Emma.

Affondo la testa nel cuscino.
Ormai il sonno è finito,mi auto-convinco il mio corpo del contrario.
Annuso il soffice tessuto,non è il mio profumo,né quello di Harry.

Giusto,rincoglionita!
Siamo andati in hotel dopo la premiazione di ieri sera.
Eccolo,qui di fianco a me sonnecchia tranquillo Harry.
Inizio a giocare con i suoi ricci,si sveglierà prima o poi!

:Ti ho mai detto che sei una rompiscatole?
:Un sacco di volte!
:Altri 5 minuti,dai!
:Sembri un ghiro più che un essere umano.
Uffa.
E domani dobbiamo anche tornare a scuola!
:Non credo ci tornerai..
:Perché non dovrei?
:Perché ti ho fatto una sorpresa!
:Oddio,la devi smettere!
:Non vuoi sapere cos’è?
:Non me lo diresti.
:Forse si..
:Cos’è?
:Una bella gita.
:No,ti supplico fa che non sia ciò che sto pensando! :Tornare a casina?
:Odio quel posto!
:Perché?
:E’ troppo piccolo,troppo vuoto,privo di opportunità e sogni,vuoto di tutto.
:Non mi interessa la tua opinione io voglio conoscere tua mamma e tuo papà!
:Si chiama masochismo.
:Lo so.

Piego i miei vestiti e li infilo nel trolley.
Federica è già pronta a partire sulla fiammante decappottabile rossa che abbiamo affittato per arrivare a Orvieto.
Salgo nel sedile avanti e con un cenno della mano saluto i ragazzi sull’altra auto pronta per partire.

:Emozionata,Emme??
;No,Giuls,no.
:Entusiasmo portami via!
:Odio quella città!
;Beh non sei l’unica a avere questi problemi..

Usciamo da Roma per addentrarci nelle colline italiane.
Il paesaggio noioso e ripetitivo scorre veloce dal finestrino.
Colline,colline,colline,rocche abbandonate,qualche pascolo di pecore e ancora colline.
L’atmosfera è strana.
Io mi sento strana.
Sono felice?
Triste?
Voglio realmente vedere persone che ho lasciato qui?
Le ho lasciate e un motivo c’era.
La mia mente si ferma sull’immagine della mia migliore amica.
Istintivamente un sorriso raggiante illumina il mio viso.
Lei la voglio rivedere,anche subito.
Accosto il mio viso alla portiera e il sonno prende la meglio su di me.
Mi sveglio assonnata con il segno del braccio sulla guancia.
Sampietrini.
Ci siamo.
I miei occhi si posano su un’insegna dall’altro capo della strada “Liceo classico F.a.Gualterio”
Eccolo.
Quanti mortacci tua ho mandato a questo posto.

:Amore siamo arrivati!
:Harry non ricordarmelo..
:Dai lo so che muori dalla voglia di entrare per far morire tutti d’invidia per il tuo affascinantissimo ragazzo!
:Senti rimani qui,così evito possibili figure di cacca.
Anzi no,vieni.

Non mi scorderò mai l’odore di quella scuola.
L’odore dei libri,dei vecchi vocabolari sgangherati buttati alla rinfusa nell’armadietto.
Le 10 rampe di scale che portano alla mia classe,che anni fa facevo ogni mattina di corsa perché sempre in ritardo.
Vedo la bidella alla fine del corridoio.

:Pat! Patrizia!
:Emma!Come sei cresciuta!
:Oh,grazie,dov’è il 3 A?
:Nella stessa aula dove è sempre stato. In fondo penultima porta prima dell’aula di scienze!
:Grazie mille.

:Perché 3 A ? Non fai l’ultimo anno??
:Si ma noi del classico siamo contorti e le nostre classi partono da quarto,poi quinto,poi primo ,secondo e terzo,ovvero l’ultimo anno.

La mia mano tremante si ferma sulla maniglia.
Non si riesce a muovere.
Fermo.
Harry mi spinge da dietro apre la porta e mi butta dentro.

:Sopresa!

Vedo le facce sconcertate sul volto ormai irriconoscibile di molti compagni.
3 anni sono passati.

:Professoressa Cambretti!
:Emma! Come va?
:Tutto bene,grazie.

In fondo all’aula,come sempre d’altronde,vedo lei.
La mia bambolina.
Alza quei suoi occhi magnetici che si attaccano su di me e spunta un allegro sorriso sulla sua faccia.
Un momento di incertezza precede l’abbraccio commosso che arriva tre secondi dopo.

:Non abbandonarmi mai più,cattiva!
:Non so neanche come ho fatto a vivere senza di te. Sai non dovrai più preoccuparti di questo.
:Perché?
:Vengo per l’ultimo semestre e la maturità sulla nave. Con te.
:Non ci posso credere!
:O mio dio che hai al dito?????
:Non ti fare idee strane,è solo un anello tra fidanzati.
:No scusa mi sono persa un passaggio?
:E’una lunga storia ma se vieni capirai tutto..
:Professoressa posso rubare Zoe un minuto solo?
:Basta che non si muove dal corridoio!
:Promesso.
:Prima di vedere promettimi che non esploderai.
:Perché dovrei?

Apro la porta.
Usciamo.
Harry sembrava sparito,quando compare da dietro una porta.

:O mio dio,o mio dio,o mio dio! E lui che ci fa qui??
:Emh Zoe lui è il mio ragazzo..
:Cioè fammi capire..Tu stai con Harry Styles??
:Emh si.
:Amore mi ricordo quando eravamo nella tua stanza e ci chiamavamo a vicenda Mrs Styles e Mrs Malik!
:Davvero facevi questo Emma?
:Assolutamente no,amore!
:oddio sentila! Lo chiama amore!
:Lo potrai conoscere anche meglio,sai anche lui viene a scuola sulla nave.
:Lui e anche gli altri??
:Si Zoe,anche gli altri. “O mio dio,o mio dio,o mio dio! 
:Dai su finisci in fretta le lezioni che dopo c’è qua sotto una decapottabile che ti aspetta.
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Mi scuso per il ritardo, ma come ho scritto anche nell'altra mia FF ho dovuto fare gli esami :)