Credi in te, continuo a ripetermi. Credi in te, non hai nulla da invidiare.
Eppure, mi sento sempre inferiore, sempre peggiore, sempre in difetto.
Non ho mai potuto confermare ciò che speravo. Che continuo a sperare.
Essere al pari degli altri, non essere meno bravo, meno talentuoso, meno degno di scrivere. È da quando ho iniziato a scrivere storie che tento di dimostrare al mondo il mio talento, ma puntualmente devo ricevere delusioni, scoraggiamenti.
Devo sbattere contro la mia incapacità. E continuo a provare, ancora, ancora e ancora, senza mollare, perché so che un giorno avverrà la mia rivalsa, ma lo sconforto si
impossessa di me, i complessi di inferiorità mi schiacciano.
Non posso sentirmi al pari di chi è più bravo di me, e questo mi avvilisce. Essere inferiore, mi distrugge. L’invidia colma i miei sentimenti.
La mia vita è dedicata al migliorarmi, al tentare di superare gli altri, al sentirmi sufficientemente bravo, alla mia passione.
Ecco, adesso sapete quanto è marcio il mio cuore. Adesso potete iniziare a odiarmi.