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Autore: Horanlepricanxx    04/07/2012    2 recensioni
Adoro le persone acide. Quando dicono una cosa che si avvicina alla dolcezza o alla gentilezza puoi star certo che è sincera.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Zayn]
 
Scuola. Dio che palle. Solo la parola di per se mi faceva rabbrividire,se si accosta poi alla parola lunedì la cosa diventa traumatizzante. Arrivai ai cancelli di quell’odiato edificio e scrutai attentamente le teste della massa studentesca alla ricerca di una chioma bionda scura e due occhi blu,Hailee. Quella ragazza mi aveva colpito da subito,fin da quando ci spiaccicammo al suolo. Dovevo vederla come minimo una volta per sentirmi,non so di preciso come,ma mi sentivo bene. Non lo so se mi piaceva o no ma la trovavo comunque una ragazza interessante. In quel momento mi si parò davanti Holly,la tipica ragazza che praticamente si era fatta la scuola intera,ci ero andato a letto si e no due volte,una cosa da poco considerando la mia fama da “sex simbol”,ma per lei significava tutt’altro,per lei significava che avendolo fatto ci saremmo dovuti praticamente sposare.

-zaynuccinuccino mio come stai?- vi prego fatela stare zitta!-zayn! Mi stai ascoltando?-mi prese per la cravatta strattonandomi un poco per far si che la mia attenzione si riversasse su di lei.

-si Holly ti sento,cosa vuoi?-dissi scocciato mentre cercavo ancora con gli occhi Hailee

-cosa voglio? Voglio che tu mi consideri di più! Noi dovremmo essere quelli che tutti invidiano,quelli sulla bocca di tutti,la coppia del nostro anno e oltre,sei o non sei il mio ragazzo?-ma qualcuno la fa tacere o no?

-no,non lo sono perciò scusami ma ora devo proprio andare-la liquidai così,forse ero stato un po’ troppo freddo ma mi era sembrato di scorgere un viso un po’ troppo familiare,si dirigeva spedita verso la sua classe,doveva aver appena accompagnato la sorella all’asilo e ora tentava di volare per non arrivare tardi a lezione,eppure la vedevo strana quasi più arrabbiata col mondo del solito. Quel finesettimana aveva dovuto salutare il fratello che partiva per il college perciò mi sarei aspettato di vederla triste e abbattuta non certo vederla furente e con le lacrime agli occhi che mi sembravano rossi come se non avesse fatto altro che piangere per molto. La rincorsi e la bloccai per la manica,la feci girare per guardarla in viso e appena la
vidi non so perché mi si contorse lo stomaco. Aveva gli occhi lucidi,rossi e stanchi due guance rosse e un espressione distrutta quanto nera dalla rabbia.

-ehi Hail,che succede?-

-niente che ti possa interessare,ciao- disse fredda prima di allontanarsi,la ribloccai subito

-si che mi interessa sono tuo amico,avanti dimmelo!-

-non è che non posso dirtelo,non voglio! La cosa è diversa Zayn,io ti conosco da si e no una settimana cosa credi ,che ti metta al corrente di ogni mio spostamento?-

-no,non lo pretendo. Ma pretendo di voler sapere cosa è successo se ti presenti in questo stato a scuola!-

-te lo ripeto allora,non sono affari tuoi! E levami le mani di dosso!-disse togliendo con forza la mia mano dal suo gomito e scappando in classe. Chissà cos’era successo. Certo che però aveva la testa dura è! Mica la mangiavo se me lo diceva,la volevo solo aiutare! Poi però pensai che avesse ragione,non la conoscevo,era solo una ragazza con cui mi ero scontrato e che mi aveva procurato una dannata cicatrice sul sopracciglio sinistro,la sua conoscenza non mi aveva portato nulla di buono. Entrai in classe arrabbiato. Ma chi era lei per potermi trattare così? Sono una persona con dei sentimenti anche io sai Hailee Westwick?
 
 
[Hailee]
 
Mi sedetti al banco in fono alla classe,vicino a Kathleen,furiosa. Quel finesettimana i aveva reso una ragazza se possibile ancora più infelice. Avevo accompagnato con il resto della mia famiglia Will all’aeroporto ma prima che lui potesse imbarcarsi spuntò mia madre che prese con la forza Faith e Dylan portandoseli via mentre noi eravamo distratti,li portò a casa sua dicendo che toglieva l’affidamento ai nonni dei miei due fratelli minori e che se li riprendeva lei. Cominciò poi ad insultare i nonni dandogli la colpa della morte di mio padre,poi se la prese anche con me e Jo dicendo che non avremmo mai fatto nulla di buono nella vita,che eravamo destinati ad essere dei falliti,ma che almeno avrebbe  la vita migliore a Faith e Dylan. I due cominciarono a piangere disperatamente spaventatissimi e noi veloci chiamammo la polizia che in un batter d’occhio arrestò mia madre portandola via. Sapevo che fosse una donna disturbata in un certo senso ma non avrei mai pensato che sarebbe arrivata a tanto,aveva cercato di rapire i miei fratelli minori e aveva insultato i membri della sua stessa famiglia,mi vergognavo terribilmente a dire che era mia madre. Will dopo quell’episodio  non volle più partire ma io e Jo lo convincemmo ad andare,e che in qualche modo ce la saremmo cavata. Come se non bastasse quell’idiota di un Malik era subito presente nell’impicciarsi negli affari altrui e pretendere di sapere quanto la mia vita faccia schifo,giuro che se non ci fossero state così tante persone lo avrei preso a schiaffi! Il bello era che lui si era anche arrabbiato,convinto che la colpa fosse mia,lui non aveva il diritto e nemmeno doveva pensarci lontanamente a mettere il naso nella mia vita,che era già molto,ma molto incasinata di suo. Kathleen seppe subito cosa fosse successo all’aeroporto perché appena tornammo a casa mi fiondai da lei per sfogarmi,lei non fece alcuna domanda,ma mi stette a sentire mentre le raccontavo e mi consolò tutta la notte. Perciò quella mattina non ci fu bisogno di parole,mi strinse la mano sotto il banco e aspettò con me che la scuola terminasse. I nonni decisero che d’ora in avanti sarebbero venuti loro a prendere Faith e Dylan a scuola il pomeriggio così alle due me ne tornai a casa. Appena entrai sentii il bisogno di stare un po’ con Jo. Lo trovai in camera intento a studiare,era scosso quanto me ma non lodava a vedere.

-Joseph- lo chiamai io,lui si stupì di essere chiamato con il suo nome intero da me,che chiamavo con nomignoli e soprannomi persino il tostapane.

-ehi- mi disse venendo ad abbracciarmi,mi prese per i fianchi e mi posò sul letto. Io mi accoccolai a lui e in un secondo mi addormentai. Non c’era bisogno di fare discorsi melodrammatici con lui,ci guardavamo negli occhi e facevamo intere chiacchierate in silenzio,mi bastava sapere che lui c’era e che sarebbe stato con me.

 I giorni passavano e andarono normalmente,le mie giornate si suddividevano in scuola,famiglia,Kathleen. Nei corridoi tutti i santi giorni incontravo Zayn che non mi rivolgeva la parola da almeno quattro giorni,lo avevo trattato male è vero,ma così si comportava solo da bambino!

Quel giorno andai a scuola con un mal di testa opprimente,in piè la notte avevo fatto uno strano sogno sui miei genitori che di certo non aiutavano a ristabilizzare il mio umore. Ma non sapevo ancora cosa mi aspettava,non avrei potuto immaginarlo nemmeno nei miei incubi peggiori. All’ora di pranzo ero appoggiata ad un albero con Kathleen e stavamo mangiando tranquillamente quando si avvicinò a noi la banda di Holly

-ehi sfigata come stai?-cominciò lei,io però quel giorno non avevo voglia di litigare

-Holly non è giornata,tornatene da dove sei venuta,grazie-

-oh non credo proprio,sai volevo discutere con te sull’importanza di avere dei genitori sui quali fare affidamento-

-cosa?- che diamine c’entrava ora? Intanto intorno a noi una folla di ragazzi aveva accerchiato l’albero contro il quale ero seduta

-hai capito benissimo,tu hai dei genitori vero Westwick?- cominciavo ad arrabbiarmi seriamente,non doveva provocarmi. Mi alzai di scatto e me la ritrovai vicinissima con un sorriso
maligno e strafottente sul volto e orgogliosa di aver centrato il punto

-che cosa vuoi dire? Non girarci intorno!- dissi quasi sibilando

-sai,mio padre è il pilota capo dell’aeroporto di Londra e perciò è al corrente di tutto ciò che succede sotto il suo comando,mi è giunta voce quindi che tu e la tua famiglia di zoticoni avete dato spettacolo un po’ di giorni fa-

-uno non azzardarti mai più a dare degli zoticoni alla mia famiglia,secondo vattene Holly,credimi è meglio per te,lo dico per il tuo bel faccino- sentivo le tempie pulsarmi per la rabbia e mi stavo conficcando le unghie nei palmi delle mani ,con tutta la gente che poteva venirlo a sapere,tra tutta Londra proprio lei doveva venirne a conoscenza?

-senò che fai? Chiami quella malata di mente di tua madre per venirti a difendere?- fu qualcosa di assolutamente automatico,qualcosa che non riuscii a controllare,gli mollai un pugno in pieno viso e lei cadde a terra contorcendosi dal dolore,se solo si fosse avvicinata ancora ne avrebbe preso degli altri,poteva starne certa

-vengo da Wakefield cocca,non sono una borghesina di Londra come te,perciò prova ancora a nominare una sola persona della mia famiglia e ti rovino,te lo giuro-
All’improvviso sentii delle mani sollevarmi e mettermi in braccio a qualcuno portandomi via a mo di sacco di patate,era un ragazzo e sapevo chi fosse solo non ne ero certa al cento per cento,i miei dubbi svanirono però quando quel  qualcuno mi fece sedere sul pavimento dei bagni delle ragazze mettendosi di fronte a me

-Zayn che vuoi è?-stavo urlando dalla rabbia,altre lacrime stavano solcando il mio viso e non avevo più il controllo di me stessa-ti decidi a lasciarmi in pace una buona volta?-

-e tu ti vuoi calmare?-mi disse con una voce ferma che non gli avevo mai sentito usare. In quel momento lo volevo picchiare,allontanarlo da me il più possibile,ma più cercavo di colpirlo più lui aumentava la presa sui miei polsi bloccandomi,era una battaglia ad armi impari non ce l’avrei mai fatta a vincere contro di lui. Scoppiai in un pianto isterico scivolando in ginocchio e prendendomi il viso tra le mani. Lui si appoggiò alla parete piastrellata e mi prese nuovamente in braccio,ero seduta sopra di lui,nascondendo il viso nel suo petto. Perché doveva essere così buono con me? Nessuno lo era mai stato,perché si preoccupava per me? Non mi conosceva,ero un estranea,ero solo una sconosciuta per lui

-piangi Hail,piangi,ti farà bene vedrai- continuava a ripetermi accarezzandomi leggermente.

Dopo circa mezzora riuscii a calmare gli spasmi dovuti al pianto e controllare le lacrime,rimanevo comunque attaccata a Zayn,mi sentivo protetta ma allo stesso tempo inerme tra le sue braccia e lì capii che di lui mi potevo fidare,era stato tutto quel tempo con me non giudicandomi minimamente anche se aveva appena preso a pugni la sua ex,mi aveva stratta tra le sue braccia facendomi compagnia,così gli raccontai la mia vita,quello schifo di vita. Gli raccontai della morte di mio padre,del mio periodo buio e di quello che capitò a mia madre,gli raccontai del trasferimento da nonni,al ritorno a Wakefield e poi di nuovo il ritorno,inclusi anche ciò che era successo giorni prima e lui non fiatò,non si mosse,cercava di apprendere più cose possibili,di capirci qualcosa

-scusa se ti ho trattato male,ma non lo sa nessuno oltre a Kathleen  e pensavo mi avresti preso per una pazza squinternata con un sacco di problemi,non volevo seriamente,scusami- ecco,avevo detto tutto e non so perché sentii il mio cuore leggermente più leggero.

-scusami tu semai,ho fatto  lo stesso errore dell’altra volta,ti ho forzato a dirmi qualcosa che non eri pronta a dire,e non immagini quanto mi dispiace,non succederà più Hailee,mai più. Sono contento però che ti sei aperta con me perché vuol dire che almeno un po’ ti fidi e mi tieni a cuore-
Mi voltai per osservarlo meglio e mi accorsi che mi stava sorridendo dolcemente con la mano che ancora mi accarezzava la fronte

[Zayn]
 
La guardavo così piccola e fragile tra le mie braccia. Mi aveva stupito ancora una volta,ancora una volta mia aveva dimostrato di essere docile e trattabile come un gattino ma se provocata poteva diventare una vera tigre. E ora,dopo una lunga lotta,si era venuta a rifugiare per riposarsi proprio tra le mie braccia e la cosa mi rendeva felicissimo. Sentivo le sue guance ancora leggermente bagnate fremere sotto il mio tocco mentre il suo petto si alzava e si abbassava scandendo così il ritmo dei suoi respiri,prima quasi violento e ora calmo e regolare. Non so bene il motivo ma sentirla stare male per il veleno che Holly le aveva sputato addosso aveva fatto star male anche me e conoscendo la mia scuola,se non si fosse tolta di torno all’istante si sarebbe ritrovata in guai seri. Così la presi in braccio e la porta nel primo posto che mi venne in mente,il più lontano possibile,la sentivo dimenarsi e quando la poggiai a terra cercò più volte di colpirmi per allontanarmi ma io non volevo. Non volevo lasciarla sola,non volevo che affrontasse tutto da sola,quando si arrese la presi in braccio e lei ancora scossa si rannicchiò al mio petto mentre io le accarezzavo il viso per rassicurarla,cosa che sembrò funzionare. Ad un certo punto si girò verso di me e parlò,mi raccontò tutto ciò che le era capitato,non capii molte cose ma di sicuro non gliele avrei chieste ora,ci sarebbe stato poi il tempo senz’altro. Ni parlava guardandomi fisso negli occhi,era scossa ogni tanto da sospiri e tremiti ma era decisa a mettermi al corrente dei suoi problemi e anche questo mi resa molto felice. Quando si fermò ebbi lo strani impulsi di baciarla,di toccare quelle labbra che sapevo fossero  morbidissime,di renderla mia,di instaurare un nuovo legame tra di noi,ma sapevo di star affrettando le cose e che in quel momento lei era ancora particolarmente scossa,ci sarebbe stato il tempo senz’altro anche per questo. Per ora mi limitavo a stringerla tra le mie braccia posandole doli baci sui capelli di tanto in tanto.


[Hailee]
 
Stavo lì a riposare la mente ancora rigorosamente avvinghiata a Zayn quando dei colpi alla porta mi fecero sobbalzare.

-signorina Westwick,è li dentro?-il preside Ebbing mi stava reclamando al di là della porta-esca per favore- mi alzai e con me Zayn che mi mise una mano sulla schiena come ad
incoraggiarmi,aprii la  porta e mi ritrovai davanti ad un preside furioso, a una Holly lagnante,ai miei nonni che mi guardavano con un misto di rimprovero e compassione e a due signori vestiti di tutto punto e con un aria feroce dipinta sul volto,supposi i genitori di Holly .-andiamo nel  mio ufficio a parlare venga,servirà anche un testimone,lei è libero signor Malik?-

-assolutamente,sono a sua disposizione! Vede quello che è successo..-

-non ora,non ora,dopo-lo zitti il preside con un gesto della mano. Percorremmo i tanti corridoi della scuola e ci ritrovammo tutti e otto in presidenza-vorrei parlare per primo con il signor Malik,da solo- Zayn mi fece un mezzo sorriso per poi chiudersi la porta dell’ufficio del preside alle spalle,stette li dentro per almeno 15 minuti in cui io trovai interessantissime le punte delle mie scarpe,quando uscirono scattammo tutti in piedi-bene,lei può andare-prima di uscire Zayn mi guardò intensamente come a comunicarmi qualcosa ma non riuscii a cogliere ciò che voleva dirmi-ora la signorina Ghellan e la signorina Westwick,accomodatevi- entrammo nel piccolo ufficio e ci accomodammo sulle sedie di fronte alla scrivania.

-il signor Malik poco fa mi ha raccontato la versione dei fatti,così come li ha potuti vedere una persona estranea alla situazione. Non ho bisogno che voi mi raccontiate perciò un'altra volta ciò che è successo l’ora precedente,su questo ho le idee abbastanza chiare. Signorina Ghellan potrebbe cortesemente far si che quest’episodio non si verifichi più?-

-cosa? E a lei non dice niente,guardi il mio occhio signor preside,lo guardi!-

-ora sto parlando con lei signorina Ghellan,con la signorina Westwick parlerò in un secondo momento cosa che a lei non deve interessare minimamente. Non si verificherà più quindi un episodio del genere vero?-lei annuì sospirando

-bene,signorina Westwick vale la stessa cosa,non alzerà mai più le mani nella mia scuola un'altra volta o mi toccherà sospenderla,non lo faccio questa volta perché sono venuto a
conoscenza dei reali motivi della sua reazione..-

-guardi che non ho bisogno della sua pietà-lo interruppi io-se mi deve punire lo faccia,non voglio pietà!-

-oh,ma io la punirò Westwick,certo che la punirò. E lei Ghellan non sorrida trionfante perché punirò anche lei-disse rivolgendosi a Holly che sprofondò dalla vergogna-infatti  darà una mano al nostro bidello Bob per la prossima settimana a resettare tutte le aule della scuola al termine delle lezioni -la faccia di Holly era qualcosa di meraviglioso per me,un misto tra il disprezzo e lo sbigottito-lei Westwick invece sarà di aiuto alla professoressa Depreu nel completare gli archivi scolastici per una settimana-

-cosa? La prego signor preside no! Non con lei! Non è che potrei scambiare la mia punizione con Ghellan?- cercai di supplicarlo,avrei fatto di tutto,persino tagliare l’erba in quell’immenso campo da football che avevamo a scuola,per non passare i miei pomeriggi con la donna che odiavo di più in assoluto,dopo Holly ovviamente,anzi no,se la giocavano a pari merito diciamo.

-figurarsi! Sono sicuro che vi troverete benissimo-disse sarcastico-con voi ho finito,potete andare- ci alzammo e ci incamminammo verso la porta,dopo averla varcata Holly si diresse dall’infermiera che alzando gli occhi al cielo le spiaccicò sull’occhio un sacchetto di ghiaccio. Durante il tragitto ch facemmo per ritornare a casa seguì una ramanzina di quelle secolari,io mi sedetti nei sedili posteriori e mi arresi a quello strazio. Dopo cena salii in camera e mi feci una doccia,poi indossai un paio di leggins e un maglio grigio lungo,giusto per stare comodi in casa raccolsi i capelli in una sottospecie di coda e mi sdraiai a pancia in su sul letto guardando il soffitto,mi addormentai nel giro di poco.

Dei fastidiosissimi rumori mi avevano appena svegliato e il rumore non si attutiva nemmeno se mi giravo dall’altra parte coprendomi la testa con il cuscino,scocciata mi diressi alla fonte di quel rumore,la mia finestra. Solo allora mi accorsi che al piano di sotto qualcuno stava lanciando numerose pietroline alla mia finestra. La aprii con forza affacciandomi

-alleluia! Certo che hai il sonno pesante è!- disse una voce,anzi la voce,Zayn.

-ma sei coglione? Sono le-rientrai in casa per guardare l’ora-4 e mezza signore santo Zayn,cosa diavolo ci fai qui!?-

-innanzitutto non sono coglione secondo sei la prima persona che riesce  mettere le parole signore santo e diavolo nella stessa frase,un record quasi!-

-la finisci di fare l’idiota e te ne vuoi tornare a casa si o no?-gli dissi io irritata

-sono venuto qui per un motivo,scendi dai!-

-che cosa? Figurati se scendo di casa,di nascosto,al freddo,di notte..-

-mattina!-mi corresse lui

-poco importa!-sbottai-levati di torno!-

-avanti Hail! Non staremo via tanto,devo farti vedere una cosa!-

-ahh ho capito! Sei sordo! NO! Hai capito ora?-

-fai piano stupida che svegli tutta la casa! Avanti scendi,che ti costa?-

-mi costa eccome!-

-che palle Hailee! Scendi da quella cazzo di casa e vieni qui!-disse spazientito. Non so per quale strano motivo ma a punta di piedi scivolai lungo le scale e dopo essermi messa un paio di scarpe alla babbo uscii di casa facendo attenzione a non fare il minimo rumore,se mi avessero scoperto altro che punizione con la Depreu!

-quindi?-dissi stizzita incrociando le braccia. Lui sorrise e mi diedi un bacio sulla guancia,cosa che mi fece avvampare

-quindi ora mi segui che ti devo portare a vedere una cosa- disse raggiane prendendomi per mano. Camminammo per circa 5 minuti quando arrivammo a al posto che Zayn desiderava
mostrarmi,avevo ancora la sua mano allacciata alla sua

-a proposito Zayn..-

-dimmi-

-ecco.. vedi.. non mi hai più mollato la mano da quando sono uscita di casa..-

-ah.. ti da fastidio? Vuoi che la lasci?- mi dava davvero fastidio?

-b bè.. no,non direi,ma..-

-e allora va bene così no?-mi sorrise dolce

Ci sedemmo in un prato bellissimo,appena appena sopra una collinetta

-esattamente cos’è che mi devi fare vedere alle 4 e mezza di mattina?-chiesi curiosa. Lui non mi rispose,si limitò a guardare un punto lontano indicandomelo con la mano. Ecco svelato il mistero,l’alba. Zayn mi aveva portato in quel luogo per farmi ammirare l’alba. Devo dire che era davvero stupenda. Davanti a noi si stendevano colori immaginabili,tutto partiva da un rosa pallido che sfumava in altre mille tonalità diventando un arancione,un giallo,un violetto..

-zayn è stupendo!-dissi col fiato corto,lui sorrise

-sapevo che ti sarebbe piaciuto. È molto silenziosi qui vero?-gli annuii-il silenzio è ciò che serve per scaricare mille pensieri e mille problemi,qui puoi distrarti,l’alba aiuta perché la nostra mente è ancora leggermente sopita ed è più facile rilassarsi-

-non ti facevo una persona così profonda sai?-risi

-lo so-non aggiunse altro,sorrise fino a quando l’alba cominciava ad essere molto luminosa,segno che il sole stava facendo capolino,allora si sdraiò invitandomi a fare lo stesso

-i tuoi nonni a che ora si alzano la mattina?-mi chiese

-verso le 6 e mezza 7 dovendo preparare i bambini,perché?-

-abbiamo ancora un bel po’ di tempo allora-sorrise,poi si voltò verso di me e fece la cosa più inaspettata,improvvisa,cretina e idiota ma allo stesso tempo voluta e desiderata da me. Mi guardò attentamente  intensamente avvicinandosi sempre di più e io i sentivo sempre più stupida,non sapevo che fare,in fono Zayn,mi faceva stare bene no? Non sapevo davvero cosa c’era che mi frenava,forse era solo il semplice fatto che non mi ero mai legata così tanto a una persona. Guardai i suoi occhi,perfettamente color cioccolato,di un cioccolato scuro e intenso che mi faceva perdere la testa,come mai non me n’ero mai accorta?

-sai Hailee,è vero, ti conosco a malapena da  due settimane ma se ti dicessi che tu mi piaci cosa risponderesti?-sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra

-che stranamente è lo stesso anche per me-dissi abbassando lo sguardo,odiavo quelle situazioni,mi mettevano a disagio e basta come minimo ero diventata viola,da quanto rossa ero in viso. La sua mano libera si poggiò sul mio collo avvicinando il suo capo al mio,e le nostre labbra si incontrarono in un timido e insicuro bacio che mi folgorò totalmente. Rimanemmo così per un po’,fino a quando non sentii la sua lingua premere contro le mie labbra,a quel punto dischiusi le labbra per approfondire quel bacio. Mi ritrovai sopra di lui,finalmente lasciò la mia mano e con entrambe mi cinse la vita mentre io tenevo le mie sul suo collo.  Dopo una manciata di minuti ci staccammo e i nostri respiri si scontrarono mentre noi continuavamo  fissarci negli occhi.

-lo sai che sei bellissima?-

-ahhh,ho capito! Tu porti le ragazze a vedere una stupenda alba e poi le baci riempendole di complimenti vari,intelligente Malik,davvero!-risi e lui con me

-ma non fare la stupida,il mio piano era solo per te!-

-perciò era tutto programmato-dissi alzando il sopracciglio

-diciamo di si,dovevo provarci,come minimo mi prendevo cinque dita in faccia!-

-ah! Vedo che ti saresti consolato subito!- si mise a ridere

-ma dai che scherzo scema! In questo momento però sono molto felice,te lo assicuro – si avvicinò di nuovo posandomi un altro bacio sulle labbra che ricambiai felice. Ok,si lo ammetto
non era poi così irritante,e nemmeno fastidioso,era semplicemente favoloso,come si era definito poco tempo fa,e ora era solo mio.
 
  
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