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Autore: tomlinsonsbraces    04/07/2012    4 recensioni
Non c’era nessuno, e vedere quel pianoforte lì, le fece venire subito l’irrefrenabile voglia di mettere le sue dita sopra quei perfetti tasti e muoverle come ha imparato a fare in tutto questo tempo. Si sedette, sfiorandoli, e iniziando a ripetersi le note che ormai sapeva a memoria nella testa.
“easy come, easy go, that’s just how you live, oh, take take take it all, but you never give..” iniziò a cantare lentamente, alcune volte chiudendo gli occhi e assaporando ogni nota di quella canzone.
Un ragazzo stava passando tranquillamente di lì, era il suo secondo anno e stava percorrendo di nuovo quei corridoi dopo un’estate, gli erano mancati dopotutto. I suoi pensieri vennero interrotti quando una melodia leggera e limpida gli arrivò alle orecchie, riconoscendo la canzone all’istante: Grenade di Bruno Mars. Si fermò d’istinto, oltre ad essere una delle sue canzoni preferite quella voce che la stava cantando la rendeva decisamente bellissima.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-quattordici.
 
 
“non la farò mai Liam, mettitelo in testa.” Disse Hayley, cercando di rimanere seria e di assumere un tono duro, ma senza risultati.
“forza, è facile, dai!” come se fosse la cosa più naturale del mondo Liam si mise sulle braccia facendo una perfetta verticale, e rimanendo in quella posizione per vari secondi.
“sì, la fai facile tu.” Sbuffò. “io che non so nemmeno fare una capriola sul letto che sembro un mammut inferocito, dubito riuscirei a fare questo.”
Subito dopo, un tonfo, e le risate di Liam riecheggiarono per tutta la sala prove.
Ovviamente, facevano di tutto, tranne che provare.
Hayley alzò un sopracciglio, scettica.
“che ridi?” chiese lasciandosi scappare un sorrisetto anche lei.
“non è possibile.” disse tra le risate, ancora disteso per terra. “tutti sanno fare la capriola.”
La ragazza arrossì.
“non puoi non saperla fare.” Buttò la testa all’indietro, ridendo più forte.
“da piccola la facevo, giuro!” esclamò con una vocina stridula. “ma non ricordo il periodo in cui ho perso la capacità di farla.”
Liam la tirò per un braccio, facendola arrivare a sedersi accanto a dov’era disteso lui. “sei adorabile, Lee.”
“e smettila di prendermi per il culo.” Il ragazzo scoppiò a ridere ancora una volta e lei iniziò a tirargli dei pugni scherzosi.
Liam le bloccò le braccia, guardandola dritta negli occhi, senza smettere di ridacchiare.
Amava farlo, amava i suoi occhi, amava lei.
E ancora non aveva avuto il coraggio di dirglielo.
“ti rendi conto dei discorsi senza senso che facciamo?” chiese lei divertita.
Lui per tutta risposta ridacchiò, e avvicinò il viso a quello della sua ragazza, colmando la distanza tra di loro con un semplice bacio a stampo. Sorrisero con le labbra ancora contro quelle dell’altro, per poi approfondire quel bacio.
La spinse all’indietro e la fece distendere, ribaltando la situazione e mettendosi lui sopra di lei.
“dovevamo provare..” disse con un tono vago lei, tra un bacio e l’altro.
“dovevamo.” Risero, riprendendo poi a baciarsi.
Fece scivolare le mani su i suoi fianchi, facendo aderire i loro corpi, mentre lei gli teneva la testa tra le mani come se qualcuno glielo potesse portare via da un momento all’altro.
La prese in braccio a mo’ di principessa e la portò in braccio fino ai dormitori.
“questa cosa ha rovinato l’atmosfera.” Rise lei, seguita da lui.
Aprì la porta della sua stanza e la richiuse con un calcio, portandola poi fino al letto e poggiandocela sopra dolcemente. La guardò ancora negli occhi, sorridendo.
“Lee..io..”
Dille che la ami, adesso.
La ragazza gli fece cenno di continuare.
“sei sicura?”
Idiota.
Lei di tutta risposta sorrise raggiante e si sporse per baciarlo.
Si liberarono piano piano di tutti i loro indumenti, mentre quel pensiero continuava a torturare Liam.
La fece sua.
Se ne fregò di tutto il resto.
Gli importava solo e soltanto di lei.
Quando arrivarono, insieme, lui si mise di fianco a lei, che lo accolse in un abbraccio mentre lui appoggiava la testa sul suo petto.
Sentiva il cuore di Hayley battere all’impazzata, erano tutt’e due col fiatone e lei gli accarezzava la testa dolcemente.
Si rese conto di quanto fosse diventata importante per lui in pochi mesi.
Ma quello che non sarebbe mai riuscito a spiegarsi è come avesse fatto a farla soffrire in quel modo.
Come avesse potuto essere così stronzo nei suoi confronti, mettendo al primo posto l’orgoglio.
Giurò a sé stesso che non le avrebbe più fatto del male.
Perché l’amava, e avrebbe fatto di tutto per proteggerla.
“ti amo, Lee.” Sussurrò finalmente, ancora un po’ ansimante.
Le si contorse lo stomaco, e un brivido le percorse la schiena, mentre le farfalle continuavano a svolazzare nel suo stomaco.
Lui alzò lo sguardo verso di lei, e si guardarono intensamente negli occhi.
“anche io, Liam.”
 
 
 
Louis uscì dal bagno frizionandosi i capelli ancora bagnati con un asciugamano, vedendo che Claire stava ancora beatamente dormendo nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata.
Un sorriso spuntò sul suo viso, e si avvicinò al letto.
Cercando di non svegliarla si stese e si mise su un fianco, prendendo a osservarla.
Dormiva con un sorriso stampato in volto. “probabilmente mi sta sognando.” Pensò Louis ridacchiando nella sua mente.
Dopo qualche minuto rimasto lì a osservarla –per non sembrare un maniaco, pensò- decise di svegliarla.
Rimase qualche secondo a pensare a come avrebbe dovuto fare.
Non l’aveva mai fatto con nessuno, solitamente dopo una nottata passata con una ragazza, lui se ne andava mentre lei dormiva.
Solo divertimento, in pratica.
Ma con lei era diverso. Lei non si era lasciata abbordare facilmente da lui, ed è per questo che l’aveva incuriosito sin dal primo momento.
L’aveva stregato. A lui piacevano le sfide, e quella all’inizio gli era sembrata una sfida bella e buona.
Ma ora si rese conto che le cose erano cambiate.
Provava dei sentimenti veri. E doveva ammettere che questa cosa un po’ lo spaventava.
Le spostò una ciocca di capelli che le copriva quasi un occhio dietro l’orecchio, prendendo poi ad accarezzarle la guancia.
Le si avvicinò e le posò un bacio sulla guancia, lentamente.
Quando sei sdolcinato Louis, pensò.
Claire mugugnò, si mosse un po’ e poi aprì gli occhi. Un sorriso si fece subito largo sul suo volto.
“buongiorno.” Sorrise lui.
“’giorno.”
Si accoccolò di lato a lei. “dormito bene?”
“benissimo.” Si strinsero l’uno con l’altro, e lei chiuse di nuovo gli occhi.
“che fai, dormi ancora? Sveglia!” urlò Louis, alzandosi di scatto e smuovendola.
Fine del momento romantico.
Inizio del solito comportamento di Louis.
Per quanto potesse irritarla appena sveglia, sorrise lo stesso, perché si rese conto che era quello che le piaceva di Louis.
Claire era ancora avvolta nel lenzuolo, e lui si posizionò a cavalcioni sopra di lei.
“ti ricordo che io sono nuda, coperta solo da questo lenzuolo, e tu sei in boxer.”
Subito l’erezione di Louis si fece più evidente, e Claire arrossì a vista d’occhio.
“scendi, idiota!” lo spinse via facendolo cadere per terra, mentre la sua risata riempiva la stanza.
Mentre ancora tutt’e due ridevano, qualcuno bussò alla porta.
Smisero di ridere, guardandosi.
“forse è Harry, che fine ha fatto ieri sera?” chiese lei.
Louis alzò le spalle, alzandosi per andare ad aprire.
“aspetta!” lo fermò lei. “mi devo vestire, non mi può vedere così.” Arrossì lei.
Lui si appoggiò al muro. “muoviti.” Disse ridacchiando.
Alzò un sopracciglio. “con te che mi guardi, no.”
“tanto non c’è niente che non abbia già visto questa notte.”
Un cuscino gli arrivò dritto in faccia senza che nemmeno se ne rendesse conto.
“sei un porco.”
Bussarono di nuovo alla porta.
Con uno scatto Louis corse verso di lei posandole un lungo bacio sulle labbra, ridendo.
“e pure ruffiano.” Disse quando si staccò per andare ad aprire.
Alla velocità della luce si rivestì, e si aggiustò i capelli, mentre Harry faceva il suo ingresso nella stanza.
“scusa se non ci sono stato, ero occupato con una bell.. oh, ciao Claire.”
La ragazza lo salutò timidamente.
“vedo che sei stato occupato anche tu.” Disse maliziosamente notando degli indumenti ancora sparsi per la camera.
“okay, io vado amore.”
Amore?
Gli posò un bacio sulla guancia.
“lui rimarrà sempre e segretamente mio.” La avvertì.
E uscì dalla camera.
Ah.. okay.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE.
Non uccidetemi, questa volta ho una scusa buona per aver postato tardi.
La mia estate è iniziata tipo questa domenica, perché prima ho avuto tutti i saggi al conservatorio, e dovevo andare di mattina a provare, di pomeriggio dovevo studiare a casa, e bla bla bla.
‘na palla.
Vabbuono, questo è il penultimo capitolo senza contare l’epilogo.
Poi ci sarà l’ultimo, e poi l’epilogo.
*piange*
Non ho molto tempo, quindi vi chiedo come al solito di farmi sapere cosa ne pensate.
Visto che sono gli ultimi capitoli.cc
Ah, e scusate per la fine merdosa. AHAHAHAHAH
Al prossimo capitolo, grazie a tutte per seguire ancora questa merda di storia.
Vi amo fytugihol

  
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