The Blonde "Black"
Fanfic sconsigliata ai sostenitori delle
coppie: Remus/Tonks, Sirius/Remus, Narcissa/Lucius.
-Uff…- Narcissa sbuffò sonoramente
pensando alla lezione di erbologia che l’attendeva insieme a quei pidocchiosi
dei Corvonero: praticamente tutti i maschi non seguivano la lezione (proprio
loro, le menti sapienti), per ammirare le sue forme.
“Certo che sono proprio idioti… almeno
avessero il coraggio di farsi avanti! Li apprezzerei un po’ di più…” Si guardò
accuratamente le scarpe, come se in esse si ritrovasse una soluzione ai suoi
dubbi. Alzò le spalle e riprese a dirigersi verso la serra di erbologia, quando
una mano la trattenne per la spalle: era Elisabeth. “Ma che cavolo vuole?” si
domandò subito infastidita la bionda: a giudicare dallo sguardo truce che ora
sembrava analizzarla ai raggi X, Narcissa pensò che quello che le doveva dire
non era niente di piacevole.
-Problemi, Betty?- le chiese noncurante.
A sentir pronunciare il suo nomignolo, la mora si irrigidì e si guardò
velocemente intorno, giusto per constatare che nessuno aveva sentito Cissy
pronunciare quel nome.
-Voglio vederti dopo cena nella sala
comune, capito?- sibilò la mora tentando di non farsi sentire dagli altri
Serpeverde. Narcissa la guardò con un sorriso beffardo.
-è per caso un appuntamento romantico?-
le disse sottovoce. Subito Elisabeth diventò rossa e si portò alcune ciocche
davanti al viso per coprire la visuale.
-Piantala Cissy di fare la grande donna!
Vieni o sarà peggio per te!- E detto questo, entrò nella serra.
“Sì, perché io ho tempo da perdere con
lei…” pensò la Black con una nota di sarcasmo.
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Fortunatamente, la Black, per tutto il
resto della giornata, non si era fatta trovare in giro “casualmente”, e questo
fu a favore di Remus che riuscì a completare i suoi compiti in santa pace, se
si faceva eccezione per Sirius e James,
i quali erano intenti a sperimentare nuovi scherzi da fare a Piton.
-Ehi, Rem! Ti sei accorto dello strano
comportamento di Narcissa? Non è da lei rivolgerci la parola così tante volte
in una giornata!- disse all’improvviso Sirius mentre si avvicinava all’amico
licantropo. Quest’ultimo alzò le spalle.
-Sinceramente non mi interessa minimamente.-
rispose senza staccare gli occhi dal libro di Trasfigurazione.
-E poi perché ci ha, diciamo, “difesi”?-
continuò senza dar retta alla risposta di Remus.
-Questo l’ha detto. Perché vuole vincere
la coppa delle case.- proferì ancora Lupin. Sirius lo guardò accigliato.
-Beh, sì forse hai ragione te, però
ultimamente mi sembra più strana del solito.-
-Ah, perché dimmi, quando mai è stata
normale?- chiese James in tono sarcastico, unendosi alla conversazione. Rem
fece un cenno d’intesa, per dar ragione all’amico. Sirius lasciò perdere, e
tornò alla sua occupazione di poco fa…
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Narcissa, come una purosangue che si
rispetti, si presentò puntuale all’appuntamento post-cena deciso da Elisabeth.
Entrò nella sala comune, e notò che, a parte lei, non c’era nessuno.
“Ma guardala, mi obbliga a finire prima
la cena e poi non si presenta neppure puntuale!” pensò la bionda irritata.
In quel momento, dalla porta del
dormitorio femminile, fece capolino la testa di una ragazza mora che si
guardava intorno con fare sospetto: Elisabeth. Quando incontrò lo sguardo
perplesso della Black sorrise soddisfatta: sapeva che sarebbe venuta.
Si adagiò cautamente su una poltroncina
di velluto, di fronte al camino. Aveva indosso solo la camicetta con lo stemma
di Serpeverde e la gonna che le arrivava appena sopra le ginocchia.
Narcissa, nel vederla così, ghignò
divertita.
-Avevo ragione, allora. È proprio un
appuntamento romantico se ti sei conciata così.- proferì Cissa, con lo scopo di
far irritare Beth.
Quest’ultima la guardò truce per poi
alzarsi in piedi ed avvicinarsi ulteriormente. Diede una leggera spinta alla
bionda che indietreggiò, nel tentativo di non cadere.
-Vedi di tenertele per te certe
osservazioni, capito Cissy, o sei talmente stupida da non aver afferrato
nessuna parola di quello che ho detto?!- la provocò guardandola sempre più con
uno sguardo cupo. Questa volta fu il turno di Narcissa quello di dare una
spinta.
-Stupida sarai tu, se proprio vogliamo
nominarne una! E poi io le cose le dico quando mi pare e piace!- esclamò a sua
volta la bionda: la situazione stava lentamente sfuggendo di mano.
-Oh, no, mi spiace mia cara, ma qui detto
io le leggi, e quindi sei pregata di non frequentare più Lucius Malfoy!-
Ecco dove voleva arrivare Elisabeth: il
suo punto dolente era Malfoy. A lei piace, e questo si sapeva. Ma si sapeva
anche che era troppo timida per poterlo dire chiaramente ad uno come lui.
Certo, essendo una Serpeverde, non si tirava indietro molto facilmente. Timida
o no, il suo obiettivo, lo voleva raggiungere. E sarebbe riuscita a conquistare
Lucius. Se non ci fosse stato nessun ostacolo. Uno di questi era Narcissa,
evidentemente.
-Senti, conosco altri modi molto più
divertenti per passare la serata. E uno di questi è quello di dire ad un
ragazzo che c’è una tale ragazza che muore dalla voglia di farselo.- Le parole
di Cissa suonarono a Beth come una minaccia.
-Che diamine blateri, Black?! Tu non
andrai a dire niente a nessuno!- urlò la mora con voce isterica.
-La prossima volta che vuoi vedermi,
perché non lo annunci sulla Gazzetta del Profeta? Soprattutto se è per una
cavolata come questa!-
In quel momento, la porta della sala
comune si aprì e vi entrarono Lucius e il suo amico Johnathan Nott, seguiti da altri Serpeverde.
-Black, Develope, avete intenzione di
scannarvi ancora per molto?- domandò in tono sarcastico Nott. Le due ragazze si guardarono intorno spaesate
per un attimo, fin quando non decisero di andarsene: la prima fuori dalla sala
comune e l’altra su per il dormitorio femminile.
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Narcissa corse.
Non seppe neppure lei perché, ma sapeva
solo che doveva sfogarsi il più presto e possibile.
Uscì dal castello, probabilmente non
pensando che a quell’ora era vietato gironzolare al di fuori dei dormitori.
Fu un miracolo se il platano picchiatore
non si accorse della sua presenza, quando la bionda le passò vicino correndo.
Ad un certo punto si fermò, vicino al
lago Nero. Si guardò intorno, dandosi subito mentalmente della stupida: ma
perché mai si trovava lì ora?! Faceva pure freddo! Si portò le braccia intorno
al copro e si sedette sulla riva.
Beth era proprio una scema.
Ok, vero che Lucius la riempiva sempre di
attenzioni, ma lei più di tanto non lo aveva mai ascoltato. Se non fosse stato
per i suoi genitori, per il cognome che portava, forse non avrebbe neppure
acconsentito di frequentarlo durante le vacanze estive.
Già, erano stati i suoi ad indicarle come
futuro consorte Lucius Malfoy. Lei aveva subito riconosciuto in lui quella
bellezza che forse solo un dio poteva avere, ma ciò nonostante, non si era
sentita attratta da lui.
Ora come ora avrebbe preferito il
contrario. Almeno Beth avrebbe avuto un buon pretesto per prendersela con lei.
Doveva ammettere, però, che era bello far incavolare una come Beth. Non le era
mai andata a genio come ragazza, e da quando aveva scoperto che era invaghita
di Lucius, ancor di meno. Non che questo le importava molto, ma ciò confermava
che, nonostante era una con po’ di buon senso ed intelligenza, era comunque
uguale alle altre.
Sbuffò, per poi alzarsi e tirare fuori la
bacchetta e fare un po’ di luce in quel buio pesto.
Mentre fece questo, sentì dei passi
provenire dagli alberi che si trovavano dietro di lei. Sì girò di scatto e
puntò la bacchetta da dove proveniva il rumore, ma non vide nessuno.
-Chi va là?- chiese in attesa di una
risposta. Rimase lì ancora qualche secondo, ma quando distolse la bacchetta dai
cespugli, un’ombra emerse da essi. La Black si voltò di scattò e riuscì a
vedere chi prima si nascondeva da lei.
-Ah, Lupin…-
Fine capitolo
Ah, ma come sono cattiva ^.^ Spero che la
storia vi stia incuriosendo almeno un po’ ;) So che il paring è alquanto fuori
dal normale e forse un po’ incesto per qualcuno, ma comunque credo che qualcosa
diverso dal solito non possa far male a nessuno^_^ A presto, Vale.