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Autore: Valery    19/01/2007    1 recensioni
<< Rilassati, Lupin. Non ho intenzione di farti niente >> Abbassò lentamente la bacchetta, rimanendo con gli occhi puntati sulla bionda. << E adesso che cosa hai in mente, Narcissa? >> La ragazza si avvicinò con passo lento al ragazzo...
Genere: Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Narcissa Malfoy, Remus Lupin
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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The Blonde "Black"

The Blonde "Black"

 

Fanfic sconsigliata ai sostenitori delle coppie: Remus/Tonks, Sirius/Remus, Narcissa/Lucius.

 

-Uff…- Narcissa sbuffò sonoramente pensando alla lezione di erbologia che l’attendeva insieme a quei pidocchiosi dei Corvonero: praticamente tutti i maschi non seguivano la lezione (proprio loro, le menti sapienti), per ammirare le sue forme.

“Certo che sono proprio idioti… almeno avessero il coraggio di farsi avanti! Li apprezzerei un po’ di più…” Si guardò accuratamente le scarpe, come se in esse si ritrovasse una soluzione ai suoi dubbi. Alzò le spalle e riprese a dirigersi verso la serra di erbologia, quando una mano la trattenne per la spalle: era Elisabeth. “Ma che cavolo vuole?” si domandò subito infastidita la bionda: a giudicare dallo sguardo truce che ora sembrava analizzarla ai raggi X, Narcissa pensò che quello che le doveva dire non era niente di piacevole.

-Problemi, Betty?- le chiese noncurante. A sentir pronunciare il suo nomignolo, la mora si irrigidì e si guardò velocemente intorno, giusto per constatare che nessuno aveva sentito Cissy pronunciare quel nome.  

-Voglio vederti dopo cena nella sala comune, capito?- sibilò la mora tentando di non farsi sentire dagli altri Serpeverde. Narcissa la guardò con un sorriso beffardo.

-è per caso un appuntamento romantico?- le disse sottovoce. Subito Elisabeth diventò rossa e si portò alcune ciocche davanti al viso per coprire la visuale.

-Piantala Cissy di fare la grande donna! Vieni o sarà peggio per te!- E detto questo, entrò nella serra.

“Sì, perché io ho tempo da perdere con lei…” pensò la Black con una nota di sarcasmo.

 

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Fortunatamente, la Black, per tutto il resto della giornata, non si era fatta trovare in giro “casualmente”, e questo fu a favore di Remus che riuscì a completare i suoi compiti in santa pace, se si faceva  eccezione per Sirius e James, i quali erano intenti a sperimentare nuovi scherzi da fare a Piton. 

-Ehi, Rem! Ti sei accorto dello strano comportamento di Narcissa? Non è da lei rivolgerci la parola così tante volte in una giornata!- disse all’improvviso Sirius mentre si avvicinava all’amico licantropo. Quest’ultimo alzò le spalle.

-Sinceramente non mi interessa minimamente.- rispose senza staccare gli occhi dal libro di Trasfigurazione.

-E poi perché ci ha, diciamo, “difesi”?- continuò senza dar retta alla risposta di Remus.

-Questo l’ha detto. Perché vuole vincere la coppa delle case.- proferì ancora Lupin. Sirius lo guardò accigliato.

-Beh, sì forse hai ragione te, però ultimamente mi sembra più strana del solito.-

-Ah, perché dimmi, quando mai è stata normale?- chiese James in tono sarcastico, unendosi alla conversazione. Rem fece un cenno d’intesa, per dar ragione all’amico. Sirius lasciò perdere, e tornò alla sua occupazione di poco fa…

 

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Narcissa, come una purosangue che si rispetti, si presentò puntuale all’appuntamento post-cena deciso da Elisabeth. Entrò nella sala comune, e notò che, a parte lei, non c’era nessuno.

“Ma guardala, mi obbliga a finire prima la cena e poi non si presenta neppure puntuale!” pensò la bionda irritata.

In quel momento, dalla porta del dormitorio femminile, fece capolino la testa di una ragazza mora che si guardava intorno con fare sospetto: Elisabeth. Quando incontrò lo sguardo perplesso della Black sorrise soddisfatta: sapeva che sarebbe venuta.

Si adagiò cautamente su una poltroncina di velluto, di fronte al camino. Aveva indosso solo la camicetta con lo stemma di Serpeverde e la gonna che le arrivava appena sopra le ginocchia.

Narcissa, nel vederla così, ghignò divertita.

-Avevo ragione, allora. È proprio un appuntamento romantico se ti sei conciata così.- proferì Cissa, con lo scopo di far irritare Beth.

Quest’ultima la guardò truce per poi alzarsi in piedi ed avvicinarsi ulteriormente. Diede una leggera spinta alla bionda che indietreggiò, nel tentativo di non cadere.

-Vedi di tenertele per te certe osservazioni, capito Cissy, o sei talmente stupida da non aver afferrato nessuna parola di quello che ho detto?!- la provocò guardandola sempre più con uno sguardo cupo. Questa volta fu il turno di Narcissa quello di dare una spinta.

-Stupida sarai tu, se proprio vogliamo nominarne una! E poi io le cose le dico quando mi pare e piace!- esclamò a sua volta la bionda: la situazione stava lentamente sfuggendo di mano.

-Oh, no, mi spiace mia cara, ma qui detto io le leggi, e quindi sei pregata di non frequentare più Lucius Malfoy!-

Ecco dove voleva arrivare Elisabeth: il suo punto dolente era Malfoy. A lei piace, e questo si sapeva. Ma si sapeva anche che era troppo timida per poterlo dire chiaramente ad uno come lui. Certo, essendo una Serpeverde, non si tirava indietro molto facilmente. Timida o no, il suo obiettivo, lo voleva raggiungere. E sarebbe riuscita a conquistare Lucius. Se non ci fosse stato nessun ostacolo. Uno di questi era Narcissa, evidentemente.

-Senti, conosco altri modi molto più divertenti per passare la serata. E uno di questi è quello di dire ad un ragazzo che c’è una tale ragazza che muore dalla voglia di farselo.- Le parole di Cissa suonarono a Beth come una minaccia.

-Che diamine blateri, Black?! Tu non andrai a dire niente a nessuno!- urlò la mora con voce isterica.

-La prossima volta che vuoi vedermi, perché non lo annunci sulla Gazzetta del Profeta? Soprattutto se è per una cavolata come questa!-

In quel momento, la porta della sala comune si aprì e vi entrarono Lucius e il suo amico Johnathan  Nott, seguiti da altri Serpeverde.

-Black, Develope, avete intenzione di scannarvi ancora per molto?- domandò in tono sarcastico Nott.  Le due ragazze si guardarono intorno spaesate per un attimo, fin quando non decisero di andarsene: la prima fuori dalla sala comune e l’altra su per il dormitorio femminile.

 

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Narcissa corse.

Non seppe neppure lei perché, ma sapeva solo che doveva sfogarsi il più presto e possibile.

Uscì dal castello, probabilmente non pensando che a quell’ora era vietato gironzolare al di fuori dei dormitori.

Fu un miracolo se il platano picchiatore non si accorse della sua presenza, quando la bionda le passò vicino correndo.

Ad un certo punto si fermò, vicino al lago Nero. Si guardò intorno, dandosi subito mentalmente della stupida: ma perché mai si trovava lì ora?! Faceva pure freddo! Si portò le braccia intorno al copro e si sedette sulla riva.

Beth era proprio una scema.

Ok, vero che Lucius la riempiva sempre di attenzioni, ma lei più di tanto non lo aveva mai ascoltato. Se non fosse stato per i suoi genitori, per il cognome che portava, forse non avrebbe neppure acconsentito di frequentarlo durante le vacanze estive.

Già, erano stati i suoi ad indicarle come futuro consorte Lucius Malfoy. Lei aveva subito riconosciuto in lui quella bellezza che forse solo un dio poteva avere, ma ciò nonostante, non si era sentita attratta da lui.

Ora come ora avrebbe preferito il contrario. Almeno Beth avrebbe avuto un buon pretesto per prendersela con lei. Doveva ammettere, però, che era bello far incavolare una come Beth. Non le era mai andata a genio come ragazza, e da quando aveva scoperto che era invaghita di Lucius, ancor di meno. Non che questo le importava molto, ma ciò confermava che, nonostante era una con po’ di buon senso ed intelligenza, era comunque uguale alle altre.

Sbuffò, per poi alzarsi e tirare fuori la bacchetta e fare un po’ di luce in quel buio pesto.

Mentre fece questo, sentì dei passi provenire dagli alberi che si trovavano dietro di lei. Sì girò di scatto e puntò la bacchetta da dove proveniva il rumore, ma non vide nessuno.

-Chi va là?- chiese in attesa di una risposta. Rimase lì ancora qualche secondo, ma quando distolse la bacchetta dai cespugli, un’ombra emerse da essi. La Black si voltò di scattò e riuscì a vedere chi prima si nascondeva da lei.

-Ah, Lupin…-

 

Fine capitolo

 

 

Ah, ma come sono cattiva ^.^ Spero che la storia vi stia incuriosendo almeno un po’ ;) So che il paring è alquanto fuori dal normale e forse un po’ incesto per qualcuno, ma comunque credo che qualcosa diverso dal solito non possa far male a nessuno^_^  A presto, Vale.

 

 

 

 

 

 

   
 
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