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Autore: Snella    04/07/2012    2 recensioni
Tutti, ripeto tutti preferiscono le brave ragazze.
Mia mamma mi voleva brava, ma non ho obbedito.
Mio padre mi voleva buona, ma non ho obbedito.
Il mio ragazzo mi voleva dolce, ma non ho obbedito.
Sono solo una ragazzaccia. Non posso farci nulla!
Buona lettura! ;)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Negozi, negozi e ancora negozi! Gente che parlava al telefono, gente che correva a prendere i famossissimi taxi gialli.
Ero affascinata da quel mondo completamente diverso. A Mullingar era tutto completamento diverso da Londra, ma New York è così magnificamente bella!
Sono sempre stata attratta dalla diversità. Le luci dei negozi che illuminavano le strade, le autovetture che sfrecciavano educatamente nelle vie.
-Ashley andiamo? Non vorrai rimanere lì.-,
-Arrivo.- le risposi. 
Prendemmo un taxi che ci portò all'entrata di un magnifico albergo a cinque stelle. 
All'entrata ci accolse un portiere, abbastanza carino, che ci aprii la porta. 
Eravamo nella hall, Eva si avvicinò ad una signora ben vestita che le consegnò un mazzo di chiavi e un facchino prese le nostre valigie.
-Comincia ad avviarti in camera, io ora arrivo.-,
-Va bene..-, era immenso quel posto, il ragazzo mi accompagnò in camera,
-Le serve qualcosa signorina?- mi chiese,
-No no, grazie.- gli sorrisi,
-Come desidera.- disse chiudendo la porta e sorridendomi. Ah volevo rimanere lì per sempre.
Chiamai Niall con il telefono fisso,
«Pronto Niall?»,
«Ashley? Tesoro?»,
«Sono appena arrivata in albergo, ho pensato subito di telefonarti»,
«Quanto sei bella, come stai?»,
«Benino, fa caldissimo e sono stanchissima, tu?»,
«Male.», mi si spezzò il cuore, 
«E' solo una settimana, davvero. Appena torno mi attacco a te e non ti lascio più»,
«tu odi il contatto fisico..»,
«Non del mio migliore amico!», credo che abbia cominciato a piangere perché non riuscivo a capire quello che diceva,
«T-tu non puoi dirm-mi queste cose..»,
«Troppo tardi, ti posso richiamare dopo? Ho tanto sonno.»,
«Certo piccola, buona notte. Ti voglio bene!»,
«Anch'io amore!». Chiusi la chiamata, presi la valigia con il portatile e lo accesi. Andai prima su facebook e poi su twitter.  Mi ero iscritta da poco,

ma avevo già diciottomila follower, wow. Caricai una foto della stanza dell'albergo, scrivendo 'Il mio piccolo alloggio per una settimana a New York :D''.
Misi un po' di musica e cominciai a ballare come una deficente. 

ARIANNE
Quando la macchina di Ashley partii, mi sentii strana, come se mi avessero colpita dritta al cuore. La campanella era appena suonata, ma nessuno aveva l'intenzione di muoversi. Arianne era completamente a terra, i ragazzi erano un po' spaesati e Niall, lui era completamente disperato. 
Credo che passarono una decina di minuti, poi entrammo. Era tutto più 'tranquillo' non si sentivano le solite urla, o almeno non le nostre. Quella settimana si sarebbe prospettata una vera merda.
In classe mi sentivo sola. Triste. Quella cogliona mi mancava davvero. E' strano, presi l'IPhone e andai su twitter. La stronza che si era appena iscritta aveva il triplo dei miei follower, troppo popolare. Mi scappò un soriso, aveva appena pubblicato una foto della camera, era da sbavare. Le ore passavano e io ero sempre attaccata al telefono. Alla ricreazione molto rimasero nelle classi, il lunedì la mensa serve cavoli. Che schifo. Louis mi portò fuori dalla classe, mano nella mano mi portò in giardino,
-Ehi amore, senti, questa settimana c'è il ballo..ti piacerebbe venire con me?- disse,
-Si. Si va benissimo!- risposi, mi baciò, stavo bene con lui. Ah era un sogno.
  
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