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Autore: _joy    05/07/2012    3 recensioni
Mika è una strega, frequenta Hogwarts, è in Serpeverde, è una Black. Le parole che la definiscono potrebbero essere: stirpe, orgoglio, purezza di sangue, amicizia, lealtà. Una principessa del mondo magico che sa benissimo di esserlo. Almeno finché le sue certezze non subiscono una brusca scossa in un pomeriggio di sole, quando incontra un ragazzo bello e affascinante ma, ahinoi, babbano: Ben Barnes
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Di magia e di babbani'
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E quindi.
Visto che sono qui e teoricamente sono a lezione, non posso esimermi dal presenziare a questa cosa. Però voglio chiaramente esprimere il mio disappunto.
È un casino.
Un delirio.
Gente ammassata su un marciapiede, vestita in modo discutibile, che urla e spinge. Sono ragazzine. Veramente, sono ragazze come me. Ma non sembra proprio, dai comportamenti.
Mi avvicino, esitante e svogliata, e cerco con gli occhi le mie amiche. Ecco lì Mindy.
Non posso crederci.
Ha i capelli legati in due treccine e si è messa una t-shirt rosa fosforescente su cui c’è scritto in nero “Robert, sposami!”.
La ucciderò.
Claire è accanto a lei e scuote la testa, come a dire Che vogliamo farci?
Mi sento prendere delicatamente per il gomito. La Prof. Cerco di assumere un’aria disinvolta, mentre sposto nell’altra mano la busta contenente il mio nuovo acquisto.
«Tutto bene, signorina Black?»
«Benissimo, grazie» sorrido educatamente.
La Prof raduna noi tre e gli altri due allievi della classe (un Corvonero e un’altra Tassorosso) e fa le raccomandazioni del caso: attenti a confondervi con i babbani ma a non farvi riconoscere. Non usate la magia per nessun motivo. Non create situazioni di pericolo. Non finite in situazioni pericolose. State attenti a tutto quello che vi circonda ma non fatevi scoprire a fare domande “strane” o a prendere appunti (certo, stavo proprio pensando di mettermi qui con un taccuino in mano e chiedere alla gente che passa come fa a spostarsi da un luogo all’altro senza usare la Metropolvere o la Smaterializzazione. Ma per favore). Dovete consegnare una relazione su questa giornata entro mercoledì.
Mindy alza la mano per fare una domanda.
«Dimmi pure, cara»
«Mi sono messa a parlare amichevolmente con due ragazze, prima. E ho saputo che domani c’è una live-chat con gli attori e il regista»
Fa una pausa per sottolineare con nochalance il suo utilizzo del linguaggio babbano. Live-chat…che roba è? Ma la Prof sorride compiaciuta e lei prosegue:
«Speravo di poterla seguire. Ho proposto questa lezione perché credo sia importante per noi mescolarci in situazioni babbane consone alla nostra età e che potenzialmente potremmo vivere noi stessi, se fossimo babbani»
Ma è incredibile!
È voluta venire qui perché impazzisce per uno degli attori che recitano in questo film e ora la spaccia come esperienza educativa?
La sua faccia tosta non ha limiti.
E la cosa incredibile è che la Porf. ci casca.
«Bè...è un’ottima idea, signorina Chapman. Apprezzo molto questo tuo spirito di iniziativa»
La mia amica sorride beata.
«Devo chiedere al Professor Silente un ulteriore permesso…devo anche confessarvi che ultimamente è un po’ restio con queste esercitazioni sul campo, come le chiamo io…ma tentar non nuoce»
Si allontana, non prima di aver rimproverato Terry Steeval, Corvonero, che ancora non sa vestirsi da babbano: si è appuntato la spilla della sua Casa sul maglioncino.
Io, Mindy e Claire ci avviamo verso la folla.
«Min, sei incredibile. Davvero, non so come fai!»
Lei sorride compiaciuta.
«Detto da te, Mika, è un complimento. Di solito sei tu quella che fa fare alla gente qualunque cosa desidera…ho imparato dalla migliore»
Mi strizza l’occhio e io rido.
Claire, invece, si guarda attorno e poi bisbiglia:
«Interessante quell’accenno a Silente restio, vero?»
Io mi agito, a disagio.
Dovete sapere che la situazione nel Mondo Magico al momento è abbastanza tesa. Da una parte c’è Cornelius Caramell, Ministro della Magia, che un giorno sì e quello dopo anche proclama che va tutto bene, siamo al sicuro, siamo felici e chi sta meglio di noi? Nessuno.
Dall’altra c’è Albus Silente, il nostro Preside, che ha annunciato alla comunità magica il ritorno del Signore Oscuro, quest’estate.
Capite da soli che le due versioni non collimano affatto.
O forse dovrei prima spiegarvi chi è il Signore Oscuro.
Dunque, molti anni fa (io non ero ancora nata) un giovane mago ha acquisito sempre più potere: la sua ascesa è stata veloce e terribile, perché questo mago era un Mago Oscuro. Ha tratto dalla sua parte moltissimi esponenti del nostro mondo, soprattutto i purosangue.
Perché il Signore Oscuro predicava la purezza della nostra razza e ha tentato davvero di mettere in pratica uno sterminio di mezzosangue, babbani e quant’altro.
Detta così è un po’ riassunta e un po’ breve, ma il massacro c’è stato davvero.
Per anni Maghi e babbani sono vissuti nel terrore (questi ultimi di meno, perché – poveretti – non sapevano cosa stava succedendo, solo che le morti inspiegabili nel loro mondo aumentavano in modo esponenziale. Ed erano macabre e terribili), finché, inspiegabilmente, il Signore Oscuro non si è scontrato con la famiglia dei Potter. Ha ucciso James e Lily, ma quando ha tentato di uccidere il loro bambino di un anno, Harry, non si sa come né perché ma il maleficio gli è rimbalzato contro e lui è…scomparso.
Noterete i puntini di sospensione. C’è qualcos’altro che devo dirvi, ma sono osservazioni sparse: questi, a grandi linee, sono i fatti.
Comunque, Harry Potter è sopravvissuto. È a Hogwarts, in Grifondoro come erano stati i suoi genitori, un anno avanti a me: ha l’età di Blaise e Draco e sono nemici giurati (cosa usuale tra Serpeverde e Grifondoro, e anche tra Serpeverde e resto delle Case, veramente. Ve lo dicevo che io e le mie amiche costituiamo un’eccezione). C’è una ragazza del mio anno, Ginny Weasly, che è pazza di lui, ma questa è un’altra storia. Solo che mi è venuto in mente perché lei è proprio carina ed è anche simpatica, siamo buone conoscenti se non proprio amiche. Mi piace perché non ha pregiudizi sulle persone (o sui Serpeverde) e io sono come lei. Lei però cerca di essere amica di Luna Lovegood di Corvonero e io proprio non riesco, perché temo che, poverina, sia un po’ pazza. Ma sto divagando troppo. Volevo solo dire che mi dispiace che Harry non si sia mai accorto di Ginny, perché lei, oltre a essere simpatica, è davvero bella (non mi dispiacerebbe essere rossa. Ma vanno bene anche i miei capelli biondi). Ma si sa che i ragazzi sono stupidi.
Torniamo a noi. Signore Oscuro. Pensate che nessuno osa chiamarlo con il suo vero nome. Probabilmente è un nome che si è addirittura perso, per quello che ne so. La comunità magica lo chiama Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, pensate un po’… ve lo dico per cercare di rendere l’idea della paura, dell’oppressione di quegli anni. È facile dire “oh, è stato un periodo buio e difficile”. Ma non basta.
Non basta a dire le morti, le torture, le famiglie decimate o cancellate, le sparizioni, le delazioni. Tantissimi di noi sono passati al Lato Oscuro. Soprattutto i purosangue, perché pensavano che lui avesse ragione. Che noi dovessimo essere i soli a meritare di usare la Magia. Che i babbani e i Mezzosangue non avessero il diritto di vivere.
E se provate a sostenere che, visti alcuni miei discorsi, io condivido questa idea, vi lancio una fattura.
Io provo orrore per questa parte della nostra storia. Certo, ci sono stati altri maghi oscuri nei secoli. Ma lui… la crudeltà, la freddezza, la mostruosità…
Io sono fiera di essere una purosangue. Ma questo non significa che sterminerei chi non lo è. Alcuni di noi, che all’inizio avevano seguito il Signore Oscuro, si sono spaventati quando hanno scoperto di cosa era capace. Ma altri no, sono rimasti con lui. Per paura, per brama di potere, per pura crudeltà…non so, forse per tutto questo insieme. I suoi seguaci più stretti e vicini sono chiamati Mangiamorte.
Io ne annovero tra i miei parenti. Vero pure che di purosangue davvero, davvero puri ormai ce ne sono pochissimi e quindi, bene o male, siamo tutti imparentati.
I genitori di Draco e di molti Serpeverde sono (o erano) Mangiamorte.
Quelli che “erano” o sono morti o sono ad Azkaban, la Prigione dei Maghi. Il posto più brutto dell’universo. Gli altri si sono re-inseriti nella società. Pentiti…o fintamente pentiti.
Tutto ciò è accaduto sedici anni fa.
Ora vi spiego la storia dei punti di prima. Quando ho detto che il Signore Oscuro è…scomparso.
Io non lo so se è proprio così. insomma: sparire, è sparito. Però morire…non so se aveva in sé qualcosa di abbastanza umano per morire, o questo almeno è quello che mi ha detto papà.
Non so se lo capisco bene.
Cioè, gli uomini muoiono. E quindi, se diciamo che lui non è morto, allora…cos’è?
 
E poi c’è Silente, che dice che è tornato. Ora, Silente è sicuramente estroso (qualcuno direbbe un po’ pazzo, per la verità) ma è un genio. È potente, è l’unico di cui Voi-Ormai-Sapete-Chi abbia mai avuto paura.
Solo che il Ministero sta tentando di ridicolizzarlo. Lo hanno sospeso dal Wizengamot, è sulla Gazzetta del Profeta (il quotidiano dei Maghi) ogni giorno con assurde storielle su una sua presunta demenza.
Stanno ridicolizzando anche Harry Potter, che fino a qualche mese fa per il mondo dei maghi era una bandiera: Il-Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto (sì, siamo un po’ fanatici degli appellativi).
E questo non è buon segno. Caramell deve tutto a Silente, compresa la nomina a Ministro. E se ora agisce così…
 
Sto facendo queste riflessioni mentre cammino con Mindy e Claire. La seconda mi fissa con sguardo penetrante e io mi passo una mano tra i capelli, a disagio.
La famiglia di Claire, gli Wickham, sono Maghi della classe media. Lei adora tenersi aggiornata su quello che succede al Ministero, in politica, ovunque: vuole fare la giornalista e spesso mi stressa per avere notizie di prima mano, che secondo lei io dovrei chiedere a casa per fargliele sapere in anteprima. Uff.
«Magari non significa nulla»
«Magari invece Silente non vuole che facciamo esercitazioni sul campo perché sa che Voi-Sapete-Chi è tornato»
«Claire…»
«Lo so, non sai che pensare»
Questo è il tormentone del mese: Claire mi assilla per sapere cosa penso della “questione Silente”, come la chiama lei. Mindy è un po’ perplessa e dice che forse forse un po’ strano è; Claire gli crede ciecamente. L’unica che non si esprime sono io. Per forza: per tradizione familiare, so cosa significa schierarsi su una questione così delicata, seppure tra amiche. Non voglio aprire una polemica infinita, fatta di: perché pensi questo, su che basi, cosa sanno i tuoi, che si dice al Minister, blablabla…
Al momento, ho relegato la questione in un angolo della mia testa e cerco di seppellirla sotto le idee e i colori per il guardaroba estivo.
Fortunatamente per me, Mindy risolve la situazione lanciando un urlo selvaggio:
«ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOB!!!!!!!!!!!!!»
Io e Claire facciamo un salto per la paura e lei ci afferra entrambe per il braccio, una a destra e una a sinistra.
«Eccolooooooooooooo!!!!!!!!!!!!»
E ci trascina in avanti, verso la folla che ora scalpita.
Ora, in teoria non dovremmo, ma c’è veramente tanta gente, non si vede nulla, siamo indietro…e se non vediamo non solo Mindy resterebbe malissimo, ma l’esercitazione verrebbe invalidata…
Insomma, Claire e io estraiamo piano le bacchette e magicamente (in senso letterale) arriviamo proprio davanti al passaggio degli attori.
Che pena.
Il red carpet è lungo tipo un metro e mezzo.
Arriccio il naso, anche perché vengo spintonata e strattonata da una marea di persone urlanti.
«BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENNNNNNNNNNNNN ROOOOOOOOOOOOOOOOOOBBBBBBBBBBBBB»
È all’incirca tutto quello che si sente. Mi copro le orecchie con le mani, ma è inutile. Mindy saltella come una pazza, Claire si prende una manata in testa.
E continuo a sentire gente che urla: “Ben sposami!” Oppure “Rob, guarda qui!”
Ben sposami?!
Ecco come inizierò la relazione per la Prof: sono felice di non essere una babbana. E se sembre classista mi dispiace, ma me ne frego. Se dovessi mai essere una ragazza delirante e senza gusto nel vestire, sudata e in preda agli ormoni che grida a squarciagola allora io piuttosto…
Le mie riflessioni vengono interrotte da un viso che si para davanti al mio e da una mano che si allunga a proteggermi il volto da braccia che gesticolano, macchine fotografiche (che peraltro fanno foto inutili che non si muovono) e quant’altro.
«Attenta»
Le grida attorno a me raggiungono proporzioni allarmanti e io sgrano gli occhi, spaventata dal frastuono.
Lui mi sorride. È un ragazzo alto, con i capelli scuri e gli occhi neri, un accenno di barba e un completo grigio.
Non è male, devo dire.
Mindy mi si catapulta addosso e dice:
«Ciao, Ben! Me lo fai un autografo?»
Lui annuisce subito e china la testa sul foglio che lei gli avvicina. Io le lancio un’occhiata scettica e lei ghigna. Quando lui rialza gli occhi la mia amica, dispettosa, dice:
«Grazie!! Sai, la mia amica qui» e mi indica «Vorrebbe tanto fare una foto con te, ma si vergogna a chiedertelo!»
Io inorridisco.
Io? una foto? E perché dovrei volerla? Chi diavolo è questo tizio?
E poi: io che mi vergogno di chiedere qualcosa?
Chiunque mi conosca sa che è un’assurdità.
La fulmino con gli occhi.
Il ragazzo invece sorride e accosta la testa alla mia. Io mi volto a fissarlo con la mia miglior espressione da stronza. Anche lui si volta per guardarmi in viso e resta spiazzato quando i nostri occhi si incontrano. Fa quasi per parlare, ma una donna gli si avvicina e lo tira per la manica:
«Ben dai, veloce, non abbiamo molto tempo. Firma qualche autografo e poi andiamo»
Lui esita e si volta di nuovo a guardarmi. Io ho sempre la stessa espressione gelida e mi allontano dalla transenna. E lui si volta. Lo sento rispondere alla tizia che vuole fare una foto con due ragazzini in carrozzella e si avvicina loro.
Io faccio per allontanarmi, ma Claire mi trattiene per un braccio perché Mindy è praticamente saltata sopra la traversa:
«Rob!!!! Roooooob!!!!!!»
Povere noi.
Lui ride e si avvicina per un autografo e una foto. Lei tenta di intavolare una conversazione, ma lui è trascinato e strattonato da tutte le parti, quindi si allontana con un “ciao, bella”
Probabilmente dovremo ricoverarla al San Mungo in stato di shock.
In due, cerchiamo di allontanarla dalla folla urlante ma lei è irremovibile: ha sentito dire che apriranno la premiere ad alcuni fan e lei vuole entrare, costi quel che costi.
Il che, tradotto in termini semplici, significa un altro discreto ricorso alla bacchetta magica.
E siamo dentro.
Un cinema da nulla. Andiamo di bene in meglio.
«Mika, togliti dalla faccia quell’aria supponente. Che poi, per quale motivo sei stata così stronza con Ben? Che è così carino, povero»
«Min, senti, sei incredibile. Ti accompagniamo qui  a vedere tale Rob come una qualunque ragazzetta isterica, e passi. Ma che tu tenti di coinvolgermi in questa storia passa il segno! Chiedere a un tizio sconosciuto se vuole concedermi l’onore di fare una foto con lui?! Ma scherziamo??»
Mindy ride della mia aria indignata.
«Cara, tu hai bisogno di una bella lezione di umiltà, te lo dico io»
«Tzè»
«Avanti, principessa Mikayla! Cosa sarà mai? Una foto, con un bel ragazzo per giunta»
«Sulla bellezza devo darle ragione» interviene Claire.
«Tutte e due contro di me, eh? Benissimo, ci sto. Facciamo una scommessa: una foto con lui e in cambio…mmm….Claire chiederà a Dean Thomas un appuntamento»
Mindy scoppia a ridere e Claire arrossisce.
«A me non piace Dean»
Sì, certo.
«Tanto meglio, no? Sarà più semplice» sorrido, angelica.
Lei stringe gli occhi.
«E Mindy?»
«Mindy ha già Sposami-Rob-Sposami» la prendo in giro.
Lei non si scompone.
«Molto bene, ma alziamo la posta: bacia Ben e Claire chiederà a Dean di uscire»
«Cosa?»
«Cosa?»
«Che c’è? Le tue labbra di purosangue non hanno mai sfiorato quelle di un babbano?»
In effetti, no.
Ma se lo dico mi tormenterà.
E poi, non si dica di me che ho paura di una scommessa.
«Molto bene. A patto che Blaise non lo venga mai a sapere»
E sigliamo il patto.
A sapere quello che avrebbe comportato in futuro…

   
 
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