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Autore: Marti Lestrange    03/07/2012    11 recensioni
[STORIA SOSPESA]
- Ricordati di sfidarmi più spesso, Finnigan – disse James.
- Sarà fatto, James Potter – rispose lei sorridendogli.
Ecco una citazione dal prologo. Premessa: questa è la mia prima fan fiction su Harry Potter. Ho cominciato a scriverla subito dopo l'uscita dell'ultimo film. Spero che perdonerete eventuali errori o inesattezze nel testo. Protagonista è un personaggio inventato: Cornelia Finnigan, figlia di Seamus. Che ne dite del nuovo titolo??? Spero che la seguirete =) -Martina-
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo 10 – parte prima
“Non mi fai i complimenti, Finnigan?”.

 
 
- Dove sei stata? – esclamò Victoria.
Cornelia si risedette al suo tavolo, accanto alla sua amica, che la guardava stupita.
- Stanno per fare l’annuncio – continuò Victoria.
- Scusa, ero un attimo fuori a prendere aria – rispose Cornelia.
Con la coda dell’occhio, vide Scorpius che tornava al suo tavolo e si sedeva accanto a Clarissa. Si scambiarono un’occhiata, poi l’attenzione di Cornelia si spostò sulla McGrannit.
- Buonasera – iniziò – Spero che la serata sia di vostro gradimento…
Tutti i presenti applaudirono, dimostrando così di essere d’accordo.
- Molto bene – continuò la preside – Il momento che tutti stavamo aspettando è finalmente arrivato.
Nella sala calò una strana luce, come se alcune candele si fossero spente. Tutti stavano in silenzio, in attesa.
- Prima di tutto, vorrei presentarvi l’allenatore della squadra di Hogwarts: Oliver Baston.
- Cosa? – esclamò Victoria un attimo prima che un fragoroso applauso invadesse la Sala Grande, che accolse l’ex-campione dei Grifondoro e dei Puddlemore United.
Il padre di Victoria era un bell’uomo alto e serio. Indossava un completo nero molto elegante e camminava con passo sicuro verso il palco. Venne accolto dalla McGrannit con una calorosa stretta di mano.
- Buonasera a tutti – cominciò Baston prendendo la parola – Sarete sorpresi di vedermi qui…
Lanciò un’occhiata a Victoria, che era rimasta senza parole.
- Sono contento di essere tornato, soprattutto perché mi è stata offerta la possibilità di allenare la squadra che rappresenterà Hogwarts nel Campionato Europeo. E’ un grande onore per me. Spero di non deludervi. Grazie a tutti.
La Salaapplaudì educatamente e così fece Victoria, che era ancora a bocca aperta.
- Non ci credo – disse solo.
- E’ suo padre – disse Rose a Matteo, che non capiva la reazione di Victoria.
- Vic, tutto okay? – le chiese Cornelia.
- Sì, tutto bene. E’ stata solo una sorpresa, tutto qui.
- Molto bene – continuò la McGrannit – Ci siamo. Quando chiamerò il vostro nome, siete pregati di avvicinarvi a me qui sul palco, grazie.
Tutta la sala tratteneva il respiro, in attesa. Cornelia era seduta accanto a Victoria, ed entrambe erano tese, desiderose di sentire pronunciare il loro nome e di salire su quel palco per rappresentare Hogwarts.
- Comincerei dai due battitori – riprese la McGrannit, aprendo una busta sigillata – Accogliamo qui sul palco Charles Pringle!
Charles, un simpatico Corvonero del sesto anno, si alzò dal suo tavolo sotto gli applausi di tutta la sala, ma soprattutto dei suoi compagni di dormitorio. Il suo amico - e a sua volta battitore nella squadra - Lawrence Morgan, gli diede una pacca sulla spalla talmente forte che il povero Charles quasi barcollò sotto il peso di Lawrence. Si incamminò verso il palco e la McGrannit lo accolse con una stretta di mano e un sorriso di incoraggiamento. Charles si andò a posizionare accanto a Oliver Baston, che gli sorrise a sua volta.
- Ora che abbiamo rotto il ghiaccio, accogliamo qui sul palco uno dei battitori più forti degli ultimi anni: Marcus Wilkins!
Marcus venne festeggiato sia da James che da Thomas, che sedevano al suo stesso tavolo. Daisy lo baciò davanti a tutti. Mentre si dirigeva verso il palco, Marcus passò accanto al tavolo di Cornelia e così lei e tutti gli altri gli fecero i complimenti.
La McGrannitstrinse la mano anche a lui e poi il battitore del Grifondoro si andò a mettere accanto a Charles. I due si strinsero la mano, trasformandosi da avversari in compagni.
- Vorrei solo fare una precisazione – riprese la preside – La prima scelta degli esaminatori era stata il signor Evan Mallory, di Serpeverde. A causa della squalifica per gioco scorretto che il signor Mallory si è guadagnato nella prima partita di campionato, gli è stato tolto il ruolo, che è poi andato al signor Pringle, assolutamente più meritevole. Grazie.
Dal tavolo di Serpeverde si alzò una marea di fischi e recriminazioni, che vennero poi sedate dalla rappresentante della loro casa, la professoressa Greengrass.
Cornelia osservò per un momento il volto mesto di Evan Mallory: era a causa dell’incidente con quel bolide che aveva perso la sua occasione di entrare nella squadra. Come aveva detto la preside, Charles Pringle meritava più di Evan di essere scelto. Prima o poi, certi errori si pagano.
- Chiusa questa parentesi, procederei con l’annuncio del portiere.
Cornelia lanciò un’occhiata a suo fratello, che ricambiò. Era visibilmente teso.
- Il ruolo va a Thomas Finnigan!
Tutto il Grifondoro si alzò in piedi, esplodendo come una bomba. Suo fratello abbracciò il suo migliore amico e poi corse verso il tavolo di sua sorella. L’abbracciò, quasi sollevandola da terra.
- Congratulazioni, Tom! – gridò lei, cercando di sovrastare il baccano generale.
Lo baciò sulla guancia e poi lo osservò salire sul palco e stringere la mano della McGrannit, che aggiunse: - Il signor Finnigan è stato investito del ruolo di Capitano.
Gli consegnò un distintivo dorato con sopra inciso lo stemma di Hogwarts. Thomas era tutto sorrisi, felice come non mai.
Cornelia si girò ad osservare James, rimasto al tavolo con Sarah e Daisy. Non sembrava molto felice. Sperò con tutto il cuore che fosse stato scelto ma, dentro di sé, proprio in fondo all’anima, una voce le diceva che il ruolo l’avrebbe ottenuto Scorpius. Ne era sicura.
- Bene, bene – continuò la McGrannit – Abbiamo capito che il signor Finnigan è molto amato, ma procediamo con gli altri annunci. I Cacciatori…
Victoria strinse la mano di Cornelia sotto il tavolo e lei ricambiò la sua stretta. Fece un respiro.
- Congratulazioni ad Alicia Wilson!
Alicia Wilson giocava come cacciatrice per il Corvonero. Era una studentessa del settimo anno con un caschetto biondo che le sfiorava appena le spalle. Era simpatica, per quanto la conosceva Cornelia.
“Meno uno”, pensò, sempre stringendo la mano di Victoria.
- Il secondo posto va a… Eric Beckford!
Eric Beckford era un ragazzo alto e minuto del sesto anno di Tassorosso. A Cornelia non stava particolarmente simpatico e non le sembrava certo più forte rispetto agli altri. Non più forte di lei.
- Bene – continuò la McGrannit – L’ultimo posto nella triade dei cacciatori va a…
Lasciò per un momento la sala nell’incertezza più totale, poi…
- Cornelia Finnigan!
Cornelia portò una mano alla bocca mentre il Grifondoro esplodeva per la terza volta. Venne sommersa dall’abbraccio di Victoria, che le gridava quanto fosse felice per lei. Notò appena Edward che l’abbracciava. Poi Rose e Albus. Incrociò per un istante lo sguardo felice di James, che le sorrideva radioso. Salì sul palco come in trance. Strinse la mano alla McGrannit, che le rivolse un sorriso pieno. Volse lo sguardo a suo padre, che la guardava orgoglioso dal suo tavolo. Infine, si rifugiò nell’abbraccio caldo di suo fratello.
- Sapevo che ce l’avresti fatta, sorellina – le disse lui sorridendole.
Lei non disse niente, non aveva più parole.
I Grifondoro stavano ancora applaudendo e festeggiando, ma la McGrannit aveva ancora un annuncio da fare.
- Molto bene. Direi di concludere questa maratona, che ne dite?
Tutta la sala si dimostrò d’accordo.
“Il momento è arrivato”, pensò Cornelia. Il momento che tutti aspettavano. La conclusione di una sfida. Scorpius contro James. Chi avrebbe vinto la partita?
- L’ultimo annuncio riguarda il ruolo da cercatore. Scelta molto combattuta, mi hanno detto. Alla fine, non ci sono stati dubbi. Il cercatore della squadra di Hogwarts è Scorpius Malfoy!
Cornelia girò subito lo sguardo verso il tavolo dove sedeva Scorpius, che venne festeggiato dal suo migliore amico Zabini, da Goyle e da tutti i suoi compagni. Clarissa cercò di baciarlo, ma lui la scostò, facendola risedere. Poi, Cornelia si rivolse a James, che fissava il palco con occhi vuoti. Per un lungo istante, sembrò quasi che lui non vedesse niente. Non guardasse niente. Poi, alzò gli occhi su di lei. Si guardarono. Lui alzò le spalle, come a voler dire “non fa niente”, si alzò e uscì dalla Sala Grande. Cornelia avrebbe voluto rincorrerlo, ma era bloccata lì.
Scorpius si avvicinò e le rivolse un sorrisetto.
- Non mi fai i complimenti, Finnigan?
- Vediamo… - rispose lei – No.
Gli rivolse un sorrisetto e girò la testa. Lui rise e poi lanciò dei saluti verso i suoi compagni.
“Esibizionista”, pensò Cornelia con rabbia.
 

*

 

- Non stai esagerando con quel Whisky Incendiario?
Cornelia si sedette vicino a suo fratello Thomas, che la guardò per un attimo, soppesò le sue parole e poi posò il bicchiere, ancora mezzo pieno di un liquido ambrato e caldo.
Cornelia rimase in silenzio. Le sue dita battevano sul tavolo il ritornello di una canzone di cui non ricordava il titolo. I suoi occhi seguirono lo sguardo di suo fratello, che era fisso su Victoria, stretta tra le braccia di Albus in mezzo alla pista da ballo. Cornelia osservò suo fratello. Nel suo sguardo si leggeva una certa amarezza. Un rimpianto troppo a lungo sopito. Ricordi che si affacciavano nella sua mente e che non trovavano riposo se non nell’oblio dell’alcol.
- Come mai il tuo cagnolino non è qui con te? – disse Tom, riscuotendola dalle sue riflessioni. Lo guardò e alzò un sopracciglio.
- Mica starai parlando di Edward, vero?
- Ma no, figurati…
Cornelia si mise a ridere.
- Comunque non è il mio cagnolino – precisò – L’ho lasciato a chiacchierare con Marcus.
- Un giorno o l’altro finirà male – commentò lui ridendo.
- Bè, anche tu non stai messo meglio, fratellone – commentò Cornelia.
Lui la guardò, serio. Poi distolse lo sguardo, puntandolo su un punto imprecisato della sala, passando prima velocemente da Victoria.
- Dovresti dirglielo, Tom – continuò lei – Dico davvero. Non puoi sapere cosa ti risponderà lei.
- Mi ha dimenticato, Corny – rispose lui – Non c’è altro da dire. Io mi sono comportato da stupido. Sono stato un perfetto idiota, ora lo so. Ma lei adesso sta con Albus, è felice.
- Bè, io non posso aggiungere altro, Tom, ma ripeto: dovresti dirglielo. Ti si alleggerirebbe l’anima.
- Ci sarebbero tante cose da dire e da fare. Adesso non posso.
Cornelia mise la sua mano sopra quella di lui e gliela strinse. Tom ricambiò la stretta, sorridendole con quel suo sorriso aperto e luminoso, che in quel momento era però spento e pigro.
- Tutto si sistemerà. Lo so – commentò Tom – Per tutti e due.
Cornelia gli sorrise.
- Lo spero tanto, Tom.
 


Continua…

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 Marti’s Corner
Bene bene, rieccomi con un nuovo capitolo. Lo so che questa parte non è particolarmente interessante e avvincente, ma è necessaria, visto che abbiamo conosciuto i nuovi membri della squadra di Hogwarts. Ve lo aspettavate, Scorpius cercatore? E Cornelia cacciatrice?

La conversazione tra Corny e suo fratello Tom è importante e indicativa, ci apre la strada a nuove prospettive. Che ne dite?

Aspetto i vostri preziosi pareri nella pagina delle recensioni ^_^
E colgo l’occasione per ringraziare tutti voi, nuovi e vecchi lettori, che ci siete sempre e che continuate a seguire Cornelia e i suoi amici. Ringrazio anche voi, lettori silenziosi: siete ugualmente preziosi. Un abbraccio a tutti!
 

Vi ricordo il mio profilo Facebook.
 
Baci, la vostra Marti.
 

   
 
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