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Autore: Fire Soul    01/07/2012    4 recensioni
Tra talent show, social network e concerti, Dudy dovrà fare i conti con nuovi sentimenti, amicizie e un amore che verrà messo alla prova. Riuscirà questa “vita virtuale” a prendere il sopravvento su quella “reale”? Un crossover, in cui i personaggi di Sailor Moon entrano a far parte della vita di Dudy divenendo reali.
Dal Cap.1:
“E va bene! Va bene! Allora … Tutto è cominciato grazie a quello!” Disse indicando il computer sulla scrivania in fondo alla stanza. I tre bambini cominciarono a fissarlo sorpresi e increduli non riuscendo a capire il nesso tra quell’oggetto tecnologico e i loro genitori. “Capirete tra poco! Fatemi continuare ...”
Jude saltò a sedersi sulle gambe della madre; Prudence fece lo stesso sedendosi sulle gambe del padre, mentre Michelle si sdraiò a pancia in giù per non perdersi neanche una parola.
“Allora circa dieci anni fa io e gli zii abbiamo partecipato ad un programma …”
-- STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO. --
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Seiya, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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 POST@ IN @RRIVO
CAPITOLO 2. TRA ALBUM E PRIMI CONCERTI

 
I tre cantanti non avevano chiuso occhio per tutta la notte: tra foto, interviste e festeggiamenti vari, non avevano potuto riposare neanche per qualche ora.       
Appena fu annunciato il nome dei vincitori, moltissime copie del loro album di cover, eseguite durante le dodici puntate del programma, furono stampate e inviate ai diversi negozi e attività.  Il disco riprendeva il nome del gruppo: “Three Lights”. Il terzetto composto dai tre fratelli italo - giapponesi, Taiki, Seiya e Yaten Kou, poteva avere il giusto successo con un album completamente dedicato ai grandi artisti della musica, italiana e internazionale, ripresi da anni e momenti storici differenti. Dodici brani, dodici diverse armonie, dodici diversi arrangiamenti, testi e melodie che sarebbero stati un buon trampolino di lancio per i Three Lights. Il programma aveva dato loro visibilità e popolarità, elementi necessari e importanti, per la produzione di un album di brani inediti.                                                                                                    
Quando venne “sfornata” la prima copia, Seiya la strinse tra le mani con gli occhi pieni di lacrime. La musica era sempre stata la sua amica più fedele, la sua amante più passionale, la sua seconda madre. La musica per lui, e i suoi fratelli, era importante come l’aria che respiravano: senza di essa sarebbero stati vuoti, sarebbero stati aridi, sarebbero stati incapaci di provare sentimenti ed emozioni. Con lei erano cresciuti, con lei e per lei avevano pianto, con lei e per lei avevano gioito.

Avevano fatto diversi provini ma, purtroppo, tutti avevano avuto esito negativo. Tuttavia non si erano mai persi d’animo, perché la musica aveva sempre dato loro la forza di continuare ad andare avanti, di continuare a credere nel loro sogno. Finalmente, “Stars” gli aveva dato la possibilità di vivere di musica, di cantare, di produrre un disco tutto loro. Per questo, Seiya non appena ebbe tra le mani il loro primo album lo cullava e custodiva come il più prezioso dei tesori, il più importante, da difendere e proteggere.                                                                                        
Taiki e Yaten, intanto, rilasciavano interviste e stringevano le mani dei più importanti e famosi discografici. Molti di loro erano lì per proporre ai tre fratelli dei contratti, un disco e un tour in giro per l’Italia.                                                                              
Taiki accoglieva ogni proposta con la solita frase: “Ne parlerò ai miei fratelli! È giusto che la decisione sia unanime!”, mentre Yaten sbuffava un po’, seccato dai continui flash dei fotografi che continuavano ad accecarlo. Seiya gli si avvicinò per scuoterlo ma Yaten lo anticipò: “Sono contento di aver vinto, lo sai bene! Era quello che desideravo! Ma sai anche che non amo tutto questo clamore: vorrei solo godermi la vittoria e cantare!”.                                                                                                     
In quel momento, anche Taiki raggiunse i due fratelli, e i tre si strinsero in un abbraccio fraterno e non riuscirono a contenere le lacrime.
 

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“Sì … Ma la mamma quando arriva?”. Jude era impaziente: ascoltava con curiosità ma allo stesso tempo non vedeva l’ora di conoscere tutti gli sviluppi della storia.

“Jude ha ragione! Sei partito dall’età della pietra! Nessuno si ricorda della vostra partecipazione a quel programma: solo io, ovviamente! Hanno cercato di annientarvi e ci sono riusciti. Dicevano che non potevate funzionare insieme: e non era per niente vero!”.

“Perché nessuno si ricorda di voi, papà? Ti vediamo sempre in tv! Sei famoso, no?”.

“Vedi Michelle … Il programma non ebbe molto successo. Dopo quel disco, in cui cantavamo canzoni di altri cantanti, qualcuno ci aveva notato e ci aveva offerto parecchie opportunità di lavoro. Tuttavia, qui da noi la cultura musicale è un po’ ferma … Gli zii ed io rappresentavamo una novità e nessuno ha voluto rischiare con noi. Abbiamo scritto noi le canzoni del secondo disco: ma è stato un flop, un fiasco totale. E dopo quello, tutte le case discografiche iniziarono a chiuderci la porta in faccia! Nessuno credeva più in noi e in quello che facevamo. Nessuno ha voluto darci una seconda occasione. Dopo la prima sconfitta, ci hanno buttato via: ormai non servivamo più. Ci dicevano che un “gruppo vocale” non poteva funzionare, non poteva essere la chiave giusta, che dovevamo cambiare.                                                    
Ma se avessimo cambiato la nostra natura, se ci fossimo sottomessi al volere di qualcuno, non saremmo riusciti a fare la nostra musica. Tutti ci proponevano di dare al gruppo un solista, mentre gli altri due membri dovevano pensare solo a suonare. Ovviamente non accettammo e così la nostra carriera, finì nel giro di poco tempo.”.

Seiya abbassò la testa: quei ricordi lo rattristavano sempre, ogni volta che ritornavano, ogni volta che gli si ripresentavano davanti. Aveva ottenuto quello che voleva: era un cantautore famoso. Tuttavia, quella fama gli aveva portato via pian piano l’affetto dei suoi due fratelli: Yaten e Taiki. Col tempo i loro rapporti si erano raffreddati.                                                                                                                 
Taiki, dopo l’insuccesso del loro secondo album, riprese gli studi, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina dell’Università di Bari. Yaten, invece, entrò a far parte di un altro gruppo musicale, come tastierista. Il suo gruppo faceva da spalla a una delle cantanti più in voga del momento: Venus, alias Marta.                                            
Seiya aveva duettato con lei anni addietro, non appena divenne abbastanza famoso. Lei aveva appena vinto un altro talent show che le aveva dato parecchia visibilità, così i loro manager pensarono che insieme, i due cantanti, avrebbero sfondato. Marta era amatissima, nonostante fosse solo alle prime armi; mentre Seiya vantava già una grossa fetta di pubblico e il loro successo fu assicurato in breve tempo.                      
Inoltre, la loro storia era simile per questo entrarono subito in sintonia, divenendo amici. Seiya le fece conoscere Yaten e qualche altro musicista che avrebbero potuto accompagnarla durante i suoi concerti live, e nelle pubblicazioni dei dischi. Avevano mantenuto un ottimo rapporto, soprattutto perché lei si confidava spesso con Seiya, a causa della sua cotta, quasi fidanzamento, con Yaten. Accadeva spesso che parlasse più con Marta che con suo fratello: lo conosceva, sapeva bene che lui non amava parlare di sé, né di quello che gli accadeva. Ma non poteva fare a meno di credere che i suoi due fratelli si fossero allontanati maggiormente da quando lui aveva deciso di intraprendere la carriera da solista. Il suo sogno era di cantare, mettere in musica le sue emozioni, le sue sensazioni. Voleva, con la sua voce, trasmettere qualcosa, mostrare i suoi sentimenti e fare in modo che chiunque lo ascoltasse potesse capirlo. Voleva che ognuna di queste sensazioni colpisse l’ascoltatore che, in seguito, si sarebbe appropriato della canzone e l’avrebbe collegata a un ricordo o a una persona in particolare.Per questo non aveva mai smesso di credere nel suo sogno ed era riuscito a realizzarlo con perseveranza e determinazione.
 
Dudy notò che Seiya era diventato cupo e taciturno: accadeva ogni volta che parlava della disfatta dei Three Lights. Dopo molti anni Seiya si era reso conto che quella partecipazione al talent non rappresentava un trampolino di lancio, bensì una sonora sconfitta. Gli prese la mano e gliela strinse forte, mentre cercava il suo sguardo, i suoi occhi. Seiya, sentendo il tocco caldo della sua mano, si tuffò nei suoi occhi scuri che sembrava gli sussurrassero: “Non devi sentirti in colpa per tutto questo!”. Iniziò ad accarezzarle la guancia: non avevano bisogno di tante parole. Si conoscevano abbastanza da potersi capire solo guardandosi negli occhi.

Jude, che era un po’ stufo di assistere a quella scena così smielata, iniziò a tirare la manica del maglione della madre. “Mammina ma io non ho capito … Allora come fa papà a fare il cantante? E poi non ho capito cosa c’entra il computer con voi.”.

“Mamma anch’io non ho capito niente! Non potete spiegarci invece di farvi le carezze?” Prudence incrociò le braccia e mostrò un broncio pronunciato ai suoi genitori.

“Va bene, va bene … Ma vi racconterò solo qualcosa. Stasera è tardi! Il resto lo saprete … Nelle prossime puntate!”.

“Ma come mamma!” i tre bambini urlarono in coro, tanto forte che Seiya e Dudy dovettero tapparsi le orecchie per il troppo frastuono.

“Non fate i capricci altrimenti la mamma non vi racconterà proprio niente! Da dove potrei ricominciare? Ma certo! Allora … Siete pronti?”

I tre bambini annuirono e non si distrassero neanche per un secondo, mentre Dudy riprendeva a raccontare, continuando a stringere la mano di colui che, ormai da molti anni, gli faceva battere il cuore.
 
 
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Dudy era ritornata a Bari, insieme a Ami e Rea, e non aveva mai smesso di parlare dei Three Lights, di quanto fosse bello Seiya e di quanto fossero bravi. Tutti conoscevano questa sua nuova passione, anche i suoi amici di università che la prendevano un po’ in giro, poiché alla sua età, perdeva ancora il suo tempo con i cantanti di un talent show che non avevano neanche ottenuto un grande successo.  Lei, nonostante tutto, era l’unica che continuava a credere nella loro musica e nelle loro potenzialità. E, come lei, ci credevano anche altre persone che dimostravano il loro affetto comprando il loro disco e iscrivendosi alla loro pagina Facebook. Ovviamente quella era diventata la sua pagina preferita: conosceva la loro biografia, le date dei concerti a memoria e teneva sotto controllo qualsiasi loro spostamento.

“Questo social network è stato una gran bella invenzione!” diceva a voce alta, mentre una Ami responsabile le ricordava spesso: “Non dovresti essere connessa tutto il tempo. Tra poco ci sono gli esami!”

“Non sono sempre connessa! Solo un po’ per controllare!”

“Se quel computer potesse parlare, ti denuncerebbe perché lo fai lavorare troppo!”

“Rea! Lo sai perché controllo spesso la loro pagina! Se faranno un concerto qui NOI, e ripeto NOI, dovremmo andarci per forza!”.

“Io non so se verrò. Soprattutto se coincide con il periodo degli esami: devo studiare!”.

“Ami! Non se ne parla! Dovrai venire assolutamente! E anche tu Rea! Tenetevi libere! Non avrete scampo!”

“Perché non vai con Bunny? Anche lei li adora e poi faranno un concerto quando uscirà il loro nuovo album. Perciò aspetta e spera. E smettila di ascoltare quel cd di cover che hai preso qualche giorno fa: lo hai già consumato! E abbassa il volume!”

“Rea sei proprio una zitella acida quando fai così! Con Bunny ho già parlato: ci saranno lei, Morea e Moran. E forse verrà anche Marzio se non è troppo occupato! Quindi verrete anche voi! È anche una buona occasione per ritrovarci tutti insieme! Vedrai che ci divertiremo! E poi non raccontare bugie: piacciono anche a te!”.

“Ehi, faccia di focaccia! Non chiamarmi zitella acida! Comunque … Sì! Non sono male … Vedremo!”

La riccia lanciò un’occhiataccia verso Rea: “Faccia di focaccia” era il nomignolo che usava più spesso, solo perché era un po’ paffutella! Per fortuna, quella volta, aveva dimenticato di tirarle anche le guance, dicendo: “Che focaccia morbidosa!”. Non odiava quel soprannome, anzi le piaceva quanto la focaccia: quindi moltissimo. Ma proprio non sopportava i pizzicotti di Rea che, oltretutto, aveva anche la mano pesante, quindi doveva restare lì a massaggiarsi per un po’ la guancia dolorante.
 

Sette mesi dopo l’uscita dell’album “Three Lights”, il gruppo vocale, insieme alla loro nuova casa discografica Chaos*”, realizzarono il loro primo disco d’inediti. La maggior parte dei pezzi erano stati scritti da Seiya che era chi mostrava più interesse e originalità per la scrittura e la stesura dei brani. Mentre gli arrangiamenti, le musiche, le melodie erano state definite dagli altri due fratelli. Il singolo con cui fu lanciato il disco sul mercato s’intitolava “Search for your love**”.                       
Dudy osannava il nuovo disco e amava il singolo appena uscito: lo definiva un vero e proprio inno all’amore.  “Sul disco c’è scritto che le parole sono di Seiya! È davvero stupendo!”

“Avrà scritto quella canzone per la sua fidanzata!”

“Grazie Rea! Sei sempre così confortante!”. Si sentiva un po’ stupida a volte: la frase di Rea aveva scatenato in lei una forte gelosia, del tutto inutile. Seiya non la conosceva e lei, purtroppo, non conosceva lui.                                                              
Da piccola era successo, qualche volta, magari pensandoci anche troppo spesso, che s’innamorasse di cantante, di uno sportivo, di una persona che non avrebbe mai potuto conoscere e incontrare.                                                                                   
Ma davvero le stava accadendo di nuovo? Era grande, ormai aveva ventidue anni e le mancavano quasi una decina di esami alla laurea. Non era più una ragazzina: neanche una teenager si sarebbe comportata così.

“Sì! Sei davvero una stupida!”, si ripeteva spesso, emettendo sospiri a intermittenza. Eppure non poteva fare a meno di ascoltare la sua voce, di guardare le sue foto.

“Non è poi così grave desiderare di conoscere il proprio idolo! Magari accadesse …” Sperava sempre, in cuor suo, di poterlo ascoltare dal vivo almeno per una volta e, magari in quella stessa occasione, riuscire a strappargli un autografo e una foto.

Tuttavia il suo sogno sembrò svanire all’improvviso. Sulla loro pagina Facebook era stata pubblicata una notizia che le spezzò il cuore: i Three Lights si erano sciolti, poiché il disco era stato un insuccesso e la casa discografica non aveva rinnovato loro il contratto. Sotto questo post comparivano, secondo dopo secondo, una miriade di commenti di fan dispiaciuti e amareggiati che mai avrebbero voluto, o potuto immaginare, una fine così improvvisa e repentina del loro gruppo preferito. Anche Dudy si unì alla delusione degli altri, pubblicando un post lunghissimo: aveva sempre creduto in loro, nella loro buona musica e pensava che fossero stati discriminati dalla stessa casa discografica, poiché voleva tagliar loro le ali. Nello stesso anno la Chaosaveva pubblicato diversi dischi di cantanti meno meritevoli di loro ma che, nonostante tutto, avevano venduto moltissime copie. Purtroppo i produttori sono portati a pubblicizzare quello che si vende di più e non quello che è più meritevole. Per questo il loro insuccesso era stato visto come uno scomodo ostacolo per le vendite e come una cattiva pubblicità per la casa discografica: così la loro carriera poteva considerarsi finita.

Il suo commento fu apprezzato da molti. Quasi tutti la pensavano come lei, compresa colei che aveva creato la pagina: Heles.                                                                        
La fondatrice, infatti, era una fan e non i membri dello stesso gruppo vocale. Dudy si era fatta notare subito per la sua presenza fissa, la sua energia e, inoltre, per la vivacità con cui commentava e rispondeva ai sondaggi proposti. Heles era felice di avere delle persone così attive e, giacché il numero di fan non era, purtroppo, esorbitante, spesso stringeva faceva amicizia con i visitatori e Dudy fu proprio una di questi.
Heles gestiva anche una pagina su Milena, la ragazza a cui, per un soffio, era sfuggita la vittoria di “Stas”. Era la sua migliore amica: si erano conosciute all’asilo e, da allora, niente e nessuno era riuscito a scalfire il loro indissolubile legame. Erano entrambe di Milano ma, purtroppo, l’università le aveva costrette a divedersi: lei era rimasta a studiare Ingegneria Meccanica, nel comune lombardo; mentre Milena aveva iniziato a seguire delle lezioni private di violino da un famoso maestro a Roma e, quindi, aveva deciso di iscriversi all’università nella stessa città, frequentando il corso di Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo, conosciuto anche come DAMS.                                                                                                                        
Tuttavia, neanche la lontananza riuscì a mettere in discussione la loro amicizia. Heles, appena poteva, la raggiungeva nei posti in cui avrebbe dovuto tenere un concerto, o un’intervista: voleva essere sempre presente e vicina alla sua amica. Svolgeva quasi il ruolo di secondo manager della violinista.

Aveva iniziato a parlare con Dudy per caso: Seiya non la faceva impazzire ma quella ragazza, con il suo primo commento in pagina, nonostante fosse interminabile, aveva elencato tutte le qualità del cantante e non, come di solito accade, le qualità fisiche. Al contrario, descriveva la sua voce, la sua potenza, la sua capacità di creare dei brani così belli, quasi poetici. Così l’aveva colpita: con la semplicità e l’euforia nei confronti di un qualcosa che in realtà non conosceva realmente ma che la accompagnava sempre, dovunque. Parlavano spesso, quasi tutti i giorni, via mail o cellulare, e si scambiavano opinioni su tutto: dalla musica, ai problemi degli esami universitari, fino ad arrivare alle liti familiari che non mancavano mai. Immaginavano anche, tra una mail e l’altra, il giorno in cui avrebbero potuto finalmente abbracciarsi davvero. Heles le aveva promesso che le avrebbe fatto conoscere Milena e che, sicuramente, sarebbero diventate anche loro grandi amiche.    Spesso le raccontava di quando i Three Lights erano ancora insieme: una volta avevano tenuto un concerto con Milena. Le loro voci e il suo violino elegante si univano, formando una melodia piena di ritmo, di armonia e dinamismo. Sentirli suonare insieme le aveva provocato una gioia indescrivibile. Milena, dopo il concerto, glieli aveva anche presentati. Come Dudy immaginava, Heles li descriveva come dei semplicissimi ragazzi, che avevano la testa sulle spalle e pensavano solo a suonare bene e fare buona musica per chi li ascoltava. Questi racconti la lasciavano sempre estasiata di fronte al pc, poiché la sua nuova amica descriveva nei dettagli un mondo completamente nuovo, in cui i protagonisti erano coloro che le avevano fatto perdere del tutto la ragione.
 

Qualche mese dopo lo scioglimento del gruppo Heles le telefonò euforica.

“Dudy l’ho appena saputo! Dovevo avvisarti subito! Ho scoperto, tramite Milena che è la mia talpa, che i Three Lights hanno creato delle pagine separate su Facebook e autogestite. Taiki ha la sua, Yaten lo stesso e anche Seiya. In più, Seiya finalmente ha deciso di crearsi un profilo suo!”.

“E quindi? Io che dovrei farci?”

“Io lo aggiungo, visto che già lo conosco e sondo il terreno per scoprire se è davvero lui o meno. T’invio il suggerimento di amicizia e lo aggiungi
anche tu!”.

“Sì certo! Non accetterà mai la mia richiesta e anche se dovesse farlo? Che faccio? Gli scrivo
Sembrerei alquanto ridicola!”.

“Lo puoi contattare e scrivergli tutto ciò che pensi di lui: tutte le lunghissime tiritere che scrivi a me puoi mandargliele per messaggio privato! Conoscendolo sono sicuro che gli farà piacere!”.

“Tu sei pazza!”

“Se non lo fai tu, gli invierò le nostre mail …”.

“Questo si chiama ricatto!”

“Usi sempre parole bellissime e dolcissime quando parli di lui. Perché non farglielo sapere?”

“Perché sembrerei una deficiente! Penserà che sia una stupida ragazzina!”

“Non penserà proprio niente di tutto questo! Sei testarda! Che ti costa scrivergli? Ami la sua musica, i suoi testi! Per un cantante, un’artista è importante ricevere il parere dei suoi fan perché sono coloro che li spronano ad andare avanti! Milena me lo dice sempre.”

“Sì, ma …”

“Niente ma! Anzi ho appena verificato che è davvero lui! Ti ho mandato il suggerimento e tu, per favore, non fare la stupida! Fammi sapere!”

“Farti sapere? Co…”, ma Heles aveva già riattaccato.

“Questa è tutta matta!”. Dudy posò il cellulare e fissò il computer acceso sulla scrivania per alcuni minuti. Doveva seguire il consiglio della sua amica? Doveva fidarsi? Non voleva accedere al suo profilo: aveva paura! Ma, allo stesso tempo, non vedeva l’ora di farlo: voleva aggiungerlo, scrivergli una lunghissima mail, e sperare in una sua risposta.

“Non risponderà mai!”, si ripeteva mentre accedeva al suo profilo. “Penserà che sia scema! Che figura!”.

La mano sul mouse le tremava, vibrando e oscillando da una parte all’altra, e quasi non riusciva a controllarla. Pose il puntatore sulla scritta: “Aggiungi agli amici”. Esitò qualche istante: poi chiuse gli occhi, contò fino a dieci lentamente, e cliccò velocemente sul tasto del mouse, per non avere ripensamenti.

“Ormai quel che è fatto è fatto!”. Cliccò su “Invia messaggio” e, dopo aver fatto un respiro profondo, iniziò a scrivere la mail al suo cantante preferito. “Se lo sapessero Rea ed Ami! Che cosa assurda che sto facendo!”

Passò circa un’ora da quando aveva iniziato a scrivere quel messaggio: le sembrava ripugnante. Aveva scritto cose sciocche e irragionevoli e, forse, anche in un pessimo italiano. Allontanò la tastiera e piegò la testa sul tavolo. Il cellulare cominciò a squillare.

“Allora hai fatto? Voglio sapere che gli hai scritto!”

“Non gli ho scritto proprio niente!”

“Non ci credo! Ti conosco troppo bene! Secondo me hai scritto qualcosa ma hai paura di mandargliela! Avanti! Leggi! Voglio sapere!”

“Heles, no! Fa schifo!”

“Non voglio sentire scuse! Leggi e basta!”

“Uffa! Sei insopportabile! Allora …
Ciao Seiya! So che non ci conosciamo, ma io sono una tua grandissima fan, e tua conterranea. Fin dalla prima
puntata del talent, dove hai partecipato con i tuoi fratelli, le vostre voci sono rimaste impresse nel mio cuore e nella mia mente e non hanno più voluto abbandonarmi. La vostra musica mi accompagna in ogni momento della giornata. Mi ritrovo nelle canzoni, nella melodia, nelle parole: è come se vi conoscessi da sempre. Un disco, in fondo, fa proprio questo.  Diventa parte di te, per la prima volta,  nel momento in cui lo stringi tra le mani. Diventa parte di te, per la seconda volta, quando lo ascolti.
Ogni ritornello, ogni canzone ti riporta nel passato, ti fa ricordare i momenti tristi e quelli felici. Riesce a descrivere perfettamente il tuo presente:  paura, angoscia, rabbia, affetto, odio, rancore … Tutte queste emozioni si fondono, diventando una sola, lasciandoti avvolgere da un senso di benessere: qualcuno ha provato la tua stessa trepidazione, il tuo stesso turbamento, ed è riuscito a scrivere una canzone.                                   
Magari le nostre vite non si incroceranno mai … Eppure potrò dire di aver conosciuto, almeno per un momento, il tuo stato d’animo perché era simile al mio, perché era anche il mio: potrò dire di averlo capito.                                                       
Sapere della vostra rottura mi ha rattristato: credo sia un’ingiustizia, oltre che un modo per sminuirvi. Spero che torniate a fare musica perché sarebbe davvero un peccato non potervi ascoltare più. C’è chi, come me, ci ha sempre creduto. Grazie e spero di poterti ascoltare presto dal vivo. So che stai preparando il tuo primo disco da solista ed io non vedo l’ora di ascoltarlo! Spero a presto! Dudy
.
Sembro una … una demente?”

“Lo sapevo! È bellissima e fidati: risponderà!”

“Come lo sai? Perché ne sei tanto sicura?”

“Oggi il vento è irrequieto, direi quasi agitato. Di solito questo evidenzia che ci saranno dei cambiamenti in vista …”.

“Heles se c’è vento dovresti chiudere la finestra, altrimenti potresti ammalarti! Comunque l’ho inviato!”

“Questa è da aggiungere alla lista delle tue qualità: sempre molto spiritosa! Bravissima!”

“Hai scritto una lista su di me? Sulle mie qualità? E che ci hai messo?”

“Che oltre ad essere spiritosa sei anche tonta!”

“Anch’io ti voglio bene!”

“Ringraziami quando risponderà Seiya! Ci sentiamo! E comunque … Anch’io! Ciao!”

“Allora l’hai ammesso? È la prima volta! Me lo scrivo sul calendario! Ciao e … Grazie!”

Riattaccò il cellulare e rimase a fissare il pc: aveva inviato il messaggio pentendosene subito dopo. Esattamente un secondo dopo aver detto a Heles che la missione era stata portata a termine.

“Ha ragione Heles! Sono anche tonta! Perché l’ho fatto? Devo dirlo alle altre! Forse così mi tireranno su di morale! No, meglio di no! Rea mi ucciderebbe ed Ami mi direbbe che non ho più quindici anni. Bunny! Sì, lei mi appoggerebbe! Ma poi lo verrà a sapere tutta la città, provincie comprese. Morea … Ehm no! Devo dirlo a tutte o a nessuna … Sì! A nessuna! Tanto Seiya non risponderà e la storia finirà qui! E magari io così potrò anche … Oh! Cavolo! Una notifica! SEIYA KOU HA ACCETTATO LA TUA RICHIESTA DI AMICIZIA!”

Si sentì un tonfo che rimbombò in tutta la casa: Dudy voleva sedersi per cercare di calmarsi e prendere un respiro profondo, ma non si era accorta che la sedia non era più dietro di lei, così cadde rovinosamente a terra.

“Accidenti! Che botta! Per fortuna le altre non sono in casa, altrimenti cosa avrei dovuto inventarmi? Seiya Kou se questo è l’effetto che mi fai a distanza e virtualmente, non oso immaginare cosa potrà accadere quando ti vedrò dal vivo. Come minimo potrei avere un infarto!”

Rimase seduta per terra, mentre si massaggiava il fondoschiena. Poggiò la testa al muro e, intanto, ripercorreva il pomeriggio appena trascorso. Sorrise ripensando alla follia che aveva fatto: forse, non era stata un’idea del tutto sbagliata. Aveva accettato la sua richiesta d’amicizia ed era già un passo importante: poteva sfruttare questo vantaggio per avere maggiori informazioni su concerti e dischi. Inoltre, se non avesse risposto al messaggio, non avrebbe avuto alcun rimpianto ma solo la consapevolezza di averci provato. Si rialzò dal pavimento e, parlando a voce alta con se stessa, si disse: “Però se non mi risponderà, vuol dire che è maleducato e anche un pallone gonfiato!”. Mentre si allontanava sul suo profilo, comparve una notifica che, di lì a poco, avrebbe allontanato dalla sua mente tutti i cattivi pensieri di qualche minuto prima.
 
 
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“Bene! La storia per stasera è finita! Che cosa accadrà adesso? Quella notifica rappresenta un messaggio di risposta da parte di Seiya? Lo saprete nella prossima puntata! Ora a letto!”

“Ma mamma! Non puoi finire la storia sul più bello!”

“Posso invece! È tardi!”

“No che non puoi!”

“Michelle non fare i capricci! Domani dovrete andare a scuola!”

“Facciamo così: poiché non potrò restare qui per molto tempo perché deve ripartire il tour, domani non andrete a scuola! Potrete stare con me
tutto il giorno ed io vi racconterò il seguito della storia! Allora che ne pensate?”.

“Mamma possiamo? Per favore!”

“E va bene Prudence! Ma solo per questa volta!”

“L’hai promesso! Buonanotte papà! Buonanotte mamma!”. Detto questo i tre bambini diedero un bacio ai due genitori e s’infilarono sotto le
coperte con il sorriso stampato in volto, consapevoli che la giornata successiva, avrebbe riservato loro molte sorprese.

Seiya e Dudy uscirono dalla stanza dei bambini e si diressero piano e silenziosamente, verso la loro camera.

“Cos’hai? Ti sei arrabbiata?”

“Un po’ … Però è anche vero che passate poco tempo insieme: sei spesso in tour e gli manchi molto. Per questo non ho replicato. È giusto così!
È solo che ogni volta che torni non vorrei mai che tu ripartissi così presto!”.

“Mi dispiace. So che il mio lavoro m’impegna tanto: vorrei essere più presente. Quando sono qui cerco di non perdermi neanche un minuto!
Pensandoci bene … Forse, per questa volta, si potrebbe posticipare la partenza … ”.

“Non devi sentirti in colpa, lo sai! Posticipare in che senso?”.

“Ho deciso che il tour riprenderà con l’uscita di un nuovo disco …”.

“E quando l’hai deciso? E poi quale nuovo disco? L’ultimo è uscito prima dell’estate! Non avresti dovuto iniziare il tour invernale nei teatri
d’Italia?”.

“L’ho deciso adesso! E il nuovo disco segnerà il ritorno dei fratelli Kou!”.

“Tu stai delirando! Forse hai preso freddo! Ti misuro la febbre!”

“Non sto scherzando! So già che sarà difficile convincerli ma ci voglio provare. E voglio il tuo appoggio, altrimenti per me non ha senso. Voglio che ci creda anche tu!”

“Ok! Stai parlando sul serio. Sarà un febbrone da cavallo! Prendo le medicine!”

“Dudy!”

 “Ok! Seiya, ascolta … Devi essere tu il primo a crederci! Altrimenti non andrai da nessuna parte! È solo che non so come potranno reagire i tuoi fratelli … Io mi fido di te, credo in quello che fai, sempre! Se questo è quello che vuoi, inizia a darti da fare! La parte più difficile sarà parlarne con Yaten e Taiki.”.

“Lo so … Ma forse sarà anche un modo per recuperare i rapporti. Mi piace quando sei così saggia!”

“Approfittane, succede raramente!”

“Lo so! Se fossi stata troppo saggia, non avresti mai sposato uno come me!”.

“Ovvio! Un pazzo sposato con una pazza! Quando ci siamo conosciuti, ero completamente fuori di me! Quando mi sono resa conto di quello che stavo facendo, era già troppo tardi …”.

“Ormai eri incondizionatamente innamorata di me!”

“Vedo che non ha perso la sua sicurezza col passare degli anni, Signor Kou! Comunque no … è solo perché ero già incita di Jude e Michelle! Mi dispiaceva lasciare i due gemelli alle cure di un rockettaro! Così sono rimasta!”

“Mentre vedo che lei non ha perso la sua ironia, Signora Kou!”

“Sì! È il mio miglior pregio!”. Si avvicinò a lui e si ritrovarono uno di fronte all’altro. Dudy iniziò a giocare con il codino di Seiya, sciogliendogli il nastro argenteo che gli legava i lunghi capelli corvini.

“Devo ammettere che hai anche altri pregi!”

“Davvero?  Questa è una novità per me … E sarebbero?”. Parlava mentre faceva scorrere lentamente le sue dita tra quei capelli lisci e morbidi, mentre lui la afferrò per i fianchi e iniziò a baciarla con passione.

“Bè diciamo che … Come posso dire … Questi pregi si presentano soprattutto in determinate situazioni!”.

“Sei il solito!”

I due sorrisero in modo malizioso ma allo stesso tempo complice, restando abbracciati, mentre l’uno continuava a specchiarsi negli occhi dell’altra senza dire niente.

“Mi sei mancato Signor Kou!”.
 
 
*CHAOS: COMPARE NELLA 5^SERIE, ED E’ L’ULTIMO NEMICO DELLE SAILOR.

**VERSIONE GIAPPONESE DI QUELLA CHE QUI IN ITALIA E’ CONOSCIUTA COME “SEARCH FOR YOUR LOVE”

[Non so se potevo scrivere il nome del social network xD Comunque Facebook è uno dei più famosi servizi di rete sociale, fondato nel 2004.]

C’è qualcuno che vuole trucidarmi?XD Può farlo tranquillamente! Non aggiorno questa storia da Settembre. Chiedo scusa a tutti quelli che hanno iniziato a seguirla e che aspettavano questo secondo capitolo da così tanto tempo. Purtroppo ho avuto dei problemi tecnici! Aprivo il foglio word e non riuscivo a scrivere neanche un rigo! Adesso spero di essermi sbloccata. Tante volte ho pensato di sospenderla ma non avrei mai potuto farlo perché ci tengo particolarmente.
Ve lo dico: a me il capitolo non piace! XD Mi sembra di aver fatto un pastrocchio!
Per chi se lo fosse perso: Dudy sono io! (Sì, io fortunella xD).
Per chi pensava che avessi occupato il posto di Marta, come quinta amica, avrà tirato un respiro di sollievo! Vi avevo anticipato che ci sarebbe stata anche lei: diciamo che ci saranno un po’ tutti.  Ho inserito anche il personaggio di Heles. Così ho voluto solo presentarveli ma più avanti li ritroveremo! Spero che i loro ruoli vi piacciano! So che Dudy può sembrare un po’ infantile: ma, in questa storia, c’è un fondo di verità proprio perché Dudy sono io xD Quindi, io sono un po’ infantile! XD
Questa è la mia pagina Facebook per chi ha voglia di seguirmi anche da lì:

http://www.facebook.com/FireSoulEfp
Grazie a chi ha inserito la storia tra seguite, preferite e ricordate, nonostante avessi pubblicato un solo capitolo. Aspetto di ricevere i vostri commenti, positivi, negativi, e i vostri consigli. A presto!
Fire Soul
   
 
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