Fanfic su artisti musicali > Avril Lavigne
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Autore: GreenReckless    05/07/2012    2 recensioni
La storia narra del post-divorzio raccontato dal punto di vista di Avril che, delusa e ferita dall'amore, cerca conforto nella musica e nel suo migliore amico Evan, ma proprio quando il mondo sembra girare dalla parte giusta nuovi problemi e pure entrano nella vita dei due ragazzi.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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 Avril's POV

Una settimana.
Una settimana che se ne era andato.
Una settimana che non facevo altro che scrivere, scrivere, scrivere, scrivere, dopo tutto è il mio lavoro, no?
No, non lo facevo pensando al 'lavoro' lo facevo perchè era un modo per sentirmi meglio, anche se solo parzialmente.
Riguardai il testo che avevo appena scritto:
'it's getting harder to pretend but I'm coming back around'
- non male - pensai - forse è starebbe meglio un altro verbo, ci starebbe bene un'introduzione di pianoforte, forse mi servirebbe Evan per definire meglio il quadro generale delle parti di chitarre...- il campanello interruppe i miei pensieri feci finta di non sentirlo e continuai a lavorare alla mia canzone.
- AVRIL RAMONA LAVIGNE, lo so che sei in casa ti ho sentita cantare! O apri la porta o la butto giù -
Sorrisi sentendo la voce incazzata di Evan, Oddio non era proprio incazzato, non è capace di esserlo o almeno con me.
- BENE, sto per sfondare la porta -
- ... 3.... 2 ... -
sentivo la voce di Evan allontanarsi, probabilmente stava prendendo le distanze per la rincorsa, corsi fino la porta e aprí la serratura e mi spostai velocemente.
- ... 1 ... -
- Oddio Evan ti sei fatto male? - chiesi trattenendo a stento le risate vedendo il mio migliore amico per terra con la faccia spiaccicata sul pavimento.
Non rispose.
- Ehy, Evan? Sei un pirla non ti sei neanche accorto che la porta era aperta! Evan? Evan? - mi inginocchiai di fianco a lui cercando di smuoverlo.
- Evan se è uno scherzo non è divertente, Evan .... Sei morto? -
- Sí Avril sono morto, non vedi? Ora stai zitta e piangi per me -
- Evan sei una testa di cazzo mi hai fatto spaventare aahhahahahaha - dissi sollevata.
Evan, ancora sdraiato sul pavimento alzó leggermente la testa:
- Oddio Avril vedo la luce! È giunta la mia ora! Al mio funerale canterai anything but ordinary, vero? Oddio la morte! La morte mi sta fissando! Addio oh mia dolce Avril, devo lasciarti oh, il dolore ... Oh ... Io ... Io -
Lo guardai sconcertata mentre si dimenava sul pavimento e recitava la parte di un uomo in fin di vita.
Passarono circa 4 minuti nei quali io mi accasciai sul divano a ridere insieme ad Evan, ancora sdraito per terra.
Dopo che si alzó mi rimproveró per non essermi fatta viva per una settimana, mi chiese come stava procedendo la stesura del nuovo album e passammo tutto il pomeriggio, non parlammo del mio imminente divorzio, non fece nessuna domanda riguardo alla telefonata della settimana scorsa, eravamo solo io ed Evan, i vecchi Avril e Evan, niente meriti e fidanzate solo limoncello, pizza, musica e felicità, tanta felicità.
Mi addormentai sul divano, un po' brilla per via del limoncello, guardai l'orologio che segnava le 23.00, il nano biondo era spaparanzato sul tappeto, piú sbronzo di me, mettendo apposto il tavolo dove avevamo giocato a monopoli gli occhi mi caddero sulla canzone a cui stavo lavorando prima dell'arrivo del mio migliore amico, presi una penna e corressi una frase.
'It's getting harder to pretend and I'm NOT coming back around again'
Non torneró indietro. 
  
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