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Autore: Para_muse    02/07/2012    0 recensioni
Elisabeth è una ragazza che sogna e poi realizza quello che vuole: va in America, lavora sul set di un telefilm abbastanza famoso e fa la fotografa. Quello che più ama fare nella sua vita è racchiudere in un click più soggetti. I soggetti che l'attirano. Uno in particolare lo ammira...sia con i suoi occhi che con il suo obbiettivo...una storia d'amore, d'amicizia, e di insicurezza che Elisabeth riuscirà, forse, a liberarsene.
*storia per metà betata*
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '"The Second Chance" - Racchiusi in un...bookstory.'
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*CAPITOLO BETATO FINALMENTE*

Primo capitolo di questa storia con protagonistra Jensen Ackles attore che interpreta Dean Winchester e un Nuovo Personaggio dal nome Elisabeth De Santis.
Spero sia di vostro gradimento :D Mi farebbe molto piacere sapere una vostra opinione su di esso. Lo so magari non è il massimo questo primo capitolo, ma più avanti la storia si fa intrigante promesso ;D

 

Enjoy...


 
                                    

 Capitolo 1

Peter Pan e l’Isola che non c’è...

 
 
Ero con la mia famiglia e aspettavo. Aspettavo tremendamente la voce della hostess che avvisava l’apertura del gate: l'aereo e le persone intorno a me mi stavano mettendo ansia, tanta ansia.
«Tesoro, va tutto bene! Non preoccuparti, sceglieranno te decisamente!» mia madre si stava dimostrando diversa dal solito. Era sempre stata lei quella pessimista, quella del “non sarà fortunata come le altre, è inutile provarci". Sempre lei: l'uccello del malaugurio. Chissà perché era così contenta all’idea che io sarei andata via di casa, con un nuovo e importante lavoro tutto mio? Me lo chiedevo da un paio di giorno ormai; era come un grillo nella mia stanza, saltava di qua e di là per cercare di mettere in valigia di tutto e di più. Erano così pesanti, adesso che ci penso; se avesse potuto metterci dentro la casa, l'avrebbe fatto sicuramente!
«Sì,  lo so, mamma! Prima cerca di capire, devo ambientarmi e poi magari anche cercare casa,: Vancouver è grande, piena di set e fotografi professionisti... mamma, va bene che non sarò così incompetente in materia, ma ti ricordo che ho solo esperienza con ambienti e non con persone! Siamo in Sicilia, cosa c'è di più bello da fotografare se non il mare? Lì fotograferò solo montagne, neve, visi, persone e personaggi... Sarà tutto più difficile» "adesso che ci penso", dissi tra me e me. Mamma forse non se lo sarebbe aspettato, ma io un po' sì. Era ormai da giorni che ci riflettevo: non l'avevo mai detto a voce alta, forse perché non mi ero resa conto della gravità della cosa.
La domanda che adesso mi ponevo era una, più importante delle altre mille che mi vorticavano per la mente: ce l'avrei fatta? 
 
Era passata poco più che una settimana e Vancouver era magnifica. Mi piaceva, dal mare alla montagna c'era un grosso contrasto, ma abituarsi a qualcosa di quasi superficiale come il mondo intorno a me, era facile. Almeno non mi mancava niente e nessuno...
Mi guardai intorno seduta su un divanetto di pelle nera, aspettando insieme ad altre persone di essere chiamata al mini colloquio con il direttore generale della fotografia di una serie televisiva che ormai andava in onda da un paio di mesi.
In Italia era da poco sbarcata; ricordavo di aver visto i protagonisti della serie sul canale due. Sinceramente i nomi non mi dicevano niente, ma il particolare che più di tutti mi ricordavo e che mi era rimasto impresso nella mente durante tutta la serata passata davanti alla tv – sdraiata sul divano annoiata con un trancio di pizza – furono un paio di occhi verdi con qualche pagliuzza gialla, che mi fecero restare stupita, scioccata, ed anche invaghita, strano ma vero.
«La Signorina De Santis?» chiamò una voce dal tono alto e maschile. Mi detestai dai miei pensieri e mi alzai prendendo la borsa a tracolla nera - regalo di mia sorella - e la piccola cartella con dentro la raccolta di foto che avevo scattato ultimamente qui a Vancouver e in Italia. Le avevo inserite perché magari sarebbero piaciute un po' di più.
Entrai sistemandomi i capelli lunghi dietro le spalle. L'ufficio era semplice, e ai muri vi erano che attaccate migliaia di fotografie che attirarono la mia attenzione, ma solo per poco.
Prima che riuscissi a riconoscere un viso familiare in una delle tante immagini, la voce dell'uomo alla scrivania mi richiamò gentile: «Prego, si accomodi!».
Mi avvicinai e mi sedetti; subito lo sguardo gentile dell’uomo magro mi catturò. Portava la barba corta, i capelli fin sulle spalle, in disordine, e aveva mani con dita lunghe e curate che davano un’impressione di uomo che sa il fatto suo e che vorrebbe, allo stesso tempo, essere più clemente con tutti. Mi sorrise accogliendomi cordialmente.
«Salve, signor Singer» dissi, e sporsi la mano aspettando che me la stringesse. «Sono Elisabetta De Santis, ma può chiamarmi Beth o Lizzie, se preferisce» sorrisi appena, ritirando la mano ormai mezza tremante e sudata.
«Salve, Lizzie. Mi chiedevo se velocemente volesse mostrarmi il suo lavoro e se magari volesse raccontarmi per quale motivo vorrebbe lavorare per la nostra compagnia. E per quale motivo, nella sua vita, s’interessa di fotografia? » sorrise di nuovo, adagiandosi lentamente sulla poltrona girevole. Poco dopo sporse il braccio ed io gli porsi velocemente la cartella.
«Intanto perché nel mio Paese non ci sono lavori che facciano a caso mio. Ho trovato quest’annuncio di lavoro su Internet e speravo di essere assunta in modo che il mio lavoro sia apprezzato da persone competenti e notato da ottimi sguardi intenditori. Io amo fotografare ambienti, oggetti, persone, animali, stelle, cieli... Le fotografie sono per me le parole non dette in quei momenti: Se per esempio si è molto felici, anche se non ci sono parole per descrivere quel momento c’è sempre una macchina fotografica! È carica, ha spazio a sufficienza nella memoria… beh, che si aspetta? Ricordiamo quel momento così bello, facciamolo nostro e riguardiamolo per il resto della vita, rievocando magari quella felicità, rivivendola mentre fissiamo la foto insieme a vecchi amici di sventura... Ecco, è tutto lì: racchiuso in un semplice... click.» non mi ero resa conto di quanto stessi parlando, ciarlavo, ma sapevo che lo sguardo di quell'uomo diceva tutto e niente. Mi stavo leggermente preoccupando, e un po' montando la testa.
« Lei mi piace; i suoi lavori mi attirano. Persone competenti come lei ne esistono poche nel mondo! Sarebbe disposta a…»
Mi alzai e gli porsi la mano.
«In questi casi si dice “anche subito o accetto immediatamente l'offerta”?» sorrisi raggiante, felice e sprizzante.
L'uomo rise e disse: «Non mi era mai capitata una persona del genere davanti. Magari voi italiani siete così frettolosi ad accettare un lavoro perché avete paura che ve lo rubino... beh, ci conto. Domani l'aspetto, mi raccomando!» mi strinse la mano e mi accompagnò davanti alla porta, chiudendosela alle spalle.
Solo pochi secondi dopo, mi resi conto di quello che finalmente avevo tra le mani: Il sogno di sempre.
America. Lavoro. Indipendenza.
A.L.I. Sognavo e volavo.
Peter Pan aspettami sull'Isola che non c'è...
 
 *spazo autrice*

Cmq se avete capito super giù la trama, bhè che è diciamo semplice: Una ragazza cerca un lavoro e casualmente su Internet lo trova ma a Vancouver. Beth o Lizzie (come preferite :3) è Italiana, Siciliana (come me u.u) e la sua famiglia, facendo dei sacrifici la manda proprio a quel colloquio di fotografia, visto che si interessa di arte fotografica. E dove lo capita? Nella troupe di quale telefilm? Semplice: _ U _ _ R _ _ T _ R _ _ ! Eh, eh, si capisce un po’ dal testo, ho messo un indizio. Ma anche tipo da quale cast avete deciso nella sezione “Attori” su EFP! xD è facile la parola all’impiccato eh? xD ahahaha magari fatemi sapere quale parole dell’impiccato è, e qual’era l’indizio nel capitolo ;D Al prossimo aggiornamento, fatemi sapere mi raccomando. *si guarda indietro e fissa quello che ha scritto: sono molto ciarlona eh?xD mhuahahaha*
xoxo

Para_muse


Questa storia è stata betata da Chiara Babyjenks , scrittrice di EFP”, a capo, “Servizio offerto da EFP editing Gruppo FB
   
 
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