"Intramontabile"

Una miriade di sensazioni mi pervasero alla svelta. Ognuna di esse non riusciva a trovare un punto di armonia con le altre. Il mio stomaco divenne una voragine che si allargava ad ogni respiro. Sentivo l'aria che faceva fatica ad entrare nei polmoni, la testa che pulsava.
Ron se ne stava immobile, le bracia lungo i fianchi e l'espressione sconvolta. Mi coprii in fretta con il lenzuolo e cercai di nascondermi sotto le coperte. Codarda.
<< Che cosa le hai fatto? >> urlò Ron. La sua voce non era mai stata tanto aspra. Ebbi paura che potesse far esplodere le mura.
Draco si alzò dal letto, si rivestì alla svelta.
<< Non è come credi. >> Disse, riuscivo a malapena a distinguere i suoi capelli che gli accarezzavano la fronte, gli occhi chiari leggermente allarmati.
Ron si mosse alla svelta, ed entrò nella stanza con i pugni sguainati. Draco arretrò, la mia voce non sembrava avere abbastanza forza da farsi sentire. Ero come imprigionata in una cassa invisibile, che mi impediva di fare quello che effettivamente volevo.
<< Brutto bastardo! >> urlò ancora Ron e colpì Draco con un pugno che lo fece appiattire alla parete, esausto.
<< No! >> cercai di oppormi, ma Ron non sembrò ascoltarmi. Stava quasi per inveire ancora su Draco quando entrò anche Harry. Aveva lo sguardo inorridito, gli occhi quasi fuori dalle orbite. Mi osservò per la prima volta davvero rammaricato, come se facesse fatica a riconoscermi. Non fu una bella sensazione quella che mi pervase.
Mi sentii tanto sporca da non riuscire più a riconoscermi. Mi parve tutto così sbagliato, il mio amore per Draco era stato quasi spazzato via dalla vergogna.
E non potevo permetterlo. << Che sta succedendo qui? >> Chiese Harry, afferrando Ron per le spalle mentre tentava di dare un calcio a Draco, ancora accovacciato a terra.
<< Le ha fatto del male, Harry. >> Disse Ron, con il viso inzuppato dall'ira, così rosso da confondersi con i suoi capelli << Si è approfittato di lei. >>
Osservai Draco spaesata e confusa. Si teneva stretto una mano sul naso, dalla quale sgorgavano fiotti di sangue. Con l'altra mano si teneva il costato, molto probabilmente la ferita doveva ancora bruciargli. Qualcosa improvvisamente cambiò in me. L'ira nacque dal profondo del mio stomaco, arrivando a grandi conati verso le labbra. Non potevo permettergli di fargli ancora del male. Non potevo permettergli di farmi trattare come se non avessi volontà, come se l'unica cosa che contasse per me fosse il compimento dei loro desideri.
Mi risollevai alla svelta, lo sguardo quasi indignato << Draco non mi ha fatto niente, Ron. Tutto quello che è successo è stato voluto da entrambi allo stesso modo. >>
Ron posò lo sguardo su di me, sembrava quasi deluso. << Tu non sai quello che dici, ti ha fatto il lavaggio del cervello. >>
<< No! >> Ribadii ancora << Io lo amo e lo amerò sempre. >>
Ron fece un sospiro arrendendosi. Ma non mi sfuggirono i suoi occhi lucidi dalla quale vedevo sgorgare lacrime salate.
Non volevo che soffrisse, ma non volevo neppure che mi imponesse chi dovevo frequentare. Ero sola, lo sapevo bene, così sola da sentirmi come un insetto in uno sciame di pipistrelli.
Ma poi guardai Draco ed ogni paura si infranse. Io sapevo che potevo contare su di lui. Sempre.

La guerra infervorava tra di noi, Hogwarts era un ammasso di macerie, vuote, desolate. I corpi senza vita degli studenti erano come stracci rasi al suolo, privi di dignità.
L'alba stava sorgendo sopra le colline verdeggianti. Avevamo perso, avevamo perso anche Harry, la nostra unica speranza, e non c'era più pace nel buio, non avremmo visto più la luce.
Voldemort si avvicinava, c'era una sgradevole espressione sul suo viso da serpente. Pareva quasi gioisse del sapore della morte e della guerra. Non vi era nulla che potesse regalarci una speranza.
Io e Draco ci tenevamo stretti, dopo aver distrutto l'ultimo Horcrux. Ma a cosa era servito? Hagrid stava trascinando il corpo di Harry, senza vita, anche se avessimo distrutto Voldemort non ne saremmo usciti indenni.
Che senso aveva frenare il più cruento dei maghi, quando tutto quello in cui hai creduto si era irrimediabilmente sgretolato?
Che senso aveva stringere la mano di Draco, aspettare che il vento smettesse di soffiare sul viso, per accogliere il tepore del sole?
Non ci sarebbe stato più un sole, ne il vento, ne il sapore della primavera. Forse Draco mi avrebbe lasciato, forse sarebbe morto. O io sarei morta, perché non potevo considerarmi neppure la più brillante tra le streghe, ora che erano tutte già in fin di vita.
Che ne sarebbe stato di Ron? Della mia famiglia? Sarei mai riuscita a sfuggire a quella battaglia?
Cosa voleva Voldemort e la sua schiera di Mangiamorte da noi? Ci avrebbe uccisi senza pietà?
Il suo intento era abbastanza chiaro, fornirsi nuove alleanze. Soprattutto tra i maghi purosangue rimasti ancora in circolazione. Io ero solo un relitto, qualcosa da schiacciare come uno scarafaggio. Mi sarei fatta schiacciare molto volentieri, a dirla tutta.
Non ero in vena di sguainare ancora la bacchetta, ne avevo voglia di farlo.
Mi stavo già arrendo alla cruda realtà che si stagliava di fronte ai miei occhi lacrimosi. Solo buio intorno a me, e anche se il sole sarebbe sorto non avrebbe più donato lo stesso calore.
Draco mi strinse ancora, la sua mano sembrava tremare tra le mie dita.
Lucius e Narcissa si stavano facendo vicini, e Voldemort cercava tra la folla il prossimo alleato, che lo avrebbe servito fino allo splendore dei suoi giorni.
Poi scrutò il volto di Draco, disperso tra la folla di studenti accalcati davanti l'ingresso in rovina di Hogwarts. I suoi occhi si infiammarono di una rabbia perversa, ma rimase inerme, come se non avesse voglia di scomporsi.
Fece un cenno della testa a Lucius, che estremamente inorridito da quello che si presentava davanti ai suoi occhi, colorò il suo viso di un rosso  acceso.
<< Draco vieni. >> Disse, ma senza crederci per davvero. Draco lo osservò, ero già pronta a lasciare la sua mano, ma si limitò solo ad increspare le labbra, esausto.
<< Draco, forza. >> Lo incitò ancora, tra le grida di scherno dei Mangiamorte inviperiti. Ma ancora un volta Draco non si mosse.
Narcissa si fece avanti, addolorata. Sul suo viso i segni della battaglia avevano le croste rossastre del sangue e quelle più violacee dei lividi. Gli occhi lucidi e chiari tralasciavano trasparire solo una parte effimera del rammarico che la stava corrodendo.
Ero pronta a lasciarlo andare, perché sapevo che, se Draco stimava davvero qualcuno nella sua vita, quella persona era sua madre. Lui l'avrebbe sempre protetta, anche al di sopra di me. Non ero sicura davvero che il nostro amore potesse considerarsi così forte da vincere anche il legame materno. Abbassai la testa, ingoiando le lacrime.
<< Draco... >> Lo chiamò solamente, la voce rotta dai singhiozzi.
Presi un sospiro e lasciai la sua mano, per facilitargli le cose. Che senso avrebbe avuto trattenerlo? Sarebbe finito in pasto a Voldemort come me. Lui aveva una speranza, poteva ancora salvarsi, se si sarebbe dimostrato un leale Mangiamorte. Speravo solo che sarebbe riuscito a dimenticarmi, che l'avesse già fatto.
Speravo che gli ultimi istanti della mia vita non sarebbero stati tanto dolorosi. E per accogliere la morte a braccia aperte cominciai a pensare a tutti i momenti felice trascorsi insieme, a quando ci eravamo amati, a quanto ancora avremmo potuto amarci.
Ma i suoi occhi si volsero verso di me e sembravano esprimermi tutto l'amore del mondo.
Non li avevo mai visti tanto profondi e chiari. Le nuvole sembravano scomparse dalle sue ridi. Mi riacciuffò la mano, mimandomi un "Ti amo" con le labbra.
<< Non ti lascierò mai andare via. Noi ci apparteniamo. Non c'è nessun altra vita che vale la pena essere vissuta senza di te. >>
E io gli sorrisi, e mi strinsi forte nelle sua braccia. Il primo raggio del sole toccò il mio viso.
Era perfetto. Riscaldò il mio volto. Mi ero sbagliata: era sempre lo stesso.
Alzai lo sguardo, nel silenzio molti occhi ci ammiravano. Ma io avevo attenzione solo per Harry. I suoi piedi avevano appena toccato il suolo. Con la bacchetta sguainata mirava contro Voldemort.

                                                                                                                                                           Fine    

Una fine che forse ha deluso molti di voi, ma è sempre stata questa, quella che ho immaginato dall'inizio, con loro che si tengono per mano tra le intemperie della guerra. Si chiude anche questa avventura, e sinceramente ne sono felice perché ho una grande voglia di dedicarmi ad altro, come alle originali, anche se credo che continuerò a scrivere Dramioni ancora per un po'
Spero che comunque questa storia vi sia piaciuta!
Vi ricordo di cliccare qui per continuare a seguirmi e di passare anche dalle mie altre due Dramioni che sto ultimando Following e Midnight! Mi raccomando vi aspetto!
Ringrazio tutte le persone che mi hanno sempre seguito questa storia e che mi hanno convinta a continuarla! Vi amo davvero tanto!
Kiss Kiss

                                                                                                                                    Stella94