Capitolo 2
Denise
- Allora Des, quanta ne vuoi comprare oggi?- Mi chiese Malia.
- Oggi Des,sta con me! - Disse Noemi, portandomi via riccia.
- Che cazzo ci facevi ancora con quella li?- Mi urlò quando fummo lontane.
- Che cazzo vuoi da me?? - Le urlai .
Noemi Giorgi la mia unica amica. Non era nella mia classe, anche perchè non andava nella mia scuola. Alta quanto bastava, bionda e occhi chiari. Dolce e protettiva.
- Non mi devi rompere capito?- continuai tornando da Malia.
- Non capisci che ti stai rovinando?? - Mi chiese con voce dolce, prendendomi per un polso per farmi fermare.
- E tu non capisci che è l'unica cosa che mi fa sentire bene?? Perchè non capisci che l'unica cosa bella della mia vita è farmi?? Perché??- le urlai, faciandole lasciare la presa su di me.
Tornai da Malia, che tutta felice mi fece sventolare un sacchettino sotto gli occhi. La pagai e poi tornai tutta felice a casa.
- Des sono a casa!- Urlò mio padre dall'ingresso. Cazzo proprio ora deoveva arrivare?? Mi levai il laccio emostatico dal braccio e nascosi la siringa e il resto della roba sotto il letto. Presi i libri e li apri sul letto.
- Ciao pulce!- Mi disse entrando nella mia camera.
- Ciao papà!- Disse mentre lui si avvicinava per darmi un bacio sulla guancia. Si sedette accanto a me sul letto.
- Ancora sui libri??
- Si papi. Già oggi ho preso 9 a italiano.
- Bravissima! Batti il 5 ragazza!- disse e io feci quello che disse. - Stasera c'è gente a cena.. Quasi mi dimentiocavo di dirtelo.
- Pulce scedi!!
Presi la felpa dell'adidas e me la misi, per coprire il piccolo buco sul braccio. Scesi e trovai seduto sul mio divano un ragazzo alquanto familiare. Quei capelli a cresta e quegli occhi chiari mi ricordavano solo una persona.
-Rossi...
- Astolfi.
Finito di mangiare, mio padre ci obbligò ad andare nella mia camera.
- Allora che si fa?? - Domandai, sendendomi a terra con la schiena appoggiata al letto. Lui si sedette accanto a me.
- Ahi!- Esclamò.
- Che c'è?? - Domandai .
- Mi ha punto qualcosa..- Era possibile che non l'avessi nascosta bene? Abbasso la testa per vedere cosa l'avesse punto. Cosa cazzo faccio?? Ideaaa!!!!! Mi misi a cavalcioni su di lui e lo obbligai a guardarmi. Era da tanto tempo che non baciavo qualcuno, di solito venivo considerata la perdente della situazione. Mi avvicinai a lui molto lentamente, mentre lui sembrava non capire cosa stessi facendo.
Posai le mie labbra sulle sue, schiuse subito le labbra e le nostre lingue si iniziarono a toccare, a ballare, a giocare. Inizia a toccargli i capelli e lui mi accarezzava la schiena. Non so per quale motivo mi levò la felpa e io mi feci trascinare. Iniziò a baciarmi il braccio fino ad arrivare a baciare che non avrebbe mai dovuto baciare.
- Rossi che hai fatto qui?- Domandò indicando il punto dove qualche ora prima mi aveva trasmesso una tranquilità fantastica.
- Niente..- Risposi riprendo la felpa.
Mi levò da lui e guardò sotto al letto tirando fuori il sacchetto.
- Che cazzo fai?? Non puoi frugare in camera mia, senza il mio permesso! - Urlai.
Aprì e trovvò tutto .
- E te che cazzo fai? Ti Droghi?? - Urlò a sua volta. E io non risposi.
- Rossi parla! - Urlò ancora più forte.
- Si, hai qualche problema??- Sbottai io.
- Si,ho un problema. Anzi TU hai un problema!!- Era "leggermente" incazzato.
- Ma se non mi hai mai parlato, adesso tutto d'un colpo te ne frega di quello che faccioio?!?!?!?
- Me ne frega perchè ti rovini!
Rimasi in silenzio.
- Da quanto tempo ti buchi?
- Da 5 anni. Quando ho scoperto che mia madre tradiva mio padre con un francesino di merda e che si sarebbe traferita a Parigi con lui .- Era la prima volta che lo dicevo a qualcuno, perchè glielo avevo detto proprio a lui?? Non volevo la sua pietà.
- Mi dispiace.. - Disse girando la testa verso di me.
-Anche a me. Comunque IO non voglio che tu mi aiuti.
- Invece Denise, Anche se fosse l'ultima cosa che io faccia, ti aiuterò.