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Autore: itscupcake    02/07/2012    21 recensioni
«Mi hanno abbandonato, ho dovuto crescere una sorella più piccola sola,mi sono chiusa in me stessa, mi sono innamorata, mi hanno spezzato il cuore, ho pianto, mi sono ubriacata,tagliata,ho tentato di mettere fine alla mia vita prima del tempo. Mi hanno definito pazza, sono stata ricoverata in un centro psichiatrico, poi portata in ospedale. Ma nonostante questo sono ancora qui,indistruttibile e pronta a lottare come non mai.»
/sospesa.
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

La sveglia cominciò ad emettere quell’odioso rumore che quasi tutti detestavano, ed io, con aria incazzata diedi un pugno a quest’ultima facendola tacere.    Si, io mi arrabbiavo con le sveglie.
Mi alzai a ‘’peso morto’’ dal letto, trascinando le mie gambe in bagno, per poi darmi una breve e fresca lavata di faccia. Alzando lo sguardo, quell’odioso aggeggio chiamato specchio mi spuntò davanti i miei occhi, costringendomi a guardarmi il viso. Non mi piacevo, come sempre. Ma ormai avevo capito che non potevo cambiare, e che dovevo rassegnarmi ad essermi com’ero.
I miei occhi verdi scurissimi erano intenti a fissare i miei capelli troppo arruffati, così senza pensarci su presi la spazzola ed inizia a pettinarmi pazientemente, anche se detestavo farlo. Ero una tipa scazzata, pigra e solitaria.  Non amavo stare a contatto con la gente, diffidavo di chiunque, e poi non ero pratica a fare amicizia. Non ero mai stata fidanzata, e non ero in cerca del principe azzurro, la mia vita andava bene così, almeno questo era quello di cui ero convinta.
Legai i miei lunghi capelli in una treccia laterale che arrivava sotto il seno, e dato che c’era il sole i riflessi rossicci si vedevano ancora di più. C’era qualche capello di fuori, ma lasciai perdere, non amavo tirarmi troppo i capelli, e poi io non avevo avuto la mammina che mi insegnava  a fare queste cose.
Ero cresciuta praticamente sola, perché nonostante stessi con i genitori di Niall non mi ero mai affezionata particolarmente a loro.
Devo dire che è stata dura prendere le redini della mia vita a soli cinque anni, ma c’è l’ho fatta, è questo che conta. Cercavo di crescere Hope nel migliore dei modi, dandole più affetto possibile, ma ogni giorno diventava più difficile essere dolce con qualcuno, ero così abituata ad essere acida.
Non appena finii di legarmi la treccia, Niall entrò nel bagno, facendomi sobbalzare, poiché ero sovrappensiero.  Ero in reggiseno e pantaloncini, ma con lui c’ero abituata, eravamo come fratelli, e non mi vergognavo di certo.
Piuttosto era lui che prendeva un bel colorito quando mi beccava in quelle condizioni, era sempre stato timidissimo.
‘’Cosa hai, biondino?’’ chiesi ridendo leggermente.
‘’ N-niente’’ balbettò lui. Io, per non metterlo ancora di più in imbarazzo, decisi di alzare i tacchi, così mi morsi il labbro inferiore trattenendovi dentro un sorriso, gli lasciai un bacio sulla guancia, ed uscii da bagno.
Presi dall’armadio una semplice canotta bianca con qualche scritta nera, e sopra vi misi una felpa nera che arrivava sotto il sedere , lasciando la zip aperta fino a sotto il petto. Poi, sfilai da una gruccia un paio di jeans leggermente strappati, di una tonalità normale. Dal secondo cassetto, poi, estrassi il mio amato cappello della New York nero, che posai delicatamente sui miei capelli, stando attenta a non sciogliere la treccia, e spostando leggermente la visiera dal lato destro, ma non troppo.  In fine, cercando di qua e di là per tutta la stanza, trovai sotto il letto le mie converse ormai vecchie nere, che indossai rapidamente.
Per fortuna la scuola era giunta quasi al termine, ma sicuramente avrei dovuto studiare anche d’estate, perché mi avrebbero di certo rimandata.
Scesi velocemente le scale, catapultandomi verso il frigorifero, dove speravo ci fossero cose buona da mangiare, ma purtroppo le mie speranze si distrussero poiché c’era davvero pochissima roba.
Strano, Niall non lasciava mai che ci fosse poco cibo in casa.
Sospirai, e così iniziai a sorseggiare un banale bicchiere di succo alla pesca, di cui però rimasi soddisfatta. Ad un tratto, sentii un tonfo provenire dal piano superiore, così mi recai immediatamente nella stanza di Hope, che per l’appunto era caduta dal letto e in quel momento si grattava la testa con aria confusa, come una scimmietta. Mi venne da ridere, e non riuscii a trattenermi, così sfociai una delle mie risate  rumorose e cristalline, ed andai ad aiutare la mia sorellina.
‘’ Des che ore sono?’’ chiese confusa.
Una nanetta di quattro anni che chiede che ora è, molto bene.
‘’Sono le otto e un quarto’’ dissi afferrando l’orologio sul comodino.
‘’Oggi voglio andare da Scarlett’’ affermò Hope.
‘’ Non so se ho tempo di accompagnarti, Hope’’ dissi sbuffando.
‘’ Tanto mi ci accompagna Niall, se tu non vuoi’’ disse lei con aria soddisfatta.
‘’ Va bene, poi vediamo. Ora ti preparo così ti portiamo a scuola, siamo già in ritardo’’ conclusi io, iniziando a vestirla.
Io e Niall avevamo un permesso speciale a scuola, potevamo entrare ogni giorno alla seconda ora, poiché avevamo Hope da accudire, io ce l’avrei fatta anche se entravamo ad un orario normale, ma chi non approfitterebbe di un’occasione così(?).
                                                                                                                            ***

La voglia di andare in quella sciocca ed inutile, almeno per me,lezioni di chimica era sotto zero, ma dovevo farlo. Varcai la porta, vedendo già tutta la classe posizionata nei banchi,ed il prof attento a fissarmi con aria arrabbiata.
‘’Destiny! Sempre in ritardo! Vede che rischia di essere rimandata!’’ disse lui, alzando il tono di voce.
‘’Tanto vengo rimandata ugualmente, e poi la sua materia è così pallosa’’ risposi io, senza accennare ad alcun segno di vergogna o cortesia.
‘’Non la mando dal preside per ora, sarebbe troppo comodo. Si vada a sedere accanto alla signorina lì in fondo, è nuova’’ disse lui.
Avete capito bene, no, non sono stata quella fortunata ragazza che si è seduta per puro caso accanto al più figo della scuola, prima si odiavano e poi si amavano. Nelle mia classe di figo c’era ben poco, e quella ragazza nuova a prima vista sembrava essere abbastanza tranquilla.
Lentamente, andai a sedermi accanto a lei.
‘’ Hei, anche tu sei nuova?’’ chiese dipingendo un sorriso sulla sua faccia.
‘’ No’’ risposi piatta.
‘’ Carino il tuo cappello!’’ esclamò poi, mantenendo un tono di voce placato.
‘’Somiglia tanto a quelli che spesso usa mio cugino’’disse poi, dilungandosi.
‘’ Okay.’’ Mi limitai a dire.
‘’ A quanto sembra non sei molto socievole, bhé, in realtà non lo sono neanche io’’ disse poi, levando finalmente quel sorriso idiota dalle sue labbra.
Non le risposi più, feci finta di essere interessata alle noiosissima lezione, mentre in realtà ero immersa nei miei pensieri.
La lezione, se pur lentamente, passò, e così mi affrettai a cercare Niall.
A passo svelto, chiaramente senza guardare in faccia nessuno, anche per via del cappello, mi diressi verso il mio armadietto, dove c’era anche il suo poiché erano vicini. Ma stranamente lui non c’era.
Sentii delle urla provenire dal corridoio più infondo, e corsi a vedere cosa succedeva. Trovai una massa di persone aggrovigliate intorno a qualcuno ma non capivo chi, poi, mettendomi sulle punte, scorsi dei capelli biondi, e subito intuii che erano quelli di Niall.
‘’ Idiota, che cosa facevi con mia cugina?!’’ gridò il ragazzo che era di fronte all’irlandese, che ancora non ero riuscita a scorgere.
‘’ Stavamo solo parlando , calmati!’’ disse poi la voce del biondino, cercando di placare le acque.
‘’Lo spero per te, biondo’’  rispose poi la voce roca. Mi infiltrai velocemente tra le persone ammassate,  arrivando finalmente vicino a Niall. Di fronte ai miei occhi si presentò una figura snella  e alta, con dei folti ricci in testa che ricadevano fino alle orecchie, e due grandi occhi verdi chiari pronti ad accecare chiunque li guardasse. Adoravo il mio cappello per questo, io riuscivo a scorgere gli altri, ma gli altri non vedevano me. Lo usavo perché ero insicura tutto il tempo, pensavo sempre di non essere abbastanza.
Presi per mano Niall e cercai di trascinarlo via, ma la voce del riccio mi bloccò.
‘’ E tu chi sei..il suo angelo difensore?’’ capii che quelle parole erano riferite a me, così mollai Niall ed andai vicino al riccio. Arrivai a pochi centimetri dal suo viso, fino a che la visiera del mio cappello sfiorò la sua fronte, e senza accorgermene il suoi occhi finirono nei miei. Rimasi lì per pochi secondi, ero ipnotizzata dal suo sguardo, ero affogata nei suoi occhi, ma poi ripresi a rimettere in funzione il cervello,e rimanendo in quella posizione iniziai a parlare.
‘’Senti  tizio, non so chi tu sia, ma io sono solo una amica del ragazzo che stavi aggredendo, lui si saprebbe difendere da solo, ma non voglio che si abbassi ai livelli di ‘alcune’ persone e faccia inutili risse, ciao’’. Lo guardai con uno sguardo minaccioso, come per dire ‘’hai perso’’,e me ne andai, fregandomene che tutti gli occhi erano puntati su di me.
                                                                                                                                  ***
Erano ormai le tre de pomeriggio, avevamo finito di mangiare e Niall era sul divano con in braccio Hope, mentre guardavano i ‘’Baby Looney Tunes’’ alla televisione. Sorrisi nel vedere quella scena, era dolce vederli insieme. Decisi di andarmi a sedere affianco a loro,,e così mi buttai a peso morto sul divano, sedendomi accanto a loro.
‘’ Vuoi che tenga un po’ io Hope?’’ chiesi pensando fosse affaticato a tenerla sulla gambe ormai da mezz’ora.
‘’Non preoccuparti Des!’’ esclamò lui sorridendomi. Ed io sorrisi a mia volta.
‘’ Des, ho sonno, mi accompagni in camera a dormire?’’ chiese poi con voce fioca la mia sorellina. Io annuii, e la presi in braccio, aiutata da Niall che la accompagnò nelle mie braccia spingendola verso l’alto.
‘’Io vado, a fra poco’’ sussurrai.
Addormentai Hope in pochi minuti, era  molto stanca e per fortuna si mise a dormire come un ghiro in  men che non si dica.
Scesi le scale lentamente, e vidi Niall che giocava alla wii a tennis.
‘’Biondino,ti sfido. Chi vince questa partita potrà mangiarsi una fetta in più della torta per il compleanno di Hope  domani!’’ dissi io, sorridendo.
‘’ Ci sto!’’ esclamò poi lui, guardandomi con aria di sfida.
Giocammo la partita, e vinsi io, così mi catapultai su di lui a cavalcioni dato che era seduto sul divano  ‘’offeso’’ per aver perso.
‘’ Perdente!’’ esclamai terminando la frase con una linguaccia.
‘’La prossima volta vincerò io!’’ disse afferrandomi per i polsi e bloccandomi su di lui.
‘’La convinzione fotte la gente, biondo!’’ dissi poi io, rimanendo a fissare i suoi occhi azzurri ghiacciati.
‘’Quanto tempo che non vedevo i tuoi occhi!’’ disse lui continuando appunto a fissare i miei occhi verdi. Io gli sorrisi.
‘’Strano, perché io ogni giorno faccio di tutto per metterli in mostra!’’ dissi ironica ridendo leggermente.     
‘’Faresti bene a farlo, hai due occhi stupendi Des’’ disse poi lui, addolcendo la voce.             
‘’I tuoi lo sono’’ dissi io avvicinandomi di più al suo viso. Quando fui a pochi centimetri dalle sue labbra, le cominciai a fissare intensamente, e così lui faceva con le mie.
‘’Guardali, hanno delle sfumature bianche brillanti, ed il colore del cielo e del mare, a variare della luce’’ dissi sussurrando, tracciandogli con un dito il contorno dei suoi occhi.
‘’E poi il tuo corpo, ben scolpito’’ dissi passandogli un dito sugli addominali.’’E i tuoi fianchi, sembrano fatti apposta..per…per…per farti il solletico’’ dissi l’ultima frase più rapidamente ed iniziai a torturarlo facendogli il solletico, e lui iniziò a ridere rumorosamente, era da tanto che non ridevamo insieme, di gusto. In quel periodo io ero davvero distrutta; Hope aveva iniziato a crescere e aveva le sue prime amichette, voleva i giocattoli. Mia madre mi aveva chiamato poco tempo prima, era la prima volta che sentivo la sua voce dopo ben 18 anni,e mi aveva traumatizzato , che è dire poco. Dopo che mi abbandoni, mi richiami quando ho diciotto anni, ma vergognati.
Mi aveva detto di incontrarla, che doveva parlarmi, ma chiaramente io avevo rifiutato, essendo più acida possibile. E quella sera di due mesi prima era stata l’ultima volta che mi ero tagliata, farlo mi dava forza, anche se infondo sapevo che era sbagliato.
‘’Basta , ti prego Des, basta!’’ disse Niall imprecando di smetterla.
‘’ E va bene, può bastare’’ dissi io, scendendo da sopra di lui, e catapultandomi al posto del divano affianco a lui. Mentre lui respirava affannato, poiché aveva riso troppo, io lo guardavo fissando attentamente i suoi lineamenti. Non avevo mai notato che fosse così dolce.
Dopo un po’, lui si girò vero di me, ed io puntai lo sguardo sulla tv, per non far vedere che lo stavo fissando.
‘’ Hei, mi devi ancora spiegare perché stavi litigando con quel tipo a scuola’’ dissi sospettosa.
‘’Stavo parlando con sua cugina, poiché eravamo in classe insieme, e si  è incazzato pensando che facessimo chissà cosa. Non ci sta con la testa quel tizio’’ disse alzando le spalle, in segno di disappunto.
‘’Oddio. Parecchio sballato insomma.’’ Dissi io ancora stupita.
‘’ Già. Comunque pomeri…’’ la voce di Niall fu interrotta dal suono del campanello della porta, dove io mi precipitati ad accorrere, non aspettavamo nessuno, strano pensai.
‘’ Tu!?’’ chiesi io sgranando gli occhi, che poi non si vedevano.
‘’Si. Possiamo entrare?’’ disse facendo cenno ad una ragazza che stava dietro di lui. La riconobbi appena. Era la ragazza che mi aveva parlato la mattina a scuola, ma sembrava un’altra persona. Aveva uno skateboard in mano , il ciuffo biondo le ricopriva un occhio, e a sinistra si poteva notare l’altro occhio, di un azzurro misto al verde, simile a quello del ricciolino al suo fianco.
‘’Certo.’’ Risposa Niall da dietro, sbucando dal salone.
Entrarono rapidamente, e io squadrai quella ragazza. Indossava una felpa lunga nera, simili a quelle che usavo io, però chiusa. Sotto di essa uno shorts che si vedeva appena, poiché era ricoperto quasi interamente dalla felpa,e poi un paio di  superga nere ai piedi. I capelli erano mossi e biondo cenere, e le ricadevano fino a poco prima del sedere.
‘’Come ma qui?’’ chiesi acida , rimanendo in piedi, mentre i tre, compreso Niall si sedettero.
‘’Mio cugino voleva chiedere scusa per oggi, poiché il biondo è innocente!’’ disse lei, piatta.
‘’ Scuse accettate. Ma come mai ti sei incazzato tanto, scusa ? Non eravamo in posizioni compromettenti .. ‘’ disse Niall curioso.
‘’ E’ una lunga storia. Un paio d’anni fa’ un ragazzo mi trattava malissimo, e dato che lui è il mio angelo custode –disse facendo le virgolette con le mani- mi vuole proteggere, viviamo anche insieme da un po ormai’’ disse la ragazza.
‘’ Joy, non devi raccontare la nostra vita!’’ Disse il riccio altamente scazzato.
‘’Non badateci. E’ sempre  arrabbiato, proprio come me. Comunque io sono Joy, e lui è Harry.’’ Disse, mantenendo sempre un espressione cupa.
‘’Oh bhé, anche noi viviamo insieme da un po’, ma noi siamo migliore amici,ed anche io mi spavento per lei a volte’’ disse l’iralndese sorridendo a Joy.
‘’Horan, chiudi quella cazzo di bocca , non sono affari loro’’
‘’Piacere io sono Niall e lei è Destiny-sono-sempre-acida.’’ Disse sbuffando,con tono rassegnato.
‘’Pff, due ‘’amici’’ che vivono insieme e rimangono solo amici?! Come no’’ disse Harry scoppiando in una risata.
‘’ Senti, tu –dissi indicandolo con il dito indice, avvicinandomi a dove era seduto- Har o come ti chiami , non sono cazzi tuoi di quello che siamo o che non siamo, non devi permetterti a giudicare o a fare commenti su come viviamo e...’’ la mia lunga serie di minacce fu interrotta da un pianto, e capii subito chi era.
‘’Vado io’’ dissi sospirando, iniziando a salire le scale.
‘’Bel culo, anche se non si vede molto…’’ disse il riccio gridando. Non risposi , mi limitai a fare uno sguardo incazzato,e poi andai in camera di Hope.
‘’Hope, perché piangi?’’ dissi vedendola rannicchiata sul letto.
‘’ Voglio mamma e papà. Gli altri bambini li hanno i genitori, ed io no, perché?’’ disse alzando la testa verso di me.
‘’ Hope. Lo sai, mamma e papà ci hanno abbandonato. Sono persone cattive. Con te ci siamo io e Niall!’’ dissi cercando di consolarla, sedendomi sul letto.
‘’Tu non sai se sono cattiva i nostri genitori! Quella cattiva sei tu!’’ disse gridando così forte che lo fece sentire anche al piano inferiore, e poi scappò in bagno, chiudendosi a chiave.
‘’Che succede!?’’ disse Niall col fiatone, poiché aveva corso le scale velocemente.
‘’Hope ha avuto una piccola crisi, le mancano mamma e papà. E si è arrabbiata con me perché ho cercato di spiegarle che non sono buoni i nostri genitori..ma basta, io non ce la faccio più. Non riesco a reggere una bambina da sola!’’ dissi per poi accasciarmi a terra, dimenticandomi che due sconosciuti fissavano la scena a pochi centimetri.
‘’Hei, Des ci sono io con te, non sei sola” disse poi Niall tirandomi su e abbracciandomi, e fu lì che mi accorsi della presenza di Joy ed Harry.
‘’E voi che cazzo guardate!? Andatevene, avete chiarito. Non siamo amici né niente chiaro!?’’ dissi io staccandomi dall’abbraccio e guardando con aria minacciosa i due.
‘’Come vuoi..oh, Niall anche a te piace Call Of Duty? Ho visto che lo hai vicino la play’’ disse Harry, come se avesse mezzo ignorato le mie parole.
‘’Chiaramente sì ! E’ uno dei miei giochi preferiti!’’ disse sorridendo.
‘’Un giorno di questi se vuoi vieni a casa mia , c’è un mio amico che detiene il record in questo gioco, così facciamo una specie di torneo! Ci divertiremo!’’ disse Harry sorridendo. Aveva due fossette quando sorrideva. Si lo ammetto, avevo pensato fossero deliziose ma levai subito quell’idea dalla mente.
‘’Dimmi dove e quando’’ disse Niall strizzando un occhio.
‘’In via Gervasis, numero 16, domani alle 18:30. Ti aspetto’’ disse.
‘’Vi aspettiamo, veramente. Se vuoi puoi venire anche tu, Destiny.’’ Disse Joy, rivolgendomi un’occhiata priva di sentimento.
‘’Contaci’’ dissi io, acida come sempre.
‘’Significa che ci penserà su’’ disse Niall  cercando di non farmi sembrare troppo acida.
Detto questo, i due si allontanarono giù per le scale.

Spazio Autrice:

-Salve belle ragazze! Grazie mille per le recensioni del prologo, siete gentilissime! La ragazza della foto in alto al capitolo, sarebbe Destiny, anche se immaginatevela con le felpe lunghe e il suo solito cappello da rapper belle zie! Quindi quegli occhi, a mio parere stra faighi, lei li lascerà vedere a pochissime persone, come si capisce. Anyway, finalmente, ho finito gli esami! *balla la conga*.
Bei voti, e poi gli orali erano una cazzata madornale! Questo capitolo è bello lungo, anche se non è che mi soddisfi molto.
Ma volevo annunciarvi che questa storia sarà basata anche molto sui problemi psicologici di Des, infatti fra un po' di tempo succederanno molte cose nella sua vita, e non intendo solo di ragazzi, come nella maggior parte delle fan - fiction.
Bene, io vi lascio, sta sera mangio pizzaaa! Alla faccia del mio irlandese che ieri tifava spagna solo perché abbiamo battuto l'irlanda! Rosichi AMMMMORE MMMIO! Beene, recensite, e fatemi sapere cosa ne pensate. Se volete che passi dalle vostre storie sarei ben felice di farlo, quindi lasciatemelo scritto, magari potremmo anche fare amicizia, chilllosà (': . xx
Auroritah.

  
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