-E così ci sei rimasta male perché hai visto Naruto che si baciava con quella ragazza; non è che per caso sei un po’ gelosa?-
La parolina magica. Sakura aveva fatto centro, come sempre d’altronde.
-G-gelosa?-
-Secondo me è cotta a puntino di Naruto, non è vero Hinata?-
Ino le fece l’occhiolino, si sentiva tremendamente in imbarazzo.
-Ma cosa vuoi che importi ad una ragazza seria come Hinata di quella testa quadra!-
Quanto avrebbe voluto che le parole di Temari fossero vere…
-Hinata, sinceramente, ti piace Naruto?-
Ecco, e adesso? Cosa avrebbe risposto a Sakura? A tutte? La verità, solo ed esclusivamente la verità.
-Assolutamente no!-
-No?!-
Alla faccia della verità.
-E allora perché sei scappata piangendo e ci sei stata male?!-
Ma perché Ino doveva rendere le cose sempre così difficili?
-P-perché… Ecco… P-perché siamo amici e non mi ha detto che era fidanzato! Credevo si fidasse di me!-
Che cosa stava blaterando non lo sapeva nemmeno lei, ma in quel momento sperava solo che il suo “gran discorso” non facesse una piega e fosse abbastanza credibile… La speranza infondo è l’ultima a morire.
-Ah, tutto qui?!-
-S-si…-
Ce l’aveva fatta?
-Ma allora è proprio una sciocchezza, cosa vuoi che sia, dopo allora potrete chiarire tranquillamente la faccenda.-
Dopo?!
-A proposito, tra 5 minuti arriveranno gli altri,  era da tanto che non andavamo da qualche parte a ballare tutti insieme.-
-Ino, ci siamo andati meno di una settimana fa.-
L’ultima cosa che voleva in quel momento oltre vedere Naruto era vedere le due bionde discutere, per l’incolumità della sua testa che da giorni sembrava una bomba ad orologeria pronta a scoppiare da un momento all’altro-
-Mia cara, è estate, bisognerebbe andarci tutti i giorni!-
-Meglio che non rispondo. A proposito Hinata, certo che ci sai dare dentro con il Tango, ma chi te l’ha insegnato?-
Tango, la pelle che bruciava al contatto delle sue dita, i sui sguardi intensi, quella presa ferrea ma al contempo sensuale, quei respiri sulle sue labbra, sul suo collo…
-Hinata? Mi ascolti?-
Sempre ed inequivocabilmente stupida.
Fortuna/sfortuna volle che arrivarono i ragazzi, peccato che quella sera Hanabi e Kiba non ci fossero, erano andati al cinema, ci sarebbe andata volentieri anche lei se avesse saputo della presenza di Naruto. Finse di non notarlo e salutò tutti in maniera generale, specialmente Gaara, era ancora dispiaciuta per l’accaduto, Gaara lo capì dal suo sguardo che subito si rabbuiò e perciò le sorrise, Gaara era un ragazzo d’oro, se non fosse stata follemente innamorata di Naruto molto probabilmente si sarebbe innamorata di lui. Naruto la guardava con un’aria interrogativa, voleva delle spiegazioni, ma Hinata continuò con la sua messa in scena e prese a ridere e scherzare con Sakura che ridendo e scherzando di rimando si avvicinò al suo orecchio con fare serio.
-Wow che sbalzi di umore, un minuto fa balbettavi ed eri taciturna, ora scherzi e ridi come una bambina di 5 anni, credi che facendo l’indifferente lui capisca cosa provi?-
Sakura sapeva tutto, l’aveva sempre saputo, quei due erano fatti l’uno per l’altro e quando avevano ballato erano così in sintonia.
Andarono di nuovo al Paradise, e lei si recò di nuovo al bancone ordinando stavolta non un succo alla pesca ma un boccale non molto grande di birra, quello per lei era decisamente un giorno di cambiamenti.
-Credevo detestassi la birra.-
Non si voltò. Conosceva fin troppo bene quella voce.
-Si cambia…-
-Da un giorno all’altro? Eh già… tu sì che sei cambiata, da un giorno all’altro bevi birra, da un giorno all’altro non rispondi alle mie telefonate e ai miei messaggi, da un giorno all’altro mi ignori.-
Le facevano male quelle parole, maledettamente male, erano pugnalate al cuore, ma infondo se le meritava, non aveva dato nessuna spiegazione ed era inevitabile una reazione del genere.
-Perché Hinata, ho forse fatto qualcosa che ti ha disturbata?-
Scacco matto. Cominciò a sorseggiare la birra, decisamente pessima, amara, proprio come le parole che uscivano dalle loro labbra. Fece una smorfia di disgusto nascondendosi la bocca con una mano.
-Mi spieghi perché lo stai facendo?-
-Facendo cosa?-
-La ragazza fredda e rigida che non sei!-
Naruto cominciava a perdere la pazienza e ad urlare, fortunatamente nessuno lo sentiva, la musica nel locale era troppo alta. Hinata lo ignorò e continuò a bere quella bevanda disgustosa. Naruto le bloccò il polso prima ancora che lei potesse riprendere il boccale.
-Tu ora vieni con me.-
Naruto la trascinò fuori brutalmente, non sopportava quei silenzi da parte sua, quell’atteggiamento decisamente non da Hinata Hyuga.
-Naruto lasciami…-
-No adesso stammi a sentire! Che cosa diamine ti prende! Sono giorni che mi ignori, sei sparita dalla circolazione, non ti fai più vedere, più sentire, ogni pomeriggio mi reco al parco e ti aspetto, mi piace stare con te, mi piace vederti disegnare, come ti applichi, mi piace vedere con quanta passione ti dedichi alle cose che ami fare. Che fine ha fatto quell’Hinata? Quell’Hinata dal carattere forte che ha dato una svolta alle tradizioni del clan Hyuga spezzando la catena degli avvocati, dei medici e cose simili?!-
La resa dei conti era arrivata.