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Autore: lipstjck    03/07/2012    13 recensioni
Un mondo che non è quello che sembra, in realtà abitato da creature mitiche e magiche.
Una guerra tra due mondi, capitanata da una strega prescelta contro un ibrido.
Un amore che non dovrebbe nascere, magari un triangolo amoroso proibito.
Vi lasceranno senza fiato.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Problemi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi materializzai in camera mia, avevo il fiatone per via della mia vicinanza alla morte.

Dovevo raccontare tutto alla nonna.

Uscii dalla stanza e scesi tutte le scale con fretta, mi ritrovai la nonna intenta a sgridare Louis che aveva fatto cadere per terra, il vaso antico egizio che si trovava in salotto.

Sarebbe stata una scena esilarante se non fossi stata così impaurita.

Li fissai per pochi secondi terrorizzata e poi pronunciai solo due parole.

“Sono tornati.” 

Mia nonna si voltò e mi fissò sbarrando gli occhi.

“Hai incontrato l’ibrido?” chiese impaurita, squadrandomi dalla testa ai piedi, sicuramente per accertarsi che stessi bene. 

“Sì. Elis mi ha detto che sono la prescelta. Nonna ho dovuto affrontarlo, lo stavo uccidendo ma qualcosa mi ha fermata.” ero allarmata e tremavo visibilmente, mentre un trilione di domande si aggiravano nella mia mente.

“Cosa? Ti sei bloccata? Per l’amor del cielo non dirmi che ti sei innamorata!” chiese mi nonna tra l’irritato e lo sbigottito.

“Cosa? No, scherzi? E’ un mezzo vampiro che vuole farmi fuori, come potrei essermi innamorata? Solo, mi sono sentita bloccata, non volevo morisse in quel modo orribile.” ero sempre stata contro la violenza come tutte le streghe d’altronde, ma la situazione in cui ci trovavamo non mi avrebbe sicuramente permesso di mantenere i miei ideali.

“E’ cotta. Sono tornati e si è avverata in meno di un secondo la prima clausura delle due possibilità della leggenda. Quindi salverai il mondo facendo innamorare il vampiro di te.”

disse mia nonna in tono solenne.

 

Forse mi ero davvero innamorata di quegli occhi marroni, anzi, dorati come i miei, quel profumo di cioccolato che sentivo da tre metri di distanza, quelle labbra rosee, quella carnagione scura e chiara allo stesso tempo, quel fisico, quella voce, quella spavalderia.

 

La guardai confusa.

“Lascia perdere mio tesoro, la guerra è iniziata.” così dicendo andò via, iniziando ad urlare il nome di mio padre, del nonno e degli anziani per convocarli sicuramente in consiglio ed avvertirli dell’accaduto.

Mi ero completamente dimenticata che anche Louis si trovava in salotto.

Era immobile, mi fissava con i pugni stretti.

Non mi diede neanche il tempo di chiedergli cos’avesse che mi ritrovai schiacciata contro il suo petto.

“Ti ha fatto del male? Dovevo venire con te, sono un idiota.” era amareggiato ed ampiamente preoccupato.

“Louis calmati, sto bene. Non mi ha fatto niente, sono la prescelta, non può toccarmi se non glielo permetto. Non ti dare la colpa di niente, prima o poi l’avrei incontrato e se ci fossi stato anche tu, sarebbe stato solo un problema, perché avrei dovuto proteggerti. Stai calmo.” dissi il tutto mentre lo stringevo forte a me e con il naso attaccato alla sua camicia di seta bianca, sentivo il suo profumo alla vaniglia che lo caratterizzava.

 

-

 

Dovete sapere che ogni strega ha un profumo naturale

 che la contraddistingue.

Quello di Louis è vaniglia, 

quello di Liam è miele, la nonna rabarbaro, 

il nonno caffè, zia Anne more, papà thè verde ed io fragola.

 

-

 

“Tu non mi avresti protetto, sarebbe stato tutto il contrario cogliona. Io non ti lascerò affrontare di nuovo quei vampiri, almeno non senza la mia presenza e sono sicuro che Liam è dalla mia parte.”

disse il tutto in un tono che non ammetteva repliche, come un padre.

Ero ancora tra le sue braccia quando lacrime solitarie iniziarono a percorrere il mio viso sempre più velocemente.

“Piccola non piangere ci sono io. Ti proteggerò per sempre.” addolcì la voce fino a farla diventare un sussurro.

“No Louis. Tu non capisci, in questo modo vi perderò, devo salvarvi io non tutto il contrario. Se vi succedesse qualcosa, io non me lo perdonerei mai. Non potete perdere la vita, ti prego lasciami fare.”

avevo iniziato a supplicarlo, se loro avessero perso la vita io non sarei stata più me stessa.

“Cosa succede ragazzi?” disse Liam entrando prima che Louis potesse rispondermi.

Gli raccontai per filo e per segno cosa era successo e lui aveva avuto la stessa reazione di Louis, prevedibile.

Ma non sarebbero riusciti a convincermi nel lasciarli lottare al mio fianco.

Non l’avrei permesso, a costo della vita.

“Beth, ragiona. Non puoi fare tutto da sola, anche se sei la prescelta, hai bisogno di noi. Non puoi metterci sotto una campana di vetro, non ha senso.” disse Liam.

“Liam, voi non siete abbastanza preparati. Vi mettete sempre a giocare quando è il momento di studiare. A proposito, dove sei stato fino ad ora?” Louis e Liam si scambiarono uno sguardo di intesa per poi sorridere a me.

“Allora? Qualcuno mi risponde?” mi stavo innervosendo.

“Licantropi.” dissero in sincrono mentre il sorriso che avevano stampato in faccia non era ancora scomparso.

“Licantropi? Ma cosa c’entra adesso?!” o mi ero rincretinita io o loro.

“Sono tornati. Andiamo Beth la sai la storia. Dopo la guerra chiesero alle Streghe di essere trasformati in umani in modo che solo quando i vampiri si fossero ripresentati loro sarebbero ritornati ciò che erano. Facendo sì che noi venissimo giorni prima a conoscenza della guerra che sarebbe ri-scoppiata. Fino a due giorni fa, sono stati semplici umani.” spiegò riassuntivo Liam.

Fino a due giorni fa.

“Quindi mi avete mentito! Voi già sapevate che i vampiri sarebbero tornati!” iniziai ad urlare meravigliandomi della nonna che non mi aveva detto niente.

“No idiota, i licantropi ci hanno avvisati solo oggi! Hanno ritardato! Infatti la nonna ancora non lo sa e sono venuto solo per dirglielo, perché devo ritornare al loro accampamento nel bosco, sono nomadi. Anzi, erano nomadi. Louis vieni con me dopo?” disse Liam pensieroso.

“Sì fratello.” rispose contento quest’ultimo.

“Voglio venire anche io.” dissi in un tono che non ammetteva obiezioni.

“No è pericoloso. Loro non si sanno controllare bene, sono 17 anni che non si trasformano ed alcuni di loro ne hanno 17 e si sono trasformati una sola volta pochi giorni fa.”disse Louis.

“Stai zitto. Liam avverti la nonna, noi iniziamo ad avviarci.” dissi prendendo Louis per mano ed uscendo.

Non diedi a nessuno dei due il tempo di controbattere, potevo fare solo così, erano troppo testardi.

 

 

“Tu sai dov’è l’accampamento vero?” chiesi speranzosa di non dover aspettare Liam, volevo vedere un licantropo.

“Sì ci sono stato stamattina appena Liam mi ha avvertito.” disse sorridendomi e stringendo ancora di più la mia mano.

“D’accordo, come sono?” chiesi sognante.

“Chi?” chiese vago lui.

“I licantropi giovani, idiota.” risposi io sbuffando. 

“Tutti affascinanti.” rispose con una punta di gelosia nella voce.

“Louis, non fare il geloso. Lo sai che io sono solo tua.” dissi abbracciandolo senza smettere di camminare.

“Lo so, a cinque anni mi hai promesso che da grandi ci saremmo sposati. E’ solo che non voglio che tu ti scordi di me e corra pericoli inutili innamorandoti di un licantropo o peggio ancora di un vampiro.” mi disse facendo riferimento a ciò che aveva detto la nonna prima.

“Non è sicuro che debba portare i vampiri dal lato buono in quel modo!” lo ripresi, con una voce isterica sorvolando sui licantropi.

Cosa che Louis non si fece sfuggire.

Mi guardò inarcando un sopracciglio e facendo una faccia buffa.

“E dei licantropi ti innamori?” chiese lui sospettoso.

“Plausibile.” dissi fissandolo seria e poi scoppiando a ridere.

“Siamo arrivati.” disse lui guardando avanti imbronciato.

“Oh, andiamo fratellone non puoi esserti arrabbiato!” dissi io ristringendolo in un abbraccio da orso.

“Sì invece. Tu sei solo mia ed un po’ anche di Liam.” disse ricambiando l’abbraccio.

“Come vuoi.” risposi sorridendogli mentre mi staccavo.

Il capobranco, nonché originario licantropo, Conor Horan ci accolse con un sorrisone e abbracciò Louis.

“Benvenuti. Prescelta.” disse facendo un cenno del capo nella mia direzione, mentre si inchinava e mi baciava la mano.

Come faceva a sapere che fossi la prescelta?

Louis sembrava divertito dagli omaggi di Conor, ma cercava di trattenersi dal ridere perché sarebbe stato poco rispettoso nei confronti del licantropo.

“Mentre aspettiamo Margaret e Marcus per discutere delle strategie, mio figlio Niall vi farà fare un giro dell’accampamento.” disse cordialmente.

(Marcus è mio nonno)

 

 

Nel frattempo un enorme lupo bianco alto il doppio di Louis e largo il triplo si avvicinava e si trasformava in umano, assumendo la forma di un ragazzo biondo, dagli occhi azzurri ed un fisico scolpito, che indossava dei semplici pantaloni beige.

 

Ero rimasta incantata, lo fissavo sognante.

Non avevo mai visto un licantropo, era stata un emozione unica.

Si come no, ero rimasta incantata dal Dio Greco che mi si era parato davanti, altro che.

 

Louis vicino a me mi tirò un pizzicotto, spazientito e sicuramente ingelosito.

Così mi ricomposi e mi presentai.

“Piacere El-” non mi diede il tempo di finire.

“Ciao prescelta, che onore conoscerti.” disse facendo lo stesso gesto del padre baciandomi la mano.

“No, ok. Adesso tu mi spieghi come fate a sapere che sono la prescelta se io ancora non l’ho detto a nessuno.” chiesi irritata, ma con ancora un po’ di bava alla bocca per il contatto con la mano calda del ragazzo.

Rise di gusto, poi posò un braccio attorno al mio collo ed iniziò a camminare.

Ero certa che Louis avrebbe reagito in tre, due, uno.

“Amico, siamo alleati da millenni, ma sfiora di nuovo mia cugina e ti ammazzo con un gesto.” Tomlinson alla riscossa.

Il ragazzo lo guardò per un secondo e poi sbuffò, levando la mano dal mio collo e camminandomi vicino, mentre un Louis protettivo mi cingeva i fianchi. 

“L’ho sentito dall’odore.” disse dopo minuti di silenzio.

“Cosa?” non ricordavo di cosa stessimo parlando minuti prima della scenata.

Ero ancora stordita dall’odore di foresta che emanava Niall.

“E’ per questo che so che sei la prescelta, sento l’odore puro del tuo animo da miglia di distanza. Louis, scusami per prima è che la trasformazione ha accentuato tutti i miei sentimenti e nascosto in qualche angolo del mio cervello il timido ragazzo che ero. Non volevo apparire spavaldo, scusate ancora.” disse Niall visibilmente dispiaciuto.

Quant’era dolce, bello, stupendo e joihguyftr?

Basta Beth, non ti rincoglionire in questa maniera per un ragazzo, non si addice ad una signora.

“Nulla Niall, forse a volte sono troppo protettivo con mia cugina Beth.” lo tranquillizzò dandogli una pacca sulla spalla, che il biondo ricambiò con un sorrisone facendo così cadere la mia mascella per terra.

Per fortuna non se ne accorsero e feci in tempo a ricompormi.

 

Facemmo il giro di tutto l’accampamento parlando del più e del meno, cercando di evitare l’argomento ‘guerra.’

Ad un certo punto Niall mi fece rimanere senza parole per quello che disse.

“Mia madre è stata uccisa da Eiden Malik, lei voleva solo proteggermi. E’ tutta colpa mia ed io devo vendicarmi.” gli tremava la voce mentre parlava.

Riconobbi me stessa in quelle parole, aveva i miei stessi sensi di colpa, mi piaceva sempre di più quel ragazzo.

“Anche mia madre è morta per colpa mia, non sei solo.” dissi fermandomi difronte a lui ed abbracciandolo.

Non avevo mai fatto una cosa del genere con nessuno, esclusi Liam e Louis.

Ma quel ragazzo mi ispirava fiducia e non volevo vederlo soffrire.

Qualche lacrima rigò il viso di tutti e due.

“Ragazzi, non vorrei interrompere questo momento che, tra parentesi, non approvo. Ma credo che quello non sia né un licantropo, né un umano a caccia.”disse Louis con sarcasmo anche se si sentiva benissimo che era spaventato.

I miei occhi si tinsero di nero, mi stavo arrabbiando.

Un vampiro riccioluto stava per infilare i canini nel collo di una povera fanciulla umana.

Erano distanti una cinquantina di metri.

Mi smaterializzai da vicino a Louis e Niall e mi materializzai ad un solo metro di distanza dal vampiro, così occupato nel tener ferma la ragazza che non si accorse di me.

“Distanza.” urlai con tutta la voce che c’era in me, mimando con la mano la distanza che volevo il vampiro prendesse dalla fanciulla.

Il riccio si scaraventò contro un albero a pochi metri da noi ed io intimai alla ragazza di mettersi dietro di me.

“Ma che diavolo è stato?” urlò scombussolato il vampiro.

Poi alzandosi da terra voltò lo sguardo su di me.

Sorrise spavaldo ed iniziò a parlare.

“Una strega. Quante ne ho uccise .. Bei ricordi. Ma vedo - continuò annusando l’aria - che tu non sei una semplice strega, tu sei la strega.”

finì sghignazzando.

“Fossi in te inizierei a spaventarmi ..” lasciai in sospeso la frase, perché ovviamente, volevo conoscere il nome del riccio.

“Harold Edward Styles.” disse altezzoso.

“Sei un originario. Comunque, Harry, se sai chi sono perché sei ancora qui? Cerchi la morte?” dissi solenne, mentre i miei occhi diventavano sempre più scuri, quel vampiro mi irritava.

“Io non mi faccio spaventare da qualche incantesimo.” disse sorridendo.

Presa dalla rabbia, alzai di scatto la mano girandola in senso orario, facendo contorcere il suo braccio in una posizione innaturale e poco dopo, sentendo le sue grida di dolore.

Era troppo facile mettere da parte i miei ideali e far del male a degli esseri così spregevoli.

“Fa male vero? E questo non è un incantesimo, è la mia natura.” 

dissi. 

Infatti gli incantesimi venivano inventati e potevano essere usati anche dagli umani, invece essere una strega ti portava ad avere poteri che non potevi studiare, ma scoprire, anche se alcuni venivano studiati, per la loro complessità.

Continuai a ruotare la mano facendo storcere sempre di più il suo braccio, mentre gli urli aumentavano ed iniziava ad ansimare.

Per precauzione avvolsi me e la fanciulla, che continuava a piangere dietro di me, con lo stesso scudo che avevo usato quella mattina.

Lasciai riprendere il ragazzo per vedere cosa mi avrebbe risposto.

Si lasciò cadere in ginocchio a terra, mentre con la mano sinistra riaggiustava la destra, urlando dal dolore e facendo chiudere a me gli occhi dal disgusto.

Si rialzò e mi guardò orgoglioso.

“Non mi hai fatto niente. Lasciami nutrire prescelta o per te si metterà davvero male.” disse in tono minaccioso, mentre iniziava ad avvicinarsi.

Lo guardai un secondo e poi scoppiai a ridere.

Ritornai seria e lo fissai negli occhi.

Harold piegò la schiena, facendola spezzare, per via delle scariche elettriche che gli stavo mandando.

Lo fissavo beffarda, mentre un rivolo di sangue scendeva dalle sue labbra.

Ci stavo prendendo gusto, ma proprio in quel momento Liam e Louis apparirono al mio fianco.

“Sorella, non ucciderlo, non è da te. Lascialo scappare. Ci penseranno i lupi, lui non sa in che terra si trova.” disse Liam mentre il ragazzo si contorceva per terra dal dolore. 

Ma io avevo in mente un altro piano e lo zittii col movimento di una mano, senza distogliere lo sguardo dal vampiro.

Smise di urlare solo quando mi fermai.

“Harold Edward Styles, non ti uccido perché devi portare un messaggio a Zayn Jawaad Malik. La sua ora è vicina.” detto questo con un gesto della mano, lanciai il vampiro contro un albero, il quale appena cadde a terra si volatilizzò.

Mi voltai verso la fanciulla impaurita, mentre avevo addosso gli sguardi sbigottiti di mio fratello, mio cugino e Niall che si era avvicinato per ultimo, poiché era andato a chiamare il padre.

“Qual è il tuo nome, ragazza?” chiesi con dolcezza, mentre le accarezzavo la spalla.

Era bellissima, aveva la stessa carnagione di noi streghe, solo un po’ più chiara, tipo quella di Zayn, gli occhi azzurro mare ed i capelli color magenta.

Mi guardò, uno sguardo che esprimeva tutta la sua riconoscenza nei miei confronti ed ancora sconvolta ed impossibilitata nel parlare mi abbracciò ed iniziò a piangere.

La portai nella tenda di Conor e la feci sedere, ordinai a Niall e Louis di trovare qualcosa da mangiare e da bere e ritornai dalla ragazza.

Dopo qualche minuto di silenzio iniziò a parlare.

“Mi chiamo Victoria, ho diciassette anni e sono un’orfana.”

 il lungo vestito che indossava, era strappato e le lasciava la spalla scoperta.

Il volto, ancora sconvolto, era nero, avvolto dalla sporcizia e qua e là c’erano dei graffi, doveva aver corso per il bosco, perché erano sicuramente tagli di rami.

Presi un panno e lo bagnai nella bacinella di ferro piena di acqua.

Iniziai a tamponarle la pelle.

“Perché eri nel bosco? Cosa ti è successo?” chiesi premurosamente, senza smettere di pulirle la pelle.

“Sono scappata dall’orfanotrofio perché quel rag .. vampiro insieme a degli uomini più maturi è venuto dicendo che era il momento di ritornare con la mia famiglia. Così mi hanno rincorsa per tutto il bosco, fino a quando il riccio non mi ha raggiunta e se non fosse stato per te, sarei morta. Dicevano che avevano bisogno del mio sangue e dei miei poteri. Ma io non ho poteri.” era ancora sconvolta ed allo stesso tempo confusa.

 

Ero perplessa e non sapevo cosa risponderle.

Avrei dovuto sicuramente portarla dalla nonna, lei avrebbe saputo cosa fare.

“Tu vieni con me dalla nonna, hai bisogno di protezione e lei sicuramente scoprirà cosa sei. Non temere, se servi ai vampiri, vuol dire che qualunque cosa tu sia, sei davvero forte.” dissi semplicemente.

 

Liam stava parlando con Conor dell’accaduto, fuori la tenda.

Pochi secondi dopo il nostro discorso, entrarono Niall e Louis con dell’acqua, dell’uva e del pollo caldo.

Victoria ci ringraziò ed iniziò ad ingozzarsi senza ritegno davanti ai nostri occhi.

Doveva passarsela male in quell’orfanotrofio.

 

Louis e Liam la guardavano sognanti.

Diedi uno schiaffo sulle teste dei due traditori e loro mi guardarono come non avevano mai fatto, sembravano quasi spaventati ed intimoriti.

Niall invece, se la rideva per la mia gelosia.

Non gli diedi conto.

“Dovete dirmi qualcosa?” chiesi delusa per quegli sguardi.

Possibile che avessero paura di me?

“Andiamo fuori.” dissero freddamente.

Li seguii amareggiata dai loro comportamenti.

“Non ti abbiamo mai vista così crudele, nei confronti di nessuno. Dobbiamo ammettere che la cosa ci ha disgustati, sei sempre stata la nostra piccola Beth e vederti così grande e forte, forte nel vero senso della parola, ci ha spaventati. Forse hai ragione, non hai bisogno di noi nella lotta contro i vampiri.” disse Liam senza guardarmi in faccia.

Disgustati? 

“Disgustati da cosa? Stavo difendendo una povera ragazza. Avrei dovuto lasciarla morire ed aspettare che, voi grandi uomini, veniste a salvarla? Sapete cosa vi dico? Mi fate schifo, siete disgustati da me vostra sorella, sì, perché se non sbaglio anche tu Louis, mi consideravi una sorella; solo perché sono più forte di voi? Andate a farvi fottere.”

dissi urlando, mentre lacrime di rabbia iniziavano ad uscire dai miei occhi bianchi, sì bianchi: delusi.

Entrai nella tenda e continuando a piangere presi Victoria per mano che aveva appena finito di mangiare e me ne andai, seguita da Niall che vedendomi in quelle condizioni mi corse dietro. Passai difronte ai due e non li degnai di uno sguardo.

Allontanatici dal campo Niall prese fiato.

“Beth .. Non piangere, sono sicuro che l’hanno detto solo perché sono ancora sconvolti dalla tua forza inaudita.” disse cercando di mantenere il passo.

Victoria mi stringeva forte la mano e mi seguiva come un cagnolino, forse aveva ancora paura che i vampiri la prendessero.

“Niall, non si dice di essere disgustati dalla propria sorella. Cosa gli ho fatto di male? Ho solo salvato Victoria dalla morte!” dissi invasa dalle lacrime.

“Ma loro ti considerano ancora la piccola Beth, da proteggere ed amare! L’ho letto nella loro anima! Sentono di non servire più a niente!” aveva iniziato ad urlare Niall.

Bè, forse aveva ragione .. Infondo loro mi riempivano sempre di baci e mi consolavano se mi facevo male, sin da piccola.

Smisi di piangere e mi fermai.

Che cazzata avevo fatto? 

Ci trovavamo nel bel mezzo del bosco, dal lato, che un tempo, era dei vampiri e che loro avevano sicuramente ricominciato ad abitare.

“Niall” sussurrai.

“Ci siamo ficcati nella tana del lupo. Dobbiamo scappare, li senti? Sono vicini!” il panico aveva pervaso tutti e tre.

“Beth, è troppo tardi. Girati.” disse Niall deglutendo.


 




SCUSATEMI!
sono in un ritardo assurdo, ma voi siete fantastici, 9 recensioni jhgyft
per questo vi ho fatto un bel capitolo luuungo, luuungo.
anche se il finale vi lascia sulle spine eh? che bastarda che sono u.u
love u, Giada.
p.s. su twitter sono @mymorphine__

  
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