30/06/2012
0 recensioniUn altro concerto. Migliaia di persone presenti. Lacrime. Emozioni. Eppure sembrava solamente ieri quando feci il provino per X Factor! Più di un miliardo di ragazzi che aspettavano il loro turno per esibirsi, tanti nuovi talenti, ed io ero uno di loro. Mi esibì cantando “isn’t she lovely”, non potrò mai dimenticare quel momento, lo avevo aspettato da tanto tempo. Ero cosi agitato, eppure dentro di me sapevo che in qualche modo ce l’avrei fatta. Sapevo che mi avrebbero detto di si, e cosi è stato. Non potrò mai dimenticare l’emozione e la gioia provata quando Simon e gli altri mi dissero quel fatidico “ SI”. Non potevo crederci e pure ce l’avevo fatta, ma ero solo un passo dalla mia avventura, dalla mia immensa avventura. Conoscere i ragazzi un’altra tappa importante della mia vita, all’inizio per me erano solo dei ragazzi normali, dei ragazzi con un sogno, uguale al mio. Formare la band è stato un passo enorme, un passo fondamentale nelle nostre carriere, non ci conoscevamo nemmeno ma dentro di noi già sapevamo che saremmo diventati amici, ed ora ho trovato 4 ragazzi, anzi 4 amici che mi saranno accanto per tutta la vita. Sono i miei migliori amici e la cosa più bella che mi potesse accadere e condividere il mio sogno con loro. Non mi importa tanto essere famoso ma la cosa più importante e far sentire la mia voce, di comunicare qualcosa agli altri, di trasmettere le mie emozioni, perché è la cosa più importante nel mio lavoro.
Era giunto il momento di salire sul palco, i ragazzi si erano già avviati, io ero rimasto in camerino per mandare un messaggio a mia madre, era tipo un rituale, mi incoraggiava sempre a dar il meglio di me e ad essere me stesso, ed è quello che faccio sempre. Posai il telefono sul tavolo e mi recai dietro le quindi.
<< 5 minuti e siete in scena>> disse il tecnico.
<< Ragazzi siete pronti? Diamoci dentro>> affermò Liam poco dopo, lui era come il papà del gruppo, ci rassicurava e si prendeva cura di noi, e lo apprezzavamo per questo. Ecco, ora entriamo sul palco. Quasi un milione di ragazze erano presenti, alcune urlavano altre piangevano alcune facevano entrambe le cose, era bello vedere quanto affetto quelle piccole e meravigliose donne provassero per noi. Secondo me i fans sono la parte più bella nel nostro lavoro, è bello sapere che si sono persone che ti amano e ti sostengono sempre e comunque per quello che sei. La musica era partita e Liam aveva incominciato a cantare il suo assolo, ci stavamo esibendo in What makes you beautiful , le nostre fans ci guardavano attentamente e ci ascoltavano, sembravano rapite dalla nostra musica e tutto questo poteva farci solo piacere. Pochi minuti e avrei dovuto cantare il ritornello, mi guardai attorno erano davvero molte le ragazze, alcune erano veramente belle ma per me tutte loro erano belle, ma ce n’era una che catturò la mia attenzione, era molto lontana da me ma sopra al palco si riusciva a intravedere quasi tutto. Era molto bella, aveva i capelli castano chiaro lunghi che le ricadevano sulle spalle, due occhi azzurri penetranti piccoli, delle labbra carnose leggermente arrossate. Cantavo la mia parte e la fissavo, non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi bellissimi occhi, e come se fossi stato rapito da lei e dalla sua bellezza, dovevo conoscerla e l’avrei fatto.
Ci esibimmo in molte canzone, ero particolarmente stanco, ma al tempo stesso eccitato all’idea di conoscere quella misteriosa ragazza. Mentre stavamo cantando One thing la ragazza si accorse che la stavo guardando intensamente da molto tempo, lo capì perché arrossì leggermente. Oppure era solo nervosa all’idea di essere ad un nostro concerto, di incontrarci, era rigida e seria , non urlava ne piangeva, si emozionava guardandoci e ascoltandoci, era un bel spettacolo da vedere.
Il concerto era finito, molte fans aspettavano la nostra uscita, chi dalla porta principale chi tra le più furbe da un’uscita secondaria, noi come sempre uscimmo dalla porta principale. Firmammo molti autografi e facemmo molte foto, cercavo tra la folla quella ragazza, desideravo conoscerla, ma in mezzo a tutta quella gente non la vidi, forse se n’era andata? Avevo perso l’unica occasione di conoscerla, solo all’idea ero distrutto, ma sorridevo ugualmente, per le mie fans, avevano fatto tutta quella strada per vedermi e non potevo deluderle cosi. Dopo un po’ mi allontanai dal gruppo, avevo bisogno di alcuni minuti per stare da solo, gli altri stavano facendo le ultime foto e poi mi avrebbero raggiunto, il mio pensiero era rivolto solo a lei, non riuscivo a credere di aver perso l’occasione di incontrarla, non la conoscevo nemmeno eppure dentro di me sapevo che tra noi c’era qualcosa.
<< Harry fermati..>> Niall mi raggiunse, mi fermai e lo aspettai.
<< Ehi perché te ne sei andato? Ti senti bene?>> Mi girai verso di lui
<< Sto bene..>> risposi annuendo.
<< Non si direbbe, hai una faccia. E’ successo qualcosa?>>
<< No niente, e che speravo di incontrare una ragazza, ma non l’ho vista>>
<< Chi è? La conosco? Non ce ne hai parlato>>
<< E’ una fan! Non la conosco nemmeno io veramente, l’ho vista dal palco e non so.. mi piace>> Niall mi diede una pacca sulla spalla, mi dava sempre conforto quando ero un po’ giù, ed era una delle miglia di cose che mi piacevano di lui.
<< Ti aiuto a trovarla, dai torniamo indietro! Non scoraggiarti cosi.>>
<< Ho visto Niall non c’è! Se ne sarà andata. Boh>>
<< Vabbè come vuoi! Ma forse doveva ancora uscire, non hai visto quante fans c’erano! Sarà ancora dentro, dai torniamo indietro.>> Annuii, con il suo spirito e il suo ottimismo riusciva sempre a contagiarmi. Insieme tornammo indietro, i ragazzi erano ancora li, difatti molte altre fans erano uscite dallo stadio. Niall aveva ragione. Le guardai ad una ad una in lontananza e finalmente la vidi, da vicino era ancora più bella, se ne stava andando, era sola. Corsi verso di lei chiamandola.
<< Ehi, fermati>> urlavo. Lei si girò di scatto verso di me sgranando gli occhi, mi fissò toccandosi le labbra.
<< Ehi ciao, ti ho vista al concerto>> dissi sorridendo.
<< Ciao Harry.. Si ero li! Siete stati fantastici..>>
<< Non ti fermi per fare una foto o per un autografo?>>
<< Onestamente non mi interessano tanto queste cose, e poi non speravo nemmeno di incontrarvi fuori dagli studi>>
<< Come ti chiami?>> le chiesi, era davvero bellissima, sicura di se, mi piaceva.
<< Sarah piacere>> Mi porse la mano, la strinsi.
<< Piacere mio.. senti volevo dirti una cosa, tu mi piaci.. E vorrei conoscerti, ti lascio il mio numero>> dissi balbettando un po’ non ero mai stato timido fino ad allora ma lei mi faceva uno stano effetto. Presi dalla tasca un foglietto con il mio numero e glielo porsi.
<< Facciamo una cosa. Ti lascio io il mio va bene? Cosi se io non ti chiamo puoi sempre farlo tu.>> Mi piaceva la sua intraprendenza, non era l’intraprendenza della ragazza facile ma di una ragazza decisa. Prese dalla borsa una penna e mi prese la mano incominciando a scrivere il suo numero.