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Autore: TheOnlyWay    02/07/2012    13 recensioni
Ho sempre pensato che i ragazzi fossero stupidi e insensibili. Poi ho conosciuto lui e ne ho avuto la conferma: sono dei completi idioti.
E non è colpa loro, probabilmente è una questione genetica, anche se in effetti dovrebbero iniziare a cercare una cura per questa stupidità dilagante.
Insomma, ci sarà pur qualcosa che si possa fare, per evitare che diano aria alla bocca, tanto per dimostrare che sono addirittura in grado di formulare un pensiero coerente.
Quando ho capito che Louis Tomlinson è un idiota?
Non mi ci è voluto molto, se devo essere sincera. È bastato che lo incontrassi nel corridoio, vicino al mio armadietto.
«Ciao, bambolina.»
Era il mio primo giorno nella nuova scuola e tutto ciò che desideravo era diventare invisibile. Essere al centro dell’attenzione non mi era mai piaciuto un granché: preferivo starmene sulle mie, parlare il tanto necessario e ignorare completamente tutto il resto. Louis aveva rovinato i miei piani, perché aveva catturato l’attenzione di tutti i presenti con due semplici parole.
Sorrideva, mentre dietro di lui quattro ragazzi osservavano la scena con particolare interesse. E poi si dice che sono le ragazze a girare in branco.
«Bambolina ci chiami tua sorella, idiota.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '"Like an Hurricane"'
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Chapter 12.






Stava andando tutto come previsto, quella mattina.
Per una volta tanto, Louis aveva capito alla perfezione cosa dovevamo fare e si stava prodigando per spargere in giro la voce che Harry e Melanie stavano insieme. In quel momento, poi, stava parlando con Valerie, una delle sue innumerevoli ex e, soprattutto, cugina di Jason. Cercai di respingere la gelosia che aveva iniziato ad attanagliarmi le viscere dal momento in cui Valerie aveva sfiorato il braccio di Louis e annuii soddisfatta quando lo vidi girarsi verso di me ed aprirsi in uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Con una punta d’orgoglio, mi resi conto che sorrideva così solamente a me.
Poco dopo si avvicinò, con aria decisamente realizzata. Mi baciò la fronte con dolcezza e poi, insieme, ci avviammo verso la mensa.
«Cos’ha detto?» domandai, curiosa.
«Mmmmh, niente.» rispose Louis, facendo il misterioso.
«Lou! Dai, dimmelo.» protestai, molto più simile ad una bambina di cinque anni che alla ragazza di sedici anni che mi sforzavo di essere.
«Te lo dico solo se stasera vieni a cena da me.»
«Certo.»
«Intendevo a casa di mia mamma.»
«Oh.» mormorai, colta di sorpresa. Cielo, avevano preso la storia proprio sul serio, a quanto pareva.
«Già. Allora?» colsi il suo tono preoccupato, così mi affrettai a tranquillizzarlo. Non era affatto un problema, trascorrere la serata in compagnia di Johannah e delle sorelle di Louis.
«Si, certo.» annuii. Gli sorrisi, per convincerlo che non mi pesava affatto. Ed era vero.
«Allora? Che ha detto Valerie?» dovette accorgersi del tono acido con cui avevo pronunciato il nome della ragazza, perché ridacchiò.
«Ha detto che a Jason non piacerà affatto, ma che probabilmente non avrà le palle di mettersi contro tutti e cinque. Sai, pare che nemmeno a lei stia tanto simpatico.»
Alzai gli occhi al cielo. E grazie tante, esisteva davvero qualcuno che avrebbe potuto trovare Jason Coburn simpatico? Io ne dubitavo fortemente.
Ridacchiai, mentre afferravo il vassoio in plastica e mi posizionavo in fila davanti a Louis, che mi aveva gentilmente offerto il suo posto.
«Byron ti sta guardando un po’ troppo, per i miei gusti.» borbottò, parandosi dietro di me in modo che nessuno riuscisse a vedermi.
«Chi?» domandai, confusa.
«Byron. È in classe tua.»
«Ah, Joshua, intendi.»
«Si, Joshua.» brontolò Louis, facendo una smorfia strana con la bocca. Iniziai a ridere, divertita ed emozionata da questo suo attacco di gelosia. Non glielo feci notare, però. Invece, mi voltai verso di lui e lo baciai lievemente.
«È solo il mio compagno di banco nell’ora di letteratura. E comunque, io penso solo a te, Tomlinson.» rivelai, a bassa voce.
Non erano proprio da me, tutte quelle smancerie, ma Louis era riuscito a far venire fuori il mio lato migliore. Ed era una cosa che mi piaceva davvero, perché mi sentivo bene e, soprattutto, felice.
 
 
***
 
 
Quando ci sedemmo al tavolo, sembrava più che evidente che Liam fosse davvero, davvero nervoso. Capii subito il perché: Harry e Mel ancora non si vedevano.
Quella mattina, prima di entrare a scuola, avevamo pensato che un’entrata trionfale fosse proprio ciò di cui avevano bisogno.
Perciò, cosa c’era di meglio della mensa?
Ormai erano quasi tutti seduti, quando le porte si aprirono per l’ennesima volta ed Harry e Mel entrarono. Il silenzio calò immediatamente per tutta la sala. Era rotto solamente da Liam, che continuava a mangiare con tutta tranquillità, infischiandosene apertamente del “momento epico”.
«Cosa vuoi per pranzo, dolcezza
Dovevo ammettere che Harry era un ottimo attore. Anzi, un superbo attore. Da come guardava Melanie, sembrava pensasse che al mondo non esisteva nessun’altro a parte lei. Ed anche Mel, in realtà, non se la cavava affatto male. Aveva le guance rosse e sembrava davvero emozionata. Sentii che rispondeva «quello che prendi tu, amore.» poi distolsi la mia attenzione per rivolgerla a Liam.
A quanto pareva, non era proprio così indifferente come voleva far credere. Fissava l’amico e la ragazza che gli piaceva con uno sguardo talmente di ghiaccio che pensai che da un momento all’altro si sarebbe alzato e avrebbe preso Harry a pugni.
Invece niente, quando Harry e Mel si accomodarono uno accanto all’altra, molto più vicini di quanto lo fossero stati fino a quel momento, Liam sorrise e si congratulò.
Che razza di idiota.
Melanie ci rimase davvero male, tanto che gli occhi le divennero lucidi. Iniziai a dubitare della mia idea.
Non volevo davvero che soffrissero. Tutto ciò che speravo, era che si rendessero conto di essere fatti l’uno per l’altra. Era lo stesso che avevano fatto loro per me e Louis, no?
Harry sembrò accorgersi di tutto, così avvolse le spalle di Melanie con il braccio e le lasciò un bacio sulla tempia. Lei gli sorrise grata e si accoccolò un po’ di più al suo fianco. Seppure tifassi per Liam, dovetti ammettere che erano carini, insieme.
Ma non era quello che voleva Mel, perciò non c’era storia. Liam doveva svegliarsi. E, se non l’avesse fatto presto, avrebbe rischiato di perdere Melanie.
Sapevo anche che avrei dovuto finirla di impicciarmi negli affari degli altri. Avrei dovuto dedicarmi ai miei, visto che mi attendeva una cena a casa di Louis. Cena che mi vedeva ufficialmente come sua fidanzata. Non potevo nemmeno pensarci.
E non sopportavo nemmeno di vedere Melanie tanto triste.
«Mel, che ne dici di venire da me, questo pomeriggio? Ho bisogno di un tuo consiglio.» le chiesi, con un sorriso tranquillo. Improvvisamente, la tensione si stemperò. Liam riprese a mangiare e Melanie tornò la solita Melanie.
«Dove devi andare, stasera?»
«A cena da Louis.» mormorai, mentre sentivo le guance colorarsi di rosso. Niall, seduto alla mia destra, ridacchiò.
«Wow, qualcuno qui fa sul serio.» gli rivolsi un’occhiata in tralice, salvo poi scoppiare a ridere di fronte alla sua aria che avrebbe dovuto essere provocante ma che in realtà lo faceva sembrare un po’ scemo.
Gli scompigliai quell’ammasso di capelli biondissimi, poi gli lasciai un bacio sulla guancia. Niall sorrise.
«Ci possiamo vedere, dopo la cena?»
«Tu con la mia fidanzata non vai da nessuna parte.» borbottò Louis.
«Sei un cretino, Louis. Intendevo tutti insieme.» Niall alzò gli occhi al cielo e riprese a mangiare con il suo solito entusiasmo.
«Non sarai un po’ troppo geloso?» lo stuzzicò Zayn, con un ghigno divertito. Louis fece spallucce, poi, come a dimostrare che non gli interessava affatto che pensassero che fosse geloso, mi abbracciò e mi baciò con slancio.
«Lei è tutta mia.»
 
 
***
 
 
Melanie stava in silenzio da ben dieci minuti. Ed era un evento più unico che raro: Mel era la persona più chiacchierona e più allegra che avessi mai conosciuto in vita mia. E vederla sdraiata sul mio letto, con l’aria abbattuta e sconsolata di chi non sa più che pesci pigliare, mi riempiva di tristezza.
«Ne vuoi parlare?» le chiesi, preoccupata. Nel frattempo, mi sdraiai accanto a lei e cominciai ad accarezzarle i capelli con gentilezza.
Melanie affondò ancora di più la testa nel cuscino, poi rispose. La sua voce giunse un po’ soffocata, ma capii comunque ogni parola.
«Non capisco. Perché non gli importa di me?» chiese, con le lacrime agli occhi. Sospirai.
«Non penso sia così. Anzi, sono sicura che gli importa. Solo che è un maschio, e i maschi sono stupidi.» risposi, seria. Be’, lo pensavo davvero. Essere innamorata, non aveva mica viziato del tutto i pensieri sui ragazzi. Che fossero idioti, era risaputo.
«Louis non è stupido.» borbottò Mel. Ridacchiai.
«Mel. Louis è il più stupido di tutti.»
«Ma ti ama.»
«Credo di sì.»
«Ti ama. Altrimenti non ti avrebbe mai invitato a cena a casa sua. Sai, non ci ha mai portato nessuna.»
«Anche Liam ti ama. Deve solo accorgersene. E capire che fare l’orgoglioso non lo porterà da nessuna parte. Non so te, ma io confido in lui. È intelligente, davvero.»
«Lo pensi sul serio?» domandò Melanie, alzando il viso dal cuscino e guardandomi speranzosa.
«Cosa? Che Liam sia intelligente?»
«No. Che mi ami.»
«Certo. Altrimenti non avrei mai chiesto ad Harry di fingersi il tuo ragazzo.» confessai, facendole un occhiolino malizioso. Mel ridacchiò.
«Lo sapevo, che non era un’idea di Louis e basta.» alzò gli occhi al cielo, poi sorrise e scosse le spalle.
«Va bene, Liam Payne. Vuoi la guerra? E guerra sia.»
Finalmente, pensai.
«Ed ora, pensiamo a come renderti fantastica per questa sera.»
 
 
***
 
 
Scusatemi. Questo capitolo fa proprio schifo. Lo so che avevo promesso un capitolo fantastico e blablabla, ma mi è uscito così. Non riesco a concentrarmi solo su Liam e Melanie. La mia testa è in fissa per Louis e Cassidy, perciò ce li piazzo dappertutto.
Comunque, sto lavorando allo spin-off su Liam e Melanie, non so quando sarà pronto, ma credo che stia uscendo bene.
 
Detto questo, vi ringrazio per aver recensito lo scorso capitolo e vi chiedo scusa per non aver risposto alle recensioni MERAVIGLIOSE che mi avete lasciato. Le ho apprezzate tantissimo. Perciò grazie, di cuore.
 
Ora, ho postato una nuova long e una nuova OS, mi piacerebbe sapere che ne pensate, vi lascio il link, basta cliccare sul titolo.
 
Long: Wedding? No, thank you.
OS: Cicatrici
 
Ah, dimenticavo! Per chi volesse, su Twittah sono @FTheOnlyWay
   
 
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