Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: StillBelieve    04/07/2012    4 recensioni
Amare è come una droga: all'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono. Poi il giorno dopo vuoi di più. Non hai ancora preso il vizio, ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo.
Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore. Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa. Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti. Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga. A quel punto, come i drogati rubano e si umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Don't say goodbye, because say goodbye means going away, and going away means forgetting-

AMY.
Da quando ero tornata l'unica cosa che mi riusciva era stare da sola ad aspettare la sua chiamata, per sentire la sua voce che mi diceva ti amo.
Ormai era l'unica cosa che aspettavo. Le mie giornate non avevano altro obiettivo, ma erano ormai passati quattro giorni senza avere sue notizie.
Mi collegai a twitter per vedere se aveva scritto qualche cosa, ma niente...intanto però un link attirò la mia attenzione. Lo aprii, ed una volta aperto desiderai di non averlo mai fatto!
E' un ritorno di fiamma?!
e sotto il titolo c'era un collage di foto, e le due persone fotografate si tenevano per mano mentre passeggiavano, e si baciavano. Erano Liam e Danielle.
Non volevo crederci, anche se avevo le prove. Arrabbiata, delusa e triste spensi il pc e presi il borsone della palestra che raggiunsi poco dopo. Era passato molto tempo dall'ultima volta che avevo fatto boxe e  quel giorno mi sarei sfogata per bene.
Salutai Luca il proprietario della palestra e mi diressi negli spogliatoi dove dopo essermi cambiata mi fasciai le dita per poi infilarmi i guantoni. Iniziai a dare dei pugni al sacco rosso che avevo davanti. Come aveva potuto farmi questo? Aveva detto che non aveva mai amato nessuna come amava me, aveva detto che sarei stata la sua 'piccola' anche se ero lontana, aveva detto che nonostante la distanza mi avrebbe amato lo stesso, anzi di più. E allora perchè era tornato con lei?
Mentre pensavo continuavo a dare pugni al sacco e un miscuglio di rabbia e tristezza scendeva sul mio viso sottoforma di lacrima. Sganciai un destro al sacco che finì dritto in faccia ad un ragazzo che si trovava a passare.
«Scusa, scusa, scusa» dissi levandomi i guantoni e correndo verso di lui.
«Non volevo, perdonami, non ti ho visto e....» mi scusai.
«Figurati!» disse lui «Certo che hai un bel destro....» continuò lui.
«Si, però l'ho usato nel modo sbagliato, stai sanguinando per colpa mia. Almeno vieni con me in infermeria»
«Ok» rispose semplicemente lui seguendomi.
Non appena Luca vide il ragazzo dietro di me mi chiese:
«Ma lo hai pestato a sangue, Amy?»
«No, è che....» provai a spiegare io, ma il ragazzo si intromise.
«E' solo che mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato»
«Se lo dici tu Marco....» rispose Luca «Ora vado a prendere qualcosa per fermare il sangue» e scomparve.
Dopo qualche secondo di imbarazzo dissi: «Allora è Marco il nome della mia vittima?»
Lui annuì per poi rispondere: «E' Amy il nome del mio aggressore» Annuiiridendo di gusto e Luca ritornò.
«Ci penso io» dissi e l'uomo  mi lasciò da solo con il ragazzo.
Gli passai un pezzo di carta e gli raccomandai di tenere la testa un po' alzata.
«Perchè piangevi?» mi chiese ad un tratto.
«Cosa?»
«Prima, mentre tiravi qualche pugno al sacco ho visto che piangevi...»
«Oh, no, non ti preoccupare non era niente» forzai un sorriso.
In quel momento avevo quasi dimenticato perché ero lì ma subito le immagini di Liam e Danielle riaffiorarono nella mia mente e nuove lacrime caddero sul mio viso.
«Ecco, lo stai facendo di nuovo»
«Oh- dissi asciugandomi le lacrime- non ci pensare,non è niente»
«Sicura?» chiese lui preoccupato
«Sì. Piuttosto dimmi come farmi perdonare...»
«Avrei un'idea. Stasera sei libera?»
«Cosa? Vorresti che io uscissi con te per farmi perdonare?»
«Sì, perché per te è un problema? Mica sei fidanzata? Sai non voglio litigare con nessuno per essermi 'rubato' la ragazza»
«No, non sono fidanzata» dissi carica di rabbia
«Allora è perfetto. Ti vengo a prendere alle nove sotto casa»
«Ma se non sai nemmeno dove abito...»
«Giusto, allora dove abiti?» risi
«Fattelo dire da Luca, io torno a casa e mi vado a preparare visto che sono già le otto e un quarto» e andai via sorridendo.
Era bizzarro, ma almeno non mi faceva pensare a quello sporco voltagabbana.
Raggiunsi casa e mi diressi direttamente a fare la doccia, poi scelsi cosa indossare e per le nove meno dieci ero pronta.
Mi sedetti sul divano ad aspettare, e continuavo a fissare il mio cellulare. Proprio quando decisi di prenderlo il citofono suonò.
Scesi e mi ritrovai davanti Marco quasi irriconoscibile, vestito di tutto punto.
«Non ti avevo riconosciuto senza tuta» dissi e lui arrossì.
«Invece tu sei meravigliosa comunque» disse lasciandomi allibita.
http://www.polyvore.com/one_day_you_will_be/set?id=51334697
Oltre a Liam era uno dei pochi che mi aveva detto che ero bella e per questo improvvisamente arrossii ricordandomi i bei momenti passati, ma subito scossi la testa. Non dovevo pensarlo, dovevo dimenticarlo, e avrei iniziato proprio da quel giorno-
«Allora andiamo?» mi chiese e dopo che ebbi annuito mi passò un casco.
Sullo scooter sentivo il vento che mi scompigliava i  capelli e mi faceva sentire libera.
Arrivammo a una discoteca che non avevo mai visto ed entrammo. La musica troppo alta per i miei gusti mi riempiva la testa e non mi faceva capire più niente.
Qualche ora dopo mi ritrovai a ballare al centro della pista con degli sconosciuti che mi ballavano attorno, tra questi vidi Marco e mi avvicinai-
«Andiamo al bancone del bar?» chiesi quando fui vicino al suo orecchio, e il ragazzo prendendomi sottobraccio mi accompagnò ad un divanetto nero, dove ci sedemmo.
«Allora cosa da bere?» mi chiese
«Una margarita grazie» e si allontanò
Appena il ragazzo fu lontano e il mio cellulare squillò. Lo presi senza nemmeno vedere chi fosse.
«Tesoro» rispose la persona dall'altra parte.
«Liam» dissi fredda
«Come stai vita mia?»
«Come potrebbe stare una ragazza che scopre che è stata presa per il culo?»
«di cosa stai parlando? Amy non ti capisco. E che cosa è questa musica?»
«che c'è tu stai con una e io non posso nemmeno andare in discoteca?»
«Oh, tu sai...»
«Si, so che sei un coglione, Payne» e riattaccai.
«Chi era?» mi chiese Marco che era appena tornato.
«Un cretino» e iniziai a bere, e a fine serata ero completamente brilla e quasi non mi tenevo in piedi.
«Sai, sei molto bello... anche più bello di Liam che è uno stronzo»dissi per poi svenire tra le sue braccia.
***
Più tardi mi svegliai sul divano del salotto di casa mia sempre tra le braccia del ragazzo.
«Come hai fatto ad entrare?» chiesi non appena fui più lucida.
«Ho preso le chiavi dalla tua borsa»
«Cavolo, i miei dovrebbero tornare da un momento all'altro» dissi guardando l'orologio.
«Non ti preoccupare, io vado» disse già sulla soglia della porta.
«Ah, comunque prima è squillato il tuo telefono e ho risposto, era un tizio che parlava in inglese, voleva te... io non sono tanto bravo, ma ho cercato di spiegargli che ero un tuo amico, ma lui continuava aripetere cose tipo 'ti posso spiegare' o 'ti prego perdonami'» disse ed uscìdefinitivamente di casa.
Fanculo Liam. Da lui non volevo nessuna spiegazione, volevo solo levarmelo dalla mente una volta per tutte.
IL MATTINO SEGUENTE...
«Svegliati!» urlò una voce tanto familiare quanto fastidiosa.
«Lasciami dormire» urlai di rimando a mia sorella.
«No, hai tante cosa da fare....» disse lei.
«Ma quando mai, oggi è Domenica» dissi io scocciata.
«Si infatti devi lavarti, vestirti e levarti dalle palle» disse acida.
«Fammi indovinare....Daniel!» e lei annuì.
Subito mi lavai e mi vestii, per uscire di casa il più in fretta possibile. Ogni volta che il ragazzo di mia sorella veniva a casa ero costretta a dilequarmi in quanto davo fastidio a mia sorella.
Così uscii di casa con la mia borsa a tracolla e mi diressi al parco. Il parco la domenica mattina era sempre deserto, ma quel giorno vi trovai una persona. Marco.
«Hei» lo salutai.
«Ciao, allora passata la sbronza?» mi chiese e io annuii.
Insieme ci allontanammo e ci sedemmo su una panchina.
«So chi sei...» disse ad un certo punto e io lo guardai con un espressione interrogativa.
«Amy, la fidanzata di Liam Payne dei One Direction. Ecco dove ti avevo visto. Ho fatto qualche ricerca e ho chiesto alla mia sorellina Directioner un po' di cose...»
«Perché questa ricerca?» chiesi
«Piangevi e non appeno ti ho detto che un certo Liam ti aveva chiamato ti sei irrigidita»
«Grazie per esserti intromesso nella mia vita» dissi fredda alzandomi.
«Volevo solo sapere cosa ti passava per la testa» si giustificò il ragazzo.
«Mi passa per la testa che voi ragazzi siete tutti dei cretini» dissi arrabbiata.
«Scusa non volevo» disse Marco.
«Allora, facciamo una cosa- proposi io- la prossima volta che vuoi sapere qualche cosa me la chiedi e se è troppo personale non rispondo, ok?» e lui annuì.
In quel momento mi arrivò un messaggio. Convinta che fosse Liam presi il cellulare scocciata. Ma il mittente del messaggio mi sorprese quanto il contenuto.
Ale: C'è una persona a casa che cerca te, ti deve dire una cosa importante, sbrigati a venire.
«Scusa devo andare! Ah, e comunque sono l'ex ragazza di Liam» dissi e poi andai via.
Durante il tragitto entrai su twitter e scrissi:

I was there when you said forever and always.
 

ma la cosa che mi preoccupava in quel momento non erano le promesse infrante di Liam, ma la persona che a casa mi aspettava per parlarmi.

 
INTANTO A LONDRA...
DIADARMA
«Devo assolutamente spiegare ad Amy come stanno veramente le cose» continuava a farfugliare Liam.
«E spiegaglielo!» disse Louis.
«ma lei non mi risponde al telefono» disse Liam triste.
«Se non ti risponde vai da lei e diglielo di persona» proposi io.
«Sei un genio, un genio!»disse Liam correndomi in contro e baciandomi la fronte-
«Lascia stare la mia ragazza!» disse Louis allontanando Liam e dandomi un casto bacio sulle labbra.
Ancora non riuscivo a crederci. Io ero la ragazza di Louis William Tomlinson. Ed era tutto merito di quella ragazza, Amy, e non volevo vederla soffrire, dopotutto era lei il motivo del mio rapporto con Louis.
«Chiama gli altri, io chiamo i manager, dobbiamo partire per l'Italia, adesso» disse Liam tutto eccitato correndo su e giù per la stanza.

***
«Sentite, non possiamo fare quello che volete perché voi dovete vedere le vostre ragazze» disse uno dei manager guardando Liam, Harry e Niall.
«E poi ufficialmente sei fidanzato con Danielle» disse un altro manager.
«Ma io non capisco... perché devo stare con lei? Non provo più niente per lei. Perché non posso stare con la persona che amo?» chiese Liam.
«Seriamente, per quanto possa essere bella una storia tra un cantante e una fan non può funzionare e alle altre fan non piace» spiegò lui guardando male anche me «E poi tu e Danielle fate notizia.»
«Se non posso stare con lei almeno voglio tornare in Italia e spiegarle tutto» disse fermamente.
«E Italia sia!» disse l'altro manager.
«Ehm... potrei venire anche io?» chiesi timidamente
«Certo amore mio» disse Lou abbracciandomimentre i manager lo guardavano con un'aria assassina.
«Grazie» dissi sorridendo per ringraziarli.
«Ok, allora è deciso! Ora prepariamo il comunicato stampa...»
***
ADRY.
Stavo studiando per il compito di fisica quando il mio cellulare vibrò.
Era un messaggio. Era di Harry.
Harry: Torniamo in Italia. Non vedo l'ora di rivederti. Tra poco sarà ufficializzata la notizia da un comunicato stampa. La testardagine di Liam serve a qualcosa, LOL.
Ti amo piccola.
lessi il messaggio tutto d'un fiato... non potevo credere a quella notizia, ma non capivo cosa c'entrava Liam, allora risposi:
La testardagine di Liam? Che c'entra lui? Anche io non vedo l'ora.
poco dopo di un minuto avevo già ricevuto la risposta.
E' stato lui a deciderlo. Vuole spiegare tutto ad Amy, tiene molto a lei.
Lessi il messaggio e mi resi conto che il riccio aveva ragione, Liam teneva molto a lei, e doveva saperlo.
Chiusi i libri e mi vestii velocemente per raggiungere casa di Amy. Doveva sapere tutto!


SALVE GENTEEEE :D
Il capitolo lo avevo finito da po' ma su carta, e non mi andva di ricopiarlo, perquesto ci ho messo di più, LOL.
Arriviamo al sodo... la storia è quasi finita e adesso troviamo un nuovo arrivato 'Marco' inizialmente Amy doveva "stare" solo con Davide ma con lui non c'è storia e ho aggiunto questo bellissimo ragazzo u.u
Amy si ubriaca di nuovo yeahhh *-* (la ragazza ha un futuro da alcolista e.e)
E poi c'è un pov di Diadarma, la mia bella moglie @itsfrerardbitch :3  che è carina e coccolosa e sta a meraviglia con Lou!
Poi c'è un pov abbastanza breve di Adry, ma non sarà l'unico. A dir la verità lei è il motivo dei prossimi capitoli, quindi non sottovalutatela ;) e ovviamente saluto anche lei, la mia migliore amica @Ireallylikeyou_
Ora ringrazio coloro che continuano a leggere la mia ff noiosa che posto dopo mesi e mesi çç e ovviamente coloro che recensiscono e coloro che hanno la storia tra le seguite/preferite/ricordate :)
GRAZIE DI CUORE :'3 
Amy xx
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: StillBelieve