Si avvicina la fine dell’anno a Hogwarts e l’idea di dover stare lontana da James per troppo tempo mi pesa sullo stomaco. Guardo fuori dalla finestra. Sfumature vermiglio riempiono il cielo, pennellate d’oro e le nuvole paiono tuffarsi nel lago. Il sole tramonta sotto il mio sguardo stupefatto da troppa meraviglia. D’un tratto vedo qualcuno in basso, sotto la finestra, sono così in alto che è quasi irriconoscibile. Strizzo gli occhi. È lui. È sicuramente lui.
Senza perdere tempo scendo la scalinata di marmo e mi avvicino al punto dove l’avevo visto.
Come immaginavo. Severus Piton sta ancora guardando in altro, verso la mia finestra.
-Sev…?-
-Lily! Oh Lily! Mi hanno detto…ho saputo che Potter è stato trasferito al San Mungo per aver accidentalmente ingerito un veleno letale bevendo una Burrobirra.-
-Cosa?!-
Penso ad uno scherzo ma poi vedo che Sev non ride.
-Lily corri,corri da lui!-
-Ma come?!-
-Usa…usa il camino del preside!-
-Sì…Vado…-
Corro avanti e sento le lacrime rigarmi il volto. Le sento scivolare fino al limite del mio viso e poi mi accorgo che vengono spazzate via dal vento.
-C-centauro-
La porta dell’ufficio del preside si apre. Salgo la gradinata e spalanco la porta. Non c’è nessuno dentro. Corro al camino e prendendo una manciata di Metropolvere balbetto: -Ospedale San Mungo-
Mi ritrovo in un bizzarro vortice di insolita inquietudine. Apro gli occhi. Vedo una guaritrice. Mi avvicino per chiederle informazioni ma poi vedo un cartello alla mia destra:
Pianterreno: Incidenti da manufatti, esplosioni di calderoni, ritorno di fiamma di bacchette, scontri tra scope, eccetera.
Primo piano: Morsi, punture, scottature, spine, eccetera.
Secondo piano: Batteri magici; malattie contagiose: vaiolo di drago, nausea da svanimento, scrofungulus, eccetera.
Terzo piano: Avvelenamento da pozioni e piante, eruzioni, rigurgiti, risa incontrollabili, eccetera.
Quarto piano: Lesioni da incantesimo, fatture ineliminabili, maledizioni, applicazione errata di incantesimi, eccetera.
Quinto piano: Sala da tè per i visitatori e negozio.
Salgo al terzo piano. Arrivata guardo in tutte le stanze. Alla settima stanza vedo James,disteso su una coperta bianco pallido. Gli occhi socchiusi. Intorno a lui ci sono Minus,Black, Remus e una guaritrice che mi fa provare un moto di gelosia perché è sinceramente molto carina.
-James!-
Lo bacio.
-Sei…sei vivo James!-
-Che ti aspettavi…-
Mi sussurra. Poi continua.
-Come potrei lasciarti così? Senza nemmeno dirti per l’ultima volta che sei la cosa più bella che io abbia mai visto?-
La bacio.
-Non mi lasciare mai James. Mai.- mi sussurra all’orecchio mentre mi abbraccia.
-Mai.- Ripeto. Se sento le sue braccia che si stringono al mio collo.
-E non guardare mai quella guaritrice ok?-
Mi dice in un sussurro così che solo io possa sentire. Una sua lacrima mi cade sulla guancia. Sorrido.
-Io vedo solo te.-
Black si è girato per non vedere e io la bacio di nuovo affondando la mano nei suoi capelli di seta.