The truth hurts.
- Era solo un incubo. -
Zayn
sorride con dolcezza, sopra di lui, accarezzandogli le guance
bollenti con i palmi aperti, prima di abbassare il viso per baciarlo;
le mani di Niall sono sulle sue spalle, poi sulla nuca, mentre
accoglie la lingua del ragazzo tra le sue labbra, accarezzandola con
la propria, e geme nella sua bocca, un po' di dolore e un po' di
piacere, quando Malik muove il bacino per ricordargli che è
ancora
lì, è ancora seppellito dentro di lui, e che
intende godersi
appieno quella notte.
Le
unghie graffiano la pelle, i fianchi cominciano a dondolare avanti e
indietro con più insistenza, le palpebre si abbassano per
cercare di
trattenere quelle sensazioni nuove, inedite; non si guardano
più
negli occhi, le fronti una appoggiata all'altra, e Zayn che porta una
mano ad accarezzare il petto dell'altro, sfiorando i capezzoli ancora
umidi di saliva con cui le sue labbra hanno giocato fino a pochi
minuti prima e proseguendo verso il basso, oltre la peluria castana
che dall'ombelico porta al pube, fino a che le sue dita si chiudono
sul sesso dell'altro e cominciano a masturbarlo. I gemiti aumentano
di volume e frequenza, i denti mordono le labbra per cercare invano
di trattenerli, lo sguardo di Zayn pare divertito quando Niall apre
gli occhi per guardarlo.
E
si sveglia proprio in quel momento, il volto umido delle lacrime che
versa ogni notte da quando ha capito di essersi innamorato di uno dei
suoi compagni di band e i singhiozzi silenziosi che fanno sobbalzare
le sue spalle; perché è successo proprio a lui?
Una
manciata di secondi e sente una mano posarsi sulla sua schiena,
mentre il materasso si abbassa leggermente sotto il peso di un'altra
persona, e la voce di Liam è dolce e comprensiva quando
comincia a
parlargli per tentare di tranquillizzarlo; Niall si sente uno schifo,
perché sta nascondendo tutto a tutti e il suo migliore amico
ne sta
pagando le conseguenze senza neppure comprenderne il motivo.
È un
egoista, semplicemente, quando si volta per abbracciarlo e sfogare
tutta la tristezza e la frustrazione contro il suo collo.
–
Non
piangere, dai, –
sussurra Payne, stringendolo forte al petto e continuando ad
accarezzargli morbidamente la schiena dispensando bacetti affettuosi
sui suoi capelli profumati di shampoo alla pesca. – Era solo
un
incubo; passerà tutto, su, calmati.
E
Niall vorrebbe davvero dirglielo, che ciò che ha sognato era
tutto
fuorché un incubo, ma non ha ancora trovato il coraggio di
aprirsi e
raccontargli tutta la verità, quindi si sforza di annuire e
continua
a piangere abbracciato a lui; non ascolta più una parola di
ciò che
dice, non ce la fa, la mente piena delle immagini di Zayn e il cuore
che batte così forte da assordarlo.
Riesce
a calmarsi solo diversi minuti più tardi, il calore di Liam
che lo
avvolge e lo fa star meglio e peggio allo stesso tempo, ma continua
ad abbracciarlo anche quando le lacrime smettono di bagnare le sue
guance.
–
Grazie,
– mormora,
serrando gli occhi quando l'amico gli dà l'ennesimo bacio,
questa
volta sulla fronte, e lo stringe più forte contro il proprio
petto.
–
Ricordati
che puoi dirmi tutto, Niall, – ribatte Liam in un sussurro,
continuando ad accarezzargli la nuca con una mano. –
Qualsiasi
cosa; sei il mio migliore amico, non ti lascerei per nulla al mondo.