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Autore: thecouchcarrot    01/07/2012    8 recensioni
Dean lavora nel settore vendite e si è appena trasferito nel quartiere, e il suo vicino è definitivamente matto da legare.
Dal capitolo 30: Dean strinse le palpebre. “Non sono adorabile, i copriteiera sono adorabili.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Qui è la traduttrice che parla:
Ho creato questo account per postare la traduzione di Bring It On Home, di couchcarrot.
Amo questa storia, spero che capirete perchè e che riuscirò a renderle giustizia, e se ci capite qualcosa di inglese andate a leggervi l'originale! 
Sono già abbastanza avanti con la traduzione e dovrei essere perfettamente in grado di mantenere un ritmo regolare (visto che non faccio niente tutto il giorno ehem), quindi accetto consigli, uno o due capitoli a settimana?
Se beccate qualche orrore grammaticale, mandatemi un segnale di fumo.

CAPITOLO 1
 
Il vicino di Dean è un fotografo.
 
Dean lo scoprì grazie alla posta. La maggior parte delle persone conosce i propri vicini perché vede il camion dei traslochi e spia furtivamente attraverso alle tende, e non è che indice di civiltà l'atto di sporgersi oltre la recinzione e presentarsi e dire: hey, come va, cosa ti porta da queste parti, sto organizzando un barbecue, porta della pasta fredda, porta un amico e restate un po’.
Ed era quello che era successo con buona parte dei vicini di Dean, quando si era trasferito.
 
Ma la casa affianco a quella di Dean? All’inizio non era nemmeno sicuro che ci vivesse qualcuno. Sembrava scura, vuota. Nessuna macchina nel vialetto. I muri blu erano puliti e nuovi, e il prato curato e verde, però, qualcosa di quella casa sembrava falso. C’era qualcosa che non riusciva ad afferrare, per qualche ragione Dean aveva l’impressione che la casa fosse stata venduta di recente, e che l’agente immobiliare si fosse fermato solo il giorno prima per togliere il cartello di legno dal prato.
 
Tentò di scoprire qualcosa con Jeff, al barbecue. Jeff si limitò a grattarsi la barba color sabbia guardando nella direzione della casa blu. “No, qualcuno ci vive. L’ho incontrato una volta,” disse. “Non so nemmeno come si chiama. Se ne sta per conto suo. Ma lo vedo qualche volta. Di notte, soprattutto.”
 
Laura si unì a loro, le labbra increspate come la buccia di un limone raggrinzito. “Penso che potrebbe essere uno spacciatore,” sussurrò. “Ci sono uomini che escono da lì … sembrano tipi loschi.”
 
Jeff rise. “Giusto, o forse è un vampiro. Ho sentito che sono popolari ultimamente.”
 
Dean si limitò a bere la sua birra e catalogò l’informazione. Non erano affari suoi in ogni caso, almeno finché questo tizio non avesse fatto esplodere il suo laboratorio di metamfetamine e la casa di Dean con esso. Di fatto, nemmeno pensò al tipo per un’altra settimana, finché, un nuvoloso e grigio giorno, controllando la sua posta, scoprì una lettera indirizzata non a lui.
 
James Novak, riportava la busta, seguito dall’indirizzo della casa accanto. L’indirizzo del mittente era Sacramento, da una tale Catherine Cooper.
 
Dean prese la lettera, percorse il lastricato fino alla casa del suo vicino, e suonò il campanello. Fermo ad aspettare, niente, e non per la prima volta, proprio come c’era da aspettarsi da un posto così indefinibile. Si morse il labbro e girò i tacchi.
 
Finalmente la porta si aprì, verso l’interno, verso l’oscurità.
 
Ne uscì un uomo. Era un po’ più basso di Dean, coi capelli corti e neri e occhi azzurri che si socchiusero all’opaca luce del sole. Si diede una debole occhiata intorno; asciutto, con gli zigomi pronunciati. Indossava i pantaloni della tuta e una maglietta macchiata ed era scalzo. Fissava Dean.
 
Dean alzò la lettera. “Mi è arrivata la tua posta.”
 
L’uomo lo fissò con maggiore intensità, senza degnare la lettera di minima attenzione. Quando parlò la sua voce fu inaspettatamente profonda e roca. “Ho una buchetta delle lettere.”
 
Dean arrossì. Stupido. Perché non ci aveva pensato? Quindi fece quello che faceva sempre quando era nervoso: sorrise e ridacchiò. “Bè, siamo proprio dei raggi di sole, eh!” commentò allegramente. “Colpa mia, cercavo solo di essere ospitale …”
 
Allora l’uomo sobbalzò, sbattendo gli occhi e distendendo le labbra.
“Sei il mio vicino?”
 
Dean non poté evitare di esalare una risatina e dire “Accidenti, cerca di non sembrare così deluso.” Gli porse la mano destra. “Sono Dean. Lavoro nel settore vendite. Sono il tuo nuovo vicino.”
 
L’uomo guardò la sua mano un momento prima di stringerla. Prese la lettera che Dean gli porgeva. “Sono Castiel. Sono un fotografo. Vivo qui da due anni.”
 
Dean si fermò, sentendo il sangue salirgli di nuovo alla faccia. “Aspetta, non ti chiami James Novak?”
 
Castiel fece scivolare il pollice sotto il bordo sigillato della busta. “Legalmente parlando, sì” spiegò. “Ma il vero nome di una persona è più potente di qualsiasi documento del governo. Il mio nome è Castiel.”
 
Dean si bloccò giusto in tempo prima di alzare gli occhi al cielo. “Capisco.”
 
Castiel estrasse le carte e scansionò i contenuti della lettera. “Puoi andare adesso.”
 
“Prego” ribatté Dean, girandosi e lasciando la veranda.
 
“Dean!” Gli urlò dietro Castiel.
 
Dean si girò.
 
Castiel stava con un piede fuori dalla porta, una mano sul telaio, la lettera spiegazzata nell’altra. “La tua aura è davvero arancione.” Disse. Quindi tornò dentro chiudendosi la porta alle spalle.
 
Dean rimase fermo per diversi secondi, cercando di capire che cazzo significasse. 





E qui finisce il primo capitolo, spero che le vostre aure siano tanto arancioni quanto quella di Dean. Ho pensato di tradurre anche le introduzioni che fa l'autrice a inizio capitolo, perchè mi fanno sganasciare (e sono spudorati incoraggiamenti a recensire). La prima la infilo qua sotto, poi magari la prossima la intrigo a inizio capitolo, dove dovrebbe stare.

A/N: Wow, non posso credere quanto tempo sia passato. Pensavo che mi sarei presa una pausa per qualche mese e invece è passato quasi un anno. Immagino che succedano questo genere di cose quando uno dei personaggi della coppia che adori ESCE COMPLETAMENTE DI TESTA E POI SCOMPARE PER SEMPRE *sob* Mi sono limitata ad aspettare ed aspettare che le cose tra Dean e Cas si sistemassero, per un episodio che mi ispirasse a scrivere qualcosa di assolutamente stupido e ... non è mai successo.

QUINDI! Come ogni perfetta donzella in difficoltà in attesa del suo Principe Azzurro, che non arriverà mai, ho deciso di prendere il fato nelle mie mani e costruirmi uno scenario che unirà Dean e Cas. Proprio così, gente. Per la prima volta scriverò una AU, nel vero senso della parola.

Naturalmente questa AU è pesantemente influenzata dall'episodio "It's a terrible life" della stagione 4 e da "The End" della stagione 5. In sostanza sto prendendo il Dean Smith di Terrible Life (mischiato al Dean un po' più normale che abbiamo visto con Ben e Lisa), mettendolo nella casa affianco a quella di Cas, che è più vicino al Cas hippie di  "The End" che non al solito Sacro Esattore delle Tasse, e lasciamo che avvenga la magia. È un mondo dove i Winchester non sono mai stati cacciatori e Cas un angelo, ma sono ancora così lontani dalla normalità che non è nemmeno divertente.

È passato un po' di tempo, quindi spero vi piaccia. È corto perchè ... sì. Ma ne arriverà di più! Per favore commentate perchè vi amo, e ho bisogno che anche voi mi dimostriate il vostro amore.

Divertitevi! 
  
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