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Autore: LucyInTheSky_Rory    04/07/2012    1 recensioni
Lauren è una normalissima quindicenne, fin quando il destino non la porta in Italia, facendole incontrare tre ragazze. Ognuna di loro ha un segreto, un dono. Lauren scoprirà presto che il destino ha giocato con loro, rendendole sconvolte. Ma se fossero loro a cambiare il destino? E se il pericolo si rivelasse più vicino e subdolo del previsto?
Degli adolescenti si ritroveranno a fare un viaggio pazzesco, che regalerà a loro mille emozioni.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 

Rumor has it.

 

«Ok, ragazzi. Per mercoledì voglio un tema di almeno tre colonne su cosa significa la famiglia per voi.» Disse la professoressa Morris soddisfatta della sua consegna.

Si sentiva una strana euforia nella sua voce, era sicuramente l'insegnante migliore di tutta la scuola, l'unica a cui importava veramente qualcosa di insegnare ad un adolescente, un sognatore ad occhi aperti. A giudicare dalla capacità d'insegnamento degli altri docenti, si poteva dire che la loro laurea fosse stata vinta ad una partita di poker.

Gli alunni delle lezioni della signorina Morris non sembravano mai delusi dai suoi temi, neanche Lauren, la quale nei temi non era mai andata bene.

Eppure in quella occasione non era entusiasta della traccia, cos'era per lei la famiglia?

Non lo sapeva, forse perchè non aveva mai vissuto con entrambi i genitori nella stessa casa senza una discussione alquanto brusca, o magari era anche normale vivere in quel contesto di famiglia, dopotutto la separazione era consueta, ma in un caso o nell'altro lei avrebbe consegnato il foglio in bianco, prendendo una stupidissima F. Anche se avesse saputo cosa scrivere non avrebbe messo mai a nudo i suoi sentimenti davanti ad una comune professoressa, rivelando così la parte debole di Lauren, quella che lei stessa detestava, quella che nascondeva. Raramente aveva avuto il coraggio di scrivere delle sue paure, dei suoi rimpianti, dei suoi sentimenti, riusciva ancora a ricordarsi una delle tracce: “Spiega che cos'è la nostalgia per te”. Si pentì amaramente di aver completato quel tema così personale non appena sentì la professoressa leggerlo davanti a tutta la classe ; riuscì addirittura a far piangere qualche compagno di classe per le sue parole toccanti.

Non si vergognava per il modo in cui scriveva, ma per quello che scriveva, gli argomenti di quei temi personali andavano condivisi solo con se stessa.

«Lauren, posso parlarti un attimo?» Ormai l'aula era già vuota e Lauren sapeva benissimo cosa voleva dire quel richiamo: Un altro compito andato male.

«L'altro giorno stavo rileggendo il tuo tema sulla nostalgia e guardando i progressi che hai fatto sia con la grammatica che con i temi, soprattutto quelli personali, ho deciso di alzarti il voto. Inoltre ho parlato con tua madre.» Lauren sentiva puzza di guai, non le erano mai piaciuti i colloqui con i genitori.

«Ho saputo del tuo trasferimento, quindi io ed il consiglio di classe abbiamo deciso di inserirti nel corso intensivo di lingua italiana, anche se è già iniziato. Oggi passa a dare un occhiata, avvisa i tuoi genitori nell'ora di buco» Lauren non si era mai accorta della preoccupazione della Morris nei suoi confronti, avrebbe voluto dire molto di più di un semplice “Grazie mille”. Quando se ne andò da quell'aula il mal di testa non le era ancora passato, avrebbe chiesto alla madre di portarle qualche medicinale, ma doveva prima avvisarla del corso di potenziamento e doveva assolutamente sedersi vicino ad Abby in classe, aveva voglia di chiacchierare con lei, e con la poca furbizia della Hagberg, la solita insegnante ultra cinquantenne in procinto di pensione, non era certo un problema.

Entrò nell'aula che, come al solito, puzzava di chiuso per colpa delle solite lamentele dei professori che dicevano “C'è corrente”. C'erano alunni che copiavano i compiti frettolosamente, altri che lanciavano aerei di carta, secchioni che ripassavano per essere volontari ad un'interrogazione..

Ecco cos'è un liceo, la brillante idea della società di mettere alunni completamente diversi in vari aspetti in un unico edificio. Il posto vicino ad Abby era già occupato da Melanie, beh, non le andava di portare avanti altri stupide liti come al solito, ma tutto cambiò quando si accorse che l'unico posto libero era vicino a Matt.

«Mel, ti dispiace se mi metto io vicino ad Abby?» chiese rivolgendo un sorrisetto a Melanie.

«Beh, non ti puoi mettere vicino a Matt?»

«Io e Matt? Vicini? Seriamente?! Tutta la scuola sa che per me è solo un riccone superficiale!» Rispose Lauren senza farsi scrupoli.

«Ok. Comunque dovresti provare ad essere un po' più carina con Matt, fidati, è il mio migliore amico, sono sicura che infondo gli stai simpatica.» Finalmente Melanie si spostò vicino a Matt,

Lauren rimase basita. Non tanto perché sarebbe stato più che impossibile essere amica ad un soggetto come Matt, ma per il fatto che Matt riusciva ad essere gentile con una ragazza come Melanie, intelligente, simpatica ed acqua e sapone. Forse Lauren riusciva a comprendere Matt, forse lui indossava una maschera uguale a quella di Lauren, forse lei avrebbe potuto capirlo..

No, non posso fare la carina con Matt, soprattutto con quello che è successo ieri in palestra! Dovrò evitarlo.”

pensò. Appena la professoressa Hagberg entrò tutta la classe si zittì, alzandosi in piedi all'unisono.

«Seduti» gli alunni eseguirono a comando.

Appena la professoressa iniziò a spiegare, l'intera classe iniziò a parlottare sottovoce, ma come al solito non ci fù nessun richiamo. Lauren si sentì chiamare alla sua destra. Era Melanie.

«Hey Laur, scusa per prima, ora capisco perchè ti comporti così con Matt, dovresti chiarire i tuoi sentimenti con lui» Melanie aveva assunto un tono comprensivo.

Lauren non capiva quello che voleva dire Melanie, ma poi realizzò.

Ricordò la conversazione con lui il giorno prima a ricreazione, quando come al solito Matt l'aveva provocata chiamandola “Boing boing” e “Signora dell'abbondanza”, Lauren non sopportava quei stupidi nomignoli, anche se aveva un po' più seno delle altre ragazze ed era leggermente sproporzionata rispetto al resto del corpo non voleva dire che era esageratamente dotata.

Chiamami come vuoi, ma io non rischierei così tanto dopo quello che è successo in palestra” ecco come rispose ai continui attacchi di Matt.

Beh, sapeva bene che aveva rischiato grosso, dopotutto spargere qualche stupida voce era la cosa più prevedibile che Matt poteva fare, ma rimaneva il fatto che ora metà scuola credeva che lei era cotta di Matt e che lui l'aveva rifiutata. In quel momento Lauren moriva dalla voglia di prendere a pugni quel bugiardo, non era mai stata così arrabbiata, in quella situazione poteva scoppiare da un momento all'altro.

«Chi te l'ha detto?» chiese incuriosita.

«Alex Tokins, uno del gruppetto di Matt-»

«Van Daalen e Brown, dato che avete tanta voglia di parlare, perché non ci ripetete quello che ho appena detto?»

Diamine, non si era mai comportata così, perchè proprio in quell'ora aveva voglia di rimproverare?

«Mi dispiace prof, ci siamo distratte un attimo» si giustificò Melanie.

«Mi dispiace ragazze, sono costretta a mettervi una nota sul registro»

La Hagberg non aspettò un minuto per iniziare a scrivere la solita frase: “Van Daalen e Brown disturbano durante la lezione”.

«Scusa» bisbigliò Lauren.

L'ora di scienze sembrò infinita e l'intera classe non riusciva più a reggere la lezione della Hagberg.

Per fortuna è la sesta ora” pensò, ma poi si ricordò del corso di potenziamento di italiano, beh, almeno c'era anche Chris.

Uscì dall'aula, notò la Hagberg che le lanciò un occhiataccia.

Oggi è una giornata no” si rassegnò.

«Hey, svitata!» Chris corse verso l'amica, stringendola a sé.

«Ciao, Chris.» Disse con aria triste, era così giù che non si sentiva in vena neanche di scherzare con Chris, stranamente neanche il suo sorriso l'aveva fatta sentire meglio.

«Aspetta, qualcosa non va, vero? Perchè non mi hai chiamato Christina?» Disse stupito.

Lauren raccontò tutta la vicenda, Chris sembrò prenderla addirittura peggio di lei, mantenne un espressione dura per i seguenti cinque minuti fino a quando non arrivò Matt con il suo gruppetto.

«Hey Lauren, sai, si è sparsa la voce!» Disse ridendo con gli altri ragazzi.

Lauren era seriamente preoccupata, per Chris. Sembrava che stesse per scoppiare.

Infatti.

Chris si fiondò su Matt sbattendolo agli armadietti, iniziarono a colpirsi sul viso, erano diventati ciechi dalla rabbia.

Per fortuna Lauren intervenne in tempo prima che i due iniziassero ad andarci troppo pesante.

Lauren si ritrovò presto nell'ufficio del preside affiancata dai due ragazzi pieni di lividi che si lanciavano sguardi di odio a vicenda, la ragazza non poteva credere a quello che era successo.

Sicuramente i ragazzi si sarebbero trovati in guai seri.

Se lo sentiva, sarebbero successi più casini a scuola nei suoi ultimi giorni che nell'ultimo anno, ma era pronta a difendere Chris, come lui aveva fatto solo per lei, la sua migliore amica da sempre.

   
 
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