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Autore: Londoner    01/07/2012    3 recensioni
“ Ciao ragazza italiana.” Aggiunse mentre si stava allontanando con i suoi morbidi ricci che ondeggiavano.
Due ragazzi. Un libro. Un insolito incontro.
Leggete e capirete. *-*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passò circa una settimana ed ero guarita del tutto; il rapporto con i ragazzi era magnifico e la relazione con Harry andava  a gonfie vele.
Zayn si comportava quasi come se non fosse successo niente, e questo mi faceva stare tranquilla.
Si stava avvicinando il mio compleanno ed ero eccitatissima. Mancavano tre giorni.
Sarei dovuta tornare in Italia dai miei genitori, dai miei amici, nella mia città; ero felicissima, mi dispiaceva solo che  i ragazzi non sarebbero potuti venire e condividere con me il giorno più bello dell’anno.
“ Amore, tra poche ore parti!” esclamò Harry con tono frustrato, gettandosi sul mio letto. “ E io come farò?”
Eravamo a casa mia, io stavo cercando di preparare le valigie.
Risi. “ AAHAHH e dai, sono solo un paio di giorni ce la farai senza di me.”
“ Si, ma io volevo passare con te il tuo giorno più felice.” Sussurrò venendomi ad abbracciare da dietro.
“ Con te ogni giorno per me è felice.” Sorrisi.
Mi accarezzò i capelli e mi scoccò un tenero bacio sulle labbra.

Se adesso qualcuno se lo stia chiedendo, io ed Harry non avevamo ancora fatto sesso o l’amore, come lo si vuol chiamare.
Poche volte ne avevamo parlato, e lui non sembrava aver fretta e io tanto meno.
Avremmo aspettato il momento giusto.

Il cellulare di Harry squillò e lui rispose. Io mi staccai dall’abbraccio e continuai a  mettere roba nella valigia.
Sentivo che la voce che proveniva dal cellulare era la voce di una donna, e parlava di biglietti aerei.
Dovranno andare da qualche parte a promuovere il disco.
 Harry finì di parlare e venne vicino a me con un sorriso a 32 denti.
“ Hai finito? Così ti accompagno a salutare i ragazzi e poi andiamo all’aeroporto.”
“ Si devo solo cercare di chiuderla ora.”
Chiusa anche l’ultima valigia, uscimmo di casa e caricammo tutto in auto.
Prima di andare all’aeroporto, io volevo salutare i ragazzi, mi sarebbero mancati molto.
Niall, Louis, Zayn e Liam mi vennero ad abbracciare fortissimo, e parlando tutti insieme mi dissero che gli sarei mancata molto, che dovevo divertirmi, che avrei dovuto portare qualcosa dall’Italia, che dovevo fare la brava.
Erano contenti, ma nello sguardo di Zayn captavo qualcosa di malinconico.

Salutati i ragazzi, Harry mi accompagnò all’aeroporto; fortunatamente   a quell’ora non c’era tanta gente e Harry non fu assalito da tantissime fan.
Feci il check-in, e arrivati dove bisogna passare i controlli con il metal detector io e Harry ci salutammo.
“ Fai buon viaggio ,amore mio. Chiamami stasera quando sei a casa tua.” Disse stringendomi a lui per i fianchi.
“ Si non ti preoccupare, sono solo pochi giorni poi torno.” Sorrisi e lo baciai.
Riluttante mi staccai e lo abbracciai.
“Devo andare.”
Mi avvicinai al metal detector e passai i controlli; presa la mia roba mi girai e Harry era ancora lì, gli sorrisi e gli mandai un bacio con la mano; lui con un gesto teatrale fece finta di prendere il bacio e metterselo in tasca.
Lo salutai con la mano un’ultima volta e mi avviai verso il gate.
L’aereo parti in orario e in due ore e un quarto arrivai a destinazione.
Appena scesa dall’aereo, inspirai a pieni polmoni. Ero a casa.
Presi i bagagli, arrivai all’uscita, dove mi aspettavano i miei genitori e mio fratello e mia sorella.
Mi vennero incontro abbracciandomi. Mia sorella Sofia, mi gettò le mani al collo e mi strinse più forte che potè, sentivo il suo profumo su di me, quel profumo che aveva sempre avuto.
Dietro di lei mio fratello, Marco, mi abbracciò calorosamente, con fare quasi protettivo.
E poi arrivarono i miei genitori, che con sguardo felice mi strinsero.
Mi erano mancati moltissimo.
“Allora scricciolo com’è andato il viaggio?” mi chiese Marco prendendo la valigia.
“ Oh, benissimo, nessuna nuvola.”
Marco era mio fratello maggiore, era un medico, e amava la vita. Era sempre stato super protettivo con me, soprattutto con i ragazzi.
Sofia, mi abbracciò di nuovo ribadendomi quanto le fossi mancata.
Marco e Sofia erano gemelli, più grandi di me di due anni. Avevano sempre avuto un rapporto speciale loro due, e mi trattavano sempre come qualcosa da proteggere.
Sofia, lavorava per l’alta moda, e avrebbe voluto fare la modella, solo che secondo i parametri della moda, lei non era mai “abbastanza”.
Tutti e 5 uscimmo dall’aeroporto e salimmo in auto. Casa nostra distava un’ora di viaggio da lì.
“ Allora tesoro, come va il lavoro a Londra?” mi chiese mia madre apprensiva.
“ A gonfie vele, mamma. E’ una fortuna aver trovato lavoro lì.”
“ Londra non è un po’ troppo cupa?” esordì mio padre.
“ Beh, sì, piove spessissimo; però è una città meravigliosa.”
“ E poi a Mariè, c’è qualcuno che illumina le sue giornate.” Disse a bassa voce Marco guardandomi intensamente.
Lo guardai scettica. E lui sul labiale mimò un NE PARLIAMO DOPO.
Arrivammo a casa e subito corsi in camera mia, era tutto come l’avevo lasciato.
La scrivania, il letto, l’armadio, tutti i miei libri e le foto.
Ritornai un momento al passato, a quando ero adolescente e sognavo Londra, e adesso finalmente ce l’avevo; è strano come in pochi anni le cose possano cambiare.
Mi buttai sul letto e presi l’album delle foto che c’era sul comodino, iniziai a sfogliarle e tutti i bei momenti mi passarono nella mente.
Dopo un po’, il sonno prese il sopravvento e senza accorgermene mi addormentai.




Ommidio sono passati DUE mesi; e io non ho aggiornato. O:
6o GIORNI. DD:
Scusatemi tanto, ma sono stati appunto due mesi di fuoco, e non ho potuto scrivere per niente.
Ma eccomi qui, ora. **
Beh se mi odiate adesso, posso anche capirvi. Ma non odiatemi vi prego. çç
Bene, bene, bene, adesso Mariè è in Italia.
E questo viaggetto le riserverà una sopresa. MHAHAHHAHAHA.
Nel prossimo capitolo, capirete. ;)
Ditemi cosa ne pensate, altrimenti non ha senso che la continuo ora. T.T
A pppppresto. xx <3
  
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