Cap. 11

il castello di Hogwards era un luogo antico pieno di magia e misteri. Tutti gli studenti che avevano varcato la prima volta la sua soglia erano rimasti incantati dalle numerose stranezze che vi erano presenti, nonostante come maghi fossero sempre stati abituati alla magia.

Scale che si muovono, fantasmi, gargoyle, e... quadri. non i normali ritratti, ma vere e proprie persone che abitavano questi dipinti e passavano il tempo a osservare, spettegolare o visitare altri ambienti. quindi nessuno faceva molto caso a questi spostamenti dopo i primi giorni passati nella famosa scuola.

Uno di questi quadri era posto proprio prima del corridoio delle scale che portava alla Sala Grande e rappresentava un paesaggio campestre molto solare. un enorme albero dominava la scena incostrastato e le sue foglie ogni tanto si muovevano scosse da chissà quale vento. la sua ombra offriva riparo a chiunque decidesse di mettersi sotto le sue fronde. ogni tanto si notavano personaggi seduti li a sonnecchiare. quella sera il quadro sembrava stranamente vuoto mentre l'albero continuava a muoversi al vento.

Gli studenti vi passavano sotto continuando indisturbati le loro chiacchere mentre andavano a cena. se qualcuno di loro si fosse soffermato un attimo si sarebbe accorto che, dietro il grosso tronco dell'albero, ogni tanto spuntavano due occhi che osservavano interessati il passaggio dei ragazzi.

tre serpeverde si stavano avvicinando e sembravano molto presi dalla loro discussione.

"....ome ti senti adesso, Pansy?" chiese il ragazzo moro rivolgendosi alla ragazza che camminava al suo fianco.

"ora mi sento...più sicura, Blaise, grazie!"rispose lentamente la giovane donna soppesando le parole.

"l'atmosfera nello studio di Silente era decisamente pesante!"riprese Blaise facendo un grosso sospiro.

"e cosa ti aspettavi? Infondo abbiamo appena fatto un grosso passo negli schieramenti di questa partita e infondo noi siamo serpeverde!"commentò serio il biondo che accompagnava la coppia. il suo sguardo sembrava rilassato nonostante la serietà delle sue parole.

Un piccolo movimento impercettibile colse l'essere nascosto dietro l'albero.

"aspettate, mi si è slacciata una scarpa." disse Blaise fermandosi proprio sotto il ritratto.

Qualche ragazzo sorpassò velocemente il trio diretto verso le scale.

"pensi che Piton ci terrà il muso per sempre?"chiese Pansy a bassa voce,

"era solo irritato perchè non l'abbiamo detto prima a lui. Gli passerà presto"commentò il biondo spostandosi con eleganza un ciuffo di capelli.

"in ogni caso sono rimasto stupito che lui facesse il doppio gioco. Non me lo sarei mai aspettato."commentò Blaise cercando di alacciarsi le scarpe che sembravano stranamente ritrose ad obbedire ai cuoi comandi.

"invece penso che il professore abbia capito prima di noi qual'era la squadra vincente. Inoltre adesso siamo riusciti ad avere l'appoggio di Silente per cui possiamo stare tranquilli."commentò Pansy pensierosa.

"non di menticarti di Harry, Pansy. E' stato grazie a lui che le cose si sono svolte in modo tranquillo e senza tanti problemi. Il suo sostegno è stato fndamentale."commentò Malfoy guardando verso il ragazzo ancora inginocchiato.

"Certo...Draco" riprese la ragazza facendo uno strano sorriso e marcando il nome del compagno."Dobbiamo molto a...Harry" e scoppiò a ridere apertamente.

Il biondo divenne improvvisamente rosso.

"cosa vuoi dire?" chiese scontroso.

"Ma dai, Draco. Il rapporto tra te e Potter è completamente cambiato! Ha passato tutto il tempo a difenderti e appoggiarti sia contro Piton che Silente. Quei due non hanno potuto dire niente dopo la sua arringa in tua difesa!"disse Blaise finendo di allacciare la scarpa."Non vorrei sbilanciarmi, ma ti ha trattato come se fossi suo amico da anni!"

Ormai Draco era decisamente rosso mentre i due amici lo guardavano ridacchiando.

"oh, smettetela!L'importante è che adesso siamo al sicuro contro...beh, avete capito. Il rapporto tra me e...Potter è solo di complicità visto che mi sono schierato dalla sua parte. ok?"

I due lo guardarono con un sorriso sempre più malizioso.

"si si si, Draco, solo complicità!Come dici tu!"disse il bel moro dandogli una pacca sulla schiena.

"Hai finito con quel laccio perchè io ho fame!2disse il biondo ostentando indifferenza e girandosi verso le scale.

"Non preoccuparti, amico mio. Ti prensiamo solo un pò in giro. E infondo speriamo che Potter approfitti della situazione per approfondire i vostri rapporti."disse seguendolo.

"siete due vecchie comari, altro che amici. Mi prendete in giro mentre stiamo parlando di una cosa seria! E poi io penso..."

La voce del biondo era seccata e sfumò mentre i tre abbandonavano velocemente il corridoio.

Per un pò il corridoio rimase silenzioso mentre ogni tanto gli occhi spuntavano da dietro l'albero. Poi, improvvisamente, una delle voci e dei passi si fecero sentire e lo sguardo si spostò verso l'inizio del corridoio. Una luce interessata apparve nel vedere i tre grifondoro che si avvicinavano.

"..e quindi non ti ha ancora punito, Neville?"disse il ragazzo rosso guardando sorpreso l'amico.

"No, Ron e non so cosa stia aspettando!L'attesa mi sta uccidendo!"disse nervoso il'interpellato rabbrividendo.

"Non è da lui, sinceramente. Piton ci gode a punire noi grifondoro. Che stia progettando qualcosa di particolarmente disgustoso? Tu che ne pensi, Hermione?"chiese sempre il ragazzo girandosi verso la bruna ragazza che lo affiancava.

"Non preoccuparti, Neville. Penso che sia intervenuto il preside a prendere le tue parti. Però temo che ti darà lo stesso una seria punizione."commentò infine la grifondoro proprio mentre si trovavano nelle vicinanze del quadro.

"Ehi, ragazzi, aspettatemi!" disse una voce alle loro spalle mentre dei passi frettolosi sottolineavano l'arrivo di un altro grifondoro.

La mano nel quadro fece nuovamente un movimento mentre i tre dsi giravano verso il nuovo arrivato.

"Harry!Finalmente!Dov'eri finito?"chiese Ron.

"sono stato da Silente. Dovevamo parlare di alcune cose."disse con un sorriso il ragazzo moro riprendendo fiato per la corsa fatta.

"Oh, mi si è slacciato lo stivale." disse Hermione chinandosi verso il pavimento.

"spero che non ci siano novità allarmanti, Vero Hatty?"chiese Ron guardandosi un attimo in giro.

"No, no niente di grave. però in effetti devo raccontarvi qualche novità!"disse con uno strano sorriso Potter.

"Davvero?"chiese Neville.

"E penso che tu non la prenderai molto bene, Ron."commentò infine il cercatore guardando serio l'amico.

"così mi spaventi, Harry!"

"Tu ti fidi di me, vero amico?"chiese Harry serio.

Hermione si alzò di scatto.

"certo che Ron si fida di te come tutti noi, nn devi nemmeno chiederlo, Harry!"disse con foga.

Il moro annuì dopo aver visto le espressioni decise dei suoi amici.

"allora vi racconterò tutto. Dovete sapere che ci sono dei nuovi membri dell'ordine. e, prima che ti arrabbi, Ron, sono serpeverde, ma IO mi fido di loro. Sono certo che il loro non è ne un inganno, ne una trappola."disse serio.

"E chi sono?"chiese Hermione piano.

"Zabini, Parckinson e...Malfoy:"disse quasi sussrurrando i nome.

"Che cosa???!!"esplose Ron a voce alta.

"Ron abbassa la voce!"disse Hermione seria.

"Io non posso crederci!Ti sei fatto prendere per il naso Harry!Malfoy..."

"Malfoy sta rischiando la vita nel fare questo passo e con lui anche i suoi amici. E io non permetto a nessuno, e ripeto a NESSUNO, di dubitare delle loro intenzioni. Hanno perfino preso il verisetarum per dimostrare che sono seri e lo sai benissimo anche tu, Ron, che sono molto cambiati!"disse Harry con voce glaciale.

Il silenzio scese nel corridoio mentre tre paia di occhi lo fissavano stupefatti.

"devi ammettere che è strano Harry e che sia normale dubitare di loro"disse piano Hermione guardandolo attentamente.

"Hermione, lo so quanto te che è difficile fidarsi, ma io sento che sono sinceri. Malfoy mi ha parlato e tu non lo hai visto. Si è scoperto completamente davanti a me e mi ha affidato la sua vita e quella dei suoi amici. Tutti sbagliamo, ma è giusto dare sempre una seconda possibilità e permettere di correggere i propri errori. Almeno quando...si può"disse con voce incrinata pensando al disastro successo al Ministero della Magia e alla tragica conseguenza che il suo errore aveva avuto per Sirius.

"Io non ti capisco, amico. Pensavo che proprio tu fossi consapevole di quanto subdolo possa essere quella serpe!"disse arrabbiato Ron.

"Speravo che la mia parola fosse abbastanza per te Ron. Ma se vuoi delle prove.."disse infin il moro con tono deluso.

"E' inutile stare qui a parlarne in mezzo a un corridoio, ragazzi. Ne discuteremo dopo la cena."disse Hermione spingendo via Harry che, dopo aver fissato per un attimo Ron, si diresse con Neville verso le scale.

"io mi fido di te, Harry. se tu dici che ci si può fidare, sono con te e...."

La ragazza bloccò per un braccio il rosso lasciando andare avanti i due compagni.

"Ascoltami bene, Ronald Weasley. Lo so che questa cosa ha dell'assurdo e è difficile accettarla, ma se non vuoi perdere Harry, devi appoggiarlo!"disse seria fulminandolo con lo sguardo.

Le parole avevano colpito l'amico che però era testardo.

"Mi dispiace Hermione, ma non riuscirò mai a fidarmi di Malfoy!"

"non devi mica sposarlo, Ron!Harry ti ha chiesto solamente di avere fiducia in lui. Pensi di poterlo fare?"

"Si, mi fido di Harry, ma per me sta facendo un errore."disse serio il ragazzo.

"Allora sta a te guardargli le spalle in maniera che Se succede qualcosa, Harry sia al sicuro! Non sei obbligato a fare l'amicone di Malfoy, ma cerca di non osteggiarlo apertamente. Inoltre non ha valutato una cosa: se Malfoy è nell'odine vuol dire che puoi controllarlo meglio e in caso succeda qualcosa, beh...io ti aiuterò"concluse decisa la ragazza.

"Ok, Hermione, per ora farò finta di accettare la cosa con arry. a se quel verme gli fa del male.."disse schioccando le dita.

"si, si, tu tirerai fuori i muscoli. Adesso andiamo a cena. ne riparleremo dopo"disse prendendolo sottobraccio.

Ron la guardò per un attimo confuso e poi annuì seriamente. I due velocemente si allontanarono.

Gli occhi sbucarono nuovamente da dietro l'albero dopo qualche minuto mentre una figura si avvivinava. Il mago si fermò proprio la e aspettò. Dopo qualche attimo Pix uscì dal quadro con espressione seria e si pose davanti al mago dell'anziano uomo.

"I miei occhi vedono attraverso i tuoi occhi, io sento attraverso di te e conosco ciò che è nascosto" recitò sottovoce Silente.

Lo sguardo del folletto era diventato vacuo e per un attimo fu circondato da un breve bagliore. Subito dopo il solito sorriso sarcastico comparve sul suo volto.

"PIx, vai pure a giocare in Sala Grande."disse il preside con uno scintillio negli occhi.

Il folletto fece un inchino sarcastico e si diresse verso il salone.

"Interessante, veramente interessante." commentò piano il preside spostandosi a fianco del quadro. Toccò un punto del muro dove si formò improvvisamente un'apertura e, con un sorriso soddisfatto, l'anziano mago varcò la soglia.

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Ok, lo so come capitolo è un pò corto e forse affrettato, ma sto saltando il pranzo per postarlo. Spero che vi piaccia anche se forse non è proprio granchè. Ispirazione del momento, come si suol dire.

Sono contenta che ci sia ancora qualcuno che mi segue!very very Good!

Per chi aspetta qualcosa tra i nostri due eroi, spero che abbia un pò di pazienza e penso che ci saranno molte risposte nel prossimo capitolo.

un bacione a tutti!