Tutta colpa
di Topolino.
Stavo
sudando come un maiale in quel costume troppo grande
per me, puzzava di birra e sigarette. Al proprietario precedente non
doveva
piacergli travestirsi da topolino per intrattenere i bambini; ma io
avrei
dovuto farlo o Louis sarebbe caduto in una luunga depressione. Erano
passati
due giorni dalla telefonate alle tre di notte di Louis, mentre parlava
piangeva
e singhiozzava; aveva trovato Eleanor nel castello delle principesse
che si
faceva il Tarzan. Quando me lo ha detto a stento sono riuscito a non
ridergli
in faccia. Per lui era un brutto colpo, ma io stranamente ero felice.
Era sbagliato, ma sin dal primo momento che
vidi la Calder, capii che non era la ragazza per Louis, la tipa giusta
per Boo
doveva essere simpatica, bella, sexy, con un sorriso straordinario, e
molto
perversa. Già, ero il tipo perfetto per lui. Io
però non andavo bene, ero un
ragazzo.
- Toplino!-
Urlò una bambina di due anni
che si era praticamente attacca alla mia coda, la guardai un
po’ spaventato, ma
divertito; mentre con lo sguardo cercavo il mio Lou.
- Tisca, tusca,
toplino!- Urlava la bambina continuando a fissarmi con i suoi
grandi occhioni azzurri, la presi in braccio incominciando a cercare la
mamma,
mentre lei continuava a dire strane formule per far apparire la mia
casa; tutta
colpa di play’s housdisney.
- Toplino, posso
venire a vivere con te e Minniah?- Più quella bambina
parlava,
e più io scoppiavo a ridere. Quella piccolina storpiava ogni
nome disney.
- Certo! Ora
dov’è la tua mamma?- Chiesi premuroso, non mi
andava di lasciare
quella bimba da sola in mezzo a tutto quel caos, Louis avrebbe potuto
aspettare.
- Non ci vado da
mamma.- Urlò lei con le braccia conserte, sbuffai
mentalmente
e la portai in un posto più appartato. Non riuscivo a
sentirla con tutte quelle
persone che urlavano, e ridevano. La feci sedere sul tronco di
Prezzemolo, e
lei si calmò.
- Mamma non mi vuole
bene.- Affermò con tono un po’ malinconico.
– Cira è
sempre meglio, fa sempre tutto più bene, e non è
giusto! Solo perché sono più
monella.- Cira doveva essere la sorellina maggiore, e quella bambina
era
assolutamente tenerissima; anche se forse era un po’ troppo
vispa.
- Annabella!
Annabella!- Urlò una signora d’un biondo scuro un
po’ cicciotta
correndo verso di noi, la guardai sorpresa quando prese la piccola e la
strinse
forte a se, iniziando a piangere.
- Signora
l’ha trovata?- Guardavo le labbra fine e rosee che possedeva
da
sempre il mio migliore amico, mentre si passava una mano tra i suoi
capelli
castani un po’ mossi; si guardava intorno, preoccupato
illuminando ogni posto
dove i suoi occhi si soffermavano. Poi, mi guardò un
po’ curioso, e il cuore
iniziò a battere all’impazzita, avevo ormai le
gote d’un rosso scarlatto, e
mentalmente ringraziai d’avere quello stupido costume. Dovevo
finirla, sembravo
un adolescente in crisi ormonale.
- Grazie di tutto!-
Urlò la donna con la bambina in braccio, dando un bacione
sulla guancia di Louis e una pacca sulla spalla a me. Lou mi
guardò curioso,
poi fece per andarsene; ma io gli presi la mano, fece un salto in
dietro.
Forse, pensava che un topolino volesse violentarlo.
- Boooooo!- Urlai
buttandomi fra le sue braccia, lui al suo nomignolo mi
strinse automaticamente a se. Mi piaceva così tanto stare
stretto a lui, era
come se fossimo stati creati per abbracciarci, per stringerci, eravamo
come due
pezzi di puzzle, ci completavamo, e forse a me i suoi abbracci
piacevano un po’
troppo.
- Cosa ci fai qui,
mocciosetto?- Chiese lui inarcando le sopracciglia mentre mi
aiutava a togliere il testone da topolino. Mi chiamava sempre
mocciosetto, solo
per farmi pesare il fatto che lui era più grande di me.
- Sono venuto a
soccorrere il mio amico cornuto.- Dissi scherzando un po’
troppo felice, zittendomi però quando notai la sua
espressione leggermente
triste. Odiavo quella ragazza, aveva la fortuna di poter avere Louis e
lo
tradiva.
- Harry, sto pensando
di perdonarla.- Il cuore perdeva battiti, ed ero indeciso
se scoppiare a piangere, o arrabbiarmi per la sua stupidità.
Perché Louis
continuava ad aggrapparsi al falso personaggio di Eleanor, quella
ragazza con
lui era sempre fredda, e lo abbracciava solamente quando qualcuno li
riprendeva; era falsa come le borse che vendono i vucumprà.
- Louis, spero tu stia
scherzando. Quella ragazza non ti merita!- Urlai furioso,
mi prese un braccio e mi portò in uno stanzino molto
più appartato, il cuore
ricominciò a battere.
- Perché
continui a perder tempo con lei??- Continuavo ad urlare furioso, e per
fortuna le mie guancie rosse si potevano attribuire alla mia rabbia.
Delle
calde lacrime gli solcavano il viso, avrei voluto abbracciarlo di
nuovo, e
sussurrargli che sarebbe andato tutto bene; ma ero troppo arrabbiato
per perdonarlo.
Non volevo che fosse di nuovo fidanzato, per una cazzutissima volta
avrei
voluto che, anche se solo nella mia testa, Louis Tomlinson fosse stato
mio.
- Perché
lei è l’unica persona che mi ama.-
Sospirò incominciando a piangere,
già, Lou aveva litigato con sua mamma poiché non
era potuto tornare a casa, ed
ora era convinto che tutto la sua famiglia lo odiasse. Mi avvicinai a
lui,
riducendo lo spazio fra le nostre labbra a qualche invitabile
centimetro.
- Ti amo io, Boo.-
Detto questo, col cuore in gola, e la testa che girava unì
le mie labbra alle sue, chiusi gli occhi
un po’ impaurito, quasi aspettassi che lui scappasse via, che
mi disgustasse.
Invece, rispose con un bacio ancora più appassionato,
facendoci finire sul
pavimento blu dello stanzino.
- Non sai da quanto
aspettavo queste parole, moccioso.-
Me: Ok, non so cos’è
questa OS ò_ò
E’ uscita un po’ così, e non poi seria.
Diciamo che è un’alternativa dolce dei
Larry *-*
Ditemi cosa ne pensate. <3