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Autore: Raido    02/07/2012    2 recensioni
S.ed L. due adolescenti,due vite differenti,due punti di vista sul mondo destinati a conoscersi,a sovrapporsi,ad integrarsi l’uno all’altro.
E così diventano S.L.,un unico punto.
Ed “Inseguimi” la teoria che sta alla base di tutti i loro sogni.
E magari chissà,anche dei nostri.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si dice che le cose perdino di significato senza condividerle con qualcuno,ed in quel momento per il ragazzo sembrava che tutto avesse perso d’importanza,Nadia,la festa,i bambini,la casa gialla ed il cane.
“ Complimenti Riuth Joshua ” pensò tra sé e sé il ragazzo “ In un colpo solo sei riuscito a ferire Sam e a dare della troia alla sorella del tuo migliore amico.E ora?Cosa vorresti fare ora?Dire a Nico che ha le orecchie a sventola e a Jake che il suo taglio di capelli era di moda una trentina di anni fa per caso?No,per stasera hai già causato troppi danni,chiudi una volta per tutte quella boccaccia.E spera di trovare il modo per farti perdonare. ”
Ciò che il ragazzo spesso dimenticava era che i suoi amici gli avrebbero perdonato qualsiasi cosa.
Il suo silenzio valse più di tutte le scuse che avrebbe potuto mai proferire.
E mentre Giacomo illustrava a Niccolò a grandi linee il suo nuovo lavoro e Sam faceva battutine qua e la come al solito,il Fedo gli afferrò la spalla effettuando una leggera pressione con la mano destra.
Come per un riflesso incondizionato Josh strinse gli occhi.Magari il suo amico ci aveva ripensato e quel pugno in faccia ora glielo voleva davvero dare.
< Hey!Sto parlando con te sai? > 
Ne aprì uno.
< A questa festa ci andiamo o no? >
Ora i suoi occhi verdi erano sbarrati,eccitati,increduli,e sorridevano estasiati.
< Davvero?Dici sul serio?Ci andiamo?Ragazzi!Andiamo! >
E senza aspettare risposta alcuna il bipbip della chiusura centralizzata riecheggiò nel parcheggio.
< Nico tu monti con me,devo ancora raccontarti un casino di cose!
Sam sbrigati che tra te e quell’altro imbranato vi perdete sicuro come al solito,ma come farete poi quattro strade ci sono qui…Su sbrigatevi,anzi… > Il ragazzo era già salito in auto,finestrino abbassato,si sporse dal lato del conducente < Anzi!Meglio se venite tutti con me va che se aspetto voi non arriviamo in tempo neanche per gli auguri di Natale! >
Il solito sbruffone.
< Voi andate,io per stasera passo ragazzi. >
Sam era lì in piedi davanti l’unica portiera ancora aperta di quell’auto bianca quasi piena.
< Guarda che noi non ci andiamo a quella stupida festa senza di te. > esclamò Giacomo cercando di districare le sue lunghe gambe al di fuori del veicolo
< E poi Josh incontrerà l’altra metà della sua mela in un’altra occasione!Non è così amico? >
La cintura che aveva in mano rimbalzò sulla tappezzeria.
< Oh..Sì,sì!Ma certo!Siamo destinati a stare insieme per sempre quindi cosa vuoi che cambi una sera in più o in meno rispetto al radioso futuro che ci si prospetta davanti? >
< No ragazzi,davvero andate,devo tornare a casa presto stasera  > e con un gesto rapido e fluente chiuse lo sportello < Ho un nuovo scaffale da riempire e se non lo faccio dovrò trasferirmi da uno di voi perché il mio letto sta sprofondando sotto il peso di Kafka,bei libri ma ne ha uccisi di alberi anche lui! >
Mentre parlava già si allontanava con un mezzo sorriso sulla faccia,salutando i suoi amici e rifiutando il passaggio fino a casa di Jake.
Avrebbe fatto due passi a piedi.
 
Il caldo alito del vento massaggiava il viso della ragazza che distrattamente guardava il suo cagnolino tutto pelo andare da una parte all’altra del marciapiede annusando ora un palo ora un filo d’erba.
La luna era in quella fase strana in cui sembra sorrida sfacciatamente di te che sei lì ad osservarla,piccolo,misero ed insignificante costretto ad alzare la testa.
Le pareva si chiamasse nuova quella,ma l’astronomia non era mai stata il suo forte.
Tirò su con il naso.
Qualunque fosse stato il suo nome quella che dal completo nulla rinasce,costretta a rimettersi in piedi dopo la fatiscente venuta di una luna piena troppo esuberante per contenere la propria felicità per sé,doveva giocoforza chiamarsi nuova.
E di colpo quel sorriso beffardo le parve qualcosa di diverso.
Riparti,avanti,perché prima o poi la felicità ritorna,sempre,per tutti.
E Lis era lì,pronta ad essere una luna nuova,a sorridere,brillare e ad aspettare,perché di trasformarsi in una luna piena se lo meritava davvero,ne era convinta.
Tirò su con il naso un’ultima volta e sorrise di rimando a quella luna sfacciatamente bella.
 
Il caldo alito del vento asciugava le sue guancie da quelle lacrime che bruciavano dentro e fuori.
Non era sua abitudine piangere e con un repentino movimento della mano eliminò ogni traccia di ciò che era successo.
Un mese e due settimane.Il suo amico aveva ragione,era ora di piantarla di stare male,di rimuginare,di rimpiangere,di creare finali alternativi.
Se non fosse stata lei.Se non l’avessi mai incontrato.Se non li avessi mai visti.Se.Se.Se…
Alzò lo sguardo su quella villetta a mattoncini rossi,la luce della sua cameretta era spenta.
Chiuse gli occhi e fece un gran respiro.
Stava già molto meglio ora ed un ultimo repentino movimento della mano segnò così la fine e un nuovo inizio.
Riaprì gli occhi,la luce ora era accesa,un’ombra sulla parete ed il cuore accellerò i suoi battiti,100 battiti al minuto,120.
Un altro respiro profondo.
Stava veramente meglio,ma davvero non sapeva cosa avrebbe mai potuto fare semmai li avesse incontrati faccia a faccia.
E sapeva anche che in quella città non era una faccenda che poteva essere rimandata ancora per molto tempo. 
 
“Se solo il mio naso non fosse stato rivolto a quel cielo stellato avrei riconosciuto in quel volto che si trovava dalla parte opposta della strada una malinconia ancora più profonda di quella che aveva afflitto me.
E ripensandoci ora il pensiero di non essere scesa dal marciapiede,averti stretto forte a me sussurrandoti che tutto sarebbe andato per il verso giusto prima o poi,mi fa ancora sentire un gran vuoto alla bocca dello stomaco. Forse perché col senno di poi mi rendo conto che,anche vedendoti, probabilmente avrei tirato dritto per la mia strada.
Ma tu lo sai,gli adolescenti sono degli egoisti.
Scusami tanto Samanta.”
****

E scusate anche voi per l'attesa,spero ne sia valsa la pena!
Aspetto con ansia le vostre critiche:)
R.

  
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