Capitolo 3

Due ombre si muovevano sull’asfalto e voci, sicuramente di due ragazze, echeggiavano nella stradina deserta e assolata.

- Senti Tomy, ma tua cugina quanto resterà ANCORA qui? –

- Penso che entro la fine della settimana andrà via…ancora però non è stato decisa la data definitiva…te lo farò sapere, così andiamo a salutarla insieme…eh Sakurina??- proferì in tono provocante l’amica

- SMETTILA! – le tirò una spinta amichevole che la mandò a sbattere contro il muro - Comunque ci terrei a venire anche solo per il gusto di spingerla dentro un cestino dell’immondizia! –

Daidoji si raddrizzò e poi abbassò lo sguardo ormai esasperato, visto che l’amica non avrebbe smesso per un quarto d’ora buono di elencare varie torture a cui sottoporre Soko…

***

Un cellulare iniziò a vibrare, segnale che era arrivato un messaggio.

Una mano maschile afferrò l’ aggeggio e iniziò a spippolare sulla tastiera per vedere chi era che rompeva.

" Tesoruccio, allora partirò domani pome alle 18:45…ci vediamo direttamente all’aeroporto? Per favore non lo dire a Sakura… Lei mi mette in suggestione…risp"

Shaoran sbuffò mettendosi il cellulare in tasca e sperando vivamente che Soko non si facesse veramente più sentire per il resto della serata, ora in particolare visto che stava per uscire…con Sakura.

Finì di prepararsi e prendendo la giacca e le chiavi uscì di casa.

***

- Esatto, passa da me e poi andiamo li! Per favore non arrivare tardi! Si, a dopo! Ciao – l’ormai esaurita Tomoyo attaccò il telefono e ringraziando il cielo per aver fatto smettere quella conversazione.

Aveva ripetuto 10 volte alla sua migliore amica che Li non sapeva della partenza della cugina.

Quel pomeriggio finalmente la sua parente avrebbe lasciato Tomoeda, smettendo così di tormentare i sogni di tutti.

***

Una castana non faceva che scontrarsi con gente che correva in su e in giù piena di valige e zaini.

Il cuore in petto le batteva forte e un dolore sopra lo stomaco stava a segnare che era agitata, molto agitata.

- Allora, dov’è Soko? – domandò impaziente all’amica.

- Dovrebbe essere laggiù…-

Sakura si stava torturando le mani mentre camminava velocemente a fianco di Tomoyo.

Seguì con lo sguardo dove indicava il dito dell’amica

- ECCOLA! – strillò poi, a causa dell’eccessivo nervoso.

Improvvisamente però si bloccò e in silenzio osservò la scena che le si apriva davanti.

***

Un paio di occhi blu si guardavano intorno, in cerca di qualcuno che NON poteva mancare…non DOVEVA mancare.

Poi si illuminarono.

- Shaory! Sei venuto! Oddio che bello! –

Iniziò a saltellare intorno al bel moro che era un po’ agitato. Per l’ennesima volta non aveva avvertito la propria ragazza di questa "uscita".

Stavolta le aveva mentito, ma cosa doveva fare? Alla fine Soko le faceva pena, era sola e non poteva farla soffrire più di quanto già soffrisse di suo.

- SHAORAN! –

Quella voce…il ragazzo, ormai pietrificato, si voltò lentamente…

- Che cavolo fai qui? Mi avevi detto…mi avev…-

La voce si fece bassa e improvvisamente aveva voglia di piangere. Le aveva mentito.

I battiti si fecero sempre più forti, non ce la faceva più a sopportare quelle ingiustizie. Perché doveva comportarsi così proprio con lei? lei che lo amava così tanto…

Poi una voce odiosa la raggiunse e non ci vide più.

- Su Sakura non farne questo dramma! –

- TU! Che vuoi? Si può sapere che cazzo vuoi? – urlò in fine.

Ora le lacrime erano tornate dentro e la rabbia repressa verso quella ragazza stava riaffiorando.

Aveva voglia di prenderla a schiaffi, quell’oca.

In preda a un attacco d’ ira si avvicinò a Soko e con tutta la forza che aveva le pestò un piede.

- AHIA! Ma sei pazza?!? – strillò quest’ultima

- Pazza a chi? – urlò stizzita a sua volta la Kinomoto.

Imbufalita come non mai si attaccò a i capelli lunghi e neri della ragazza che le stava davanti, tirandoglieli con tutta la forza che aveva in corpo.

Soko rispose al colpo, afferrando con uno scatto veloce Sakura e facendola roteare sopra la testa.

Improvvisamente Tomoyo, munita di telecamera e microfono, inizia a fare da cronista.

Tutta la gente presente nell’aeroporto ormai si era voltata verso le due che davano allegramente spettacolo e guardavano la scena ammutoliti.

- Attenzione, Soko con abile mossa si lancia a terra afferrando Sakura per i piedi e portandola giù con se…no, un momento! Colpo di scena! Sakura le sferra un calcio un bocca e la dentiera di Soko vola via…chi l’avrebbe mai detto! – la Daidoji super eccitata per l’occasione che le si stava proponendo, ovvero riprendere la sua eroina in preda a un attacco omicida verso la cugina, saltava e correva inseguendo le due, che ora si rotolavano, nel tentativo di fare delle buone riprese.

- Dai Sakura, calmati! – intervenne prontamente (???) Shaoran - Non puoi capire…non rifartela con lei, non ti ha fatto nulla! Sei sempre tu che la tratti male e se io sono venuto qui per salutarla non mi pare giusto che te la rifai con lei…-

Shaoran.

Come si permetteva LUI, di farle la predica, LUI che le aveva mentito per vederla. Lui che ora era li davanti a lei e stava difendendo quella che aveva fatto di tutto per dividerli.

Velocemente si levò Soko di dosso, che le si era attaccata a una spalla, e raggiunse il moro.

Shaoran si ritrovò la mano della sua ragazza impresse sul viso

- Tu con me hai chiuso, e stavolta per davvero! -

Gli urlò nel viso, con la rabbia negl’occhi e la delusione nel cuore.

Basta era stufa di lui. E stavolta non sarebbe tornata indietro, l’aveva ferita troppo.

Ora si sentiva vuota, sola, ma non le importava. Tutto tranne quel senso orribile che provava quando lo sentiva parlare di quella stupida.

Sputò nel viso a Soko, che nel frattempo le era andata accanto, girò su i tacchi e usci da quel luogo che le aveva causato anche troppi dolori (e non solo morali…).

Shaoran si portò una mano sul viso ancora pulsante, l’aveva persa. E la guancia rossa e gonfia non era nulla in confronto a quello che provava dentro, ma alla fine lei lo aveva avvisato, era stata anche troppo disponibile ad accettare tutte quelle scuse che lui le aveva propinato.

Lo sguardo di lei, così triste, deluso, ferito gli faceva più male di tutto. Quasi più male delle parole fredde e piene di rabbia con cui l’aveva scaricato.

Una mano piccola e curata gli si posò sulla spalla, attirando la sua attenzione.

- Dai Shaory, fatti forza. Alla fine è meglio che sia andata a finire così. Non mi pare una ragazza molto sveglia e tanto meno matura quindi...- esordì Soko prima di appoggiare il capo sulla spalla di lui.

La ragazza aveva ancora il viso arrossato e i capelli tutti scompigliati per colpa della lotta avvenuta poco prima.

Il pensiero del ragazzo andò a poco prima, mentre Sakura era appena andata via, a quando Tomoyo le si era avvicinata chiedendogli una spiegazione del perché continuava a dare spago alla cugina.

Li la guardò un attimo e poi si scostò. Non voleva più avere nulla a che fare con quella ragazza, procurava solo guai e per di più l’aveva preso per il culo.

- Stammi lontana, mi fai solo schifo. –

Le tolse la mano che stava ancora sulla sua spalla e a passo lento lasciò l’aeroporto.

ALLEGRIA!

Bene, dopo questo capitolo tranquillo, che dire?

Come state?

Ho aggiornato abbastanza in fretta(secondo i miei tempi…) perché ieri sera sono stata tutta la notte con la testa dentro il cesso (sapete l’influenza fa vomitare) e dopo aver sniffato per bene i suoi squisiti efflussi, mi è venuta l’ispirazione per questo schifo di capitolo!

So che a Soko dovevo far fare una brutta fine ma quando sono venuta a scrivere (ieri alle 2,00 di notte) non avevo ispirazione (chissà perché!nd voi)! In effetti le idee della francy che vi invito a leggere tra le recensioni erano allettanti, ma poi ho preferito sorvolare…

Ora ringrazio chi ha recensito l’ultimo capitolo che mi hanno dato la carica (???) per scrivere questo capitolo!

Bene, a essere sincera non so come introdurre il prossimo capitolo, quindi spero di riuscir ad aggiornare presto, ma non garantisco nulla!

Per ora vi ringrazio ancora e spero che continuerete a leggere la mia fic e se vi va lasciarmi il vostro parere!

Fatemi sapere che ne pensate di questo e non preoccupatevi a dirmi che non vi è piaciuto!!!

Un bacio a presto,

vostra, nostra, loro ecc… lau