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Autore: _leavemealonetodie_    04/07/2012    3 recensioni
Chi nasce per inseguire il proprio sogno, muore realizzandolo.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Era arrivata in spiaggia e s’era buttata nel mare.
Un’ondata di profumo d’iodio le attraversò le narici per poi purificare i polmoni.
Fece una nuotata leggera vicino alla riva, e poi si fermò a pensare mentre il suo sguardo rimaneva fisso sulla schiuma bianca formatasi dalla lotta tra le onde e le rocce. Non c’era nessuno lì, a quell’ora, o almeno così le sembrava.
Sentiva solo i gabbiani fluttuare nel cielo, e le onde cadere, e il rumore di una barca nelle vicinanze. Ma del resto, tutto era tranquillo in quel momento.
Sentiva il polpaccio ghiacciarsi, e le venne una fitta al cuore.
Un brivido che percosse la schiena. Stava per uscire dall’acqua, quando qualcuno le afferrò il braccio.
‘Celeste.’ Era Louis.
‘Lou..che ci fai qui?’ disse con voce tremante.
‘Sono venuto a fare surf, ci vengo sempre a quest’ora perché ci sono le onde e poi non c’è nessuno. Non pensavo di incontrarti qua.’ Le gocce d’acqua sui suoi capelli finivano tutte o sulle sue guance, o sui suoi pettorali. Era ancora più bello quando era bagnato, perché mostrava tutto un suo fascino.
Era affascinante anche da sudato, da ‘normale’, da qualunque cosa. Lo sarebbe stato persino da coperto di escrementi.
A quei pensieri le fuggì un sorriso, che lui non potè non notare. ‘Perché ridi?’ Le chiese dandole una leggera spinta alla spalla con l’indice, e poi dopo che ebbe riso anche lui, a tutto ciò susseguì una risata collettiva.
‘I suoi occhi, quant’erano belli’ Pensò. Lo voleva, ora e più che mai.
‘Scusa.’ Fu ciò che riuscì a dire, mentre le sue labbra stavano già sfiorando quelle del ragazzo e tutto sapeva di salato. Ricambiò il bacio e la strinse a sé tenendola per i fianchi, mentre lei con la mano destra gli accarezzava i capelli bagnati, e con la sinistra gli accarezzava la guancia rosea.
‘Voglio fare l’amore, Lou.’
Lui la guardò impietrito, un po’ confuso per dire la verità. Ma poi a quell’idea sorrise.
‘Posso solo farti una domanda, Cels?’ Azzardò lui, mentre le accarezzava la schiena.
Lei annuì, trovando piacevole quel gesto. ‘Perché mi ha mollato se mi ami ancora? Non me l’hai spiegato, te ne sei andata senza dirmi nient’altro che un –non possiamo stare insieme-.’ Disse lui, quasi con malinconia di quei giorni passati assieme a lei. Si notava benissimo che gli era mancata. Ma non poteva farci nulla.
‘I miei genitori, Lou. Non..volevano che stessimo insieme. Mi dispiace.’
Non disse niente, la baciò soltanto per poi afferrarla di nuovo dal braccio e portarla via fuori dall’acqua. Correvano verso la casa abbandonata vicino al chiosco dei gelati, anche quello abbandonato. Per quanto fosse malridotta quella casa, aveva un letto abbastanza grande da poterci stare in due. Ed anche se non ci fossero stati, avrebbero fatto di tutto pur di entrarci entrambi.
Le abbassò la manica di quella maglia bianca, ormai bagnata ed aderente, mentre le baciava la spalla dolcemente, salendo piano sul collo e poi sulla guancia, mordendogliela appena. Lei invece si lasciava trasportare dal momento, mentre strusciava la sua gamba a quella di Louis e gli sfilava i jeans. Tutto avvenne così in fretta che Celeste non ebbe nemmeno il modo di capacitarsi di ciò che realmente stava facendo. Via entrambe le maglie, via i jeans, via il suo reggiseno, via gli slip e i boxer; si ritrovarono completamente nudi, sotto le lenzuola. Rimaneva solo quella collana con il cuore spezzato, che avevano entrambi. L’aveva regalata lui, a lei, il giorno del suo compleanno, a 6 mesi della loro relazione. I genitori l’avevano costretta a mollarlo, altrimenti le avrebbero proibito di frequentare ancora la scuola di danza. E la danza per lei era TUTTO, non poteva lasciare. Così, con amarezza, decise di lasciare lui, la sua dolce metà, che avrebbe amato per sempre.
[…]
Ora aveva perso la sua verginità con lui, assurdo no? Era stato strano però le era piaciuto, nonostante le avesse fatto un po’ male. Ma le era piaciuto.
Non aveva bisogno delle precauzioni, tanto non avrebbe mai avuto quel bambino, sarebbe morta ancor prima che nascesse quella scintilla nella sua pancia.
Tutto ciò le procurava dolore. Avrebbe voluto provare la gioia di diventare mamma, di avere un lavoro e di preoccuparsi del suo bambino accanto all’uomo che amava.
‘Che hai?’ Chiese il giovane, notando lo sguardo sovrappensiero della ragazza.
‘Niente, pensavo.’ E sorrise, dandogli un bacio e abbracciandolo, assicurandosi che per quella notte, lui non l’avrebbe lasciata.

Note dell'autore.
Eccoooomi quà! Mmmh, per questo capitolo h odovuto cambiare il raiting alla storia, lo volevo un po' sensuale, sù. :') HAHAHA, spero vi sia piaciuto!
Recensite se vi va! Mi farebbe piacere.


_leavemealonetodie_

   
 
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