Cercavo invano la stanza che mi aveva indicato la segretaria,quando andai a sbattere contro qualcuno.

 

-Cerca di fare più attenzione quando cammini. - dissi abbassandomi a raccogliere le chiavi senza alzare lo sguardo per vedere chi fosse.

-Scusa.Sei nuova? Non ti ho mai vista qui. - disse un ragazzo dalla voce leggermente bassa con l'accento di quella città.

-Si,e se non ti dispiace dovrei trovare la mia camera e andare a lezione,ma sarà impossibile dato che ci saranno minimo mille stanze tutte uguali. - replicai alzandomi per vedere chi avevo davanti.

-Che numero ha la tua stanza?

-24.

-Oh,è proprio di fronte alla mia. - rispose portandomi di peso verso la mia stanza senza che io potessi replicare. 

 

*Fantastico* pensai ironicamente,avrei visto quel ragazzo per cinque anni di fila.

Stavo proggettando un piano di fuga per scappare da quella tortura,ma la sua voce mi riportò alla realtà.

 

-Io sono Louis,Louis Tomlinson. - disse il ragazzo presentandosi alla James Bond.

-Grace Campbell. - dissi secca entrando nella stanza che sarebbe dovuta esere mia.

 

Era una stanza abbastanza grande.

C'erano due letti,uno per me e l'altro ovviamente per la mia compagna di stanza.

Le pareti erano tinte di un azzuro chiaro,mentre il pavimento era di legno.

Insomma,era abbastanza accogliente.

 

Posai le valigie sul mio letto;deduco che fosse mio perchè l'altro era ricoperto da cuscini e alcuni pupazzi.

Avevo un armadio tutto per me,quindi iniziai a riporre i miei vestiti al suo interno,lasciando la mia moltitudine di scarpe lì vicino.

Mentre ero intenta a sistemare la mia roba,la porta si spalancò facendomi spaventare terribilmente.

 

-Ehi ciao,tu devi essere la mia nuova compagna di stanza,vero? - disse la ragazza con i capelli rossi e gli occhi simili ai miei,che era appena entrata.

-S-si,sono io.Mi chiamo Grace,piacere. - dissi sorridendole.

-Io sono Wendy. - disse lei sfoderando un sorrisone.

-Ehm,io adesso avrei matematica ma non so dove si trova l'aula,potresti aiutarmi?

-Anche io ho matematica,vieni con me. - mi prese per la manica e mi portò per i vari corridoi fino ad arrivare nella classe;quel giorno mi avrebbero strappato la maglia,ne ero certa.

 

Davanti all'aula c'era il ragazzo ch avevo incontrato poco fa,com'era che si chiamava? Lou...Louise? No...ah si,Louis.

Insieme a lui si trovavano altri quattro ragazzi,molto probabilmente erano i suoi amici.

 

-Grace! - sentii pronunciare il mio nome proprio dalla sua direzione,oh no.

-Si? - mi voltai come se fossi sorpresa della sua presenza.

-Ti rircordi di me,vero? -mi aveva forse preso per una stupida smemorata?

-Sai,non ho ancora gli anni per essere rinchiusa in una casa per anziani,la mia memoria funziona ancora.

-Uh,tosta la ragazza. - accennò uno dei suoi amici con un sorrisetto;era un ragazzo alto,riccio e con gli occhi verdi che sembravano due calamite per le 

 

ragazze.Non volevo rispondergli male,così mi limitai a fulminarlo con lo sguardo.

 

Stavo entrando in classe,quando qualcuno mi prese per un braccio;cos'era,un nuovo sport? Il ' prendi Grace per il braccio e spingila dove più ti piace ' ?

 

-Scusa,non volevo offedenterti. -disse di nuovo quel ragazzo che sembrava mi stesse seguendo da tutta la mattina.

-Non lo hai fatto,tranquillo. -ripresi la borsa che avevo lasciato sul pavimento e mi avviai in classe.

 

Quando entrai mi stavano tutti fissando,avrei quasi voluto dirgli ' Volete una foto con me?No,perchè non sapevo di essere così famosa da essere ammirata da tutti ' ,ma mi contenni perchè la prof era già lì.

 

-Lei deve essere la nuova arrivata.Grace Campbell,giusto? -disse la signora dietro la cattedra ponendo gli occhi dapprima sul registro e poi sul mio volto.

-Si,sono io.

-Bene,si può accomodare vicino al signor Tomlinson. -mi disse poi indicandolo;oh bene,che avevo fatto di male per meritarmi tutto questo?

 

Mentre mi sedevo lui aveva stampato un sorristto malizioso sulla faccia,avrei voluto toglierglielo a via di schiaffi.

 

-Cosa ho fatto?Perchè sorridi come un ebete? -gli chiesi stanca di vedergli quella mezza luna sul viso.

-Mmh,niente. -rispose mentre si grattava la nuca girandosi verso la prof che stava per iniziare la lezione.

 

Matematica era la materia in cui avevo più difficoltà;forse perchè non ero mai attenta in classe,ma questi sono solo dettagli.

Alla fine dell'ora era già ora di pranzo,quindi andai insieme a Wendy nella mensa.

La seguii verso il tavolo dove andava sempre e rimasi alquanto sconvolta.