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Autore: My Pride    01/07/2012    3 recensioni
~ Raccolta di quindici flash fiction fluff e sentimentale incentrata sulla coppia RuNami ♥
» 15. A night with you
Rufy sorrise divertito, issandosi a sedere sulla branda con le gambe incrociate su di essa. «Nami è come la carne», asserì semplicemente, e se per un attimo tutti gli altri se n'erano rimasti in silenzio, forse non capendo il perché di quella metafora, Zoro si ritrovò invece a sollevare un sopracciglio, sistemandosi le braccia dietro alla testa prima di sbuffare ilare.
«Quando si raffredda diventa dura e stopposa?»

[ Mugiwara Centric ~ 8th October 2012 ♥ ]
[ Partecipante alla challenge indetta dalla community Think Fluff ]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Rufy/Nami
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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My stupid Captain Titolo: My stupid Captain
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction
[ 553 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Nami ; Monkey D. Rufy
Tabella/Prompt: Primavera › 09. Api
Humanity Face 10&Lode: #06. Mento
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff 
Rating: Verde
Avvertimenti:
Heterosexual, Slice of life, What if?
V Notte Bianca: Non c'è abbastanza spazio @ kuruccha [ [info]maridichallenge ]
30 modi di amare, più qualche delizia: Pacchetto sweet › Torta


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    Nami sentì una vena pulsarle sulla fronte, stringendosi il più possibile contro il muro del ripostigio nel quale si era nascosta con Rufy per sfuggire alla marina.
    Con tutti i posti che c'erano, quello scemo di un Capitano aveva deciso di seguire il suo naso e, senza nemmeno pensarci due volte, l'aveva trascinata all'interno di un edificio di mattoni che a prima vista era apparso ai loro occhi come un semplice casinò all'interno del quale si stava svolgendo un banale ricevimento, ricevimento al quale, grazie al ragazzo, alla fine si erano imbucati per poter mangiare a sbafo e Rufy si era rimpizzato di ogni cosa, persino della torta a cinque piani - con una splendida glassa al cioccolato che era sparita in un lampo, a ben dire - che portava lo stemma del Governo Mondiale.
    Quando si erano resi conto che non era altro che un raduno della Marina, però, era stato ormai troppo tardi. Braccati come degli animali da un plotone di marines, avevano cominciato a correre trafelati per i corridoi dell'edificio nella speranza di riuscire a nascondersi da qualche parte, e la sola cosa che avevano trovato, e non grazie al pronto intervento di Rufy, era stato il ripostiglio delle scope. Stesso ripostiglio in cui si trovavano adesso e nel quale stavano cominciando a stare decisamente stretti. E tutto per colpa di quello scemo, che non la finiva di agitarsi a destra e a manca e a scansare gli scopettoni nella vana speranza di fare spazio. Come se non bastasse, poi, non vedeva ad una spanna dal naso, e imprecò a denti stretti quando sentì qualcosa - difficile dire se fosse una mano di Rufy o addirittura la mazza di una scopa - la colpì sotto il mento, facendole vedere le stelle.
    «Piantala di muoverti in quel modo, Rufy!» sbottò dunque, inviperita, non riuscendo più a sopportare quell'assurda situazione. Era da ben dieci minuti che continuava in quel modo, e non aveva intenzione di farsi male più del dovuto. «Qui dentro non c'è abbastanza spazio, e tu ne prendi decisamente troppo!»
    «Allora è meglio uscire!» esclamò con semplicità inaudita il Capitano, spalancando la porta e ruzzolando insieme a lei sul pavimento; la luce improvvisa le ferì gli occhi e la costrinse a socchiudere le palpebre nel tentativo di attenuare il disagio, ma non riuscì a rendersi pienamente conto di cosa stesse succedendo che sentì una mano di Rufy circondarle il polso e issarla da terra, costringendola a correre ancora una volta a perdifiato nonostante non vedesse assolutamente nulla.
    Nami poté trarre un respiro di sollievo solo quando si ritrovarono finalmente fuori, all'aria aperta, lontani da quel posto e in linea più ristretta fuori dalla portata di tutti i marines che si erano radunati lì. E tutto a causa di quello scemo, che aveva preferito seguire il suo naso anziché pensare anche solo per un attimo alle conseguenze. E proprio a quel pensiero, la navigatrice gettò una rapida occhiata al Capitano, che ricambiò il suo sguardo con un enorme sorriso sornione dipinto sulle labbra.
    Poco dopo, proprio nei pressi della Merry, il ronzio delle api nelle orecchie e il profumo di fiori selvatici si rivelò un vero e proprio toccasana, per Nami. Peccato che Rufy, riempito di botte fin sopra alle orecchie dalla ragazza stessa, non la pensasse esattamente allo stesso modo.







_Note inconcludenti dell'autrice
Anche questa storia, come la precedente, è stata scritta per la Quinta Notte Bianca di [info]maridichallenge
Mi è piaciuto descrivere questo piccolo lato del loro rapporto - ovvero quando Nami, innervosita, prende a schiaffi e a pugni Rufy rendendogli il viso irriconoscibile - e non ho resistito quindi ad una fine del genere, che mi ha fatta ridere come una scema e pensare al tempo stesso che Nami è l'unica che riesce a conciare davvero male Rufy x)
Scleri miei a parte, spero che la storia vi sia in qualche modo piaciuta
Da domani, inoltre, qualunque aggiornamento - raccolte, storie a capitoli e quant'altro - slitterà verso la sera, poiché me ne andrò in vacanza e vedrò il pc solo dopo le sette passate, giusto per saluti e convenevoli
Alla prossima. ♥


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