita a correggere, l'unica cosa è che c'è ancora qualche  errore perché efp non me l'ha salvato. provvederò a correggerlo cc
- passo e chiudo. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: itsinthescars