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Autore: SonrakyUchiha    02/07/2012    2 recensioni
Possono due persone, lontane, che non hanno assolutamente niente in comune, essere incatenate ad un comune passato, dal filo rosso del destino?
Amicizia e amore che si sovvrastano tra passato e presente, ma che andranno a cambiare irrimedialbilmente il loro futuro.
CIT.
"...Ora che ti ho ritrovato, non lascarmi più..."
Un ghigno si dipinse sul volto diafano, mentre era immerso tra quella pazza testa bionda.
"Sarva me. Sarvabo te, ora e per sempre..." disse il moro
"Parla la mia lingua Uchiha!"
"Dobe! un giorno capirai..."
E si strinsero ancor più in quell'abbraccio, finalmente godendosi quel calore che per anni era mancato a entrambi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Non sapeva cosa gli stava succedendo.
Forse, semplicemente, stava impazzendo.
Era a petto nudo, il freddo della sera si scagliava contro il suo corpo, ricoprendolo di brividi, mentre correva all’impazzata verso, dio solo sa, quale meta.
Sapeva solo che, doveva sapere…
Doveva sapere perché quel senso di vuoto infinito lo pressava sotto quell’impenetrabile muro di dolore.
Forse, forse si era già sentito così, tanti anni fa, ma non ricordava.
Non ricordava quel bambino che tanto somigliava a Sasuke, non ricordava quel nastrino rosso, non ricordava nessun stupido giuramento!
Eppure, il suo subconscio continuava  a inviargli immagini distorte, di una vita passata, che non gli apparteneva.
Ebbe un’improvvisa fitta alla nuca, all’altezza di una cicatrice.
Non ricordava o forse, più semplicemente, non voleva ricordare.
Senza neanche rendersene conto, si ritrovò di fronte a casa sua, osservava la semplice abitazione con le lacrime che sgorgavano a non finire.
Lo terrorizzava, lo terrorizzava guardarla e anche solo starci davanti aumentava quell’insopportabile vuoto.
Era chiaro che l’incontro con quel tutore aveva scatenato in lui uno spietato meccanismo.
Forse l’aveva drogato, sì, doveva esserci sicuramente qualche strana sostanza nel mangiare, o forse, l’aveva drogato con la sua persona, con il suo viso, che il cuore urlava di conoscere, di essere suo, ma che la mente, inesorabilmente, rifiutava.
Ecco stava pure delirando su un’estraneo, era proprio fatto…
Decise di entrare in casa.
Come al solito, suo padre aveva lasciato la porta aperta, menomale che non avevano grandi oggetti di valore altrimenti…
Si fermò nell’ ingresso e inspirò una grossa quantità d’aria, come per riconoscere quell’odore particolare che caratterizza ogni abitazione, odore, che in fondo, non aveva mai sentito suo…
Avanzò di qualche passo, sino a giungere a un quadretto, con sopra ritratto il viso splendente di sua madre, era ineguagliabile, il suo sorriso, la cosa più bella che avesse mai visto in vita sua, forse…
Scosse furiosamente la testa, per scacciare la nuova vagonata di immagini che si scagliava nel suo cervello, tutte raffiguranti il viso di un piccolo moretto.
Si, decisamente fatto…
Accese la luce ed entrò in salotto.
Era esattamente come lo aveva lasciato, non sembrava neanche che con lui abitasse qualcun’ altro, e fosse stato veramente così…
Alzò lo sguardo, che percosse il corridoio, sino ad arrivare allo studio di suo padre.
Quello era un luogo off limit, fin da quand’era piccolo gli era sempre stato negato l’accesso a quel luogo, chissà poi il perché…
“ Ma cosa?”
Il suo corpo si muoveva da solo, attraversava il corridoio, per poi bloccarsi davanti a quella porta, la mano ferma sulla maniglia.
Come se la sua mente sapesse, conoscesse con certezza il contenuto di quel locale.
La verità.
Dopo un po di incertezza, decise di dar retta al suo istinto ed entrò.
Accese le luci e si trovò davanti un normalissimo ufficio, scrivania in legno, poltrona in pelle e una grande libreria piena zeppa di tomi impolverati.
Prese posto sulla comoda sedia cominciando a curiosare nella scrivania.
Dopo svariate ricerche, tra gli articoli d’ufficio, trovò un’album di foto.
Un lieve sorriso gli si dipinse in volto mentre lo sfogliava, incontrò: le foto del suo primo giorno di scuola, del natale in famiglia, della gita allo zoo, fatta quando aveva circa  9 anni, il suo primo giro in bici, tutti ricordi molto dolci.
Ma mancava qualcosa…
Come mai non c’erano foto della sua nascita, di quando era neonato?
Di nuovo quella sgradevole senzazione gli penetrò le ossa, portandolo nei pozzi più bui e profondi del suo subconscio.
Voltò pagina, battè le palpebre più volte, come per essere sicuro che stesse vedendo veramente quello che vedeva.
 
CERTIFICATO D’ADDOZIONE
Ex tutore dell’ orfano Naruto, Itachi Uchiha.
Il bambino, di anni 4, viene affidato a una nuova unità familiare causa personale dell’ex tutore.
 
Più in là, nella stessa pagina, un laccetto rosso spiccava tra le parole.
Le lacrime solcarono nuovamente il suo viso.
Quando gli sembrò di perdere tutta la sua vitalità.
Il suo carattere, che nonostante le avversità della vita, era sempre stato allegro e solare e il suo animo puro e spavaldo, svanirono al riaffiorare di quei ricordi.
Ora ricordava, le innumerevoli volte che aveva cercato di scappare, le botte di suo padre, sua madre che piangeva in un angolo, ma non lo aiutava e lui, ancora un’innocente, che urlava il nome dell’unica persona che avrebbe potuto salvarlo…
Sas’ke…
Come aveva potuto dimenticarlo?
Con una forza che non credeva più di possedere, ribaltò la scrivania, afferrò il nastrino rosso, con forza, come per riprendersi tutta  l’esistenza che ingiustamente gli era stata portata via e indossòuna maglietta, per poi correre via, da quella che era, la sua vecchia casa, per non tornarci mai più.
 
 
 
 
NOTE AUTRICE: Allora? Come vi è sembrato questo capitolo?
Corto ma ricco, spero…
Anche se Sasuke non si vede T^T SOB… ma pazienza, si rifarà nel prossimo!xD
Vedrete, vedrete…
Detto ciò, ringrazio tutte le straordinarie persone che leggono e commentano questa fic, le vostre recensioni mi danno sempre tanta forza di volontà, mi danno la carica giusta per andare avanti nonostante il caldo asfissiante e il mio cervello quasi del tutto ridotto a una poltigliaxD
Non sono da meno le gentilissime persone che seguono/ preferiscono o che hanno messo questa fic nelle ricordate, vi ADORO!!!!! >.<
E ora vi lascio, bacioone!
  
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