Uscimmo dalla stanza. 

- Wow. Bene, andiamo a prendere le valigie. - disse Harry. Prese il suo trolley. Io ero abbastanza pensierosa. Chissà se Derek mi ha scritto.. 

- Liz! - 

- Eh?? - 

- Andiamo dai. - disse lui salendo le scale. 

- Sì sì.. - dissi io seguendolo. Trovammo la nostra stanza abbastanza facilmente ed entrammo. Il letto alla nostra sinistra era da fare, una sedia era stracolma di vestiti, la scrivania piena di cose e il cestino da svuotare. Alla nostra destra c'era un letto a castello, che probabilmente era nostro. Le lenzuola e le coperte erano già messe apposto. 

- Bene, abbiamo a che fare con un disordinato. - dissi io entrando. 

- Beh, anche tu lo sei. - 

- Non tanto, quello che serve. - dissi io facendo spallucce. Entrai in una porta, doveva essere il bagno. Era abbastanza piccolo, ma essenziale. Era anche messo bene. 

- Il bagno è ok.. - 

- Liz e la tua valigia? - mi chiese Harry.

- Oh, l'ho lasciata giù. - dissi mettendomi una mano sulla testa. - La vado a prendere. - dissi uscendo dalla porta. Mi precipitai al piano terra. Stavo per finire l'ultima rampa di scale. Ero arrivata. 

- Ah, finalmente. - dissi fermandomi a respirare. Ad un tratto mi sentii spingere da qualcuno e caddi a terra, gridando. Mi trovai a pancia in giù sul pavimento di marmo. Sentivo qualcuno accanto a me respirare e lamentarsi. 

- Ahia.. - dissi massaggiandomi la testa. 

- Che ci facevi lì?? - chiese una voce. Doveva essere quello che mi aveva spinto. Una rabbia mi riempì la bocca.

- Che ci facevo io lì?? Sei tu che mi hai fatto cadere! - dissi alzandomi di scattò e girando la testa. Un ragazzo con i capelli castani arruffati mi guardava trattenendo le risate. Ad un tratto scoppiò a ridere. Io aprii la bocca, scioccata da quel suo comportamento. 

- Sei viva allora.. - disse lui ridendo. Non risposi, ero talmente arrabbiata che avrei potuto fargli di tutto in quel momento. 

- Sembravi una specie di tartaruga depressa.. - disse sempre ridendo. 

- Una tartaruga depressa?? Interessante sì. Tu invece sembri uno stupido... Uno stupido che corre! - dissi alzandomi da terra. Andai verso la valigia e la presi. 

- Dai, mi dispiace. - disse. Mi girai a guardarlo, era vicino a me. Aveva gli occhi azzuri, un'azzurro particolare. Lui restò un' attimo imbambolato e poi prese vita. 

- Sì sì.. - borbottai andando verso le scale. 

- Sei nuova di qui vero?? - chiese lui. 

- Sì. - dissi io secca. 

- Aspetta, come ti chiami? - Mi girai a guardarlo, seccata. Lui stava sorridendo. 

- Georgia. - dissi. Sì lo so, è il nome di uno stato, ma era la prima cosa che mi era venuta in mente. 

- Ah. - disse lui. 

- Bene. - risposi andandomene. Filai in camera mia, non volevo fare altri incontri con persone che corrono come delle stupide. 

- Oh, sei qui.. Che.. è successo hai tuoi capelli?? - mi chiese Harry. Mi toccai la testa. 

- Un tizio mi ha fatto cadere mentre correva. - 

- Davvero?? - 

- Sì! - dissi sbuffando. - Non ho voglia di parlarne, sono incazzata nera.. - dissi svuotando la mia valigia. 

- Ok.. - acconsentì Harry. Ci misi poco a svuotarla, in fondo avevo 2 cosette nella valigia. 

- Andiamo in mensa?? E ora del pranzo. - disse Harry. 

- Non ho voglia.. E non ho neppure fame.. - dissi io. 

- Sai che ti dico?? Resto con te, mi sembri un pò scombussolata. - disse avvicinandosi a me. Mi sedetti sul letto, con le mani sopra le ginocchia. 

- Che c'è Liz? - mi chiese Harry. 

- E' che.. Derek mi deve ancora scrivere.. - dissi muovendo il cellulare che avevo in mano. 

- Hai controllato?? - 

- No, lo sento però.. - 

- Lo senti?? - 

- Ho un sesto senso per queste cose.. - 

- Ma dai Liz! Guarda su! - Presi coraggio e sbloccai il telefono. Nessun messaggio. Sospirai. 

- Niente.. - mormorai. Mi mise una mano sulla spalla. 

- Ci saranno dei buoni motivi.. Magari all Wellington non fanno usare i cellulari. -disse Harry. Derek è il mio ragazzo da 11 mesi ormai. Anche lui viveva alla Newman, solo che sua madre e suo padre erano morti in un incidente quando lui aveva un anno e mezzo. Eravamo sempre stati buoni amici, poi mi sono accorta che mi piaceva e tanto anche. Gliel'ho detto e lui miracolosamente ricambiava. Stiamo bene insieme, mi trovo benissimo con lui. Ora però le cose sono cambiate. Lui è stato mandato alla Wellington, un'altra università e io qui. E le relazioni a distanza sono davvero difficili, specialmente se ti trovi in un college. E non mi aveva neppure scritto sebbene mi aveva promesso che mi avrebbe scritto alle 10. Adesso erano le 12.45. 

- Sono passate quasi tre ore Harry.. Non so che aspettarmi. - dissi io. 

- Puoi scrivergli tu.. Una specie di messaggiobarraminaccia. - disse lui. 

- Un messaggiobarrache? - chiesi io. 

- Un messaggio che assomiglia ad una minaccia, però amichevole. - disse lui. 

- Va bene.. - dissi aprendo un nuovo messaggio. 

Ehi Der! Sono arrivata, qui tutto bene. Da te?? Tutto ok?? Lo spero tanto. Mi manchi già, lo sai? Spero che ci rivredemo qualche volta. Perchè non mi hai scritto alle 10?? C'è stato qualche problema per caso?? Scrivimi al più presto, ho bisogno di te. Ti amo, ricordalo. Liz ^^. 

- Fatto?? - chiese Harry. 

- Fatto. - dissi inviandolo. 

- Speriamo bene.. - 

- Tranquilla sorellina.. :) - disse Harry. 

- Adesso ti va di andare un pò fuori all'aria aperta?? - 

- Sì, va bene. - dissi alzandomi. Presi un telo mare per distendermi all'erba, il cappotto, il cellulare e il libro di Twilight che avevo riniziato a leggere per la settima volta forse. 

- Ancora Twilight?? - chiese Harry. 

- Sì.. Perchè? - chiesi mentre uscivamo dalla stanza. 

- Sarà la decima volta che lo leggi.. - 

- Forse.. - dissi io.