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Autore: P h o e    05/07/2012    3 recensioni
Ecco perchè di gemelle rosse e blu non se ne vedono molte in giro
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1// Incomprensioni da bebè
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2// La cena di Tolouse
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3// Marinare la scuola
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4// L'anello di Rein
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Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Rein
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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# La cena di Tolouse







Elza era stata informata, o meglio ancora era da una settimana che suo marito ne parlava e ripeteva le solite raccomandazioni, per la cena di quella sera. Una famiglia di importanti imprenditori avrebbe trascorso la cena all'insegna di argomenti carichi di lavoro e profitti, una fantastica noia. Ma avrebbe rispettato qualsiasi decisione del marito, anche se questo comprendeva una moglie pettegola, una testa d'uovo, per l'impressionante mancanza di capelli che possedeva quell'uomo, e una bambina capricciosa e viziata. Eh si, quella sarebbe stata proprio una lunga serata.
Per lo meno non avrebbe dovuto improvvisare qualcosa in cucina, anche se non aveva la più pallida idea di cosa gradissero persone di un tale rango, così optò per un bel tacchino che aveva comprato appositamente quella mattina dal macellaio.
-Fine!- la chiamò severa cogliendola con le mani nel sacco, mentre tentava di assaggiare quel pennuto caldo e profumato, la bambina di sei anni ritirò la manina e abbassò il capo colpevole, ad Elza parve quasi di udire un "scusa", ma non ci giurò poi così tanto. Intanto Rein era scesa dalle scale e si apprestava ad uscire in giardino per attendere gli ospiti, ma la voce di Elza arrestò i suoi passi
-No, Rein non andare fuori, questa sera pare che ci sia una colonia di zanzare, meglio se rimani dentro- e la bambina obbedì scivolando sul divano con fare annoiato, presto fu seguita anche dalla sorella dai capelli rossi
-Oneesan- la chiamò quest'ultima voltando di poco il capo, il caldo stava penetrando ogni poro e Fine sentiva i vestiti appiccicati alla pelle, capiva sempre meno il motivo per cui ogni volta che dovevano accogliere qualcuno in casa, puntualmente, dovevano indossare abiti eleganti, a lei sarebbe bastato accoglierli in mutande -secondo te saranno simpatici?-
-Mm..- fu la risposta della sorella la quale non aveva nemmeno la forza per rispondere, dal caldo torrido e dall'afa irrespirabile.
Il rumore del campanello invitò le due gemelle a scattare in piedi come molle ed Elza, levandosi il grembiule di dosso con cui aveva cucinato, andò alla porta ad aprire, seguita da due bambine alquanto curiose.
-Accidenti! Sono già arrivati e Tolouse non si è ancora fatto vivo, ma dove sarà?!- si domandò disperata, temendo che un uomo di tale severità non ammettesse ritardi, soprattutto se quel ritardo era proprio del capo famiglia. Si rilassò, quanto più potè e afferrò la maniglia della porta, che le parve ghiacciarsi al sol tocco e con uno scatto deciso aprì.

Elza non avrebbe mai immaginato di ritornare giovane alla vista della donna che aveva davanti, la sua vecchia "amica", non che compagna di classe, Miranda, beh, si fa per dire, non erano mai andate molto d'accordo, la considerava acida e sfacciata, non che gli andasse giù il fatto che ai tempi delle elementari si era presa una cotta per il suo attuale marito e che per un brevissimo periodo si erano pure fidanzati, questo pensiero ogni volta la mandava in bestia, ma ripristinò il concetto "contegno" per non mandare in fumo il lavoro di Tolouse e sorrise, pur sempre con una vena appena visibile che pulsava sulla sua tempia. Li avrebbe volentieri invitati ad entrare per poi passare subito alle presentazioni, se non fosse che una cascata di capelli azzurri la superò come un fulmine e, prima che Elza potè anche solo realizzare la situazione, Rein era già saltata addosso ad Eliza ed ora si trovava a cavalcioni su di lei, mentre quest'ultima tentava in tutti i modi possibili di divincolarsi, senza successo, dai morsi e dalle tirate di capelli di quella, che era la figlia maggiore di Elza, ma che in quel momento la donna avrebbe desiderato che non fosse.
Fine intanto si manteneva timidamente dietro la gamba della madre e guardava la scena ad occhi sbarrati, senza capire quale fosse l'epicentro di un simile attacco da parte della sorella.
Questo gioco di morsi e graffi durò in tutto qualche secondo, prima che Mark prendesse sotto la sua ala Eliza e la allontanasse da Rein, mentre questa assumeva un espressione incarognita, Elza credette che da un momento all'altro avrebbe per fino abbaiato, ma si riprese completamente, lasciando per dopo questi inutili pensieri, e dedicandosi a Rein, la quale si lasciò prendere in braccio ma mantenendo la solita espressione accigliata.
-Ma che diamine di figlia indisciplinata hai cresciuto, Elza?!- andò all'attacco Miranda seguita a ruota dal marito -si dovrebbe solo vergognare! Questa non è una bambina è un cane!-
-Chiudi il becco, testa d'uovo!- sbraitò Fine prendendo un pò di coraggio, dopo quell'accusa infame che era stata rivolta a sua sorella, potevano toccargli tutto, ma non Rein. L'uomo in risposta sbarrò gli occhi per poi rivolgersi alla madre in modo severo
-E lei non dice nulla?! Ma che razza di madre è?!-
-Lo sa signore, non intervengo, il motivo è perchè sono perfettamente d'accordo con le mie figlie, non si permetta più di dare del randagio a mia figlia o le sbatto questa porta sul naso, è chiaro?!- ormai stava diventando un discorso urlato, mentre Elza teneva fra le mani la porta come per minacciarlo. Mark si ricompose alla svelta e afferrò Eliza per un braccio trascinandola con se, mentre faceva cenno anche a Miranda di seguirlo -credo che non avremo nulla di cui discutere, riferisca a suo marito che l'affare è saltato, buona sera!- e si allontanarono lungo il viale.

Elza continuava a sbattere nervosamente il piede destro a terra, mentre Rein teneva lo sguardo basso, come per paura di dover incontrare quegli occhi cremisi. Fece cenno a Fine di sedersi immediatamente, non lasciandosi sfuggire che la bambina se la stava quasi per svignare, ed essa tornò al suo posto senza fiatare.
-Mi spieghi perchè hai reagito così?- domandò mantenendo la calma, o per lo meno provandoci
-E' colpa sua mamma! Te lo giuro! Oggi a scuola quell'antipatica continuava a scimmiottarmi davanti a tutta la scuola mi stava praticamente ridendo dietro, non potevo non fargliela pagare!- urlò senza indugio
-Io sono testimone- aggiunse Fine alzando la manina
Elza, esasperata, si portò una mano alla fronte e si sedette chiedendosi cosa avrebbe dovuto fare con due simili pesti, ma infondo, l'idea che Rein avesse conciato per le feste quell'antipatica della figlia di Miranda, la quale, sicuramente aveva ereditato tutto il carattere della madre, la invitò a sorridere, ma fortunatamente le gemelle non lo notarono
-Mamma, adesso cosa facciamo?- domandò Fine alzando il mento verso il tacchino intendendo in modo eloquente come avrebbero risolto la situazione ora con papà.
Elza si ritrovò a sospirare -beh, aspettiamo che arrivi e intanto ci inventeremo una scusa credibile-







Rieccomi con questa raccolta
Ok, meglio non fare domande su questo capitolo
Lo so che è orribile, ma sopportate vi prego!
In ogni caso spero vi piaccia lo stesso
Un super bacio da Alice
  
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