Quando entrai in quel parco ero al settimo cielo. Mi sedetti su un muretto, osservando tutti quei ragazzi che si divertivano insieme.

Per un attimo mi sentii escluso, fuori luogo. Ero americano e non avevo amici, e tutti quei tipi che cazzeggiavano mi facevano sentire asociale e depresso.

Poi ad un certo punto mi sentii strattonare la giacca, e mi voltai.

C'era un ragazzo piuttosto strano. Poteva avere la mia età, forse.

“Ciao. Non ti ho mai visto da queste parti, sei straniero?” E questo che voleva? Odio i discorsi che iniziano in questo modo.

Dove vivevi? Parlami della tua famiglia. Tuo padre è alcolizzato? Hai la ragazza?

Che ansia ragazzi, non potete immaginare.

“Ce l'hai una sigaretta?” Gli chiesi.

“Io no, ma il mio amico Billie sì. Lui ha sempre tutto.” Mh, quel Billie mi era già simpatico. Così scesi dal muretto e seguii il tizio noioso.

“Comunque io sono Jack.” Mi tese una mano. Non la strinsi, il contatto umano mi aveva sempre disgustato un po'. “Frank.”

Billie era un tipo forte. Era lì appoggiato al muretto, che si rollava delle sigarette, mentre chiacchierava con un paio di persone, forse più. Aveva tutti i capelli spettinati, neri come il petrolio. Le ragazze avrebbero detto: “Uh, com'è figo!” Però non ne sono sicuro.

Non sono una ragazza, io.

Il tipo, Jack, mi presentò a Billie, che non mi chiese niente di noioso, e mi passò una sigaretta dicendo “questa te la regalo”. Che ragazzo simpatico.

Parlava con delle ragazze con noncuranza, senza balbettare o arrossire come facevo io.

Non prendetemi per sfigato suvvia, solo che con le ragazze proprio non ci so fare.

Quel Billie invece era forte.

“Ehy, Frank. Loro sono Sallie, London, e Chris.” E intanto mi indicava le due ragazze e il tipo. La prima, Sallie, aveva dei capelli tutti rossi. Bellissimi, belli. I capelli più belli che avessi mai visto. Lei era un po' tutta bella.

Le labbra belle, gli occhi belli, il naso bello, la pelle bella.

Sì, quando mi strinse la mano sentii che aveva una pelle liscia come quella di un neonato. Non che mi piacciano i neonati, ma non posso non ammettere che hanno proprio una bellissima pelle.

London nemmeno era male. Ma Sallie era di più.

Chris era un'ottima persona. Una massa di ricci scuri e tutto ricoperto di lentiggini. Proprio un' ottima persona.

Poi, mentre fumavo la mia sigaretta (cioè, tecnicamente era di Billie, però poi me l'aveva regalata, quindi era mia), iniziammo a fare amicizia.

Okay, fare amicizia è una cosa grossa, diciamo che ci stavamo conoscendo.

Billie era davvero un ragazzo simpatico.

Billie Billie. È colpa sua se ora sto in mezzo ad una strada, però prima ancora non lo sapevo.

Prima era il simpatico ragazzo che mi aveva offerto una sigaretta.