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Autore: GredandForge    03/07/2012    1 recensioni
Doncaster.
Un lavoretto estivo: fare la baby sitter.
Il bimbo al quale avrebbe dovuto badare per un mese, si rivelò essere il cugino di uno dei cantanti della sua band preferita: Louis Tomlinson.
E se quel lavoro si sarebbe tramutato nella più bella esperienza della sua vita?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 9: MINE

Oggi hai la giornata libera. Saremo fuori città per tutto il giorno. Scusa per l’improvvisata! Xoxo April.
P.S.: I ragazzi sono rimasti qui, li accompagni tu in aeroporto? Il volo è alle 10.

Si era svegliata dopo una notte “insonne” con quel post-it attaccato al frigorifero, Rachele. Era un po’ contente di quella notizia, ma non aveva la forza per sorridere, a stento si reggeva in piedi, e riusciva a tenere gli occhi semi-aperti.
Pigramente guardò che ora fossero: le 9.45. Mancava un quarto d’ora al volo! Schizzò al piano di sopra più veloce di un fulmine, senza sapere con quali forze, e con tutto il fiato che aveva urlò: “SVEGLIAA! PERDIAMO IL VOL…” l’ultima parola venne spezzata da un cuscino piombato sul suo volto.
“Il volo è stato posticipato a questo pomeriggio. Si prega la gentile baby-sitter di tornare a dormire” era Harry, dalla stanza che divideva con Louis.
Si chiese –dopo aver analizzato e recepito le parole di Hazza- che fine avessero fatto gli altri tre. Erano due le camere degli ospiti: una la occupava lei, e l’altra Larry Stylinson. Non c’era più posto. Anche se, in camera sua vi entravano altre cinque persone col sacco a pelo…
Non terminò di formulare il pensiero, che si era già catapultata in camera: nessuno.
Tirò un mezzo sospiro di sollievo, e ridiscese in cucina per preparare la colazione.
Latte, cappuccino, caffè, toast, biscotti, fette biscottate e marmellate. Una colazione tipicamente italiana, mancavano solo i croissant e la nutella. E se ai ragazzi non fosse piaciuta… Avrebbero fatto colazione fuori.
Sentì la porta di casa aprirsi. Si affacciò dal vano della cucina per vedere chi fosse. Dopo pochi istanti comparve Louis con un paio di buste di carta bianca in mano. Chiuse la porta con un piede, e solo allora si accorse che Riky lo stava osservando.
“Buongiorno!” urlò con la sua solita vitalità.
“Ssh!” lo ammonì “I ragazzi dormono ancora tutti” bisbigliò.
“Perché parli a bassa voce? Sono al piano di sopra” le chiese sussurrando, mentre entrava in cucina. “Oh, hai preparato la colazione!” gli occhi azzurri luccicavano più del solito, alla vista di tutto quel ben di Dio. “Io invece sono andato a comprare i croissant” continuò orgoglioso mentre mostrava i due pacchettini. Bene, ora era decisamente una colazione all’italiana. Per essere perfetta mancava solo la nutella. Ma Tommo aveva provveduto anche a quella: “Et voilà! Guarda cos’ho” fece mostrandole una dei tipici bicchieri di vetro.
Sul volto dell’italiana comparve un enorme sorriso che partiva da un orecchio, e terminava all’altro.
“Speravo in un tuo bel sorriso” annuì il castano, scoccandele un bacio in fronte. Si guardarono per alcuni istanti. Louis si avvicinò di più a lei, e prima che potesse intuire le sue intenzioni, le diede un altro bacio; questa volta sulle lebbra.
“Buongiorno” le sussurrò all’orecchio. Fortuna che Rachele si fosse seduta durante il bacio su una sedia, altrimenti adesso sarebbe sul pavimento.
Il cantante non badò all’espressione che aveva assunto la baby-sitter, si inginocchiò, le prese le mani fra le sue, e…
“Oramai lo sai meglio di me che mi piaci, e da morire purtroppo. So che ho un rivale come Harry, e sarà dura tenerti con me, mo io voglio averti mia. Mia, e di nessun altro. Sono pronto a scalare l’Everest; a cavalcare le onde più grandi che esistano senza saper andare sul surf; a camminare sui carboni ardenti; a rinunciare alla mia stessa vita pur di saper che tu sei, e sarai mia”
Rachele ascoltava le parole di Louis cercando di trattenere le lacrime, e di non svenire per le felicità. Probabilmente il suo cuore aveva oltrepassato i duecento battiti al minuto. Il ragazzo trasse un profondo respiro: “Rachele Ferrari, vuoi essere la mia ragazza?”
La rossa arrossì. Le mancava il respiro per riuscir a parlare. E poi non sapeva cosa rispondere. In quei pochi giorni che era stata lì, conoscendo a poco a poco i ragazzi, aveva capito che per Harry e Louis provava qualcosa che andava ben oltre il semplice amore di un fan, ben oltre l’amicizia. Aveva anche capito che per Louis era amore. Non era sicura si trattasse di quello vero –cosa improbabile- ma sicuramente Cupido aveva scoccato una freccia dal suo arco.
Per quanto riguardava Harry invece… Era un sentimento sconosciuto, una terra-di-mezzo tra l’Amore e l’Amicizia. Ma nulla di serio. Voleva spiegare a Louis quelle sensazioni, ma più guardava quegli occhi così limpidi e puri, più si rendeva conto che la persona che voleva trovarsi accanto tutte le mattine era proprio il ragazzo di Doncaster che le stava di fronte.
Annuì, perché le parole non ne volevano sapere di uscire dalla sua bocca. Quel poco di fiato che le era rimasto, Louis glielo levò via con un lungo e dolce bacio.
Nessuno dei due si era accorto che Harry era lì da quando Tomlinson aveva astratto la nutella, e stava filmando tutto con il suo cellulare, non appena Lou si era messo in ginocchio. Pochi minuti dopo erano arrivati gli altri.
“Questo lo farò vedere ai vostri figli” ridacchiò l’uomo-delle-fossette.
I due piccioncini si staccarono facendo uno strano suono con le labbra, che erano perfettamente aderite le une alle altre.
Entrambi rossi in viso, peggio di due pomodori ben maturi.
“Okay, ora che vi siete promessi amore eterno, possiamo mangiare?” intervenne Niall supplichevole.
Scoppiarono tutti a ridere. Rachele si limitò a sorridere, ancora sconvolta per tutto quello che era successo, e per il video di Hazza.
“Quello poi lo cancelli” fece Louis abbastanza serio, strafogandosi col suo croissant, abilmente riempito con della nutella.
Harry scosse la chioma riccioluta bevendo un bicchiere di latte: “No, quello lo conservo fino a quando William Jr. non sarà abbastanza grande per vedere ‘certe cose’ “ ribatté con convinzione.
A Rachele andò di traverso il caffè-latte. Liam le diede dei colpetti sulla schiena, forse un po’ troppo forti perché Riky sbottò in un: “Così mi affogo del tutto!”

Senza Austin vi era più calma, anche se quei cinque bisognava tenerli sott’occhio essendo dei bambinoni: potevano causare più danni loro, che un tornado in Nevada. Si stava bene in loro compagnia. Era come se fosse a casa sua, solo a Doncaster. Era strana quella frase, ma cos’era normale quando c’erano gli One Direction di mezzo? E la seconda settimana era andata, rimanevano all’incirca quindi giorni. E poi, cosa sarebbe successo?




Angolino del''autrice:
E dopo UN MESE rieccomi qui. Odiatemi, ma... È ESTATE. No, okay, questo non giustifica nulla. Però, capitemi, fa caldo, il pc si scalda subito e mi passa la voglia di trascrivere i capitoli su World e poi passarli sull'editor.
Anyway, sono di nuovo qui, con un nuovo capito che all'epoca (?) è stato abbastanza sudato, che come tutta sta faccenda non mi piace, e che naturalmete voi, come al solito apprezzerete. Ragionandoci su devo preoccuparmi quando i capitoli mi piacciono, in quel caso potrebbero non piacere a voi... Sto pensando troppo.
Vi lascio con due "chicche": la prima, è che, dopo aver terminato la storia -come tutti sapete- ho recentemente scoperto che il fidanzato di Lottie si chiama Martin. Dopo che ho fatto tanti filmini mentali, io scopro sta cosa... Va beh, passiamo alla seconda, che è una specie di spoiler (ora che ci penso anche la prima °-°): ho letto una 'lista' di probabili titoli delle canzi deil nuovo CD dei ragazzi, rumors, ma una i ha colpito: stavo scrivendo uno degli ultimi capitoli, nel quale sarà menzionata la ex di Louis alla quale ho dato un nome: Allison. Cosa centra con le canzoni? Una di queste si intitola proprio Allison secondo i rumors. Io tento il suicidio se è vero. (?)
Il caldo mi sta dando alla testa.
Ci vediamo non-so-quando,
Andy_Pancake 

   
 
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