Se chiudo gli
occhi e ripenso a come ci siamo
conosciute amore mio, è tutto ancora così chiaro
nella mia mente, come se fosse
successo solo ieri...ricordi amore? Tu andavi al college, lavoravi
part-time
come cameriera durante l'estate, quell'estate che passai da Quinn,
l'estate in
cui ci siamo conosciute...
-Sannie!-
Quinn
spalancò la porta e mi si lanciò
letteralmente addosso
-Ehi Fabray,
vedi di non soffocarmi o
uccidermi, il mondo ha bisogno della mia bellezza-
La mia amica mi
strinse ancora un po' prima di
lasciarmi per poi fissarmi con uno sguardo deluso
-Quinn? Che
c'è?- chiesi preoccupata
Lei rimase in
silenzio continuando a fissarmi
triste
-Per un
attimo...- iniziò con voce tremante
-Per un attimo ho sperato che facendoti venire in questo posto sperduto
il tuo
ego gigantesco non sarebbe riuscito a seguirti...e invece...-
Per poco non la
presi a calci
-Mi hai fatto
quasi venire un infarto Fabray!
Stupida bionda col cervello di un oca- le ringhiai contro
Quinn rise di
gusto intrappolandomi in un
altro abbraccio
-Mi mancavano le
tue paroline dolci San-
Sbuffai
sonoramente -Vedi di non farci
l'abitudine a questi abbracci Q, posso già sentire i miei
denti cariarsi uno a
uno per la vicinanza con la tua inesauribile fonte di dolcezza-
Finalmente la
mia amica mi lasciò andare e io
ne approfittai per mollarle le mie valige tra le braccia
-Allora Bionda-
iniziai entrando in casa
-Qual'é la mia souite?-
-La tua 'souite'
è proprio davanti a te-
rispose cercando di far entrare i miei bagagli dalla porta.
Sentii un 'Ma
quanta roba si è portata?'
sussurrato assieme a qualcosa che assomigliava vagamente a 'Megalomane'
ma non
mi diedi la pena di ascoltarla.
In effetti ero
abbastanza impegnata a fissare
la mia ''souite'' che in altre parole consisteva in un vecchio divano
letto al
centro della stanza
-Scherzi vero
Q?- mi voltai incredula verso la
mia migliore amica -Un divano letto? Nell'ingresso? Mi sono fatta il
sedere
piatto da N.Y. a qui solo per ricevere un divano letto?-
Lei
ghignò divertita -Mi dispiace Sannie,
tutte le altre stanze sono occupate-
-E da chi?-
ringhiai
-Quinn, saresti
così gentile da indicarmi dove
posso trovare un supermercato? Finn ha finito lo shampoo e non posso
assolutamente permettere che usi il mio che fra parentesi
è...oh ciao Santana,
anche tu qui?-
Mi voltai quasi
a rallentatore verso la
proprietaria di quella voce spara-monologhi ,nonostante l'avessi
riconosciuta
all'istante, per poi rigirarmi verso la mia migliore amica
-Sul serio
Bionda?- sputai fra i denti -La MIA
stanza è occupata da Rachel-Ottavo nano-Berry e
Finn-Budino-Hudson?-
Quinn fece le
spallucce -Loro mi pagano
l'affitto San-
-Fammi
capire...non solo devo sorbirmi la
coppia Finnocenza-Nanaberry ma devo anche dormire sul divano del
salotto?
Scordatelo -
Quinn mi
fissò esasperata -San perché non vai
in cucina e ti prepari una bella porzione di umiltà condita
con un po' di
riconoscenza e giusto un pizzico di ''non dare più fastidio
all'amica che ti
ospiterà per tutta l'estate'' ?-
Schivò
agilmente il cuscino che le lanciai per
poi dirigersi verso Rachel e iniziare a darle le indicazioni per il
supermercato.
-Davvero
fantastico- borbottai fra me e me
-Già c'era l' 1% di possibilità di incrociare
l'hobbit a N.Y. e adesso me la
troverò tra i piedi per...- mi interruppi e alzai la testa
verso Quinn -Ehi
Bionda, quanto hai detto che si fermano la Nana e Frankenstein?-
La mia amica
borbottò qualcosa che assomigliò
terribilmente a un ''tornano a N.Y. col tuo stesso treno '' e io sentii
distintamente il suono più terribile e triste che potessi
immaginare: quello
della prospettiva di una fantastica estate che si frantumava contro il
naso
elefantesco della Berry.
Poco
più tardi Rachel e Finn ci annunciarono
che sarebbero andati a fare la spesa
''Vedi Sannie,
loro pagano anche quello che
mangiano; dovresti prendere esempio''
''Chiudi il
becco Bionda''
e io e Quinn ci
eravamo stese in giardino a
prendere il sole.
-Andiamo Quinn,
avanti, ti preeeego-
Quinn strinse i
pugni, probabilmente cercando
di soffocare per l'ennesima volta l'istinto di strangolarmi.
-Scordatelo
Santana, non ti darò la mia
camera-
Sbuffai
sonoramente e mi sistemai meglio sulla
mia sdraio -Sei un'egoista Bionda-
Quinn
spalancò gli occhi da dietro gli
occhiali da sole.
-Scusa puoi
ripetere? No perché mi è sembrato
di capire, sicuramente è stato un mio errore, che tu stessi
dicendo a Me, alla
persona che ti ha invitato a casa sua a passare le vacanze
accogliendoti a
braccia aperte, di essere un egoista-
-Proprio
così Fabray hai capito- battei le
mani con aria compiaciuta -vedo che Yale non è
così inutile in fondo-
Tre secondi dopo
il contenuto del suo
bicchiere (cavolo ma quella ragazza beveva ghiaccio?!) mi si
rovesciò in testa,
per poi scivolarmi sul costume e percorrere tutto il mio addome fino al
bacino.
-Cazzo Quinn!-
balbettai mentre il mio corpo
veniva scosso dai brividi
Lei
ghignò divertita -Prendilo come un ritorno
ai vecchi tempi Lopez, una granita in faccia non fa mai male-
Strinsi i
braccioli della sdraio, "Coraggio
Santana ce la puoi fare, si tratta solo di convergere la forza dei tuoi
pugni
su qualcosa che non sia la sua faccia" , per poi girarmi
verso la mia
migliore amica con un sorrisetto sadico sulle labbra.
-Sai Quinn-
dissi mentre il ghigno sul suo
volto lasciava spazio a uno sguardo spaventato -Hai proprio ragione,
con questo
caldo una granita non fa mai male-
Prima che
potesse fare qualsiasi cosa mi
sdraiai su di lei cospargendola con la sua stessa bevanda, accogliendo
con un
sorriso soddisfatto i gridolini che il ghiaccio a contatto con la sua
pelle le
provocarono
-Lopez hai tre
secondi per levarti di dosso a
me prima che decida di sbatterti fuori da casa mia-
-Oh ma
guardatele, non sono carine
quando si abbracciano?-
Mi girai per
dire a Kurt, che assieme
a Blaine occupava l’altra camera da letto della casa, che la
mia tremenda e
crudele vendetta non poteva in nessun caso essere scambiata per un
abbraccio e
Quinn, approfittando della mia distrazione, mi scrollò di
dosso facendomi
cadere sul manto erboso del giardino.
-Com’è
andata al lago?- chiese poi
rivolgendosi ai due fidanzatini che avevano passato, per
l’appunto, una
romantica giornata al lago che distava appena qualche kilometro dalla
casa di
Quinn.
-E’
stato una favola- cinguettò Kurt
per poi occupare la mia sedia sdraio e iniziare a tartassare la mia
amica con
tutti i dettagli della giornata lasciando che il suo ragazzo in
miniatura
sistemasse tutta l’attrezzatura da spiaggia.
-Vado a farmi
una doccia- borbottai.
“Ehi!
Ma questa sdraio è appiccicosa!”
sentii esclamare Kurt mentre entravo in casa.
“Quinn,
è granita alla fragola quella
che hai tra i capelli?” chiese questa volta Blaine.
Non potei
trattenere un sorriso
soddisfatto.
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